L\'essenziale di economia - Krugman-Wells-Olney PDF

Title L\'essenziale di economia - Krugman-Wells-Olney
Author domenico cocciolo
Course Economia politica
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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L’ESSENZIALE DI ECONOMIA (KRUGMAN-WELLS) PARTE I MERCATI E PREZZI (Capitoli 1-2-3-5) CAPITOLO 1: I PRINCIPI FONDAMENTALI. 1.Le scelte individuali: il fondamento dell’economia. Tutte le questioni economiche riguardano le scelte individuali e cioè delle decisioni prese dall’individuo su cosa fare e cosa non fare. I principi delle scelte dell’economia individuale sono 4. LE RISORSE SONO SCARSE. La scelta deriva da una necessità dovuta non solo al reddito limitato ma anche al tempo. Gli individui sono costretti a scegliere perché le risorse sono scarse. (risorsa= tutto ciò che può essere usato per produrre qualcosa). L’elenco delle risorse solitamente include: la terra, il lavoro (quantità di ore di lavoro disponibili, il capitale (macchinari, immobili e attività produttive artificiali), il capitale umano (grado di istruzione e competenza dei lavoratori). Una risorsa si dice scarsa se la quantità disponibile non è sufficiente per soddisfare tutti gli usi produttivi. Anche la società deve scegliere data la scarsità di risorse. Può farlo innanzitutto lasciando che le sue scelte emergano come il risultato della somma delle decisioni individuali ma, laddove ci siano decisioni che non possono essere lasciate alle scelte individuali, esse devono essere prese dalla collettività nel suo insieme. IL COSTO-OPPORTUNITA’: IL VERO COSTO DI QUALCOSA E’ CIO’ A CUI SI RINUNCIA PER OTTENERLO. Il costoopportunità è ciò a cui si rinuncia per ottenere qualcosa che si desidera. Tutti i costi sono costi-opportunità. UNA DECISIONE QUANTITATIVA E’ UNA DECISIONE AL MARGINE. Alcune decisioni possono implicare una scelta fra più alternative o una scelta quantitativa. Per analizzare le decisioni quantitative si definiscono come decisioni al margine implicano trade of al margine e cioè un confronti costi-benefici di una modesta quantità in più o in meno di una certa attività. Lo studio di queste decisioni è detto analisi marginalista. Molte decisioni in economia implicano un’analisi marginalista e questo tipo di analisi è molto importante in economia poiché è la chiave per decidere “quanto” dedicarsi ad una particolare attività. SFRUTTARE LE OPPORTUNITA’ PER MIGLIORARE LA PROPRIA CONDIZIONE. Provando a prevedere il comportamento economico di un individuo scopriamo che egli sfrutterà ogni opportunità per stare meglio e le sfrutterà sino ad esaurirle. Questo principio è la base di tutte le previsioni sul comportamento individuale formulate dagli economisti. Quando il mutare delle opportunità disponibili favorisce una modifica del comportamento, gli individui si confrontano con nuovi incentivi (= qualunque cosa offra un premio a chi modifica il suo comportamento). LE SCELTE INDIVIDUALI: IN SINTESI. I principi su cui si fondano le scelte economiche sono 4: 1) LE RISORSE SONO SCARSE (la scelta è una necessità); 2) Il VERO COSTO DI QUALCOSA E’ CIO’ A CUI SI RINUNCIA PER OTTENERLO (tutti i costi sono costiopportunità); 3) LE DECISIONI QUANTITATIVE SONO DECISIONI AL MARGINE (la domanda è “quanto”, per rispondere si valutano costi e benefici di modeste variazioni rispetto allo stato delle cose); 4) GLI INDIVIDUI DI SOLITO SFRUTTANO OGNI OPPORTUNITA’ PER MIGLIORARE LA PROPRIA CONDIZIONE (in conseguenza le persone reagiscono agli incentivi). 2. L’interazione: come funziona un sistema economico. Un sistema economico coordina le attività produttive di una moltitudine di individui. Nell’economia di mercato ogni individuo decide per sé, ma tali decisioni non sono indipendenti le une dalle altre in quanto le opportunità di ognuno, e di conseguenza le scelte, dipendono in grossa parte da quelle di altri individui. Perciò per comprendere il funzionamento di un’economia di mercato bisogna esaminare questa interazione e cioè il modo in cui le scelte dell’uno influiscono su quelle dell’altro e viceversa. Studiando l’interazione economica subito si comprende che le

scelte individuali spesso comportano risultati molto diversi rispetto agli intendimenti iniziali dell’individuo stesso. Esistono 5 principi fondamentali riguardo l’interazione economica. LO SCAMBIO GENERA BENEFICI. La base del miglioramento del tenore di vità è lo scambio cioè il fornire ciascuno un bene o un servizio alla comunità in cambio di altri beni e servizi. La ragione per cui esiste il sistema economico è proprio che si ricavano dei benefici dallo scambio in quanto gli individui attraverso ad esso possono ottenere più cose di quante ne otterrebbero in condizioni di autosufficienza. Questi benefici emergono dalla divisioni dei compiti anche definita specializzazione. L’economia nel suo complesso produce di più se ognuno si specializza in una mansione ed effettua scambi con gli altri. I MERCATI TENDONO ALL’EQUILIBRIO. Gli economisti definiscono equilibrio una situazione in cui gli individui non possono migliorare la loro condizione modificando il comportamento, quindi una situazione economica è in equilibrio quando nessun individuo può stare meglio facendo qualcosa di diverso. I mercati raggiungono l’equilibrio attraverso la variazione dei prezzi che aumentano o diminuiscono finchè non rimane più alcuna opportunità di migliorare la propria condizione. Il fatto che i mercati tendano all’equilibrio consente di prevedere il loro funzionamento e di confidare nel fatto che continueranno a fornire a tutti ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere. LE RISORSE DOVREBBERO ESSERE USATE NEL MODO PIU’ EFFICIENTE POSSIBILE PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI DELLA SOCIETA’. Gli economisti dicono che le risorse di un sistema economico sono usate in maniera efficiente quando si sfruttano pienamente tutte le opportunità per migliorare il benessere della gente. Ovvero, un sistema economico si definisce efficiente se sfrutta tutte le opportunità per migliorare la condizione di alcune persone senza danneggiarne altre. Quando un sistema economico è efficiente ricava il massimo beneficio possibile dallo scambio date le risorse disponibili in quanto non esiste altro modo di distribuire le risorse migliorando le condizioni di tutti. Perciò l’unico modo di migliorare il benessere di una persona è ridistribuire le risorse danneggiando qualcun altro. I responsabili delle politiche economiche però non devono sempre mirare all’efficienza in quanto non è l’unico criterio in base al quale si valuta un sistema economico. Le persone, infatti, sono ispirate anche da considerazioni di giustizia o equità e generalmente si applica un trade off tra efficienza ed equità. Capire se e come l’equità debba prevalere sull’effecienza è una questione che riguarda il processo politico, per gli economisti l’importante è che le risorse siano sempre impiegate nella maniera più efficiente per perseguire gli obiettivi di una società. I MERCATI, DI SOLITO, SONO EFFICIENTI. Gli incentivi impliciti nell’economia di mercato fanno sì che le risorse vengano impiegate nel modo migliore e non si sprechino le opportunità di migliorare il benessere della gente. La ragione principale di ciò è che in un’economia di mercato in cui le persone sono libere di scegliere cosa produrre e cosa consumare le opportunità reciprocamente vantaggiose vengono sfruttate totalmente. In caso di fallimento del mercato il perseguimento dell’interesse individuale peggiora il benessere sociale e perciò il risultato di mercato è inefficiente. In questi casi può essere utile l’intervento pubblico. Ma la regola generale è che i mercati sono un modo molto efficiente di organizzare un sistema economico. QUANDO I MERCATI NON SONO EFFICIENTI, L’INTERVENTO PUBBLICO PUO’ MIGLIORARE IL BENESSERE SOCIALE. Quando i mercati si inceppano, le politiche pubbliche, opportunamento strutturate, possono avvicinare la società a un esito efficiente modificando l’impiego di risorse della società stessa. Un importante ramo dell’economia si occupa dei fallimenti del mercato e delle politiche pubbliche più idonee a migliorare il benessere sociale. Ecco le 3 principali ragioni dei fallimenti del mercato: 1) Le azioni individuali possono avere effetti collaterali che non vengono abbastanza considerati dal mercato; 2) Uno scambio reciprocamente vantaggioso può essere ostacolate da una delle due parti per appropriarsi di una parte maggiore delle risorse; 3) Alcuni beni, per loro stessa natura, non sono adatti ad essere gestiti efficientemente dai mercati.

CAPITOLO 2: I MODELLI ECONOMICI: TRADE OFF E SCAMBIO.

1. I modelli in economia: alcuni esempi importanti. Modello Rappresentazione semplificata della realtà usata per comprendere meglio una situazione del mondo reale. Un modello può essere creato costruendo o trovando un’economia vera ma semplificata. Un altro modo è simulare il funzionamento di un sistema economico al computer. I modelli sono molto importanti in quanto permettono agli economisti di concentrarsi sugli effetti di un solo cambiamento alla volta. Perciò l’ipotesi “a parità di condizioni”, che implica che tutti gli altri fattori restino invariati è centrale nella costruzione di modelli economici. In molti casi, però, il modo più efficace di costruire un modello economico rimane la “speculazione intellettuale” che consiste nell’elaborare una versione ipotetica e semplificata di una situazione reale. Il modello economico è uno strumento importantissimo di comprensione e per questo analizzeremo i più importanti quali la frontiera delle possibilità di produzione (un modello che aiuta gli economisti a comprendere i trade-off che caratterizzano ogni sistema economico), il vantaggio comparato (un modello che illustra il principio dei benefici reciproci dello scambio tra individui e tra paesi) ed infine il diagramma di flusso circolare (un modello con cui gli economisti analizzano le transazioni monetarie che avvengono nell’economia). TRADE-OFF: LA FRONTIERA DELLE POSSIBILITA’ DI PRODUZIONE. Vi sto che le risorse sono scarse, ogni sistema economico è caratterizzato da trade-off. Per analizzare il tipo di trade-off presente in ogni sistema economico, gli economisti ricorrono ad un modello chiamato frontiera delle possibilità di produzione. Lo scopo di questo modello è migliorare la comprensione dei trade-off analizzando un sistema economico semplificato in cui si producono solo due beni e questo permette di rappresentare la situazione graficamente. Si forma perciò un grafico con assi x-y in cui vengono rappresentati i due prodotti. Questo grafico risponde alla domanda “qual è il massimo di x che si possono produrre se si produce un numero di y”?. Dall’incrocio di x e y e dalla serie di punti che si possono individuare viene fuori una curva (detta frontiera). Su di essa si distinguono punti lungo la curva, punti all’interno di essa e punti all’esterno di essa. Una combinazione di punti che si trovi lungo la frontiera o al suo interno realizzabile. Una combinazione di punti che si trovi al di fuori di essa non è realizzabile. La frontiera delle possibilità di produzione interseca l’asse delle ascisse (asse x) in un punto (definito intercetta orizzontale) e l’asse delle ordinate (asse y) in un altro (definito intercetta verticale) questi punti rappresentano la massima quantità di beni x e y che si produrrebbero se non si producesse altro. La frontiera delle possibilità di produzione semplifica la realtà. Grazie a questa estrema semplificazione la frontiera delle possibilità di produzione è un ottimo modo di illustrare il concetto economico di efficienza. Un sistema economico si dice efficiente se tutte le opportunità vengono sfruttate e nessuna viene sprecata, cioè se non c’è modo di migliorare il benessere di qualcuno senza peggiorare quello di qualcun altro. Finche si rimane all’interno della frontiera la produzione è efficiente. Nel momento, in cui, però ad esempio, all’interno della frontiera non si sfruttano a pieno le opportunità allora la produzione diviene inefficiente. Inoltre la frontiera delle possibilità di produzione mostra chiaramente il costo-opportunità, cioè quanto prodotto x serve per realizzare y. Ecco perche la frontiera ha la forma di una curva concava verso l’esterno, cioè inarcata: essa è un’ipotesi delle variazioni del costo-opportunità al variare della combinazione di produzione. Gli economisti ritengono che la maggior parte dei costi-opportunità siano crescenti. Infine si può calcolare la crescita economica (cioè la sempre maggiore capacità dell’economia di produrre beni e servizi). Essa può essere mostrata creando un’ulteriore frontiera di possibilità di produzione con valori maggiori di quelli considerati nella curva originale. Il VANTAGGIO COMPARATO E I BENEFICI DELLO SCAMBIO. Il modello del vantaggio comparato è utile per misurare i benefici dello scambio. Si parte dall’idea che, considerati due individui A e B, lo scambio tra loro potrà essere reciprocamente vantaggioso se essi possiedono abilità e competenze diverse. La grande scoperta dell’economia è che lo scambio può, però, essere comunque vantaggioso per entrambi anche se nessuno dei due possiede abilità e competenze particolari.

Supponiamo che A possa produrre un quantitativo n di X senza produrre però nessun quantitativo di Y e possa produrre un quantitativo m di Y senza produrre X. In questo caso rappresenteremo la frontiera di produzione non più come una curva ma come una semplice linea retta (quindi senza considerare le variazioni del costo-opportunità che in questo momento non rilevano). A e B possono avere dei consumi separati, ma se lo fanno non è il massimo che possono ottenere. Avendo due diversi costi-opportunità possono accordarsi e migliorare reciprocamente il loro tenore di vita. Uno si specializza in una produzione, cedendo una parte di essa all’altro, l’altro approfondisce l’altra produzione cedendone una parte al primo. Il risultato di questo scambio è un aumento dei consumi di entrambe le produzioni di entrambi gli individui. Così, specializzandosi nell’attività in cui riescono meglio e scambiando le produzioni, A e B migliorano il loro benessere. Se A è migliore ad esempio nella produzione di X, ciò vorrà dire che il costo-opportunità per la produzione di Y sarà più elevato, perciò è meglio che A si specializzi nella prima produzione e B viceversa, in questo caso si dice che A abbia un vantaggio comparato nella produzione di x mentre B abbia un vantaggio comparato nella produzione di y. Da questo esempio comprendiamo varie cose:  

I benefici dello scambio sono molto chiari: se A e B si specializzano in una produzione e scambiano i frutti di essa, producono di più e migliorano la loro condizione rispetto all’autosufficienza; Dato che gli individui hanno costi-opportunità diversi, tutti hanno un vantaggio comparato in qualcosa e uno svantaggio comparato in qualcos’altro. Se A fosse abile a produrre entrambi i beni x e y si direbbe che A ha su B un vantaggio assoluto. Se B non fosse abile in nessuna delle due produzione egli avrebbe uno svantaggio assoluto rispetto ad A. Visto che rileva il costo-opportunità per i benefici dello scambio, la cosa fondamentale non è che B possiede un vantaggio assoluto, bensì che egli abbia un vantaggio comparato (minore costoopportunità) in una produzione rispetto alla stessa produzione di A.

IL VANTAGGIO COMPARATO e gli SCAMBI INTERNAZIONALI. Spesso i politici e l’opinione pubblica discutono la convenienza degli scambi internazionali sostenendo che il paese dovrebbe essere autosufficiente e non importare i beni da altri paesi. In tutto il mondo le imprese chiedono tutela dalla concorrenza straniera spesso trovando appoggio nell’opinione pubblica. Gli economisti tuttavia, considerano molto positivamente il commercio internazionale perché lo valutano dal punto di vista del vantaggio comparato. Per lo stesso schema descritto negli esempi precedenti, entrambi i paesi coinvolti nello scambio traggono vantaggio aumentando la loro produzione e conseguentemente il loro benessere. LE TRANSAZIONI: IL DIAGRAMMA DI FLUSSO CIRCOLARE. Nelle economie moderne non si utilizza più il baratto (scambio diretto tra beni e servizi posseduti e beni che si desiderano), ma le persone generalmente scambiano beni e servizi in cambio di denaro che poi scambiano con altri beni e servizi. Inoltre le persone vendono e comprano un grande varietà di beni e servizi il che rende l’economia di una nazione molto complessa. Ecco perché nasce il diagramma di flusso circolare. Questo modello rappresenta graficamente due flussi circolari di direzione opposta che hanno luogo in un sistema economico: in un verso un flusso reale di beni, servizi, lavoro e materie prime, nell’altro il corrispondente flusso monetario dei pagamenti di quei beni e servizi. Questo tipo di diagramma descrive nella sua forma più semplice solo due gruppi di attori economici: i nuclei familiari (individui o gruppi di individui che condividono un reddito) e le imprese (organizzazioni che producono beni e servizi che vende sul mercato impiegando come lavoratori i membri dei nuclei familiari). In questa economia semplificata esistono solo due tipi di mercati. Mercato dei beni e dei servizi (in cui i nuclei familiari comprano dalle imprese i beni e i servizi che consumano, da ciò si produce un flusso di beni e servizi che consumano, da ciò si produce un flusso di beni e servizi verso i nuclei familiari e un flusso monetario verso le imprese). E dall’altro lato il mercato dei fattori. Un fattore di produzione è una risorsa usata nella produzione di beni e servizi che non viene esaurita nel processo produttivo. In termini generali, i principali fattori di produzione sono lavoro, terra, capitale fisico e capitale umano. Il lavoro è il frutto delle energie e delle conoscenze degli esseri umani; la terra è una risorsa naturale; il capitale fisico sono le risorse create dall’uomo; il capitale umano sono l’istruzione e le capacità personali che accrescono la produttività della forza lavoro.

2.USARE I MODELLI. L’economia si occupa principalmente di creare modelli basati su una serie di principi fondamentali, aggiungendo però alcune ipotesi specifiche che permettono di applicare questi principi ad una situazione particolare. ECONOMIA POSITIVA ed ECONOMIA NORMATIVI. Il tipo di analisi che cerca di spiegare il funzionamento di un sistema economico, portando a risultati che possono essere classificati come giusti o sbagliati viene definito analisi positiva (esempio: quali saranno il prossimo anno, le entrate provenienti dai pedaggi autostradali? La risposta potrà essere verificata quando perverranno i risultati). Il tipo di analisi che esprime opinioni su come dovrebbe funzionare il sistema economico si chiama analisi normativa. In sintesi: l’analisi positiva produce delle descrizioni, l’analisi normativa delle prescrizioni. Spesso l’analisi positiva si trova a svolgere delle previsioni. Gli economisti possono dare risposte corrette alle questioni positive ma non a quelle normative per le quali sono richiesti giudizi di valore, eccetto quando politiche miranti a realizzare un dato obiettivo possono essere classificate in base al grado di efficienza economica.

PERCHE’ GLI ECONOMISTI NON VANNO D’ACCORDO. Due sono le principali ragioni di disaccordo tra gli economisti: 1) Potrebbero avere opinioni differenti sulle ipotesi semplificatrici da adottare in un modello; 2) Potrebbero avere diverse scale di valori.

CAPITOLO 3: DOMANDA e OFFERTA. DOMANDA e OFFERTA: IL MODELLO DI UN MERCATO CONCORRENZIALE. Un mercato concorrenziale è un mercato caratterizzato da una molteplicità di venditori e compratori dello stesso bene o servizio. Più precisamente la caratteristica principale di un mercato concorrenziale è che l’azione del singolo ha un effetto trascurabile sul prezzo al quale il prodotto è venduto o comprato. Il funzionamento di un mercato concorrenziale è descritto dal modello di domanda e offerta, i cui 5 elementi principali sono:     

La curva di domanda La curva di offerta I fattori che causano spostamento delle curve Il prezzo di equilibrio Il modo in cui cambia il prezzo di equilibrio in conseguenza degli spostamenti delle curve.

2. LA CURVA DI DOMANDA. LA SCHEDA DI DOMANDA E LA CURVA DI DOMANDA. Una scheda di domanda è una tabella che elenca la quantità di un bene o di un servizio che i consumatori sono disposti a comprare dati diversi possibili livelli di prezzo. Tanto più il prezzo aumenta, tanto più il numero di possibili compratori diminuisce. Si può rappresentare la scheda attraver...


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