Lamartine 5 poesie PDF

Title Lamartine 5 poesie
Course Letteratura Francese 2 Classe 1
Institution Università Ca' Foscari Venezia
Pages 6
File Size 99.6 KB
File Type PDF
Total Downloads 40
Total Views 119

Summary

Analisi di 5 poesie di Lamartine....


Description

LAMARTINE INVOCATION La poetica di lamartine sappiamo essere fortemente influenzata dalla sua vita semtimentale che come vediamo nella poesia si proietta anche nello spazio che circonda il poeta; in particolare il suo amore per julie charles. Invocation su questa scia è una delle poesie che parlano di amore ma di un amore finito, troncato dalla cruda morte che separerà l’amata dal poeta. E quest’ultimo tema è rafforzato da temini come desert, nuit profonde, habitante du ciel, achever ta carriere e dal paralello vita morte che porta avanti il poeta fino a quando non lo vediamo rassegnarsi alla morte dell’amata a patto però che ella conservi il suo ricordo nei cieli. La poesia si apre con il poeta in solitudine; una solitudine, però, dell’anima, dell’io derivante dall’assenza dell’amata, per cui tutto il mondo è vano se lei non c’è. Questo stato è espresso dall’ossimoro “ dans ce desert du monde” ed enfatizzato ancora di più dall’alliterazione della lettera d che allude anche all’importanza dell’arrivo di lei sotto forma di apparizione quasi divina, sembrando come la sua ancora di salvezza. Nella prima strofa cogliamo l’amore infinito del poeta nei confronti della sua amata che sembra quasi essere la sua salvatrice, in definitiva la sua stella (che in qualche modo allude alla sua morte)   

“qui m’apparut dans ce desert du monde”: il verso poi è accentuato dall’alliterazione della lettera d. “qui fit briller dans cette nuit profonde “un rayon d’amour a mes yeux

Vediamo anche in qualche modo come il poeta sembra che voglia trattenerla ancora di più. Di qui l’opposizione che porta avanti tra vita e morte accentuata dagli interrogativi. La seconda trofa mostra ancora di più il profondo e infinito amore del poetà. ma allo stesso tempo, particolare diventa l’estensione del discorso sulla vita e la morte della, la vita e la morte non riguardano più soltanto la sua amata ma prende una dimensione più ampia più generale. Particolare diventa quindi la descrizione della vita sulla terra:  

“dans ce lieux d’exil, de deuil et de misère”: alliterazione della lettera d più la cesura che accentua i termini deuil et misere. Ton penible chemin

Nell’ultima trofa continua l’esaltazione dell’amata che ci appare come figura angelica. Ma la particolarità della strofa è che finalmente vediamo il poeta in qualche modo rassegnarsi alla morte dell’amata:  

“si tu dois, comme nous, achever ta carriere” “mais situ prende ton vol...”

L’ultima parte in particolare riassume la sorte dei due amanti, che si sono amati “quelques jours sur la terre” Quelques jours: qualche per enfatizzare l’opposizione tra il tempo sulla terra cosi limitato rispetto all’eternità dell’aldilà. In particolare l’ultima parte ci mostra l’aspetto della rassegnazione del poeta ma a patto che la sua amata conservi il suo ricordo nei cieli. Il ritmo poi è particolare poiché si mantiene lento e dolce quasi ad accompagnare l’amata nell’aldilà.

À une fleur séchée dans un album

Anche in questa poesia abbiamo l’evocazione dell’amata e dei ricordi. Ma tuttavia se in Evocation cogliamo il momento di passaggio dalla vita alla morte dell’amata, in a une fleur sechee dans un album la morte è già avvenuta e possiamo anche dire un po lontana nel tempo. Tuttavia nonostante ciò il poeta conserva il ricordo e soprattutto l’amore profondo che le porta. Già il titolo in qualche modo annuncia la sfera del ricordo o comunque l’evocazione di un passato. Le prime due strofe riguardano la descrizione attraverso il ricordo di una natura selvaggia: una natura che era amena nei giorni condivisi con l’amata. Il ritmo si fa lento e dolce. La prima si apre con “ il m’en souvient” introducendo da subito la dimensione del ricordo che viene evocato da qualcosa “il” proseguendo con la descrizione minuziosa di una natura pura, incontaminata ed in armonia con l’io nella quale può manifestarsi; aspetto sottolineato dall’alliterazione della lettera s come a sottolineare che la natura rispecchiava il suo stato d’animo. Quindi questo è anche indizio del fatto che il poetà in compagnia della sua amata era felice ed innamorato. Inoltre cappiamo che nel momento in cui il poeta evoca il ricordo esso si trova in questa natura ed è solitario ed è questa solitudine a favorire prima di tutto l’evocazione del ricordo e poi dell’io lirico che vediamo orientarsi verso dimensioni infinite ed altre. Nella seconda strofa è proprio la dimensione dell’infinito che viene esaltata:   

“une mere qu’aucun bord narrete” Neigeait: sembra che l’arancio nevichi quindi che arrivi dal cielo dallo spazio, quindi ulteriore esaltazione di questa dimensione altra. Des odeur montaient du gazon: sembra che gli odori arrivino dal profondo della terra.

Particolare poi è la terza strofa dove vi troviamo l’allegoria della donna amata e della sua morte. Essa ci viene descritta come una colonna di un tempio, sembra fare da corona alla colonna, o un tronco con dei capitelli fluttuanti. Corona: quindi l’amata è rivestita di connotazioni di regalità sembra una regina ma regina dell’aldila poiché la corona riveste la colonna di un tempio Chapiteaux flottants: capitelli come ad alludere ai suoi capelli fluttuanti. Il verso poi è enfatizzato dall’alliterazione della lettera t. “d’un temple ecrasè par le temps”: la colonna ci dice che è di un tempio quindi viene introdotta la dimensione religiosa e a questa si aggiunge l’annuncio della morte di lei attraverso il seguito; il tempio è annientato dal tempo, metafora di julie che è annientata dal tempo quindi morta, in definitiva nell’aldilà, ovvero in questa dimensione altra. La terza strofa continua con l’esaltazione dell’amata da una parte e la sua morte da un’altra. Ella pare essere un fiore che orna la rovina; che sopravvive alla rovina. Questo aspetto viene valorizzato attraverso l’alliterazione della lettera r e da un antitesi data dall’accostamento di rovina al fiore che tradizionalmente allude alla bellezza; ma non è altro che un’opposizione atta a sottolineare come da una parte il fiore che è l’unica cosa che rimane di quel passato, di quel tempo di felicità, l’unica cosa che la rappresenta; inoltre si potrebbe anche parlare del fiore come simbolo di una bellezza che però è fuggitiva e che quindi dopo svanisce: cosi come il fiore si è insecchito anche julie è svanita è morta e attraverso il verso dopo cappiamo che è morta e per questo non può ammirarla. Particolari diventano i versi successivi poiché ci dice che porta al proprio petto lo stame del fiore e ne esala i profumi della sua amata. In definitiva cappiamo chiaramente che il ricordo è evocato dal fiore secco. Tuttavia nell’ultima strofa il poeta parla del presente, un presente nel quale la sua amata non c’è più. Tutto appare vano, insignificante: tutta la natura non è più la stessa, non gli trasmette più le stesse sensazioni ed

emozioni poichè lei non c’è. Quindi la natura ha perso il suo fascino e non può più recuperarlo come non può più recuperare la sua amata dalla morte. L’idea di morte poi è rafforzata da:  

“ton parfum est dans le nuage” “la trace morte d’un beau jour”: al trace morte è la fiore secca, morta, metafora della morte dell’amata. Ma è solo questo fiore l’unica traccia, l’unico ricordo di un tempo piacevole, di felicità,… di un beau jour.

LES PAVOT Siamo ancora una volta intorno al tema della morte. Ma questa volta abbiamo a che fare con una poesia totalmente incentrata sulla morte. E ciò lo si capisce già dal titolo. Il papavero infatti allude alla fine della vita. Nella prima strofa lamartine porta avanti un discorso sulla vita e sulla morte. Nel primo verso “ soir de la vie allude proprio al temine della vita quindi alla morte. E dice che quando arriva questo momento la primavera rattrista il cuore, quindi i giorni in cui la vita era florida, ara all’apice rattristano il cuore poiché non durano, sono vani. I due versi successivi enfatizzano ancora di più l’idea che la vita sia vana, fuggitiva poiché dal suo cesto florido si esala un profumo beffardo, beffardo perché ench’esso effimero. Nei tre versi successivi dice che di tutti i fiori che espone la vita di qui l’amore apre il petalo e di qui i prati abbagliano l’occhio, helas! È sufficiente raccogliere di che profumare di una foglia il guanciale di un letto di una bara. Qua ci dice che tutte le bellezze e i piaceri della vita non sono altro che spetti che ci abbagliano e ci sembrano duraturi quando il realtà sfuggono prima ancora che ci rendiamo conto. L’ultima parte accentua ancora di più la vanità delle cose mondane poiché non essendo durature sfuggono vanno via e non rimane che una verità: la morte. Nella seconda strofa il tema della morte si fa ancora più trasparente. Vediamo il poeta che ormai è stanco del mondo e invoca la morte:  

“cueillez-moi ce pavot sauvage”: il papavero abbiamo detto che è l’emblema della morte quindi il poeta con questo invita la morte. “qui ferme les yeux accablès”: dal papavero si dice che cola un liquido che chiude gli occhi, cappiamo quindi che li chiude in eterno.

Nei versi successivi ci appare l’animo del poeta, che è oppresso, stanco del peso della vita. Ormai è lontano dalla primavera, dal giglio e dalle rose, quindi lontano dalla vita. Nelle ultime strofe il poeta si pone la domanda che cosa manchi alle palpebre chiuse? E la risposta è il fiore che mantenga il sonno: la morte. Come abbiamo detto l’animo del poeta ormai è oppressso dal peso del mondo e dell’esistenza e spossato di una spossatezza dell’animo per qui l’unica soluzione l’unica vuia d’uscita diventa il fiore che mantiene il sonno eterno: la morte.

FERRARE

Ferrare è un ottima poesia che si focalizza sull’incomprensione del poeta da parte della società. il tema centrale diventa quindi il genio che permette a certe figure di elevarsi e distinguersi.

L’opera è formata da 4 quartine e si apre con una strofa che ci annuncia una verità generale: il genio come esso sia è martire. L’aspetto è rafforzato prima di tutto dalla cesura del primo verso dopo dieu che quindi come a marcare l’importanza del secondo hemistiche che racchiude questa verità; inoltre il concetto è rafforzato dall’accostamento dell’uomo al divino come a dirci che questa è una verità generale. I versi successivi sottolineano questo aspetto in particolare con delle antitesi dove ci vengono riassunti in pochi versi gli atteggiamenti crudeli dei quali tutte le persone distinte e dotate di genio sono vittime e il successivo apprezzamento e adorazione di questi. Il riferimento alla croce è particolare poiché ci rimanda al grande martire: Cristo. Infatti esso rappresenta un esempio che rispecchia la situazione del poeta. Particolare poi diventa anche il riferimento a tasso. Esso infatti è stato rinchiuso in un manicomio per eccesso di genio. Anch’esso però rappresenta uno di quei personaggi singolari che furono perseguitati e incompresi e poi apprezzati e adorati: e qui la cosa che mette in risalto questo aspetto è esattamente il verbo enchasser che in genere viene usato quando si parla di pietre preziose. Nella seconda strofa ci vengono presentati ulteriori esempi di soggetti dotati di talento che sono stati incompresi dalla società. in questa strofa lamartine in qualche modo ci mostra l’ipocrisia della società che sembra favorire il progresso e la cultura ama in realtà ogni volta che appare un individuo dotato di genio non soltanto viene ignorato dalla società ma trova rochi croci e tombe, in definitiva gli viene dato in cambio crudeltà, e questo aspetto crudele della società viene sottolineato ancora una volta dalla cesura cje precede buchers. “flambeaux” quindi candele rafforza meglio l’idea di singolarità di questi soggetti. Nelle strofe successive ci viene mostrata la situazione del poeta che assomiglia a quella dei personaggi evocati. Ed è per questo che nella successiva strofa ci vengono spiegati gli aspetti cardini del genio a partire dalla situazione del poeta che è incompreso. Particolare è il primo verso che attraverso questi ossimori ci dice perché il poeta non è compreso; in sostanza perché supera il proprio tempo, supera la propria epoca. Per questo la società non è in grado di capirlo. Tra l’altro da questa descrizione il poeta sembra trovarsi in una posizione suprema rispetto all’umanità. Poi i versi successivi ci parlano del ruolo del poeta che è quello guidare. Non solo proprio perché si trova in questa posizione privilegiata e suprema il poeta detiene la verità. Quindi in definitiva il genio gli permette di avere in mano la verità. Inoltre lamartine nella strofa conclusiva ci informa che che l’animo sensibile del poeta lo sarà per sempre. Quindi che il genio non si esaurisce ma si rinnova di continuo. Questo genio diventa dunque un dono da dio che bisogna però saper apprezzare: “mais ouvrons notre mains”: l’invito è rivolto alla società. lamartine con questa metafora invita la società ad essere più comprensiva e capire il valore, non che il ruolo “divino” del poeta: ovvero quello di illuminare l’umanità, di guidarla.

À UNE ENFANT, FILLE DU POETE

Dopo aver perso il figlio alphonse, nel 1832 lamartine perde anche la figlia. La poesia viene scritta prima della sua morte, ma vediamo che il poeta ormai è già rassegnato all’idea che la figlia morirà: “celeste fille du poete” Nella poesia in generale traspare un amore per la figlia oltre ogni dire, limite. Per questo è la figlia a rappresentare la seconda voce della sua vita.  

“son front sur le tien se reflete”: verso rafforzato dall’alliterazione della lettera s. “sa lyre chante sous tes doigts”

Sembra che la figlia costituisca una parte integrante della vita del poeta. sembra che padre e figlia si completino a vicenda, siano in armonia. Inoltre questo ci trasmette anche l’impossibilità di riuscire a vivere senza (dopo) julia poiché senza delle sue dita, senza di lei la sua lira non suona. Nella seconda strofa il poeta-padre appare essere rassegnato al funebre destino della figlia per questo il bacio è calmo e senza brividi. Tuttavia questo suo stato calmo nasconde un uragano interiore, un dolore inestimabile che non sa esprimere se non attraverso un bacio dolce e pieno d’amore (rose) sulla palpebra della figlia “paupiere blanche et rose”: rose a mio avviso allude all’amore tenero per la figlia mentre blanche, colore che simboleggia l’innocenza e la purità allude alla figlia ancora in tenera età; infatti la figlia julia morirà a soli 10 anii. Nella strofa successiva abbiamo una scena toccante del poeta che solleva la figlia in braccio mentre è in ginocchio. La prende quasi a mostrarla al cielo geloso; geloso perché invidioso della sua felicità paterna gli porta via ciò che costituisce la sua gioia, ovvero la figlia. Le ultime due strofe sono particolari è poiché ci annunciano la morte di julie: “son plus divin reve”: inoltre il passo ci dice anche come il poeta sia pronto a morire insieme alla figlia pur di non allontanarla da sé. Il poeta lo vediamo proiettarsi in un’altra dimensione , quella dell’aldilà, ovvero quello spazio dove può stare con la figlia. Nella quarta strofa appare chiaramente che è la figlia ad ispirare questi versi del poeta poiché essa costituisce l’anima di questa sua lira, l’anima del poeta in definitiva, colei che lo ispirò. “je vien de soupirer”: ormai i versi costituiscono un sospiro sell’anima, altro indizio del profondo dolore che si annida nel suo animo. Nella strofa successiva abbiamo un’altra scena toccante: mentre il poeta recita la poesia alla figlia, scorge dai suoi occhi una lacrima, questa è una lacrima lacerante per il poeta padre che già in preda al dolore nuota nella lacrima della figlia: metafora di un dolore inestimabile di questo padre che non solo si vede costretto a rassegnarsi alla cruda realtà ma deve anche trovare un coraggio quasi soprannaturale nel vedere la figlia piangere: “sa gloire a lui!”

Nella sesta strofa la figlia ripete i versi del padre producendo nel suo cuore una gioia che è doppia poiché il suo cuore era già emozionato e a questa emozione si aggiunge quello apportata dalla figlia che ripete i versi.

La strofa si conclude con la ripresa dei due versi iniziali che sottolineano ancora una volta il profondo amore del poeta verso la propria figlia rivendicandola come parte necessaria alla sua esistenza senza la quale non può sopravvivere. *La malinconia che trasmette la poesia è ulteriormente ribadita dal ritmo particolarmente lento e dolce e dalle rime croisèes....


Similar Free PDFs