le cavità corporee PDF

Title le cavità corporee
Author Demetra Rossi
Course Elementi di Anatomia umana, Farmacologia e Immunologia
Institution Università degli Studi di Milano
Pages 3
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Summary

praticamente trascrizione parola per parola di quello che la prof ha spiegato con lezioni asincrone, studiato da qui, sottolineando sul libro le parti meno chiare, ma non state a studiare più di quanto è scritto qua....


Description

Organo: una parte del nostro corpo di forma definita e separabile costituita da vari tessuti. Sono raggruppati in sistemi (omogeneità tissutale e stessa origine embrionale) e apparati (più organi si uniscono per svolgere una o più funzioni comuni ma non sono omogenei e non hanno stessa origine embrionale la maggior parte delle volte I tessuti, che originano tutti dai tre foglietti, possono raggrupparsi in quattro famiglie fondamentali: tessuti epiteliali, connettivi o di sostegno o di supporto, muscolari, nervosi TESSUTI EPITELIALI DI RIVESTIMENTO, più sono spessi più è difficile la comunicazione tra le superfici, come sottofamiglia troviamo i tessuti epiteliali GHIANDOLARI TESSUTI CONNETTIVI, cellule sparse nella matrice extracellulare, e a seconda della composizione della matrice extracellulare definiamo diversi tipi di connettivi, lasso con molta sostanza amorfa, denso con molte fibre collagene Ci sono connettivi di sostegno che assumono forma propria, il tessuto osseo e il tessuto cartilagineo ad esempio il sangue è un connettivo in senso lato TESSUTI MUSCOLARI, tre tipi, lo scheletrico e il cardiaco sono striati anche se uno a contrazione volontaria e l’altro involontaria. Le miofibrille danno la striatura del tessuto. Nello scheletrico abbiamo dei sincizi plurinucleati, grosse cellule date dall’unione di più mioblasti. Nel cuore abbiamo cellule singole, connesse da dischi intercalari, a volte hanno forma a X o Y perché devono contrarre una cavità tridimensionale. Ci sono anche il tipo liscio, cellule fusiformi, al centro sono più spesse e contengono il nucleo. TESSUTO NERVOSO

Gli organi si possono dividere in diversi tipi -

Fibrosi o filamentosi, caratterizzati da strutture anisodiametriche, allungate. (muscoli, tendini e nervi)

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Cavi, hanno cavità interna, tubo digerente, vaso sanguigno, tronco respiratorio, anche la cute,

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Parenchimatosi, ad esempio ghiandole, reni, timo, linfonodi etc

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Dell’apparto nervoso, gangli, corteccia cerebrale, midollo spinale etc non sono classificabili nelle categorie sopra e quindi ne costituiscono una a se stante. Gli ORGANI PARENCHIMATOSI invece sono fatti da tante unità fondamentali, cellette, che si organizzano in lobuli e lobi, l’organo parenchimatoso è rivestito da una capsula di connettivo, c’è un ilo, porta, che consente ai vasi di entrare nell’organo e poi di ramificarsi, questa caratteristica strutturale è tipica degli organi parenchimatosi.

Questi organi stanno in cavità e sono rivestiti da membrane, strutture appiattite di rivestimento. La cavità esterna al corpo è delimitata dalla membrana cutanea, ma se parliamo di tubo digerente è delimitato da membrana mucosa. Gli organi viscerali all’interno della cavità addominale e di quella toracica sono rivestiti invece da membrane dette sierose. Gli organi contenuti in spazi sierosi hanno un’architettura molto complessa. La struttura delle mucose la sappiamo bene, la struttura delle sierose è più semplice: c’è epitelio appiattito che fa un po’ di liquido, poi c’è del tessuto areolare e poi muscolo liscio che si connette alla tonaca muscolare dell’organo che riveste. La sierosa caratterizza gli organi della cavità addominale e toracica che sono contenuti in spazi detti sierosi. Gli organi possono essere posti in tre tipi di spazi: -

Spazi connettivali, quelli più semplici, muscoli ossa e articolazioni si connettono allo spazio circostante tramite connettivo. Nella cavità toracica il mediastino tiene insieme aorta, trachea, esofago, ed è uno spazio connettivale, non sieroso

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Spazi sierosi, cuore e polmoni sono avvolti da duplici sacchetti di sierose (pleure sono le sierose dei polmoni), protetti grazie all’intercapedine che permette anche notevole modificazione di volume e movimento nella cavità. Accade lo stesso nella cavità addominale dove come membrane sierose ci sono i mesenteri (prolungamenti della membrana peritoneale che avvolgono ogni ansa intestinale), la cavità addominale non ha molte strutture ossee

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Spazi neurali, sono spazi dorsali e totalmente rivestiti da strutture ossee quali lo speco vertebrale e la cavità cranica, contengono tessuti delicatissimi (vedi fig 1.13 per capire da dove arrivano embrionalmente)

La tonaca sierosa connessa all’organo si dice sierosa viscerale, poi si ripiega e va ad aderire alla parete della cavità andando a costituire la sierosa parietale. La sierosa è quindi un’unica membrana, ciò è valido per tutti gli organi della cavità addominale comprese le anse intestinali. Tra i foglietti c’è liquido così le due membrane scivolano tra di loro. Il cuore è ospitato in questo duplice sacchetto, rimane intercapedine che protegge l’organo e ne favorisce le variazioni di volume, accade anche per i polmoni. Ci sono punti in cui le sierose non sono presenti, lì emergono i vasi, nell’ilo dei polmoni non ci sono perché ci arrivano i vasi e i bronchi. Liquido pleurico riempie gli spazi, c’è il mediastino (Pleural two and pericardial cavities see slide) Nella cavità addominali la sierosa si chiama peritoneo, tutti gli organi sono avvolti dalla sierosa viscerale e poi si collegano con la sierosa parietale, nelle anse dell’intestino questo collegamento lo fanno i mesenteri. Non tutti gli organi sono completamente intraperitoneali, il pancreas, i reni, hanno una posizione retroperitoneale, coperti dal peritoneo solo parzialmente. Il midollo spinale è ospitato in una cavità molto più grande di lui perché ci sono molte tonache che lo proteggono, pia madre è la più interna, poi abbiamo aracnoide e dura madre, sono le meningi. Queste si connettono al connettivo che avvolge i nervi laterali, epinervio. Tra quello e l’osso c’è cuscinetto di grasso dello spazio epidurale. La stessa struttura la troviamo attorno all’encefalo, dall’aracnoide partono filamenti collagene che si mettono in contatto con la pia madre più interna, formano trabecole e in mezzo c’è il liquido cefalorachidiano, che come tra le sierose ammortizza i danni. La dura madre è connettivo abbastanza denso. Sia nell’encefalo che nel midollo spinale ci sono cavità, ad esempio nel midollo spinale c’è il canale ependimale, che si apre poi nell’encefalo a dare il quarto ventricolo, poi diventa l’acquedotto encefalico, terzo ventricolo e due ventricoli laterali. In queste cavità c’è ancora il liquido cefalorachidiano, a livello di queste cavità viene prodotto da dei grappoli di capillari, i plessi corioidei, è il risultato di superfiltrazione del sangue. A livello del quarto ventricolo ci sono dei fori che fanno si che comunichi con lo spazio aracnoideo e si crei flusso del liquido cefalorachidiano, che

viene filtrato da alcuni villi aracnoidei e ritorna nel flusso sanguigno venoso. C’è stretto rapporto tra ventricoli cerebrali e spazi aracnoidei quindi....


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