Manuale procedura civile 2 edicusano 2018 PDF

Title Manuale procedura civile 2 edicusano 2018
Author Vincenzo Amore
Course diritto procedura civile
Institution Università degli Studi Internazionali di Roma
Pages 243
File Size 1.8 MB
File Type PDF
Total Downloads 54
Total Views 141

Summary

manuale...


Description

Manuale di Procedura Civile Vol.

Studi Giuridici manuali

Scuola Specialistica degli Studi Giuridici, Economici e Sociali

Manuale di Diritto Processuale Civile (Volume II)

Collana Studi Giuridici - Manuali Il presente volume fa parte della Collana di Studi Giuridici, nella Sezione di Manualistica, pubblicata da Edicusano s.r.l. e costituisce un'opera di taglio pratico tesa a fornire un supporto indispensabile per gli studenti, per i professionisti di settore e per coloro che intendono affrontare prove di concorso. Alla prospettiva scientifica di stampo universitario si unisce pertanto una prospettiva di carattere operativo che, da una parte, mette in evidenza i tratti salienti dell'argomento così come sono stati elaborati nel nostro ordinamento, e dell'altra si proietta verso i vari sviluppi interpretativi offerti dagli studiosi della materia trattata. Tutti i volumi della Collana mantengono oltremodo una freschezza ed una attualità indiscutibile proprio per l'impostazione che si è voluta dare al lavoro, che parte sempre dai fondamenti della disciplina e dell'istituto e si sofferma sulle problematiche essenziali sottese ai diversi argomenti.

Coordinatore Scientifico della Sezione dei Manuali di Scienze Giuridiche: prof. Bruno Cucchi Coordinatore Didattico della Sezione dei Manuali di Scienze Giuridiche: prof. Federica Simonelli

© 2018 Edizioni Edicusano Edicusano s.r.l., via Don Carlo Gnocchi 3, 00166 Roma È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata in forma scritta dall’editore, realizzata con qualsiasi mezzo, compresa fotocopia, anche ad uso interno o didattico. ISBN: 978-88-98948-55-0 Progetto grafico e di impaginazione Pioda Imaging s.r.l. Stampa e allestimento: Gennaio 2019 • Pioda Imaging s.r.l. • Viale Ippocrate 154 • 00161 Roma Immagine di copertina "La Giustizia" - Paolo veronese - 1551- affresco del Duomo di Castelfranco Veneto

Indice

parte III: Il processo di esecuzione. .................................................... 9 Capitolo 28 Struttura e presupposti. ....................................................................11 1. L’azione esecutiva e le sue diverse tipologie. ..................................11 2. Il titolo esecutivo: nozione e requisiti. ..........................................14 3. Le diverse categorie di titoli esecutivi: titoli giudiziali e titoli stragiudiziali. .............................................................................................15 4. La forma del titolo esecutivo. .......................................................18 5. La notificazione del titolo esecutivo. ............................................19 6. Il precetto: nozione, forma e notificazione. ...................................20 Capitolo 29 Le norme generali sull’espropriazione forzata....................................25 1. Il giudice dell’esecuzione e la disciplina generale del processo di espropriazione. ................................................................................25 2. Le varie tipologie del processo di espropriazione. .........................27 3. Il cumulo dei procedimenti di espropriazione. ..............................28 4. Il pignoramento: forma ed effetti..................................................29 5. La conversione e la riduzione del pignoramento. .........................36 6. L’estinzione del pignoramento. ....................................................38 7. L’intervento dei creditori nel processo di espropriazione: le diverse categorie dei creditori, la forma dell’intervento e i poteri dei creditori intervenuti. ......................................................................................39 8. La vendita e l’assegnazione. .........................................................45 9. Gli effetti della vendita e dell’assegnazione....................................48 10. La distribuzione del ricavato. .....................................................49 11. Le controversie nella distribuzione del ricavato. ..........................51 Capitolo 30 Le diverse tipologie di espropriazione forzata. ...................................53 1. L’espropriazione mobiliare presso il debitore. ...............................53 2. L’espropriazione su autoveicoli. ....................................................63 3. L’espropriazione presso terzi. .......................................................65 4. L’espropriazione immobiliare. ......................................................72 5. L’espropriazione dei beni indivisi. ................................................92 6. L’espropriazione contro il terzo proprietario..................................95 Capitolo 31 L’esecuzione in forma specifica. ........................................................99

6

MANUALE DI DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

1. L’esecuzione per consegna o rilascio. .............................................99 2. L’esecuzione forzata degli obblighi di fare e non fare. ..................103 3. Le misure coercitive di cui all’art. 614-bis c.p.c...........................104 Capitolo 32 Le opposizioni. ...............................................................................109 1. Nozione e distinzione tra le opposizioni. ....................................109 2. L’opposizione all’esecuzione. .......................................................111 3. L’opposizione agli atti esecutivi. .................................................115 4. L’opposizione di terzo. ...............................................................118 5. La ripresa del processo esecutivo a seguito delle opposizioni. ......122 Capitolo 33 La sospensione e l’estinzione del processo esecutivo. .......................123 1. Premessa.....................................................................................123 2. La sospensione del processo esecutivo. ........................................123 3. L’estinzione del processo esecutivo. .............................................125

parte IV: I procedimenti speciali. .................................................... 131 Capitolo 34 Il procedimento di ingiunzione. .....................................................133 1. Presupposti e caratteri del procedimento. ..................................133 2. La domanda. .............................................................................134 3. Il decreto. ..................................................................................136 4. L’opposizione. ...........................................................................138 5. Le impugnazioni straordinarie avverso il decreto.........................143 Capitolo 35 Il procedimento per convalida di licenza o sfratto. ..........................145 1. Nozione e caratteri generali. .......................................................145 2. La licenza per finita locazione. ...................................................145 3. Lo sfratto per finita locazione. ...................................................146 4. Lo sfratto per morosità. .............................................................146 5. L’intimazione e la convalida. ......................................................147 6. Il decreto ingiuntivo per il pagamento dei canoni. .....................150 7. L’opposizione e il mutamento del rito. ........................................152 Capitolo 36 I procedimenti cautelari e possessori. ..............................................155 1. Il provvedimento cautelare e l’azione cautelare............................155 2. Il procedimento cautelare uniforme. ..........................................156 3. Il sequestro giudiziario e conservativo. .......................................166 4. Il procedimento, l’esecuzione e gli effetti del sequestro. .............167 5. La denuncia di nuove opera e di danno temuto. ........................170

INDICE

7

6. L’istruzione preventiva. ..............................................................171 7. I provvedimenti di urgenza. ........................................................175 8. I procedimenti possessori. ..........................................................178 Capitolo 37 I procedimenti di volontaria giurisdizione. .....................................183 1. Nozione e caratteri generali. .......................................................183 2. La separazione personale tra coniugi e lo scioglimento del matrimonio. ................................................................................................185 3. L’interdizione, l’inabilitazione e l’amministrazione di sostegno. .194 4. L’assenza e la dichiarazione di morte presunta. ...........................196 5. Le disposizioni relative a minori, interdetti, inabilitati, amministrati di sostegno. ...................................................................................197 6. Le disposizioni relative ai rapporti patrimoniali tra coniugi e alla protezione contro gli abusi familiari. .............................................198 7. Le disposizioni relative all’apertura della successione. .................200 8. La copia e la collazione degli atti pubblici. ..................................203 Capitolo 38 Altri procedimenti speciali residuali. ...............................................205 1. Il procedimento di divisione. ......................................................205 2. Il procedimento di purgazione dalle ipoteche. ............................208 3. L’efficacia delle sentenze straniere. ..............................................210 4. I procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio........................................................213 Capitolo 39 L’arbitrato.......................................................................................221 1. Nozione generale e ambito di applicazione. ................................221 2. Arbitrato rituale e irrituale: differenze. .......................................222 3. Gli arbitri. .................................................................................226 4. Il procedimento. ........................................................................229 5. Il lodo. ......................................................................................232 6. Le impugnazioni. ......................................................................234 7. L’arbitrato secondo regolamenti precostituiti. .............................237 8. L’arbitrato internazionale e i lodi stranieri. .................................237 9. L’arbitrato societario. ..................................................................239

parte III: Il processo di esecuzione.

Capitolo 28 Struttura e presupposti. Sommario: 1. L’azione esecutiva e le sue diverse tipologie. 2. Il titolo esecutivo: nozione e requisiti. 3. Le diverse categorie di titoli esecutivi: titoli giudiziali e titoli stragiudiziali. 4. La forma del titolo esecutivo. 5. La notificazione del titolo esecutivo. 6. Il precetto: nozione, forma e notificazione.

1. L’azione esecutiva e le sue diverse tipologie.

Il processo esecutivo è regolato dal Libro III del Codice di procedura civile, agli artt. 474-632 c.p.c. Esso è diretto a soddisfare la pretesa del creditore, ossia tende alla realizzazione coattiva di un risultato pratico equivalente a quello che avrebbe dovuto produrre un altro soggetto (debitore), in adempimento di un obbligo giuridico. Il processo esecutivo (così come configurato negli ordinamenti giuridici contemporanei) è il risultato di un’elaborazione relativamente moderna, che trova le proprie radici nel periodo romano-ellenico. Nel diritto romano, il procedimento per l’esecuzione coattiva delle obbligazioni si incentrava sulla manus iniectio e sul nexum, ossia su quella situazione di soggezione personale, assai vicina alla schiavitù, nella quale versava l’obligatus, finché non pagava il proprio debito o altri non si offriva di pagare per lui. La Lex Poetelia abolì il carattere penale della manus iniectio, ma gli inizi di una procedura di carattere “patrimoniale” si ebbero unicamente con l’introduzione dell’istituto della bonorum venditio, introdotto dal pretore Rutilio Rufo. Dopo una laboriosa elaborazione giurisprudenziale e legislativa per ovviare ad alcuni inconvenienti della bonorum venditio, solo nel periodo romano-ellenico l’esecuzione si trasformò in un procedimento di carattere esclusivamente “patrimoniale”. Ad oggi, il processo esecutivo si presenta con una certa varietà di forme, che danno luogo a diversi tipi di procedimenti, in relazione alle varie esigenze proprie dell’attuazione dei diversi diritti sostanziali. Ciò, tuttavia, non impedisce di evidenziare alcune caratteristiche strutturali comuni ad ogni tipo di processo esecutivo. In generale, occorre innanzitutto evidenziare che nel processo esecutivo mancano del tutto la fase istruttoria ed ogni attività diretta all’acquisizione delle prove, mentre si verificano soltanto modificazioni del patrimonio del debitore, finalizzate all’atto finale di soddisfa-

12

MANUALE DI DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

zione esecutiva dell’interesse del creditore. Così, l’esigenza del contraddittorio è soddisfatta solo “a posteriori”, mediante l’impugnazione degli atti, che il debitore è ammesso a compiere. Caratteristiche peculiari di qualsiasi azione esecutiva sono: a. l’unilateralità, intesa come mancanza di contraddittorio. Il debitore è soggetto all’azione esecutiva, ma non è parte di essa; solo se propone opposizione, si apre un autonomo giudizio di cognizione; b. la non esclusività, perché sul medesimo bene possono svolgersi molteplici azioni esecutive, a parità di diritti; c. il presupposto di un requisito formale, rappresentato da un titolo esecutivo (per cui vedi infra, paragrafi 2-5). Nell’ambito del processo esecutivo, possiamo distinguere tre specie fondamentali di azioni: 1. l’espropriazione forzata per crediti di denaro o esecuzione forzata in forma generica: essa consiste nel procedimento esecutivo diretto a sottrarre coattivamente al debitore determinati beni, facenti parte del suo patrimonio, e a trasformarli, sempre in modo coattivo, in denaro, per destinarlo alla soddisfazione generica del creditore. Tale forma di esecuzione trova il proprio fondamento nella norma di cui all’art. 2740 c.c., secondo cui il debitore risponde delle proprie obbligazioni con tutti i propri beni presenti e futuri (per cui si dice anche che il patrimonio del debitore, inteso come insieme di tutti i suoi beni presenti e futuri, costituisce la garanzia patrimoniale generica del creditore). A propria volta, tale forma di esecuzione si distingue, a seconda dell’oggetto che va a colpire in: espropriazione mobiliare presso il debitore (artt. 513-542 c.p.c.); espropriazione mobiliare presso terzi (artt. 543-554 c.p.c.); espropriazione immobiliare (artt. 555-598 c.p.c.); espropriazione di beni indivisi (artt. 599-601 c.p.c.); espropriazione contro il terzo proprietario (artt. 602-604 c.p.c.); 2. l’esecuzione per consegna o rilascio (artt. 605-611 c.p.c.), consistente nel procedimento esecutivo diretto a far conseguire al creditore la materiale disponibilità di una determinata cosa mobile o immobile, oggetto, rispettivamente, della consegna o del rilascio; 3. l’esecuzione forzata degli obblighi di fare o non fare (artt. 612-614bis c.p.c.), consistente nel procedimento esecutivo diretto a far conseguire al creditore la medesima specifica prestazione di facere o l’eliminazione di quanto fatto in violazione dell’obbligo di non fare.

STRUTTURA E PRESUPPOSTI

13

L’organo direttivo di qualsiasi processo di esecuzione è il giudice dell’esecuzione il quale, a differenza del giudice istruttore del processo di cognizione, è un organo autonomo ed assume la funzione di giudice istruttore solo nelle eventuali cause di opposizione (se competente per esse). Anche nell’ambito del processo esecutivo sono comunque applicabili il principio della domanda ed il principio dell’impulso di parte (con il connesso principio dispositivo, quanto meno nel senso che è rimesso alla parte creditrice determinare l’oggetto dell’attività esecutiva). Per ciò che concerne la competenza, vigono per il processo esecutivo norme speciali. Per quanto riguarda la competenza per materia, essa spetta sempre al tribunale in composizione monocratica, dopo la soppressione della figura del pretore da parte del D.lgs. 51/1998. Per quanto riguarda la competenza per valore: 1. nelle cause di opposizione del debitore, esso si determina in base al credito per cui si procede; 2. nelle cause di opposizione di terzi, esso si determina in base al valore dei beni controversi; 3. nelle controversie sorte in sede di distribuzione, esso si determina in base al maggiore dei crediti contestati (art. 17 c.p.c.). Per quanto riguarda la competenza per territorio, è competente il giudice del luogo in cui le cose si trovano (“forum rei sitae”). Se le cose immobili soggette all’esecuzione non sono interamente comprese nella circoscrizione di un solo tribunale, è competente il giudice della circoscrizione nella quale è compresa la parte dell’immobile soggetta a maggior tributo verso lo Stato o, quando l’immobile non è sottoposto a tributo, è competente ogni giudice nella cui circoscrizione si trova una parte dell’immobile. Per l’esecuzione forzata su autoveicoli, motoveicoli e rimorchi è competente il giudice del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede. Per l’esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare è competente il giudice del luogo dove l’obbligo deve essere adempiuto. L’art. 26-bis c.p.c. (introdotto dall’art. 19, comma 1, lettera b), D.L. 12 settembre 2014 n. 132, convertito con modificazioni in Legge 10 novembre 2014 n. 162) disciplina invece il foro relativo all’espropriazione forzata di crediti, stabilendo come regola generale la competenza del foro in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede (comma 2). Solo nella fattispecie speciale in cui il debitore si identifichi in una delle Pubbliche Amministrazioni indicate dall’art. 413, comma 5, c.p.c., per l’espropriazione forzata di crediti è competente, salvo quanto dispo-

14

MANUALE DI DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

sto dalle leggi speciali, il giudice del luogo dove il terzo debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede.

2. Il titolo esecutivo: nozione e requisiti.

Il titolo esecutivo è l’atto che accerta o costituisce il diritto del creditore, dal quale deriva l’azione esecutiva. Tale atto può consistere in un provvedimento del giudice (titolo esecutivo giudiziale) oppure in un atto negoziale dotato di determinate caratteristiche (titolo esecutivo stragiudiziale). Il titolo esecutivo deve sussistere non solo al momento dell’inizio dell’esecuzione, ma anche durante tutto lo svolgimento della stessa (secondo il brocardo latino nulla executio, sine titulo): pertanto, qualora lo stesso venga meno o sia caducato nel corso dell’esecuzione, quest’ultima perde efficacia ex tunc, con effetto retroattivo. Il provvedimento giudiziale o l’atto negoziale, che costituiscono il titolo esecutivo, sono rappresentati da un documento, per il quale l’ordinamento stabilisce alcuni requisiti formali tassativi, così da renderlo agevolmente riconoscibile da parte degli organi esecutivi. Anche tale documento viene definito “titolo esecutivo”. Così, il Codice di procedura civile si riferisce al titolo esecutivo talora come atto (es.: nell’art. 474 c.p.c., laddove stabilisce i requisiti del titolo esecutivo e ne enumera le varie tipologie) e talaltra come documento (es.: laddove, negli articoli successivi, ne disciplina l’aspetto formale). Pertanto, il titolo esecutivo può essere inteso sia in senso sostanziale (come atto), sia in senso processuale (come documento): nel primo senso, costituisce propriamente un elemento dell’azione; nel secondo significato, costituisce invece un presupposto del processo esecutivo. Il titolo esecutivo deve rappresentare un diritto: - certo, ossia immediatamente realizzabile, avente un oggetto determinato e contenente la chiara ed univoca ide...


Similar Free PDFs