Title | Parafrasi in morte del fratello giovanni |
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Course | Social |
Institution | Istituto Tecnico Economico Michele Cassandro |
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IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI DI UGO FOSCOLO In morte del fratello Giovanni è fra i sonetti più importanti di Ugo Foscolo insieme ad A Zacinto, Alla Sera e Alla Musa. Attraverso i suoi versi, composti intorno al 1803, il poeta vuole rendere omaggio alla memoria del fratello suicida per debiti di gioco secondo alcune fonti - o da un’accusa di furto, secondo altre. Il risultato è un componimento dall’andatura circolare che si apre e si chiude con l’immagine del poeta esiliato che immagina la visita alla tomba del fratello ma a lui è negata anche la possibilità di piangere sulla tomba dell’amato Gian Dionisio, detto Giovanni. All’interno di questo circolo sono contenute tutte le tematiche più importanti della produzione foscoliana: il colloquio tra i vivi e coloro che non ci sono più, il fato avverso, le passioni contro cui lottare alla ricerca di quiete, la famiglia e, ovviamente, l’esilio stesso. Da notare anche i richiami a Catullo (per il tema funebre), a Petrarca e a Leopardi (entrambi per via del richiamo alla giovinezza intesa come un fiore che appassisce). Il sonetto fu aggiunto nell'ultima edizione delle Poesie. PARAFRASI Un giorno, se io non andrò sempre vagando di nazione in nazione, mi vedrai stare sulla tua tomba, fratello mio, piangendo per la tua morte prematura. Solo nostra madre, che si trascina dietro il peso dei suoi anni, ora parla di me alle tue spoglie mute. Intanto io tendo le mani verso di voi senza speranza e saluto soltanto da lontano i tetti della mia patria. Solo nostra madre, che si trascina dietro il peso dei suoi anni, ora parla di me alle tue spoglie mute. Intanto io tendo le mani verso di voi senza speranza e saluto soltanto da lontano i tetti della mia patria. Sento l’ostilità del destino e i reconditi tormenti interiori che rovinarono la tua esistenza, e anche io invoco la pace nella morte insieme a te. Di tante speranze oggi mi resta solo questo! Popoli stranieri, quando morirò, restituite le mie spoglie alle braccia della madre inconsolabile....