Macchiaioli e Verismo PDF

Title Macchiaioli e Verismo
Author Mattia Cinchetti
Course Arte - 5 anno
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

confronto tra le correnti artistiche dei Macchiaioli e del Verismo, con cenni alla corrente Romantica. analisi approfondita!...


Description

Macchiaioli verismo e romanticismo Courbet e la sua pittura sono il frutto del tardo romanticismo, esso si sviluppa in Europa nella fine de ‘700 e nella prima metà dell’800. Queste opere sono il prodotto di una società in profonda crisi, che ora volge maggior attenzione verso i sentimenti e le passioni. I romantici infatti sentono una profonda insoddisfazione riguardo al tempo presente, dopo il periodo illuminista, la irrazionalità e la fede riemergono influenzando notevolmente l’arte di quel periodo. Pittori come Friedrich e Turner sono i primi a dipingere atmosfere misteriose, perturbanti il cui scopo è quello di suscitare emozioni nello spettatore, queste sensazioni sono tipicamente raccolte nel termine “sublime”, spettacoli naturali così grandiosi che ci causano smarrimento. Nella pittura quindi, l’uomo è parte della natura e i volti dei soggetti fanno trasparire le reali emozioni, questa corrente si avvicinerà poi molto al realismo e quindi alla rappresentazione del vero storico, la realtà che ci circonda, senza dimenticare i più umili, ad esempio è emblematico il quadro di Courbet “gli spaccapietre” in cui il romanticismo evolve: se prima esprimeva pensieri, ora ci mostra la realtà allontanandosi dunque dalle idee accademiche del tempo. Questo artista fu tra i primi a documentare la realtà tipica della Francia del ‘800, un’epoca in cui la parte più povera e marginale della popolazione era spesso in condizioni di vera difficoltà, l’artista decise quindi di rifiutare qualsiasi influenza accademica precedente, aprendo una propria scuola che definisce però come un gruppo di pittori, ogni artista infatti deve rappresentare e trasmettere ciò che si sente. Courbet infatti documenta la realtà così com’è, in un modo che possiamo definire ‘oggettivo’, avviene quindi un netto passaggio e distacco rispetto al romanticismo di artisti come Delacroix, questa nuova corrente, che poi sarà chiamata realismo, indaga l’esperienza concentrandosi in piccoli e veritieri fatti quotidiani, rappresentando anche le persone più rifiutate dalla società come Prostitute, banchieri ebrei, mendicanti… Esemplificativo in questo senso è “L’atelier del pittore” di Courbet, in cui si ritrae accerchiato appunto, da queste figure accantonate. Anche in altri quadri come “fanciulle sulla riva della senna” l’artista dipinge volti e soggetti che realmente vivevano nella Francia del ‘800, ai nostri occhi moderni può apparire come una cosa di poca importanza ma all’epoca procurò una forte scossa della critica, il realismo quindi si occupa di rappresentare in modo, non casuale, ma

studiato anche con bozzi preparatori, il mondo di quell’epoca con particolare attenzione verso i soggetti esclusi dalla società che sino allora non erano mai stati rappresentati, questo riassume la grande innovazione che questa corrente, sospinta da artisti come Courbet, diede all’arte della Francia post-Napoleonica e a tutta l’Europa. I macchiaioli sono un gruppo di pittori che si sviluppa a partire nella Firenze del 1855-1867 in cui, dei giovani si ritrovavano presso il ‘caffè Michelangelo’ per discutere e confrontarsi sull’arte, nascono così idee rivoluzionarie volte all’abbandono dell’ accademismo, rispristinando il senso del vero. Il tratto più significativo di questa corrente è sicuramente l’uso del colore per dare forma al dipinto, la linea contorno non esiste e i limiti dell’oggetto sono definiti da bruschi passaggi di colore, proprie e vere ‘macchie’. Per quanto riguarda i soggetti avviene un graduale abbandono di figure mitologiche, ponendo come soggetto il quotidiano, paesaggi di campagna, la vita cittadina anche della parte più debole della società. I macchiaioli, tra cui Giovanni Fattori e Silvestro Lega, tra i più rappresentativi della corrente, indagano e rappresentano situazioni poco appariscenti: la realtà in cui vivono, questo lo capiamo facilmente analizzando “Bovi al carro” di Fattori o “il pergolato” di Lega, tutte scene di ogni giorno, totalmente distaccate dalle rappresentazioni tipiche delle accademie precedenti come quelle neoclassiche. Entrambe queste correnti derivano dal romanticismo che in Francia determinerà la nascita del realismo mentre in Italia, la novità della pittura a macchia, ciò che accomuna questi pittori è il graduale abbandono della tradizione accademica, Courbet e Fattori vogliono ‘lasciarsi alle spalle’ la pittura storico-celebrativa volendo indagare la realtà secondo il vero purismo, rappresentando ‘oggettivamente’, quindi in modo distaccato il mondo che li circonda, in particolare coloro che sono più in difficoltà e spesso dimenticati: gli spaccapietre, i pastori, prostitute, sodati annoiati in vedetta… Possiamo quindi definire che queste due correnti, i macchiaioli e la nascita del realismo, hanno in comune molti ideali, ricercando una nuova pittura nella realtà che li circonda, possiamo infatti notare la comunanza dei soggetti (le classi più deboli) che artisti come Fattori e Courbet rappresentano, pur utilizzando tecniche pittoriche diverse, nelle loro opere....


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