Ossa dell’arto superiore - appunti schematici PDF

Title Ossa dell’arto superiore - appunti schematici
Course Anatomia Umana I
Institution Università degli Studi di Messina
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Summary

Appunti riguardanti la struttura ed i rapporti dell’arto superiore, ottimi per ripasso...


Description

OSSA DELL’ARTO SUPERIORE L’arto superiore fa parte dello scheletro appendicolare e può essere diviso in 3 segmenti in senso prossimodistale: il primo segmento è la spalla, formata da scapola + clavicola = cintura scapolare, un dispositivo osseo che connette l’arto col tronco. Il segmento numero due è il braccio (compreso tra spalla e gomito), l’unico osso è l’omero. Il terzo segmento è l’avambraccio (da gomito a polso) costituito da radio e ulna. Successivamente troviamo le ossa del carpo che sono 8 ossa brevi, metacarpo (5 ossa), e le falangi (prossimale, media e distale). Scapola: La scapola è un osso piatto posto dietro la gabbia toracica, ha forma triangolare, con base verso l’alto e apice verso il basso. Possiede una faccia anteriore ed una posteriore e tre margini: superiore, mediale (vicino alla linea mediana) e laterale. Il margine mediale è detto vertebrale, quello laterale è detto ascellare. Sulla faccia anteriore si trova la fossa sottoscapolare che accoglie il muscolo sottoscapolare che origina dalla faccia anteriore della linea di inserzione muscolare. Il margine interno della fossa è rugoso in quanto da esso prende origine il muscolo dentato anteriore. Abbiamo inoltre 3 angoli: laterale mediale e inferiore. La faccia posteriore può essere divisa in tre parti, in quella superiore dove troviamo la spina della scapola con posizione obliqua e in direzione medio laterale e dal

basso verso l’alto, divide la faccia posteriore in due fosse di cui una sopra più piccola fossa sovraspinata e quella inferiore più estesa fossa sottospinata o infraspinata, da entrambe le fosse prendono origine i muscoli omonimi. Accanto alla spina troviamo il collo della scapola che finisce con la cavità glenoidea articolare che si articola con la testa dell’omero nell’articolazione scapolo omerale. La spina ha un margine superiore da cui origina il trapezio e uno inferiore da cui origina il deltoide, inoltre finisce con una grossa estensione che è l’acromion ovvero un processo che dà attacco ad uno dei legamenti dell’articolazione della spalla ovvero quello coracoacromiale (ogni articolazione ha mezzi di fissità di tessuto connettivo). Sulla faccia esterna l’acromion ha una superficie articolare che si articola con la clavicola formando l’articolazione coraco-acromiale. Anche la faccia posteriore ha una superficie rugosa detta cresta longitudinale, da cui originano il muscolo grande rotondo sulla porzione inferiore e invece il piccolo rotondo su quella superiore. Il margine vertebrale ha un andamento rettilineo inferiormente e poi flette nella parte superiore. Qui troviamo il labbro posteriore ed uno anteriore tra i quali troviamo un interstizio. Dal labbro posteriore origina il muscolo sovraspinato, da quello anteriore e il muscolo dentato anteriore. Dall’interstizio invece originano il muscolo elevatore e il romboide. Sul margine ascellare obliquo troviamo

una protuberanza ovvero la tuberosità sottoglenoidea o infra glenoidea in quanto sta sotto la cavità glenoidea che dà origine al capo lungo del tricipite brachiale. L’angolo inferiore corrisponde al settimo spazio intercostale, da esso originano il muscolo sottoscapolare, grande rotondo e dentato. Troviamo inoltre la tuberosità sovraglenoidea da cui prende origine il capo lungo del bicipite brachiale. Sull’angolo laterale e sopra la cavità glenoidea troviamo il processo coracoideo dal quale originano il muscolo coracobrachiale ed il corpo breve del bicipite brachiale. Alla base del processo coracoideo c’è l’incisura scapolare dove passa il nervo sottoscapolare che innerva il muscolo sottoscapolare. Clavicola: È un osso piatto, e com’è la scapola è pari e simmetrico. Possiede una forma ad S con una convessità mediale e una concavità laterale rivolta verso avanti. Si distinguono: una faccia superiore, una inferiore, un margine anteriore, un margine inferiore e due estremità: sternale e acromiale (di conseguenza si articolerà con lo sterno e con la scapola). Sulla porzione laterale della faccia superiore originano deltoide e trapezio nella parte mediale abbiamo invece l’origine del muscolo sternocleidomastoideo che ha due capi di origine: fascio sternale e fascio clavicolare. Sulla faccia inferiore abbiamo una linea che

è la tuberosità costale sulla quale va ad inserirsi il legamento costo clavicolare, sul margine anteriore originano il deltoide e il grande pettorale sul margine posteriore si inserisce invece il trapezio. Omero: L’omero è un osso lungo che possiede un corpo diafisi e due epifisi che sono le estremità. Il corpo ha una forma (in sezione trasversale) prismatica triangolare. Tre facce: antero-mediale, antero-laterale, posteriore. Sulla faccia antero mediale troviamo al centro il foro nutritizio ovvero un foro attraverso il quale passano i vasi sanguigni che vascolarizzano l’osso e sono in stretta comunicazione con il midollo. Sopra il foro c’è l’origine del muscolo coracobrachiale e accanto alla zona di origine troviamo una cresta longitudinale la tuberosità deltoidea che da inserzione al muscolo deltoide.Sulla faccia antero-laterale troviamo il solco p e r i l n e r v o r a d i a le c h e i n n e r v a i mu s c o li dell’avambraccio. Al di sopra troviamo l’origine del capo laterale del tricipite brachiale, sotto il solco c’è il capo mediale del tricipite brachiale. Estremità prossimale: possiede una testa, semisfera piena, inclinata rispetto al corpo in direzione dal basso verso l’alto e dall’esterno verso l’interno. La testa va ad articolarsi con la cavità glenoidea dando l’articolazione scapolo omerale. Sotto la testa abbiamo il collo anatomico che divide la testa dal resto dell’estremità

prossimale. Al confine tra testa e corpo c’è il collo chirurgico che divide tutta l’estremità prossimale dal corpo. Fra i due colli ci sono due protuberanze di cui una detta grande tuberosità (più in alto e più esterna) e poi una piccola tuberosità. Nella prima si inseriscono i muscoli sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo. Sulla piccola tuberosità c’è l’inserzione del muscolo sottoscapolare. Dalle due tuberosità nascono la cresta della grande tuberosità e cresta della piccola tuberosità tra le quali si forma il solco bicipitale dove si trova il tendine del capo lungo del bicipite brachiale che passa per il corpo sovrastando la testa dell’epifisi prossimale dell’omero. Sulla cresta della piccola tuberosità si inseriscono il grande rotondo e dorsale. Sulla cresta della grande tuberosità si inserisce il grande pettorale. L’estremità distale ha la forma di una piramide schiacciata rispetto al corpo, sulla superficie inferiore troviamo la troclea (mediale) ed il condilo (interno) che sono due superfici articolari. La prima ha forma di un cilindro pieno (ginglimo angolare), la seconda ha forma di una semisfera (condilo artrosi). La troclea si articola con l’estremità prossimale dell’ulna invece il condilo si articola con il radio. Abbiamo inoltre una terza articolazione radio ulnare prossimale. Sopra la troclea c’è una protuberanza: epitroclea e anche sul condilo: epicondilo. Sulla faccia anteriore e sopra la troclea c’è la fossa coronoidea e sul condilo c’è la fossa radiale. Nella prima c’è un processo appuntito

dell’ulna ovvero il processo coronoideo, nella seconda c’è il capitello. Sulla faccia posteriore troviamo solo la troclea e sopra di essa la fossa olecranica che accoglie durante l’estensione dell’avambraccio un processo che si chiama olecrano. Accanto alla fossa olecranica e alla troclea c’è il solco del nervo lunare (nervo molto superficiale). Radio: Il radio occupa una posizione laterale esterna (pollice) è un osso lungo di cui possiamo distinguere tre facce: una faccia anteriore che possiede l’origine del muscolo flessore del pollice e pronatore quadrato che sono muscoli flessori. Quelli sulla faccia posteriore sono invece estensori, muscolo estensore del pollice e abduttore del pollice. Sulla faccia laterale nascono il muscolo supinatore e pronatore rotondo. Abbiamo tre margini: anteriore, posteriore e mediale, quest’ultimo è detto cresta interossea e dà attacco alla membrana interossea, una struttura di tessuto connettivale estesa tra radio e ulna. Estremità prossimale: capitello del radio, ricoperta da cartilagine articolare. Due superfici articolari: circonferenza articolare e sopra di essa la fossa articolare, una semisfera cava che andrà ad articolarsi con il condilo dell’omero, la circonferenza invece è un cilindro pieno che si articolerà con l’ulna (ginglimo angolare); sotto la testa c’è il collo e sotto il collo la tuberosità del radio dove si inserisce il muscolo

bicipite brachiale (che passa sopra la faccia anteriore dell’omero) è un muscolo flessore che permette la flessione dell’avambraccio sul braccio. L’estremità distale ha la forma di una piramide, la faccia inferiore è una superficie articolare che si articola con il carpo: faccia articolare carpale; sulla faccia mediale dell’estremità prossimale c’è l’incisura ulnare ovvero un cilindro cavo che si articola con l’estremità distale dell’ulna nell’articolazione radio ulnare distale. Ulna: È un osso lungo, pari e simmetrico che occupa una posizione interna in tutto l’avambraccio e presenta tre facce e tre margini, di cui quello laterale viene detto cresta interossea che dà attacco alla membrana interossea. Sulla faccia anteriore originano il flessore profondo delle dita e il pronatore quadrato. Sulla faccia posteriore invece nascono i muscoli estensore ulnare ed il muscolo anconeo (supinatore). Dalla faccia posteriore originano inoltre i muscoli estensore proprio del secondo dito e del pollice ed il muscolo abduttore lungo del pollice. L’estremità prossimale si articola con l’estremità distale dell’omero (troclea). Avremo quindi un cilindro vuoto ho detto incisura trocleare rivestita da cartilagine articolare. Questa incisura ha sulla sua metà una piccola cresta che divide la superficie in due parti: una laterale ed una mediale. Sopra l’incisura troviamo un processo appuntito

l’olecrano. Sotto l’incisura troviamo un processo appuntito processo coronoideo, in posizione laterale rispetto ad esso c’è l’incisura radiale con forma di cilindro cavo che si articolerà con la circonferenza articolare del radio (ginglimo laterale o trocoide). Sulla superficie posteriore dell’olecrano si inserisce il tricipite brachiale. Sulla faccia anteriore tra l’estremità prossimale e del corpo abbiamo la tuberosità ulnare che dà inserzione al muscolo brachiale. L’estremità distale a una forma quasi cilindrica circonferenza articolare radiale che va ad articolarsi col cilindro cavo del radio (ginglimo laterale, articolazione radio ulnare distale). Avremo inoltre il processo stiloideo che tiene ferme le ossa carpali rispetto alle ossa dell’avambraccio (mezzo di fissità). Carpo: La mano è formata da tre complessi ossei: carpo, metacarpo e falangi. Il carpo è composto da otto ossa divise in due file, una prossimale ed una distale, di quattro ossa ciascuna. Le ossa della prima fila si articolano con radio e ulna prossimalmente e con la fila distale distalmente. La fila distale si articola prossimalmente con la fila prossimale e distalmente con le ossa del metacarpo. Dall’esterno all’interno abbiamo scafoide, semilunare, piramidale e pisiforme.

Trapezio, trapezoide, Capitato e uncinato. Troviamo in articolazioni intercarpiche tra le carpali e le articolazioni carpo-metacarpo....


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