Microeconomia - Krugman (riassunto) PDF

Title Microeconomia - Krugman (riassunto)
Author Andrea Sollazzo
Course Economia e management
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
Pages 154
File Size 9 MB
File Type PDF
Total Downloads 391
Total Views 470

Summary

MICROECONOMIACAP - I MODELLI ECONOMICI: TRADE-OFF E SCAMBIOI MODELLI IN ECONOMIA: ALCUNI ESEMPI IMPORTANTIUn modello è una rappresentazione semplificata di una situazione economica reale che intendiamo studiare, usata per comprendere al meglio tale situazione. Si tratta di un metodo derivato dalla f...


Description

MICROECONOMIA

CAP.2 - I MODELLI ECONOMICI: TRADE-OFF E SCAMBIO

I MODELLI IN ECONOMIA: ALCUNI ESEMPI IMPORTANTI Un modello è una rappresentazione semplificata di una situazione economica reale che intendiamo studiare, usata per comprendere al meglio tale situazione. Si tratta di un metodo derivato dalla fisica; infatti, in fisica, quando volgiamo studiare un qualsiasi fenomeno, lo andiamo ad isolare, semplificare e ridurre ai suoi elementi essenziali. Lo stesso vale per l’economia poiché, generalmente, una realtà economica è molto complessa e, per questo, utilizzeremo delle rappresentazioni semplificate della realtà che escludono gli elementi superflui e si concentrano solo sugli aspetti essenziali, ovvero le regolarità. I modelli permettono di studiare l’esito economico di un solo cambiamento, ovvero a parità delle altre condizioni. Quindi, ricorriamo all’ ipotesi del “ceteris paribus”, ovvero “a parità delle altre condizioni”. Tale ipotesi implica che tutti gli altri fattori rilevanti rimangano invariati. Ad esempio: se volessimo studiare l'effetto sull’economia italiana della chiusura di bar e ristoranti allora, ipotizzeremo che l'economia nazionale rimanga costante e che funzioni tutto in maniera normale. Ma come si crea un modello economico? 1. Trovare o creare un’economia vera ma semplificata: Ad esempio: gli economisti interessati a studiare il ruolo della moneta nei sistemi economici hanno studiato i sistemi monetari che si sono sviluppati nei campi di prigionia durante la Seconda Guerra mondiale; 2. Simulare il funzionamento di un sistema economico al computer: ci si avvale di complessi programmi informatici; 3. Speculazione intellettuale: consiste nell’elaborare una versione ipotetica e semplificata di una situazione reale. Fra i modelli economici più importanti ricordiamo: •

• •

La frontiera delle possibilità di produzione, un modello che aiuta gli economisti a capire i “trade-off” che caratterizzano ogni sistema economico. Inoltre, attraverso la FPP, si possono comprendere i concetti di: o Efficienza; o Costo-opportunità; o Crescita economica. Il vantaggio comparato, un modello che illustra i benefici reciproci derivati dello scambio tra individui e tra paesi; Il diagramma di flusso circolare, con cui gli economisti analizzano le transazioni monetarie che hanno luogo nell’economia.

TRADE-OFF: LA FRONTIERA DELLE POSSIBILITA’ DI PRODUZIONE Il primo principio fondamentale dell'economia enuncia che le risorse sono scarse. Quindi, un qualsiasi sistema economico è caratterizzato da trade-off (il trade-off è uno scambio: a quanto devo rinunciare nella produzione di un bene per avere una quantità in più nella produzione di un altro bene): per produrre un determinato bene occorre impiegare delle risorse che non possono più essere utilizzate per produrre un altro bene. La frontiera delle possibilità di produzione (FPP) descrive i trade-off che caratterizzano un sistema economico che viene considerato nella sua forma più semplice (considerando solo due beni alla volta), mostrando la quantità massima di un bene che può essere prodotto, data la quantità prodotta dall'altro bene. La figura di sotto mostra una ipotetica frontiera delle possibilità di produzione:

Sull’AX la quantità prodotta di piccoli velivoli, mentre sull’AY la quantità di dreamliner (grandi velivoli). La frontiera delle possibilità riproduzione, ovvero la retta in blu, descrive graficamente la quantità massima di piccoli velivoli che un'azienda produttrice di aeroplani può produrre ogni anno data una quantità la Dreamliner prodotti, e viceversa.

È importante distinguere i punti che giacciono lungo la frontiera, quelli al suo interno (area ombreggiata in celeste) e quelli esterni (area bianca): Tutti i punti situati sulla linea blu rappresentano le combinazioni tra la quantità prodotta dell’uno e dell’altro bene che si possono realizzare utilizzando in maniera efficiente le risorse scarse a disposizione. Ad esempio: se l’impresa produce 20 piccoli velivoli, nello stesso anno può produrre anche al massimo 15 Dreamliner; se invece l’impresa produce 28 piccoli velivoli, nello stesso anno può produrre al massimo anche 9 Dreamliner; • Tutti i punti situati al di sotto della linea di frontiera (area celesta) rappresentano le combinazioni che possono essere realizzate ma che non sono efficienti, infatti si trovano al di sotto della FFP. Ad esempio: se l'azienda producesse 20 piccoli velivoli e 9 Dreamliner in un anno, potrebbe benissimo farlo, ma non utilizzerebbe in maniera efficiente risorse a disposizione; • Tutti i punti situati al disopra della FFP (area bianca) rappresentano le combinazioni tra le due quantità prodotte di bene che non possono essere realizzate. Ad esempio: l’impresa potrebbe produrre 40 piccoli velivoli solo se non producesse nessun Dreamliner, oppure potrebbe produrre 30 Dreamliner e nessun piccolo velivolo, ma non può fare entrambe le cose.



EFFICIENZA La frontiera delle possibilità di produzione ci consente di analizzare il concetto di efficienza: “un sistema economico è efficiente se non ci sono opportunità sprecate, cioè se non c'è modo di migliorare il benessere di qualcuno senza peggiorare quello di qualcun altro”. (cit. Vilfredo Pareto, ingegnere ferroviario che diede un contributo fondamentale alla statistica, all’economia e alla filosofia). Ad esempio: riprendendo il grafico precedente, notiamo perfettamente che, finché la Boeing si trova sulla FPP, allora la sua produzione sarà efficiente. In particolare: •



Efficiente nella produzione: un sistema economico è efficiente nella produzione quando non è in grado di produrre una maggiore quantità di un bene, se non al costo di produrre una quantità minore di un altro bene; Efficiente nell’allocazione (o distribuzione): un sistema economico è efficiente nell’allocazione quando riesce ad allocare le proprie risorse in modo tale da massimizzare il benessere dei consumatori.

Questo dimostra che un sistema economico può dirsi efficiente solo se risponde a due criteri di efficienza: nella produzione e nell’allocazione.

COSTO-OPPORTUNITA’ La frontiera delle possibilità di produzione ci dimostra anche che il vero costo di un bene non è solo l'ammontare di denaro necessario per acquistarlo, ma anche tutto ciò a cui si deve rinunciare per ottenerlo, ovvero il costo-opportunità. Ad esempio: se la Boeing decidesse di spostare la sua produzione dal punto A al punto B, producendo 8 piccoli velivoli in più e 6 Dreamliner in meno, allora il costo-opportunità di ogni piccolo velivolo sarebbe di 6/8=3/4 di Dreamliner. Il costo opportunità può essere: -

-

Costo-opportunità costante: il costo-opportunità è costante quando, nel produrre un'unità aggiuntiva di uno dei due beni, il costo-opportunità dell’altro rimane invariato. In questo caso la FPP è rettilinea e, inoltre, la sua pendenza (∆Y/∆X) è uguale al costo-opportunità; Costo opportunità crescente: il costo opportunità è crescente quando, nel produrre una unità aggiuntiva di uno dei due beni, il costo opportunità dell'altro aumenta progressivamente. In questo caso FPP è concava rispetto all'origine degli assi. La figura sotto descrive un'ipotesi di costo opportunità crescente:

La concavità della FPP rispecchia il fatto che si tratti di un costo-opportunità crescente. Infatti, notiamo che: per produrre 20 piccoli velivoli l'impresa deve rinunciare a 5 dreamliner (passando da 30 a 25); ma per produrre altri 20 piccoli velivoli e arrivare a 40, l'azienda deve rinunciare a 25 dreamliner (passando da 25 a 0). Quindi, notiamo che all'aumentare della produzione di un bene, il costo opportunità dell'altro aumenta in maniera progressiva.

CRESCITA ECONOMICA infine, la FPP ci aiuta a comprendere il concetto di crescita economica. La crescita economica avviene se l'economia di un paese può produrre una maggiore quantità di tutto, comportando una espansione della possibilità di produzione di un sistema economico. Graficamente la crescita economica viene rappresentato da una traslazione verso destra della FPP. La figura di sotto rappresenta graficamente un esempio di crescita economica:

Come già affermato, la crescita economica provoca una traslazione verso destra della FPP, in quanto le possibilità di produzione aumentano e il sistema economico può produrre una maggiore quantità di tutti i beni. Per esempio, se la produzione è inizialmente nel punto A (20 piccoli velivoli e 25 dreamliner), grazie ad una crescita economica può spostarsi nel punto E (25 piccoli velivoli e 30 dreamliner).

Le cause fondamentali di una crescita economica sono essenzialmente due: 1. Aumento dei fattori di produzione: ovvero, un aumento delle risorse utilizzabili per produrre beni e servizi. i principali fattori di produzione sono: la terra, il lavoro, il capitale fisico e il capitale umano; 2. Miglioramento della tecnologia: ovvero, un miglioramento dei mezzi tecnologici per la produzione di beni e servizi.

IL VANTAGGIO COMPARATO E I BENEFICI DELLO SCAMBIO Tra i 12 principi dell'economia c'è quello riguardante i benefici dello scambio: gli individui traggono vantaggi reciproci specializzandosi nel fare cose differenti ed effettuando scambi gli uni con gli altri. In altre parole, ha senso che ciascun individuo si specializzi ed esporti quello che sa fare meglio, acquistando dagli altri ciò che non riesce a produrre con altrettanta abilità. Immaginiamo che gli Stati Uniti e l'Unione europea siano due economie, ognuna delle quali presenta un'unica impresa produttrice di aeromobili. Sia gli USA che l’UE possono produrre solo due tipi di beni, ovvero piccoli velivoli e grandi velivoli. A questo punto, per entrambe le economie, sarebbe più vantaggioso specializzarsi nella produzione di un'unica tipologia di velivolo e commerciare con l'altro paese la seconda tipologia. La figura di sotto rappresenta la FPP dei due paesi in assenza di scambi commerciali:

Secondo questi grafici, per entrambi i paesi il costo-opportunità è costante e la FPP è rettilinea. In particolare, gli Stati Uniti possono produrre 40 piccoli velivoli e nessun grande velivolo, oppure 30 grandi velivoli e nessun piccolo velivolo; mentre, l'Unione europea può produrre 30 piccoli velivoli e nessun grande velivolo, oppure 10 grandi velivoli e nessun piccolo velivolo. Di conseguenza, per gli USA, il costo-opportunità di un piccolo velivolo è pari a ¾ di grande velivolo; mentre, per L’UE, il costo-opportunità di un piccolo velivolo e pari a 1/3 di grande velivolo. In termini relativi, l'UE è più abile degli USA nella produzione dei piccoli velivoli. Quindi, USA e UE possono cercare un accordo che migliori il benessere di entrambi, stabilendo che: gli Stati Uniti producano grandi velivoli e li scambiano con l'UE e che l’UE produce piccoli velivoli e li scambi con gli USA.

Possiamo quindi affermare che gli Stati Uniti hanno un vantaggio comparato nella produzione di grandi velivoli e l'Unione europea ha un vantaggio comparato nella produzione di piccoli velivoli. Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene o un servizio se il costo-opportunità della produzione di tale bene o servizio è inferiore a quella degli altri paesi; lo stesso principio si applica anche alle imprese poi gli individui. Molto spesso il vantaggio comparato viene confuso con il vantaggio assoluto. Un paese ha un vantaggio assoluto nella produzione di un bene o di un servizio se può produrre una maggiore quantità rispetto ad altri paesi; lo stesso principio vale per imprese ed individui. Avere un vantaggio assoluto non significa avere un vantaggio comparato.

LE TRANSAZIONI: IL DIAGRAMMA DI FLUSSO ECONOMICO I modelli economici presi in considerazione fino a questo momento rappresentano una realtà drasticamente semplificata. In realtà, infatti, l’economia dei diversi paesi sviluppati risulta essere molto più complessa. Tuttavia, attraverso il diagramma di flusso circolare, un modello molto semplice, è possibile imparare molto sul funzionamento di un sistema economico. Questo modello rappresenta due flussi circolari concentrici di direzione opposta, che comprendono tutte le transazioni che hanno logo in un sistema economico: 1. ll flusso arancione, che ruota in senso orario, descrive un flusso di beni, servizi e materie prime; 2. Il flusso celeste, che ruota in senso antiorario, descrive il flusso dei corrispettivi pagamenti di beni e servizi. Il diagramma di flusso circolare, generalmente, comprende solamente due gruppi di attori economici: • •

Nuclei familiari: sono costituiti da un individuo o da gruppi di individui che condividono un reddito; Imprese: sono organizzazioni che producono beni e servizi, impiegando come lavoratori i membri dei nuclei familiari.

Come si evince dalla figura, in questa economia esistono solo due tipi di mercati: -

-

mercati dei fattori, nei quali le imprese acquistano i fattori produttivi (terra, lavoro, capitale fisico, capitale umano) di cui hanno bisogno per produrre beni e servizi; mercati di beni e servizi, in cui i nuclei familiari comprano beni e servizi dalle imprese, generando un flusso monetario verso quest’ultime;

È importante ricordare che il diagramma di flusso circolare ignora una serie di complicazioni presenti nel mondo reale: •

• •

Nel mondo reale non vi è una netta distinzione tra imprese e nuclei familiari: Ad esempio: una piccola impresa a conduzione familiare deve essere considerata come un'impresa o un nucleo familiare? Molte imprese non vendono i loro beni e servizi direttamente ai nuclei familiari, ma ad altre imprese; Nel diagramma non è inserita la pubblica amministrazione, che generalmente sottrae denaro attraverso il prelievo fiscale.

USARE I MODELLI L'economia, come abbiamo visto, si occupa principalmente di creare modelli. Ma cosa fanno gli economisti con i loro modelli? Essenzialmente compiono analisi economiche. Esiste una distinzione chiave tra due tipologie di analisi economica: 1. Analisi positiva: è una tipologia di analisi che cerca di spiegare funzionamento di un sistema economico, generando risultati che possono essere classificati come giusti o sbagliati; 2. Analisi normativa: è una tipologia di analisi che esprime opinioni su come dovrebbe funzionare il sistema economico, generando risultati che non possono essere classificati come giusti o sbagliati.

QUANDO E PERCHE’ GLI ECONOMISTI NON VANNO D’ACCORDO Due sono le ragioni principali per cui gli economisti possono essere in disaccordo: in primo luogo, potrebbero avere opinioni divergenti sulle ipotesi semplificatrici da adottare un modello; in secondo luogo, potrebbero avere diverse scale di valori.

CAP.3 – DOMANDA E OFFERTA

DOMANDA E OFFERTA: IL MODELLO DI UN MERCATO CONCORRENZIALE Un mercato concorrenziale è un mercato caratterizzato da una molteplicità di venditori e compratori dello stesso bene o servizio, nessuno dei quali è in grado di influenzare il prezzo al quale il bene o servizio viene venduto. Se il mercato è concorrenziale, gli individui possono prendere le proprie decisioni sulla base di analisi meno complesse. Ad esempio: il concetto di mercato concorrenziale non descrive il mercato delle bevande gassate gusto cola, perché questo mercato è controllato da due produttori che riescono a influenzare il prezzo di vendita delle bevande, ovvero Coca Cola e Pepsi. Il mercato del cotone, invece, può essere descritto come un mercato concorrenziale poiché è talmente grande che perfino un produttore di jeans del calibro della Levis Strauss & Co non conta assolutamente nulla. Il funzionamento di un mercato concorrenziale è ben descritto dal modello di domanda e offerta. Gli elementi fondamentali di questo modello sono 5: • • • • •

La curva di domanda; La curva di offerta; I fattori che causano spostamenti della curva di domanda o della curva di offerta; L’equilibrio di mercato descritto dal prezzo di equilibrio e dalla quantità di equilibrio; Il modo in cui cambia il prezzo e la quantità di equilibrio in conseguenza di spostamenti delle curve di domanda e di offerta.

LA SCHEDA DI DOMANDA E LA CURVA DI DOMANDA Quanti kg di cotone, sotto forma di jeans, i consumatori di tutto il mondo desiderano acquistare in un anno? Si potrebbe rispondere a questa domanda stimando il numero totale di jeans acquistati ogni giorno nel mondo, moltiplicarlo per la quantità di cotone contenuta e moltiplicarlo ancora per 365 giorni. Ma questo non basta perché la quantità di jeans che i consumatori desiderano acquistare dipende dal prezzo del cotone. Quanto più alto è il prezzo, tanto minore è la quantità di quel bene o di quel servizio che i consumatori desiderano acquistare; al contrario, quanto più basso è il prezzo, maggiore è la quantità di beni o servizi che i consumatori desiderano comprare. Quindi, dovremmo compilare una tabella, indicando le quantità di cotone, espresso in chilogrammi, che i consumatori sarebbero disposti a comprare a diversi livelli di prezzo. Tale tabella è detta scheda di domanda e può essere usata per disegnare una curva di domanda. Una scheda di domanda è una tabella che elenca le quantità di un bene o di un servizio che consumatori sono disposti a comprare dati diversi possibili livelli di prezzo. La curva di domanda invece, è una rappresentazione grafica della scheda di domanda, ed è un modo alternativo di descrivere la quantità di un bene o di un servizio che i consumatori sono disposti a comprare per ogni livello di prezzo.

La figura di sotto contiene un esempio di scheda di domanda e curva di domanda.

Secondo la tabella, se un chilogrammo di cotone costa 1 €, i consumatori di tutto il mondo desiderano acquistare 10 miliardi di chilogrammi; sei il prezzo, per esempio, aumenta a 1,25 € al chilogrammo, desiderano acquistare solo 8,9 miliardi di chilogrammi e così via.

Si noti, inoltre, che la curva di domanda illustrata nella figura ha pendenza negativa; questo riflette il principio generale che, all'aumentare del prezzo, la quantità domandata diminuisce. Si tratta della legge della domanda, secondo la quale, a parità delle altre condizioni, quanto maggiore è il prezzo di un bene, tanto minore è la quantità di quel bene domandata dai compratori. Questo principio è di applicazione universale tanto che gli economisti sono d'accordo sul definirlo una “legge”.

GLI SPOSTAMENTI DELLA CURVA DI DOMANDA Come affermato precedentemente il prezzo del cotone era più alto nel 2010 rispetto che nel 2007, tuttavia nel 2010 il consumo di cotone fu più elevato. Questi dati vanno a contraddire la legge della domanda precedentemente enunciata. Tuttavia, la risposta sta nell’ipotesi “a parità delle altre condizioni”: fra il 2007 e il 2010, infatti, il mondo è cambiato, tanto da provocare un aumento della quantità domandata di cotone. In primo luogo, la popolazione mondiale è cresciuta; in secondo luogo, e aumentata la popolarità dei capi di abbigliamento in cotone ed infine sono aumentati i redditi dei singoli consumatori. Uno spostamento della curva di domanda è una variazione della quantità domandata per ogni livello di prezzo. Lo spostamento della curva di domanda è rappresentato dallo spostamento della curva di domanda originaria in una nuova posizione. Come mostrato nella figura di sotto:

La tabella nella figura mostra due schede di domanda: la prima è relativa al 2007, la seconda, invece, al 2010. Notiamo immediatamente che per ogni livello di prezzo vi è un aumento della quantità domandata nel 2010 rispetto al 2007. Per esempio, ad un prezzo del cotone di 2€ al kg: nel 2007 venivano domandati 7,1 miliardi di kg di cotone, mentre nel 2010 la quantità domandata è aumentata ad 8,5 miliardi di kg. Questo aumento della quantità domandata per ogni livello di prezzo, graficamente, è rappresentato da uno spostamento della curva di domanda (in questo caso verso destra).

Inoltre, è di importanza cruciale distinguere tra spostamenti della curva di domanda e movimenti lungo la curva di domanda, ovvero variazioni della quantità di domanda di un bene o di un ser...


Similar Free PDFs