Macchiaioli Impressionismo PDF

Title Macchiaioli Impressionismo
Author Elisabetta Rosa
Course Scienze della Formazione Primaria
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Summary

Appunti sui Macchiaioli e l'Impressionismo...


Description

I MACCHIAIOLI Il termine “macchiaioli” venne impiegato per la prima volta nel 1862, in modo dispregiativo, dal critico Diego Martelli della “Gazzetta del Popolo” per individuare un gruppo di artisti, attivi a Firenze, che attorno al 1855 avevano iniziato un percorso di rinnovamento della pittura in senso verista. Attraverso una pittura di “macchia”, questi artisti, inseguivano un’alternativa alla norma accademica. Essi s’interessano a soggetti non convenzionali, come paesaggi urbani, i momenti di vita borghese o contadina resi con effetti veristici, attraverso la contrapposizione chiaroscurale. Le forme sono ottenute da una stesura uniforme del colore senza passaggi cromatici intermedi. La pittura macchiaiola è fatta di luce e colore e relega al disegno un ruolo secondario. La ricerca dell’immediatezza porta questi artisti a scegliere situazioni di vita vissuta che conoscono per esperienza diretta e che immortalano dopo uno studio all’aria aperta. Altro elemento di coesione del gruppo del Caffè Michelangelo (luogo in cui si ritrovavano) è l’acceso patriottismo dei suoi membri. Giovanni Fattori

Silvestro Lega Telemaco Signorini

La rotonda di Palmieri In vedetta Il campo italiano alla battaglia di Magenta Il canto dello stornello L’alzaia

PITTURA E SCULTURA DEL RISORGIMENTO Durante gli anni della costruzione dell’Unità d’Italia, molti artisti italiani condivisero la causa nazionalista e le loro opere lasciano trasparire il coinvolgimento. Essi sono i testimoni diretti delle guerre di indipendenza e della Spedizione dei Mille. L’arte del risorgimento include sia la produzione di artisti che hanno vissuto la propria attività come uno strumento di espressione sia le opere commissionate dalla classe politica legata al Regno d’Italia che all’indomani dell’Unità aveva bisogno di autocelebrarsi. I protagonisti dell’arte risorgimentale provengono dall’Accademia e degli ambienti del verismo, come macchiaioli. Ne è esempio Il campo italiano alla battaglia di Magenta di Giovanni Fattori.

L’ARCHITETTURA DEL FERRO E LA CITTA’ MODERNA La Rivoluzione Industriale di fine Settecento ha consentito il progresso delle tecnologie, incluse le tecniche costruttive. I nuovi forni potevano sviluppare un potere calorico tale da piegare il ferro soddisfacendo le esigenze progettuali. A partire dalla metà dell’Ottocento gli architetti poterono dare forma ai progetti più ambiziosi impiegando nuovi materiali. Emerse la nuova figura dell’ingegnere per risolvere i complessi calcoli statici di edifici e strutture in ferro delle dimensioni monumentali. Il paesaggio urbano mutò profondamente. Joseph Paxton Gustave Eiffel

Crystal Palace Tour Eiffel

IMPRESSIONISMO

Nel 1874 nello studio del fotografo Nadar viene allestita un’esposizione in cui il pittore parigino Claude Monet presenta una veduta di Le Havre che ha realizzato due anni prima. Nell’occasione, egli decide d’impulso di chiamarla “Impressione”, termine capace di riassumere il fine ultimo della ricerca pittorica del gruppo di cui fa parte, ossia di rappresentare le sensazioni soggettive generate dall’osservazione della realtà, d coglierle nell’immediatezza. Tuttavia, l’Impressionismo non può essere considerato né una scuola né un movimento poiché non esistono linee estetiche definitive. Si tratta di una sorta di aggregazione. Gli impressionisti sono consapevoli di come sia la luce a determinare la percezione, ma dal momento he questa cambia continuamente, ogni istante può generare sensazioni diverse. A questo fine, la pennellata è rapida, essenziale per catturare l’impressione dell’attimo. L’importanza dalla luce porta gli artisti impressionisti a dipingere in en plein air (in contrasto con le modalità accademiche). Preferiscono la dissolvenza delle tinte e l’accostamento di colori puri, anziché i contrasti chiaroscurali. Viene abbandonato l’impianto prospettico geometrico e i volumi della figura sono resi dalla stesura fluida della materia cromatica. Tra i lori punti di riferimento è l’arte orientale (in particolare delle stampe giapponesi), la rivoluzione courbettiana e il Realismo che ha aperto le porte ad un’ampia gamma di soggetti sino a quel momento esclusi. La tecnica pittorica è anche figlia delle innovazioni scientifiche e tecnologiche: o o o

Esperimenti ottici di Maxwel e Chevreul L’avvento dei colori a tubetto e l’invenzione dl cavalletto portatile Cambiamento delle condizioni del mercato artistico

 Macchiaioli ed impressionisti hanno in comune la tendenza a raffigurare situazioni di vita quotidiana che conoscono per esperienza diretta. Tuttavia, la “macchia” mantiene un’evidenza fisica diversa dalla pennellata fluida degli impressionisti. I quadri si differenziano anche per le dimensioni della tavola: quello dei macchiaioli è un dipinto su una piccolissima tavola, mentre quello degli impressionisti è di grande formato. Il pittore macchiaiolo presenta una scena statica mentre nel pittore impressionista la pittura è quasi sempre accompagnata dalle vibrazioni della luce nello spazio. Eduard Manet

Claude Monet

Pierre-Auguste Renoir

La colazione sull’erba Ritratto di Emile Zola Olympia Nanà Bar delle Folies-Bergere Donne in giardino I papaveri La cattedrale di Rouen Palazzo ducale a Venezia Le ninfee Ballo al Moulin de la Galette Colazione dei canottieri a Bougival Nudo al sole Bagnante seduta

Edgar Degas

La famiglia Bellelli Una stiratrice La lezione di danza L’assenzio...


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