Postimpressionismo e Simbolismo - Arte PDF

Title Postimpressionismo e Simbolismo - Arte
Course Storia dell'arte contemporanea
Institution Università di Bologna
Pages 9
File Size 428.9 KB
File Type PDF
Total Downloads 239
Total Views 502

Summary

Postimpressionismo e Simbolismo Negli ultimi decenni comincia la si ha una grande spinta grazie alla seconda rivoluzione industriale (nascono impianti di petrolio, acciaio, chimica che porta alla creazione di grandi industrie, dei trasporti (aerei, navi e mezzi di trasporto pubblici). In questo ambi...


Description

Postimpressionismo e Simbolismo Negli ultimi decenni dell’800 comincia la modernità: si ha una grande spinta grazie alla seconda rivoluzione industriale (nascono impianti di petrolio, acciaio, chimica …) che porta alla creazione di grandi industrie, dei trasporti (aerei, navi e mezzi di trasporto pubblici). In questo ambiente si crea la società di massa che si può suddividere in produttori e consumatori —> Belle Epoque. Il ceto sociale dominante è la borghesia intraprendente, ma parallelamente a loro ci sono gli operai, che iniziano ad organizzarsi in gruppi, arrivando a creare i Partiti Socialisti e i Sindacati. C’è un grandissimo spirito nazionalista, e le colonie di ogni Stato assumono un grandissimo valore per riuscire ad affermare il proprio potere sopra a popolazioni ritenute inferiori. L’istruzione diventa di massa perché non viene più considerata un pericolo, anzi si ha bisogno di forza lavoro alfabetizzata —> la cultura si sviluppa velocemente, e nascono cinema, radio e altri mezzi di propaganda e comunicazione. Inizia ad esistere anche il tempo libero per le persone. In questo periodo anche la scienza e la tecnologia si sviluppano, sfociando nella nascita del pensiero positivista grazie all’elevata fiducia che viene posta a questa evoluzione importante che creerà un futuro migliore basato sul progresso. Già allora un gruppo di intellettuali, i decadentisti, avevano capito che questo sviluppo era pericoloso per la società, criticando la borghesia e l’evoluzione tecnologica e scientifica. Nell’ambito artistico si hanno vari artisti che seguono le linee dei decadentisti: Gauguin scappa alla ricerca del paradiso perduto, andando in paesi esotici per recuperare i valori delle origini che si erano perduti. Altri pittori che affrontano questo sviluppo in maniera differente sono i Simbolisti che credono nella conoscenza della realtà attraverso i sogni e il pensiero (=ragione e razionalità). Entrambe hanno captato la grande rivoluzione che ci sarà andando più avanti nel tempo: Nichilismo, non ci sono valori sicuri su cui appoggiarsi ma l’uomo deve rinascere cercando la propria persona senza dipendere da altri. Nietzsche dice che può aiutare l’uomo nel ricercare la realtà, ma bisogna stare attenti ai valori che ci sono alla base perché vengono utilizzati per manipolarci, e proprio per questo motivo l’uomo deve essere in grado di utilizzare la propria forza senza basarsi su niente. Il Simbolismo è un fenomeno letterario basato sulla corrente del Decadentismo, e a livello artistico si diffonde in tutta Europa (Francia, Belgio, Svizzera e Germania). Raggruppa tutti gli artisti che vogliono andare oltre a ciò che vedono, arrivando a rappresentare l’idea che c’è dietro ad un oggetto: ricorsero per questo motivo il simbolo che si carica di tanti significati. Il movimento nasce nel 1886 quando sul Manifesto esce un articolo in cui viene stilato un programma dove sono riportate tutte le loro idee stilistiche. Il loro attento a rappresentare ciò che c’è oltre viene mosso dalla poesia francese e dalla letteratura decadentista: nella poesia il soggetto va nominato e descritto, ma lo si deve evocare facendo ricorso a dei simboli che aiutano il lettore a riconoscerlo piano piano. - Baudelaire scopre la poetica delle corrispondenze: la realtà si connette all’invisibile grazie ai suoni, alle parole e ai colori (che sono gli unici elementi attraverso i quali è possibile rappresentare l’invisibile. - Schopenhauer dice “tutto ciò che è esterno all’uomo non esiste che in funzione dell’idea che egli se ne fa”, minando in questo modo un mondo di certezze e di principi assoluti. Il loro obiettivo principale è quello di recuperare l’unità perduta: la cultura artistica si oppone alla cultura scientifica e alla parcelizzazione. Assume un carattere straordinario l’artista che si crede

come colui che vede e che può portare questo cambiamento: non esiste solamente la natura ma anche una spiritualità. I canoni principali di questa corrente sono: • Ideismo: espressione delle idee per mezzo delle forme • Sintesi: i simboli ridotti alla loro essenza • Soggettivismo: l’oggetto è concepito come segno dell’idea recepita dal soggetto, e mai considerato l’oggetto in quanto tale Emotività • • Decorativismo: si riprende la pittura decorativa antica egiziana, greca e primitiva • Seurat Puntinismo (Francia) • Sigmal

Neo-Impressionisti Divisionismo (Italia)

Simbolismo

• Segantini • Treviati • Pelizza da Volpedo

Gustave Moreau

Post-Impressionismo • Cezanne • Van Gogh • Gauguin

Georges Seurat (Puntinismo) Seurat nasce nel 1859 in Francia e fin da piccolo ha una formazione accademica che lo porterà poi in seguito ad avere una pittura strutturata scientificamente, sia dal punto di vista compositivo (grazie all’utilizzo dei principi geometrici e alla matematica) che per quanto riguarda i colori. Nel 1886 viene fatta l’ultima mostra degli Impressionisti, e dopo ciò si disgregarono andando ognuno dalla propria parte. La generazione successiva, quella a cui appartiene Seurat, critica l’assenza di contenuto e la tecnica di pittura nei quadri impressionisti. Seurat rimane comunque legato al campo dell’ottica nel corso della sua carriera, ma cerca di legittimizarlo scientificamente. I. Colori complementari: attuata una profonda ricerca sui colori che si completano a vicenda. II. Retina: capisce che è proprio la nostra retina che costruisce automaticamente il colore secondario dai due colori complementari che ci vengono forniti. Questa sua ricerca molto accurata lo porta, a livello stilistico, ad una pittura con colori molto brillanti e luminosi. La sua carriera artistica ha inizio dopo che Seurat decide di arruolarsi nell’esercito francese (1879), ma neanche un anno dopo viene congedato e ritorna a casa. Ha chiuso per sempre con la vita militare ed ora vuole cominciare daccapo in un altro settore: quello dell’arte. In poco tempo decide di aprire un proprio studio di arte a Parigi dove comincia a lavorare su qualche tela e dopo aver fatto un po’ di esperienza, nel 1883, decide di esporre i propri lavori al pubblico.

Domenica pomeriggio isola della Grande-Jatte (1883-1885)

- Tutti gli schizzi e le bozze vengono fatti dal

-

vero, ma per rielaborare il quadro vero e proprio Seurat decide di tornare nel suo studio. L’elaborazione del quadro si può suddividere in due fasi: 1) comincia a fare le bozze e gli schizzi dei personaggi della scena in generale 2) rivoluziona tutta l’opera (1885-1886) Questo lavoro assorbe tutte le sue energie e riesce a portarlo a termine solamente dopo due anni di lavoro, in concomitanza con le creazione dei pittori impressionisti.

- Si distacca completamente dai lavori degli impressionisti: ha avuto una grande attenzione per il -

-

-

-

-

realismo, ci ha messo 2 anni per finire il quadro e gran parte di questo tempo lo ha speso per riprodurre fedelmente la forma e le dimensioni del parco Le novità che porta colpiscono subito i critici, che decidono di nominarlo capo leader della nuova forma dell’Impressionismo: il Post-Impressionismo. Decide di candidarlo per la mostra degli Artisti Indipendenti, ma viene rifiutato a causa della sua tecnica: il puntinismo. Questa nuova tecnica che decide di utilizzare è una grande novità: tutta la scena è composta da tantissimi puntini piccoli, ma se si osserva il lavoro da lontano il nostro occhio li unisce tutti tendendo tutta l’opera un blocco unico privo di spazi bianchi. C’è un forte contrasto tra i colori che utilizza, alludendo al fatto che il mondo circostante sta cambiando direzione e sta andando verso il futuro, distruggendo il classico modo di vivere a cui sono abituati i protagonisti dell’opera. Deicide di rappresentare proprio un quadro sulla domenica perché proprio come accade oggi, anche a quei tempi si lavorava durante la settimana e la domenica era generalmente un giorno di riposo. La distanza tra le persone e le loro proporzioni sono rigorosamente matematiche. Il quadro non assume una connotazione dinamica perché le persone sembrano dei manichini immobili che non interagiscono tra di loro (tranne i bambini), rendendolo in questo modo un quadro statico —> venne interpretato come una sorta di critica al fissismo della società francese. Da vicino si può notare che i puntini con cui decide di riempire le figure dei personaggi sono diversi tra di loro in base alla persona che realizza

Giovanni Segantini (Divisionismo) Le due madri (1889)

- La tecnica ci restituisce un tema molto sentimentale: la maternità. Questo è un tema simbolico perché è promotore di antenna universale.

- L’effetto di luce, estremamente studiato, è dato

-

-

-

da una forte luce interna, luce artificiale prodotta da una lanterna, ed è una luce calda e dora che contribuisce a dare unità di toni e sentimento alla scena. Il punto di vista è molto ravvicinato e le figure sono monumentali: i corpi hanno solidità, volume e plasticità. Fece molto scandalo perché decide di rappresentare una donna con una bambina in braccio e accanto una mucca con il proprio vitello: pone vicino la maternità umana e quella animale, che come sottolineato dal titolo stesso sono accomunate dal ruolo di madre. La tecnica divisionista permette a Segantini di rendere la tela molto luminosa. Il soggetto e l’ambiente sono tipicamente divisionisti: il primo rientra tra i soggetti popolari, nel senso che rappresenta i valori che caratterizzano il popolo (il lavoro umile e faticoso, la famiglia…); il secondo perché la scena è rappresentata in un ambiente come la montagna o la campagna, considerate dai divisionisti un luogo non staccato dalla logica di mercato che invece contraddistingue le vi della città.

Giuseppe Pelizza da Volpedo (Divisionismo) Quarto stato (1901)

- Prima di giungere alla sua versione finale, questo quadro ha subito diverse metamorfosi, durante le quali il suo aspetto è gradualmente mutato.

- Nel 1891 dopo aver assistito ad una manifestazione da parte di alcuni operai per le precarie condizioni di lavoro, Pelizza decide di riporre quell’esatto momento in un dipinto: nel giro di qualche mese inizia a lavorarci e il lavoro viene completato.! Il lavoro iniziale rappresenta tre uomini che marciano verso l’osservatore con alle spalle una grande folla che li seguiva (Ambasciatori della fame).! Nel 1895 continua la rielaborazione dell’opera e decide di abbandonare la precedente struttura, decide di optare per un numero sempre maggiore di persone al seguito dei tre protagonisti e decide inoltre di cambiare i colori della scena utilizzando tonalità che spaziavano dal blu fino al verde per lo sfondo, eliminò anche la presenza di ombre in primo piano in modo da conferire maggiore attenzione alla folla piuttosto che all’ambiente. (Fiumana)! Durante il periodo dei Moti di Milano decide di trasformare la grande fiumana di persone in un gruppo a cuneo rivolto verso lo spettatore: i protagonisti non sono più dei semplici uomini ma diventano dei lavoratori, i quali avevano trasformato la propria lotta per i diritti in una lotta politica. (Il Quarto Stato)

- Rappresenta il proletariato (dei bracciali che stanno scioperando, marciando pacificamente), diventando un manifesto dell’impegno sociale.

- Rimarca la funzione educativa e pedagogica dell’arte. - Viene ambientato in una piazza. - La luce ha un ruolo importante: i soggetti avanzano dal buio verso la luce che sembra guidarli, -

e sembra oltretutto che modelli le figure delle persone, rendendo le figure plastiche e voluminose. I colori accostati servono a dare luminosità al quadro

Gaetano Previati (Divisionismo) Maternità (1890-1891)

- Viene esposto alla prima Triennale di Brera nel

-

1891, e venne accolto con giudizi discordati: alcuni critici lo accusarono di mancanza di volume e di bozzettismo, altri invece difesero le qualità visionarie e anti-naturalistiche che lo rendevano uno dei quadri più significativi della nuova tendenza a rappresentare idee o sentimenti senza fermarsi alle apparenze delle cose. La luce del colore diventa simbolica: serve per esprimere emozioni e stati d’animo. Non è presente nessun elemento iconografico che metta in luce la sacralità: anche in questo quadro il tema è la maternità (tema universale). Non è un quadro realistico e descrittivo. Utilizza una pennellata filamentosa che dissolve le figure: esse appaiono smaterializza evanescenti, attraversate dalla luce che si espande al centro e che accentua la bidimensionali dell’immagine.

Gustave Moreau (Simbolismo) L’apparizione (1876)

- Comincia la visione della donna come una figura seduttiva e -

-

-

perversa. In questa opera non descrive un particolare episodio della sua vita, ma immagini inconsce che alimentano il sogno e la fantasia: è il mondo dell’inconscio che Sigmund Freud inizia ad esplorare. Questo mondo fantastico e onirico è descritto con grande ridondanza decorativa, come si può notare che il corpo del fanciullo è carico di ornamenti ed è inserito in una architettura non rappresentata realisticamente ma visionaria e dorata. La testa del Battista è un’apparizione: lui rappresenta colui che è in

-

grado di vedere oltre le apparenze. Viene rappresentato in un ambiente orientale, che rappresenta l’evasione degli artisti in un mondo esotico I graffiti sui muri danno dei bagliori e delle luci all’architettura, che senza di essi risulterebbe cupa. Utilizza una pittura smaterializzata: non ci sono né volumi né prospettiva.

Paul Cezanne (Post-Impressionismo) Cezanne nasce nel 1906 in Francia, è di formazione classica e supera in breve tempo l’esperienza impressionista per dedicarsi alla ricerca personale (sarà per lui un ossessione di vita) di una perfezione che però non riuscirà a trovare mai, condannandosi aa una cita tormentata. Per lui la pittura non può essere una sempre rappresentazione dell’esteriorità I. Vuole ricostruire la realtà che osserva (non vuole semplicemente riprodurla), mostrandone la struttura e le forme essenziali II. La pittura ha un linguaggio autonomo, è un’armonia parallela alla natura e alla realtà: compie una meditazione razionale sulla pittura. III. La realtà va tradotta in un linguaggio pittoricamente organizzato. IV. I suoi studi riguardano la scomposizione dei colori e delle forme, che perdono l’armonia delle curve per diventare figure geometriche. “Fare dell’Impressionismo un arte da museo”: vuole creare un arte che ha lo stesso consistenza di un quadro classico dandogli una struttura, perché prima per lui i quadri erano confusionari (armonia, equilibrio e volume). Per risolvere questo problema diventa pazzo perché non vuole tornare indietro: non vuole rinunciare ai colori impressionisti, ma vuole conciliarli —> sta cercando di dare alla pittura un proprio linguaggio che possa riprodurre ciò che vede come vuole. Natura morta (1889)

- Non si ha un unico punto di vista. - Vuole raggiungere l’armonia compositiva, arrivando fino a modificarne la realtà.

- Gli elementi della natura morta sono disposti in modo

-

tutt’altro che casuale: i piatti sono inclinati per mostrare meglio i frutti, la brocca è l’asse della composizione, le forme attorno creano simmetrie, ma direzionalità diverse che bilanciandosi danno un generale equilibrio. Ogni elemento ha una volumetria definita, un rilievo quasi tattile sulla superficie della tela. La luce chiara e diffusa fa risaltare le forme degli oggetti. Il colore contribuisce l’equilibro compositivo: è più accesso nelle cose piccole e più spento negli oggetti grandi Cezanne usa i soggetti rappresentati solo per la sua ricerca sulle forme. Per lui la datura deve essere raffigurata “per mezzo del cilindro, della sfera e del cono, il tutto messo in prospettiva”

Paul Gauguin (Post-Impressionismo) Gauguin nasce nel 1903 in Francia. E’ un artista che evade dal suo tempo e cerca costantemente un luogo che richiami il “luogo primitivo” (= incontaminato). Ignora tutta l’arte occidentale che aveva appreso perché vuole cercare qualcosa di originale e che funga da soluzione alla sua ricerca. La sua pittura può essere definita • Semplice • Espressiva • Immediata • Forte • Intensa 1. Nel suo primo periodo si reca in Bretagna, a Point-Aven, dove entra a contatto con i Nabis (= profeti) con a capo Emilé Bernand, che fu il percursore del sintetismo. Questo luogo è incontaminato che si potrebbe descrivere come un miscuglio tra cristianesimo e superstizione.! Bernard rappresenta un punto di riferimento per Cezanne grazie al: modo di dipingere (sintetismo), i temi (gente locale), i colori (vivaci dovuti alla pittura decorativa) e al fatto che si ispiri all’artigianato che lo porta a realizzare un disegno piatto con una accentuata semplificazione formale. Accanto alla tecnica del sintetico utilizza il sincretismo: la sua capacità di mettere assieme elementi contenutistici e di dipingere con uno stile che ha più radici (il suo stile è suggerito dalle vetrate, dall’arte egiziana e dal giapponismo) 2. Nel secondo periodo prova a fare delle mostre a Parigi ma non verrà capito e compreso, in quanto la gente non sia pronta a cogliere la portata moderna della sua pittura. Per questo motivo nel 1891 decide di andare in Polinesia per perseguire la sua ricerca del paradiso terrestre. La visione dopo il Sermone (1888)

- Si è liberato completamente di tutta la pittura -

-

-

occidentale, negando la pittura delle apparenze. Il tema è l’uomo con Dio: è un’immagine dal significato simbolico e religioso. E’ influenzato dal sintetismo e dal sincretismo. La rappresentazione è astratta e priva di tridimensionalità, sottolineando in questo modo la soprannaturalità della scena. Il colore rosso che domina sulla scena è simbolico, perché lo proietta in una dimensione mistica e fantastica, quasi allucinatoria. Il colore in generale è innaturale. La luce proviene da destra ma si tratta di una luce mistica, infatti i volti delle donne in primo piano sono illuminati da un bagliore che si diffonde dalla lotta che si stanno immaginando. Rappresenta un episodio biblico: Giacobbe che lotta contro l’angelo.

- Unisce due dimensioni tagliate: 1) reale, rappresenta delle persone 2) immaginario, le bretoni stanno immaginando ciò che hanno appena letto e sentito.

- Le figure sono costruite mediate campire bidimensionali e prive di chiaro-scuro. - Le linee di contorno delle figure aiutano a metterle in risalto. - La prospettiva geometrica non agisce sulla scena che assume un aspetto quasi privo di -

profondità: la spazialità reale è individuabile solo in primo e secondo piano grazie alla prospettiva di sovrapposizione delle donne. La scena rappresentata è strutturata lungo la diagonale che sale da destra in basso: la disposizione lungo questa direttrice del profilo della donna e delle tre cuffie bianche.

Van Gogh E’ impossibile capire l’arte di Van Gogh senza aver letto le lettere (821) indirizzate a suo fratello: quello che ha scritto viene considerato il suo testamento e il loro valore eraal pari dei suoi quadri. Agli inizi della sua carriera si avvicina agli impressionisti, imparando a schiarire la sua tavolozza, in seguito i caratteri principali dei suoi quadri furono l’inconfondibile pennellata che rappresenta le sue inquietudini, la sua nevrosi e le sue follie causate dalla sua malattia mentale, l’uso sapiente dei colori che creano e descrivono personaggi ed atmosfere suggestive. La sua pittura è lotta, stupore, amore e lui si consumerà nella sua opera: non è mai stato contento e soddisfatto dei suoi quadri in quanto voglia sempre migliorare cercando di raggiungere la perfezione. Non aveva un carattere comune e per le persone non era molto facile avvicinarsi a lui ed intraprendere delle relazioni. Si è sempre chiesto “che cosa posso fare? e “come posso rendermi utile per la società?”. Lui comincia con un’esperienza caritativa in Belgio tra i muratori, dove decide di vivere in mezzo ai poveri e cerca di aiutare facendo il predi...


Similar Free PDFs