Le strategie aziendali PDF

Title Le strategie aziendali
Course Economia Aziendale
Institution Liceo (Italia)
Pages 7
File Size 148.8 KB
File Type PDF
Total Downloads 20
Total Views 156

Summary

appunti lezione...


Description

LE STRATEGIE AZIENDALI 1) CHE COS’È UNA STRATEGIA? La strategia aziendale è un insieme di decisioni con le quali l’impresa definisce gli obiettivi di medio/lungo periodo e vengono pianificate le azioni per realizzarli. Nelle organizzazioni profit oriented le scelte strategiche sono funzionali alla creazione di valore economico. 2) COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE STRATEGIE? Possono essere: ● Strategie di corporate= o “strategie di gruppo”, coinvolgono la struttura organizzativa aziendale nella sua globalità, sono di lunga durata. ● Strategie di business= o “strategie di top management”, riguardano solo le singole aree strategiche d’affari. Sono di media durata. ● Strategie funzionali= riguardano le singole funzioni aziendali, ovvero attività come finanza, marketing, ricerca e sviluppo 3) QUALI AMBITI SONO COINVOLTI DALLE STRATEGIE DI CORPORATE? Riguardano le macro scelte imprenditoriali stabilite dagli organi di vertice. Queste strategie identificano l’impresa e indicano il suo orientamento strategico di fondo dell’organizzazione, ovvero le linee guida che l’impresa intende realizzare. Sono coinvolti tutti gli organi aziendali e le funzioni che generano valori. 4) IN QUALI AMBIENTI SI SVILUPPA LA STRATEGIA? Le strategie riguardano sia l’ambiente sociale (strategie sociali) sia l’ambiente competitivo (strategie competitive). ● Strategie sociali= attuate per ottenere il consenso della collettività basandosi sulla correttezza sotto il profilo etico, sui comportamenti dell’azienda in ambito sociale e ambientale. Es: aziende che si occupano del commercio eco-solidale. ● Strategia competitiva= usata per acquisire una posizione determinante nel mercato in cui opera, ottenendo il ruolo di leadership. 5) QUALI SONO LE STRATEGIE DI CORPORATE? Si distinguono in: ● Strategie di sviluppo= aumentano la capacità produttiva e/o le strategie aziendali ● Strategie di concentrazione= riducono le attività aziendali e la capacità produttiva STRATEGIE DI SVILUPPO= si possono effettuare con la concentrazione o con la diversificazione. Con la concentrazione= l’impresa aumenta gli investimenti in un solo settore di attività. Con la diversificazione= l’impresa entrando in un nuovo settore di attività, amplia i propri business rendendoli diversi

Gli obiettivi di crescita si raggiungono con: ● Internazionalizzazione della produzione= verticalizzazione produttiva, aumentando le dimensioni all’interno dell’azienda. ● Formazione di gruppi aziendali= non modificando le dimensioni e il capogruppo (holding) ottiene maggiori capacità produttive grazie al dominio che ha sulle imprese controllate o collegate. STRATEGIE DI CONCENTRAZIONE= riducono il volume produttivo, dando luogo alla ristrutturazione delle attività riducendo gli investimenti, il personale e migliorando il rendimento dei fattori produttivi, rivedendo le procedure organizzative poco produttive. Se rimangono le difficoltà i vertici possono avviare un turnaround, ovvero la trasformazione di debiti in quote del capitale sociale. 6) QUALI SONO LE STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE? L’impresa deve individuare la strategia più adatta per trarre la massima efficienza ed efficacia minimizzando i costi o migliorando il fatturato. In base a queste decisioni l’impresa definisce strategie di corporate di sviluppo internazionale individuando 4 categorie: 1) Strategia internazionale 2) Strategia multinazionale 3) Strategia globale 4) Strategia transnazionale 7) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA STRATEGIA INTERNAZIONALE? 1. Le imprese mantengono internamente le attività di core business (ricerca e sviluppo, marketing) 2. Offrono prodotti standardizzati con minimi adattamenti per i mercati locali (modifiche nel packaging) 3. Strategia tipica di medio-piccole imprese, che esportano prodotti uguali a quelli per il mercato interno 4. Hanno risorse finanziarie per effettuare investimenti 5. Svantaggioso entrare nei mercati esteri perché presentano prodotti simili a quelli interni 8) QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA STRATEGIA MULTINAZIONALE? 1. Diffusa negli anni 50-60 nel settore automobilistico 2. Forte adattamento ai mercati esteri concedendo autonomia organizzativa alle attività di business collocate all’estero 3. Decentrate le attività di core business (produzione, ricerca e sviluppo) 4. Minime attività di coordinamento tra le sedi, ciò potrebbe complicare la condivisione delle risorse 9) 1. 2. 3.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA STRATEGIA GLOBALE? Strategia tipica di imprese di grandi dimensioni che operano a livello mondiale Notevoli risorse finanziarie Prodotti standardizzati per ridurre i costi al minimo ottenendo un vantaggio competitivo di costo rispetto alla concorrenza

4. Alcune funzioni strategiche (es: la finanza) sono accentrate nella casa madre, mentre la funzione commerciale è distribuita in modo capillare nelle altre sedi 5. Produzione accentrata nella sede centrale o in unità locali, se producono sotto il pieno controllo della casa madre 10)QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA STRATEGIA TRANSNAZIONALE 1. Si differenzia dalla strategia globale per la distribuzione delle diverse funzioni in modo selettivo nei vari Paesi per ottenere vantaggi in termini di costi o differenziazione, sfruttando le risorse e le competenze locali. 2. Ha prodotti differenti per adattarsi alle esigenze locali. 3. Strategia adottata delle imprese di grandi dimensioni 4. Fitta rete di comunicazione che consente di dialogare e condividere le informazioni 11) COSA SONO LE MULTINAZIONALI? Sono le imprese che operano in più Paesi effettuando investimenti all’estero attraverso filiali o società controllate. ● Molta autonomia operativa nei diversi mercati. ● Società capogruppo “holding”, che ha l’intero capitale sociale, e società controllate operanti all’estero. ● Sono multinazionali anche le imprese che effettuano investimenti diretti in società estere per almeno il 10% delle azioni ordinarie che hanno queste società. ● L’impresa ha un interesse di lungo termine.

LE STRATEGIE DI BUSINESS 1) DI CHE COSA SI OCCUPANO LE STRATEGIE DI BUSINESS? Riguardano le decisioni legate alle aree strategiche d’affari (ASA) da sviluppare per raggiungere il vantaggio competitivo. 2) COSA SONO LE ASA? Sono aree strategiche di affari che riguardano un’unità organizzativa. Hanno un proprio mercato, utili da realizzare, dei propri obiettivi di vendita. (es: segmento di una clientela o un prodotto). 3) COME SI POSSONO DISTINGUERE LE ASA? In base al tasso di sviluppo e alle quote di mercato delle vendite, possiamo avere ASA: ● ad ALTO tasso di sviluppo, con BASSE quote di mercato= “children” o “question marks” ● ad ALTO tasso di sviluppo, con ELEVATE quote di mercato= “stars” ● a BASSO tasso di sviluppo, con ELEVATE quote di mercato= “cash cows” ● a BASSO tasso di sviluppo, con BASSE quote di mercato= “dogs” 4) QUALI SONO LE POSSIBILI STRATEGIE ATTUATE DALLE ASA? 1. strategie di sviluppo= nel caso delle “question marks” dopo aver individuato i rischi, conviene svolgere la nuova attività, o di ritirata se è troppo rischioso rispetto agli utili che potrà generare in futuro. 2. strategie di consolidamento= nel caso delle “stars” il loro obiettivo è mantenere la posizione ottenuta, lasciando invariate le caratteristiche del prodotto e del servizio offerto 3. strategie di difesa= nel caso delle “cash cows” cercano di difendere la posizione e di rimanere sul mercato per avere una redditività e liquidità 4. strategie di realizzo= nel caso delle “dogs” si può decidere di vendere il marchio legato a una linea produttiva prima del declino definitivo 5) SU QUALI FATTORI SI PUÒ BASARE IL VANTAGGIO COMPETITIVO DI UN’IMPRESA? Vantaggio competitivo= capacità di creare valore per i clienti, ovvero il prezzo che sono disposti a pagare per i benefici che possono ottenere. Il vantaggio competitivo può essere raggiunto con: ● Leadership di costo= mantenendo il costo di fabbricazione del prodotto inferiore rispetto alle imprese concorrenti per usarlo come leva competitiva vendendo prodotti simili a prezzi più bassi ● differenziazione= offre prodotti o servizi che hanno caratteristiche particolari, rendendoli unici e inimitabili 6) PERCHÉ MOLTE IMPRESE SCELGONO NICCHIE DI MERCATO? Il vantaggio competitivo può essere ricercato anche in un’area circoscritta, nicchia di mercato, dove sono presenti poche imprese e pochi consumatori. L’impresa realizza beni e servizi adatti a soddisfare una determinata domanda e uno specifico segmento di mercato con caratteristiche particolari.

7) SU QUALI STRATEGIE DI BUSINESS SI BASANO LE INIZIATIVE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE? Per elaborare la strategia adatta a competere nei mercati internazionali l’impresa deve tener conto di: ● obiettivi prefissati per ogni ASA ● le caratteristiche ambientali del Paese ● le risorse e le abilità disponibili Dopo aver definito questi elementi la strategia di business (per i mercati internazionali) può essere: ● di attacco indiretto ● di attacco diretto ATTACCO INDIRETTO= l’impresa entra nei mercati esteri in cui i concorrenti non sono ancora arrivati. Può avvenire con: ● attacco laterale= attraverso la segmentazione del mercato, individuando i segmenti in cui entrare e da cui partire per il prossimo attacco frontale ● aggiramento= sviluppando nuovi beni per evitare il confronto con la concorrenza ATTACCO DIRETTO= introdotti prezzi più bassi rispetto ai concorrenti. L’impresa può adottare diverse modalità organizzative per operare all’estero scegliendo l’esportazione o accordi di collaborazione. Le strategie adottate sono coordinate con la modalità organizzativa scelta per operare all’estero. Infatti strategie e modalità organizzative si influenzano a vicenda. In base alla posizione che l’azienda ha in un paese, attua diverse strategie. (es: se l’azienda è ben consolidata attua strategie di difesa) 8) QUALI SONO LE SCELTE STRATEGICHE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE IN UN’IMPRESA DI SERVIZI? I servizi hanno caratteristiche di immaterialità e simultaneità, che in passato li rendevano difficili da esportare. Oggi si possono decentrare all’estero anche i servizi forniti in Italia, grazie alle tecnologie della comunicazione e a internet. È il caso di alcune funzioni di back office collocate all’estero

LE STRATEGIE FUNZIONALI 1) QUALI SONO LE ATTIVITÀ COINVOLTE NELLE STRATEGIE FUNZIONALI? Le strategie funzionali rappresentano l’aspetto operativo e coinvolgono le singole funzioni aziendali. Si distinguono in: strategie finanziarie, strategie di marketing, strategie di produzione, strategie di gestione del personale, ecc… 2) QUALI SONO LE PRINCIPALI STRATEGIE DI MARKETING? ● strategia di marketing indifferenziato= l’imprenditore opera senza differenziare i propri prodotti da quelli della concorrenza ● strategia di marketing differenziato= o marketing segmentato, si ha quando una serie di prodotti differenziati per servire meglio i diversi mercati ● strategia di marketing concentrato= usata dalle piccole imprese che operano in una sola parte del mercato, (es: in una specifica area geografica) ● strategie di marketing personalizzato= detto “one to one”, offre beni o servizi in base alle esigenze dei clienti. ● strategia di nicchia= si concentra su una parte di mercato molto specifica, che avendo poca concorrenza, può presentare occasioni di redditività interessanti 3) QUAL’È L’OBIETTIVO DELLE STRATEGIE FINANZIARIE? Le strategie finanziarie riguardano la scelta delle forme di finanziamento ottimali tenendo conto delle risorse finanziarie disponibili all’interno dell’impresa e delle opportunità offerte dal mercato finanziario. 4) QUALI STRATEGIE SI COLLEGANO ALLA FUNZIONE PRODUZIONE PER AVERE UNA LEADERSHIP DI COSTO? L’impresa ricerca una leadership di costo che ha l’obiettivo di ridurre i costi di produzione. Deve adottare strategie che permettano di minimizzare l’efficienza aumentando i fattori produttivi impiegati. Le strategie che consentono di raggiungere questi obiettivi sono: ● just in time= si produce solo quando e quanto viene effettivamente richiesto. ○ permette di limitare o eliminare le scorte di magazzino, ○ riduce gli sprechi, i tempi per i trasporti interni, per i controlli, per la preparazione e l’attrezzaggio (set up), per il passaggio fra le produzioni, fra l’entrata delle materie prime e l’emissione nel magazzino ● lay-out= riunite in un unico reparto le attrezzature per la fabbricazione ● flessibilità produttiva= basata su investimenti per avere impianti da usare per diverse produzioni. (es: le cartiere che usano un unico macchinario per produrre diversi tipi di carta) ● time to market= riduce il tempo fra la decisione di cosa fabbricare e il suo lancio nel mercato grazie al coordinamento tra le funzioni marketing, ricerca e sviluppo e produzione. Le imprese che seguono una leadership che differenzia i prodotti per fronteggiare la concorrenza, fanno leva sui caratteri distintivi della produzione sia materiali (es. qualità delle materie utilizzate) sia immateriali (es. la notorietà del marchio). Le strategie di innovazione offrono il bene migliorandolo, rinnovandolo e adattandolo nel tempo in base alle esigenze del consumatore.

5) CHE COSA SI INTENDE PER QUALITÀ TOTALE? È l’insieme delle produzioni materiali e immateriali dei prodotti, che li rendono idonei a soddisfare le esigenze del consumatore finale. Molte volte le imprese, per ottenere i risultati, assecondano i clienti producendo in base alle loro indicazioni. È importante considerare anche il giudizio etico della collettività sull’operato dell’impresa in ambito sociale e ambientale, che sono i consumatori finali...


Similar Free PDFs