Parafrasi Testi (PARTE ISTITUZIONALE) PDF

Title Parafrasi Testi (PARTE ISTITUZIONALE)
Author Kevin Miolli
Course Letteratura Latina 
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Summary

Parafrasi testi della parte istituzionale del corso....


Description

PARTE ISTITUZIONALE: PARAFRASI DEI TESTI Cesare: Commentarii de bello Gallico 1,1 [1] La Gallia è suddivisa in tre parti (Principale), una di queste è abitata da Belgi (Relativa), un’altra dagli Aquitani (Relativa), la terza parte da quelli che sono chiamati nella loro lingua Celti (Relativa), nella nostra Galli (Relativa). [2] Tutti questi differenziano per lingua, istituzioni e leggi (Principale). Il fiume Garonna divide i Galli dagli Aquitani, la Manna e la Senna li dividono dai Belgi (Principale). [3] Di tutti questi i più forti sono i Belgi (Principale), per il fatto che sono lontanissimi dalla civiltà e raffinatezza della provincia [Galli] (Causale), e quasi mai i mercanti si recano da loro (Causale) e portano quelle merci che servono ad effeminare gli animi (Causale). [4] E sono vicinissimi ai Germani (Coordinata alla Principale [3]), i quali abitano al di la del Reno (Relativa [3]), con i quali combattono in continuazione (Relativa [3]). Per questo motivo anche gli Elvezi superano gli altri Galli nel valore (Principale), per il fatto che combattono contro i Germani con scontri quasi quotidiani (Causale), quando o li allontanano dai loro territori (Temporale) o quando (cum aut) essi stessi combattono nei loro territori (Temporale). [5] Una parte di questi (Principale), che si è detto (Relativa) fosse abitata dai Galli (Infinitiva), comincia dal fiume Rodano (Relativa), usi trova tra il fiume Garonna, l’Oceano e dai territori dei Belgi (Coordinata); tocca anche il fiume Reno dalla parte dei Sequani e degli Elvezi (Coordinata), si estende verso Nord (Coordinata). [6] I territori dei Belgi ha origine dai confini estremi della Gallia (Principale), si estendono versala parte inferiore del fiume Reno (Coordinata), sono orientati verso Nord e dove sorge il sole (N-E) (Coordinata). [7] L’Aquitania si estende dal fiume Garonna, ai monti Pirenei (Principale) e fino a quella parte dell’Oceano che tocca la Spagna (Relativa); è rivolta verso il tramonto del sole e Nord (N-O) (Coordinata).

Catullo: Carme 5 Viviamo, mia Lesbia, (Principale) e amiamo, (Coordinata) e stimiamo tutte le chiacchiere dei vecchi arcigni come un asse (soldo). (Coordinata) I soli possono tramontare e risorgere: (Principale) noi dobbiamo dormire un’unica notte perpetua (Coordinata), una volta che è tramontata la breve luce. (Temporale) Dammi mille baci, poi cento, poi altri mille, poi ancora cento, poi altri mille di continuo, poi cento. (Principale) (forma Allitterativa) Poi li mescoleremo, (Principale) quando avremo raggiunto molte migliaia, (Temporale) affinché noi stessi non lo conosciamo (il numero), (Finale Negativa) o affinché nessuno invidioso possa farci il malocchio (Finale Negativa) sapendo che tanto grande è il numero di baci. (Infinitiva)

Carme 8 Infelice Catullo, smetti di essere folle, (follia amorosa) (Principale) E considera perso (Coordinata) ciò che vedi che è finito. (Relativa) Li allora accadevano quei numerosi giochi d’amore, (Principale) che tu volevi, (Relativa) né la fanciulla disdegnava. (Relativa) Davvero brillavano per te splendidi giorni (Principale). Ora quella non vuole più, (Principale) anche tu, incapace di dominarti, non volere, (Coordinata) non continuare ad inseguire, (Coordinata) lei che fugge, (Relativa) e non vivere infelicemente (Coordinata) ma sopporta, (Coordinata) tieni duro con animo ostinato. (Coordinata)

Addio, fanciulla, ormai Catullo tiene duro, (Principale) né ti cercherà, (Coordinata) né ti implorerà controvoglia. (Coordinata) Ma tu proverai dolore, (Principale) Quando non sarai più cercata. (Temporale) Sciagurata, guai a te! Quale vita ti rimane? (Interrogativa diretta) Chi verrà da te? (Int. diretta) A chi sembrerai bella? (Int. diretta) Chi ora amerai? (Int. diretta) Di chi si dirà che tu sia? (Int. diretta) Chi bacerai? (Int. diretta) A chi morderai le labbra? (Int. diretta) Ma tu Catullo, ostinato tieni duro. (Principale)

Cicerone: Catilinaria 1, 1-2 [1] Fino a quando, Catilina, continuerai ad abusare della nostra pazienza? (Interrogativa diretta) Per quanto tempo ancora questa tua follia si farà beffe di noi? (Int. diretta) Fino a che punto la tua audacia sfrenata si scatenerà? (Int. diretta) Non ti hanno turbato per nulla, il presidio notturno sul Palatino, le pattuglie che fanno la ronda attorno alla città, la paura del popolo, l’accorrere concorde di tutti i cittadini onesti, questo luogo ben fortificato per svolgere le sedute del Senato, l’espressione e i volti di questi? (Int. dir.) Non ti accorgi (Principale) che i tuoi piani sono manifesti, (Infinitiva) non vedi (Principale) che la tua congiura è ormai messa alle strette (Infinitiva) dal fatto che tutti questi ne sono a conoscenza? (Int. diretta) Pensi (Principale) che qualcuno di noi ignori (Infinitiva) che cosa tu abbia fatto la scorsa notte, (Int. indiretta) che cosa tu abbia fatto la notte precedente, (Int. indiretta) dove tu sia stato, (Int. indiretta) chi tu abbia convocato, (Int. indiretta) quale decisione tu abbia preso? (Int. diretta) [2] O tempi, o costumi! Il senato comprende ciò. (Principale) Il console lo vede; (Principale) costui tuttavia è in vita. (Principale) Vive? (Int. dir.) Addirittura viene persino in Senato, (Principale) partecipa all’assemblea del Senato, (Principale) con gli occhi indica e destina alla morte violenta ciascuno di noi (Principale). Noi tuttavia in qualità di uomini coraggiosi sembriamo (Principale) dedicarci in modo adeguato allo Stato (Infinitiva), se evitiamo il furore e le armi di costui. (Condizionale) - [Periodo ipotetico con ipotesi reale] Era necessario, o Catilina, (Principale) che tu fossi condotto a morte per ordine del console già da tempo, (Infinitiva) era necessario che contro di te fosse portata la la rovina, (Infinitiva) che tu pianifichi già da lungo tempo contro tutti noi. (Relativa)

Sallustio: Bellum Catilinae 5,1 Asintoto poetico: collegamento di frasi senza le congiunzioni ma attraverso una successione. Lucio Catilina, nato da nobile stirpe, fu di grande forza sia d’animo che del corpo, di indole malvagia e corrotta. (Principale) A costui, fin dall’adolescenza, furono gradite le guerre intestine, le stragi, le rapine, i saccheggi, la discordia civile, (Principale) e qui esercitò la sua giovinezza (Coordinata). Il suo corpo era resistente alla fame, al freddo, alla veglia, (Principale) al di sopra di quanto sia credibile ad ognuno (Coordinata). Il suo animo era audace, subdolo, mutevole, simulatore e dissimulatore di qualunque stato d’animo (cosa), desideroso della cosa altrui, dissipatore dei propri beni, ardente nelle passioni; (Principale) Era abbastanza eloquente, ma poco saggio. (Principale) Il suo animo smisurato desiderava sempre le cose eccessive, incredibili, irraggiungibili. (Principale)

Virgilio: Eneide 1,1-33 Canto le armi e l’eroe, (Principale) che per primo dalle coste di Troia giunse in Italia, e presso le spiagge di Lavinio e profugo a causa del fato, (Relativa) essendo stato sbattuto molto per terra e in alto mare dalla potenza degli dei a causa dell’ira memore della crudele Giunone e avendo sofferto anche molte avversità in guerra, (Temporale) finché fondò la città e portò gli dei nel Lazio; (Temporale-Finale) da dove sarebbe discesa la stirpe e i padri di Alba Longa e le alte mura di Roma. (Relativa) Oh musa, ricordami le cause, (Principale) per quale divinità offesa o dolendosi di che cosa la regina degli dei abbia spinto l’eroe ad affrontare tante vicende e ad andare incontro a tante fatiche, (Int. Ind.) tanta grande ira provavano gli animi degli dei? (Int. Dir.) Vi fu un’antica città, (Principale) abitata dai contadini fenici [i Tiri], Cartagine, di fronte l’Italia e le foci del Tevere da lontano, ricca di mezzi e fierissima nella passione della guerra, (Coordinata) la quale città si tramanda, (Relativa) che Giunone [protettrice di Cartagine] abbia onorato più di tutte le altre terre, essendo stata posposta persino Samo. (Infinitiva) Li vi erano le sue armi e il suo carro. (Principale) Fin da allora, la dea aspira e incoraggia (Principale) che il popolo [Cartaginese] abbia questo come regno, (Infinitiva) se in qualche modo i Fati lo permettano. (Condizionale) Ma infatti ella [Giunone] aveva sentito (Principale) che una stirpe sarebbe discesa dal sangue troiano (Infinitiva) che [la stirpe] avrebbe distrutto in un giorno le rocche fenicie, (Relativa) che da li [dal sangue troiano] sarebbe giunto per la distruzione della Libia un popolo dominatore per ampio spazio e superbo in guerra, (Infinitiva) che così filavano le Parche. (Relativa) La figlia di Saturno, [Giunone] temendo ciò e memore dell’antica guerra (Principale) che lei per prima aveva intrapreso contro Troia per la cara Argo, (Relativa) ne ancora le cause dell’ira e i grandi dolori erano caduti dal suo animo; (Principale)

Permane nel suo animo il giudizio di Paride e l’oltraggio della bellezza disprezzata e la stirpe odiata [troiana] e gli onori di Ganimede rapito. (Principale) Essendo [Giunone] stata infiammata da questi motivi, (Principale) teneva a grande distanza dal Lazio i troiani superstiti dei Danai e del crudele Achille, sballottandoli sull’intera superficie del mare (Coordinata) ed essi [i troiani], essendo stati spinti dal fato, erravano da molti anni in tutti i mari. (Coordinata) Era tanto impegnativo fondare la nazione romana. (Principale)

Properzio: Properzio 1,1 Cinzia per prima catturò me infelice, con i suoi occhi, me che non ero stato toccato prima da nessuna passione d’amore. (Principale) Allora Amore abbassò gli occhi di ferma superbia (Principale) e piegò il capo sotto il dominio dei suoi passi, (Coordinata) finché crudele mi insegnò (Temporale) ad odiare le caste fanciulle, (Infinitiva) e a vivere senza criterio. (Infinitiva) Ahimè, questo furore non viene meno ormai da un’intero anno (Principale) mentre sono costretto ad avere gli dei avversi. (Temporale) Melanione o Tullo, non sfuggendo a nessuna fatica, riuscì a fiaccare la crudeltà della dura figlia di Iasio. [Atalanta] (Principale) Errava talora folle negli anfratti del Partenio, ancora lui andava verso le fiere feroci; (Principale) Ancora lui, essendo stato ferito dal colpo della clava [fatta di legno] du Hieleo, gemette sulle rupi dell’Arcadia. (Principale) Così poté domare la fanciulla veloce, tanto in amore valgono la fedeltà e le azioni meritorie. (Principale) Contro di me amore indolente non medita alcun espediente (Principale) ne si ricorda di percorrere le vie note come in precedenza. (Coordinata) Ma voi che avete il potere falle di portare giù la luna (Relativa) e di celebrare faticosamente riti propiziatori su magiche fiamme, (Consecutiva) orsù mutate l’animo della mia [nostra] padrona (Principale) e fate in modo che quella impallidisca più del mio volto. (Coordinata) Allora io potrei credere (Principale) che a voi è in potere condurre i Mani e gli atri con le formule magiche di Medea. [Citania] (Infinitiva) Cercate rimedi per un cuore malato, (Principale) voi amici, che richiamaste me stanco troppo tardi. (Relativa)

Sopporteremo con forza sia il ferro, sia il fuoco crudele (Principale) purché vi sia ala libertà di dire le cose che l’ira desidera. (Concessiva) Conducetemi attraverso popoli ai confini del mondo, attraverso onde, (Principale) dove nessuna dona possa conoscere il mio cammino. [allontanarsi da Roma = allontanarsi dall’amore] (Relativa) Rimanete [a Roma] voi (Principale), ai quali il dio presta benevolmente ascolto (Relativa) e siate sempre concordi in un amore sicuro. [ricambiato] (Coordinata) Contro di me il mio amore [Venere] mi tormenta con notti piene di amarezza (Principale) e questo non rimane inattivo in nessun momento. (Coordinata) Vi avverto, evitate questo male: [l’amore] (Princpale) il proprio amore trattenga ciascuno, né [ognuno] cambi letto, (Coordinata) essendo [l’amore] consueto. [inteso come il non allontanasi dall’amore stabile] (Coordinata) Perché se qualcuno volgerà tardo ascolto ai miei moniti, [avvertenze] (Condizionale) ahi, con quanto dolore ricorderà la mie parole. (Principale) - [PERIODO IPOTETICO CONDIZIONALE E PRINCIPALE]

Orazio: Carme 1,5 Quale giovane delicato, cosparso di liquidi profumi ti preme, o Pirra, tra petali di rosa sotto un antro [rientranza naturale] gradito [a Pirra perché c’è corrispondenza]? (Interrogativa diretta) Per chi tu [Pirra] allunghi la bionda chioma, semplice nella tua eleganza? (Interrogativa diretta) Ahimè quante volte lui piangerà la fedeltà [tradita] e gli dei mutati [che anno mutato il loro atteggiamento] (Principale) e guarderà stupido la superficie dei mari inasprita dai neri venti, (Coordinata) lui che ora gode di te dall’aspetto eccessivamente fiducioso, (Relativa) lui che spera che tu sarai sempre libera, sempre amabile, ignaro della brezza ingannatrice. [brezza del mare che rende le onde solo apparentemente tranquille] (Realtiva) Infelici [saranno] coloro ai quali tu risplendi non nota: [coloro che saranno innamorati di te non conoscendoti] (Principale) una parete resa sacra da na tavoletta votiva, (Coordinata) da parte mia, la sacra parete [del tempio] indica che io ho appeso le vesti umide al potente dio del mare. [chi scampava al naufragio doveva sacrificare su un altere le vesti umide al dio del mare come sacrificio, assieme alla tavoletta sacra. Ciò sta ad indicare che Orazio scappa da un amore tormentato e si salva] (Infinitiva)

Carme 1,33 Oh Albio, non dolerti più del necessario, memore della crudele Glicera (Principale) e non continuare a cantare tristi versi elegiaci, (Coordinata) perché uno più giovane supera ai suoi occhi te, essendo stata violata la fedeltà. (Interrogativa Indiretta) L’amore per Ciro, brucia Licoride, [donna amata da Albio] insigne per la fronte sottile, (Principale) ma Ciro propende per l’aspra Foloe. (Coordinata) Ma le capre si uniranno ai lupi dell’Apulia (Principale) prima che Foloe si comporti in un modo biasimevole con un turpe amante. (Comparativa) FIGURA RETORICA: ADYNATON Così è sembrato opportuno a Venere, (Principale) alla quale piace collocare aspetti e caratteri diversi sotto gioghi di bronzo con scherzo crudele. [i due innamorati procedono insieme forzatamente a causa di Venere, proprio come fanno i buoi appaiati sotto i gioghi di bronzo] (Relativa) Benché un amore [Venere] migliore cercasse proprio me,(Concessiva) la libertà Mirtale mi ha trattenuto con una catena gradita, [d’amore] più aspra delle onde [flutti] dell’Adriatico, (Principale) che d’mare incuria [scava] i golfi Salentini. [Calabria Romana = zona Salentina] (Relativa)

Ovidio: Amores 1,1 Mi accingevo a cantare le armi e le guerre crudeli con metro solenne, (Principale) essendo la materia adatta a quei ritmi. (Infinitiva) Il verso che stava sotto era uguale al verso precedente; (Principale) Si dice che Cupido abbia riso e abbia sottratto un piede. (Principale) Chi oh fanciullo crudele [Cupido] ti ha dato questo diritto sui versi? (Interrogativa diretta) Noi siamo cantori delle muse, non tuoi. (Principale) Che cosa accadrebbe (Principale) se Venere strappasse le armi alla bionda Minerva, (Concessiva) se la bionda Minerva agitasse nell’aria le fiaccole accese? (Interrogativa diretta) Ci approverebbe (Principale) che Cerere regnasse sulle selve montuose [essend il regno di Diana] (Infinitiva) e che i campi siano coltivati secondo la legge della vergine faretrata? [Diana] (Interrogativa diretta) Chi fornirebbe di una lancia aguzza [essendo un arnese di Marte] Febo, [Apollo] famoso per i suoi capelli, (Principale) mentre Marte suona la Lira Anoia [regione dell’Antica Grecia]? [essendo il ruolo di Apollo] (Interrogativa diretta) Tu hai oh fanciullo [Cupido] un potere grande e molto ampio: (Principale) Perché oh ambizioso aspri ad una nuova impresa? (Interrogativa diretta) Forse è tuo ciò che è ovunque? (Interrogativa diretta) E’ tua la bella valle [tempe] dell’Elicona [monte sacro alle muse]? (Interrogativa diretta) Neppure Febo [Apollo] dovrà considerare sicura la sua Lira? (Interrogativa diretta)

Non appena la nuova opera si è elevata opportunamente con il primo verso, (Temporale) il verso successivo attenua il mio vigore. [stilistico] (Principale) Nè io ho una materia [argomenti] adatta a ritmi [versi-metri] più leggeri [elegia] o il fanciullo o la fanciulla ornata di una lunga chioma. (Principale) Mi ero lamentato, (Principale) quando quello repentinamente, essendo stata appena aperta la faretra, scelte facce fatte per la mia rovina [d’amore] (Temporale) e curvò con forza l’arco ricurvo sul ginocchio e disse: (Coordinata) “Accogli o poeta l’argomento che tu possa cantare”. (Relativa) Me infelice! (Principale) quel fanciullo [Cupido] aveva frecce infallibili, (Coordinata) sono bruciato e amore regna nel cuore vuoto. (Coordinata) La mia opera si elevi in 6 piedi [esametro a metro solenne] e si abbassi in 5 [pentametro elegiaco non solenne] (Principale) addio crudeli guerre con i vostri ritmi. [versi-metri] (Coordinata) Tu oh musa, da cantarsi attraverso 11 piedi [6+5] sarai cinta da mirto [pianta sacra a Venere] che cresce sui fiumi, sulle biondi tempie. (Principale)

Seneca: De brevettate vitae 1-4 [1] La maggior parte dei mortali, oh Paolino, si lagna della malvagità della natura (Principale) per il fatto che nascano per un’esiguità di tempo, (Relativa) dal fatto che questo spazio di tempo a noi concesso, scorre via tanto velocemente e tanto rapidamente (Relativa) a tal punto che la vita abbandoni quasi tutti [noi uomini] mentre ancora ci prepariamo a vivere, fatta eccezione per alcuni pochi. (Coordinata) Non soltanto la massa e il volgo sciocco si lamenta di questo male universale, [comune] (Principale) come ritengono; (Incidentale) Questo sentimento ha suscitato le lamentele anche di uomini illustri. [filosofia e intellettuali] (Principale) [2] Da qui deriva quella famosa affermazione [sentenza] del più grande dei medici: (Principale) “La vita è breve e lunga è l’arte”. (Coordinata) Da qui la lite, per niente conveniente ad un uomo saggio, di Aristotele, che discute con la natura: (Principale) “La natura ha accordato agli animali, (Principale) tanti anni da poter vivere cinque o dieci generazioni: (Consecutiva) mentre all’uomo che pure è nato per molte e grandi imprese, è fissato un fine più vicino.” (Avversativa) [sentenza attribuita ad Aristotele, ma probabilmente fu citata da Teofrasto, suo allievo e successore nel Liceo] [3] Non è vero che abbiamo poco tempo, (Principale) ma piuttosto ne perdiamo molto. (Coordinata) La vita è abbastanza lunga e sufficiente• (Principale) ed è data abbondantemente (Coordinata) per il compimento di grandi azioni. (Finale) Ma quando [la vita] scorre via attraverso il lusso e la negligenza, (Temporale) quando non viene impiegata in nessuna buona attività, nel momento in cui incalza l’ora estrema [la morte] (Temporale) [quella vita] che non ci siamo accorti (Relativa) procedere, [che passava] (Infinitiva) ci accorgiamo [quanto è troppo tardi] (Principale) che è passata. (Infinitiva)

[4] Così è, (Principale) non riceviamo una breve vita, (Coordinata) ma la rendiamo tale, (Coordinata) non ne siamo poveri, [bisognosi] ma scialacquatori, (Coordinata) Così come, le risorse ingenti e regali sono disperse in un momento, (Comparativa) quando sono giunte ad [nelle mani] di un cattivo padrone: (Temporale) mentre, benché modiche, [le risorse] crescono con l’impiego se sono state affidate ad un buon amministratore, (Concessiva) così la nostra vita è molto estesa per chi ne sappia disporre bene. (Principale)...


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