Orgoglio e pregiudizio PDF

Title Orgoglio e pregiudizio
Author Angela Libroia
Course Letteratura Inglese
Institution Università degli Studi di Salerno
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Dat Titolo: Orgoglio e Pregiudizio Titolo Originale: Pride and Prejudice Autore: Jane Austen 1° Edizione: 1813 Paese d’Origine: Inghilterra Lingua Originale: Inglese Genere: Romanzo

Analisi Inizio chiarendo la mia posizione su Jane Austen: non la amo tantssimo, non quanto si possa credere considerato il mio amore per l’ottocento e per l’Inghilterra. Ammetto però che parte della mia antpata nasce dalla sua adorazione. Trovo, e si tratta di un parere personale, che la sua fama sia esagerata rispetto a tantssimi altri autori. Scrive bene, ha uno stle chiaro, piacevole e ironico. Tratta dei temi leggeri, anche se come donna dell’epoca tenta una prima analisi della società, soprattutto in alcuni suoi comportament ipocrit, di routne o di convenienza. La sua scrittura è piacevole, dettata anche forse dal suo desiderio di amare, essendo rimasta una zitella. Avendo letto Orgoglio e Pregiudizio e Ragione e Sentmento, posso dire che le storie d’amore sono molto semplici. Rosee, ostacolate, ma poco tormentate come quelle delle Brontë, che personalmente preferisco per l’animo più impetuoso e romantco. Ma nonostante questo cercherò di essere il più oggettiva possibile.

« È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie »

Il famoso incipit del libro già chiarisce gli intent della scrittrice. Donna coraggiosa per il tempo (si azzarda a ironizzare sul matrimonio: l’isttuzione indiscussa), riprende verità e aneddot del tempo veri e che non dovrebbero lasciare meravigliat noi di questo tempo (anzi forse alcune ipocrisie sono molto attuali). Il matrimonio era la base della società, unico contratto che riuscisse a garantre un ordine e una moralità che in realtà erano solo un’ipocrita faccia del tempo. L’uomo per avvalorare la propria posizione aveva bisogno di una donna che lo aiutasse negli affari pubblici e domestci; la donna, sottomessa, aveva l’unico compito di gestre la casa e garantre una discendenza alla strpe. Austen provoca e stuzzica il lettore con un’ironia che asseconda e tradisce di soppiatto le tradizioni, rovesciandole e condannandole. Questa ironia va solo accentuandosi, contnuando a critcare in modo intelligente quelle condizioni che non le andavano più bene e a cui si era sottratta. Sia perché si era ribellata al normale corso delle cose (zitella) sia perché aveva assunto un ruolo che in quanto donna non le competeva (scrittrice). Già nel periodo Regency iniziava a cogliere quelle incrinazioni della società che poi sarebbero dilagate e scoppiate in pieno periodo vittoriano. Dall’ipocrisia della borghesia, intenta a voler imitare l’aristocrazia e di superarla, a quella dell’aristocrazia che si sente superiore per i suoi privilegi; si mescola anche quella delle classi intermedie come Mr Collins che asseconda i potent, viscido e senza scrupoli si sposta da una parte all’altra assecondando il suo vantaggio ma non vergognandosi di lodare chi può essergli utle.

L’ipocrisia inizialmente fa anche parte dei personaggi principali. Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy sono promotori di due vizi della società: il Pregiudizio delle varie classi e l’Orgoglio dell’aristocrazia. Il ttolo mi era piaciuto prima ancora di leggerlo e amavo l’idea della personificazione dei due protagonist, ma poi sono rimasta ben poco entusiasta del tutto. Io credo che sia l’orgoglio e pregiudizio, come tant altri difetti, fanno parte di ogni uomo, in chi si accentua e in chi no. Sia in Lizzy che in Darcy credo ci siano entrambe e mi piace come mettano da parte quest loro difetti per passare a una riconciliazione, un equilibrio che li permetta da allontanarsi da queste influenze negatve.

Elizabeth Bennet è la secondogenita della famiglia Bennet. Testarda, sfrontata riguardo le tradizioni ma al contempo vogliosa di mantenere l’onore della famiglia e di dare sempre una buona impressione con la sua intelligenza, a differenza delle sorelle minori, descritte come frivole e sciocche. In lei si mescolano desiderio di essere notata (quando Darcy la classifica come bellezza passabile) e modesta (è conscia della sua posizione sociale). E’ molto intelligente e, per quanto abbia ragione, niente le impedisce di cadere nella trappola, accecata dalla menzogna di colui che si fida e solo il caso riuscirà a farle scampare un fato terribile.

Darcy forse caratterialmente lo preferisco. E’ freddo, non ama l’ipocrisia che la maggior parte della società condivide e non riesce a intrattenere alcuna conversazione con chi non gli ispira fiducia (o con chi, ancora meglio, non ritene alla sua altezza di intelletto). Nonostante tutto amo il suo lato romantco, pronto a tutto pur di far comprendere il suo amore e soprattutto di cambiare. E’ preferibile che piaccia lui piuttosto che un Mr Grey o peggio, che sono capaci solo di sottomettere una donna per loro piacere e sadismo. Non credo e non pretendo che un uomo o una donna possano cambiare per amore. Forse la vicinanza con un’amicizia o qualsiasi persona lentamente porta a mutare il nostro carattere e per quanto mi piacerebbe credere nell’azione nobilitante dell’amore, non lo credo possibile, o almeno è un po’ forzata nel libro. Se non da parte di lui, che si è reso conto dei suoi errori e l’amava davvero, da parte di lei. Per lei, Darcy acquista valore quando ormai tutto è perduto, quando a chi aveva dato la sua fiducia è decaduto nel suo cuore e soprattutto quando ha visto e sentto ciò che ha fatto per lei Darcy. E’ una cosa che non mi ha mai del tutto, lo ammetto.

Quello che intriga e affascina di più questo libro è essere uno dei pochi libri di tardo periodo georgiano/Regency da cui possiamo attingere font per delineare una società a tratti misteriosa e incomprensibile. La Austen descrive una società diversa da quella vittoriana, certo un preludio di quella che sarà nel tempo, ma ancora non completamente affermata. Dal vestario al modo di parlare ci sono sottili e important differenze che cercano di ricostruire una lunga epoca oscura che va dalla fine del periodo elisabettiano all’inizio di quello vittoriano. La Austen rielabora per le sue storie d’amore degli intrecci da commedia (soprattutto comedy of Manners tpica di Congreve) e riprende la stessa ironia, specchio di una società che ride di alcuni comportament che non riconosce come propri o li disprezza perché si riconosce in quelle figure esagerate ma non false di una realtà imbarazzante ma reale.

Biografia dell’Autore Ricostruire la vita privata di questa donna è molto difficile, soprattutto per la corrispondenze di lettere con la sorella Cassandra, andate perdute. La biografia scritta dal nipote ce la descrive come una donna dedita alla vita domestca e solo raramente alla letteratura. Questo contrasta con la sua figura per due ragioni, la prima per i suoi scritti antconformist e provocant; è la prima donna che fa spazio al pensiero delle altre donne, dando lo spazio per un loro mondo, pur non risparmiandole dall’ipocrisia e i vizi dell’epoca. Il

secondo motvo contrasta per l’educazione ricevuta dal padre. George Austen, pastore anglicano, insegnò alle figlie il francese, l’italiano e la crescita letteraria dell’autrice fu possibile grazie a una grandissima biblioteca che il padre le permise di utlizzare. Frequentò la Abbey School di Reading nel 1785 e due anni dopo iniziò a scrivere le prime stesure dei suoi romanzi. Il padre, notando il suo talento, provò con diversi tentatvi di pubblicare i romanzi della figlia ma vanamente, fino a morire. La Austen si trasferì quindi a Chawton insieme alla madre e la sorella (probabilmente ripresa come situazione in Ragione e Sentmento) grazie all’aiuto del fratello. Presto i libri pubblicat sotto lo pseudonimo di “By a Lady” iniziarono a vendere moltssimo e la fama dei suoi scritti aumentò a dismisura, fino a esaurire persino le copie. Per quanto conosciuta nei grandi circoli, rimase anonima per la maggior parte delle persone fino alla sua morte, quando i fratelli decisero di rivelarne il nome e di pubblicare postumi due suoi libri.

Trama (Senza Antcipazioni) Il trasferimento del ricco Mr Bingley nella tenuta di Netherfield genera un grandissimo trambusto nella piccola società campagnola. Tutti lo ritengono un ottimo partto per le proprie figlie e un modo per entrare nell’alta società. Tra le donne più accanite, spicca Mrs Bennet, madre di cinque figlie che spera presto di accasarle. La signora Bennet teme che alla morte di suo marito le sue figlie vengano diseredate e cacciate da casa, proprio perché le donne non potevano possedere un’eredità. Ad un ballo, la primogenita dei Bennet, Jane, si innamora di Mr Bingley e il sentmento pare essere ricambiato. Ma questa possibile infatuazione non è accolta dalle sorelle del ricco gentluomo e dal suo migliore amico, l’aristocratco Mr Darcy che mostrano un atteggiamento di completa superiorità e di disgusto per quella società tanto arretrata e non degna della loro presenza. Elizabeth prova un odio assoluto per Darcy, soprattutto quando si sente additata da Darcy come una bellezza passabile e non degna di nota.

Nel frattempo, nella casa dei Bennet, giunge Mr Collins, il parente più prossimo che dovrebbe ereditare la proprietà alla morte di Mr Bennet, che per dovere vorrebbe sposare una delle sue cugine per non privarle della loro casa e la scelta, prima caduta su Jane, si sposta su Elizabeth che ha tutt’altro desiderio. Lei ha infatti conosciuto un affascinante militare, Wickham, che pare conoscere Mr Darcy e avere delle valide motvazioni per odiarlo.

Se da un lato Mrs Bennet fa di tutto per avvicinare Jane a Mr Bingley; i prossimi di Mr Bingley lo vogliono allontanare da tutto questo e quando Jane si ritroverà malata a soggiornare nella tenuta di Netherfield, Darcy e le sorelle di Bingley capiscono che tutto è inevitabile: devono allontanare i giovani.

Cosa succederà in seguito?

Analisi Personaggi Elizabeth Bennet: Protagonista del romanzo. Secondogenita della famiglia Bennet, è una donna molto intelligente e seconda in bellezza solo alla sorella Jane. E’ impertnente, tagliente e ironica. Tiene al suo onore pur trovando sciocchi molt comportament della società.

Jane Bennet: Sorella di Elizabeth e primogenita della famiglia Bennet. E’ ammirata per la sua immensa bellezza e dolcezza. A differenza della sorella è incapace di dire ironie, temendo di far del male alle persone. Considera tutto il mondo gentle e buono come lei e cerca di giustficare anche i comportament più meschini, non riuscendo a comprendere che qualcuno possa fare del male all’altro.

Mr Bennet: Padre di Eilzabeth e Jane. Sarcastco e deluso dal genere umano, soprattutto dalle figlie minori e dalla sua stessa moglie.

Mrs Bennet: Madre di Elizabeth e Jane. Civettuola e pettegola, il suo unico scopo è quello di cercare di combinare ricchi matrimoni per le figlie, non vergognandosi di parlare troppo e di mettere in ridicolo le sue ragioni e la sua famiglia.

Fitzwilliam Darcy: Proprietario della tenuta di Pemberley nel Derbyshire e ricco gentluomo. All’apparenza freddo, superbo e orgoglioso anche se dimostra un animo onesto e romantco. Miglior amico di Bingley.

Charles Bingley: Ricco gentluomo che affitta la tenuta di Netherfield. Simpatco, gentle e altruista, condivide molt lat del carattere con Jane, tanto che saranno subito attratti l’uno dall’altro. Migliore amico di Darcy.

George Wickham: Soldato nella milizia, piacevole e affascinante. Discute a lungo con Elizabeth Bennet per parlare della sua antpata per Darcy.

Mary Bennet: Terzogenita delle sorelle Bennet. Persona che dedica il suo tempo a uno studio sterile, senza comprenderlo davvero. Non è bella nè ha capacità, è spesso evitata anche dalla famiglia per la sua pesantezza.

Catherine Bennet: Quartogenita della famiglia Bennet, chiamata anche Kitty, è succube della sorella Lydia.

Lydia Bennet: Ultmogenita della famiglia Bennet. Viziata e civettuola. E’ sconsiderata delle regole ed è apprezzata dalla madre per la sua propensione a esibirsi in compagnia di uomini.

William Collins: Cugino di Mr Bennet, parente più prossimo tanto da ereditare la sua tenuta alla morte di quest’ultmo. Ecclesiastco sotto il patronato di Lady Catherine de Bourgh. Viscido e lecchino, superbo e falso umile.

Charlotte Lucas: Amica di Elizabeth

Caroline Bingley: Sorella di Charles Bingley. Superba e disprezza tutto quello che non è alla sua altezza sociale. Ama Darcy.

Louisa Hurst: Sorella di Charles Bingley, molto simile alla sorella Caroline.

Georgiana Darcy: Sorella minore di Darcy. Ama suonare il pianoforte.

Lady Catherine de Bourgh: Zia di Darcy. Aristocratca, superba e autoritaria. Benefattrice di Mr Collins, tene sotto un pugno di ferro i suoi sottopost e vuole la loro costante attenzione e devozione. Ha una figlia, Anne, che vuole far sposare al nipote Darcy.

Mr Hurst: Marito di Louisa Hurst, si dedica solo al divertmento.

Anne de Bourgh: Figlia di Lady Catherine de Bourgh e promessa sposa di Darcy, anche se non prova per lui il minimo interessa. Pallida e gracile, anche lei è completa succube del carattere della madre.

Colonnello Fitzwilliam: Cugino di Darcy. Gentluomo piacevole ed educato.

Mr e Mrs Gardiner: Fratello di Mrs Bennet e sua moglie.Sensibili e ben educat.

Mrs Philips: Sorella di Mr Gardiner e Mrs Bennet. Molto simile per carattere a quest’ultma.

Sir William Lucas: Padre di Charlotte. Affabile ma non brillante, si impressiona alla vista dei modi dell’alto rango, essendo nel passato stato presentato a Corte.

Maria Lucas: Figlia di Sir Lucas e sorella di Charlotte....


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