simbolismo, gauguin e nabis PDF

Title simbolismo, gauguin e nabis
Author Benedetta Lui
Course Storia Dell'Arte Contemporanea
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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LEZIONE 2: pittura simbolista, la scoperta del mondo interiore. Simbolismo in Francia, Paul Gauguin e i Nabis Alla base del simbolismo che è senza alcun dubbio un tipo di tendenza artistica e letteraria che punta l’attenzione sulla dimensione non visibile della realtà vi è la dimensione inconscia. Inconscio viene teorizzato da Freud solo alla fine dell’800. È chiaro che questo aspetto è in fase di scoperta anche nella seconda metà dell’800. Freud dice che la persona che conosciamo non è quella che vediamo dall’esterno. L’artista e il poeta non può non essere rimasto affascinato da questo aspetto del reale che appartiene profondamente all’umanità. Stretto legame tra simbolismo letterario e artistico. 1888 Dujardin estende alla letteratura le regole simboliste. Regole legate all’uso del linguaggio. Come nella poesia dei poeti maledetti non si punta più alla descrizione dei soggetti ma l’attenzione è sulle singole parole e sul loro senso evocativo così nella pittura la descrizione più vera della realtà viene sostituita da un linguaggio sintetico fondato sull’uso della linea e del colore e questo aspetto sarà più evidente nella pittura di Chavennes e Gauguin. Manifesto di Aurier alla sua base c’è una distinzione molto esplicita tra questo nuovo modo di esprimere concetti astratti (ideismo) dall’idealismo. Idealismo appartiene anche ad arte di primo 800 (Romanticismo storico), mentre ideismo è nuovo, non è più funzionale ad una rappresentazione imitativa della realtà del mondo ma è funzionale all’espressione di idee. Confronto tra dipinto di Delacroix La libertà guida il popolo, qua vediamo la compresenza di realtà, realismo, scena raccontata con corpi buttati a terra ma esprime l’idealismo della figura della Francia impersonificata attraverso una giovane donna discinta col berretto frigio e la bandiera della Francia in mano. Libertà e amor di patria. La figura simbolica della donna è indiscutibilmente quella rappresentazione e tutti lo potevano capire. Idealismo si serve dell’allegoria per rappresentare temi come amore di patria, senso dell’onore. Nell’ideismo la rappresentazione di idee è più criptica e nascosta. Dipinto di Segantini delle Cattive Madri, donna aggrappata su un albero spoglio, albero invernale, momento dove la natura è assopita con bambino che si aggrappa al seno. Segantini gioca su aspetto umano e della natura e legame tra uomo e natura. Paesaggio dell’Engadina, paesaggio invernale che per lui è rappresentazione della morte. Per lui p negazione della vita, madre che abbandona figlio. Diverse sono le interpretazioni critiche del simbolismo: ha bisogno di un accompagnamento teorico per decifrare i contenuti degli autori simbolisti che descrivono attraverso il simbolismo i contenuti e i caratteri di questi dipinti. Manifesto del Simbolismo di Jean Moréas e A rebours romanzo di Huysman che interpreta il periodo simbolista in termini di decadenza. Parallelismo con d’Annunzio in Italia. I padri di questa nuova estetica sono gli scrittori e poeti (Baudelaire, Mallarmé, Verlaine), che declamavano il tema dell’idea come il punto centrale della loro ricerca letteraria. L’idea è ciò a cui deve tendere l’artista e deve essere sempre rivestita di una forma sensibile, deve essere interpretata da oggetti o da segni. Così come i poeti usavano parole e contenuti per dare spazio alle idee così gli artisti danno spazio alle immagini, aspetti della natura, azioni umane, fenomeni concreti. Un aspetto che è centrale è quello della suggestione cioè queste immagini, questi segni devono essere suggestivi, devono evocare l’idea che l’artista intende esprimere. (citazione di Aurier). Valorizzazione progressiva di pochi elementi e di tutti gli elementi che sono nell’opera. Non c’è nulla che suggerisca queste idee al punto da alterare le componenti formali, cromatiche o grafiche dell’opera. Gustave Moreau, Edipo e la Sfinge. La novità di Moreau non è tanto nel linguaggio perché esso in lui è ancora debitore dell’accademia. Il nudo maschile di EDIPO è accademico e classicista. Cambia il tema del dipinto. Moreau si allontana dalla realtà, si chiude in un mondo sintetico e decadente, dove viveva in protagonista di A Rebour dove si fa riferimento alla simbologia, ai temi sacri. Qua nel quadro abbiamo l’idea che sottende questo mito cioè il confronto tra la ragione e l’irrazionalità,

l’uomo e la belva. La sfinge che provoca Edipo e viene sconfitta. Nel dipinto ci sono dei particolari che affiorano in modo abbastanza inquietante. In primo piano ci sono un piede e una mano, allusione al Golgota, tema della morte nelle crocifissioni antiche che Moreau vuole richiamare. Cita elementi come il vaso antico, la colonna, aspetti che puntano il dito sull’erudizione, il sincretismo, pittura ricca di riferimenti all’antico. L’Apparizione di Moreau: fondo del dipinto realizzato con un’incisione sul pigmento. Aspetto che fa capire come si cominci già a valorizzare il segno, la linea e il colore per il valore stesso di questi elementi e non per quanto essi rappresentano. La linea che porterà quest’attenzione verso la decorazione al liberty. Allontanamento progressivo del disegno e della pittura ad un legame stretto con la rappresentazione. Uso indipendente del colore e della linea. tappa successiva è astrazione dove ogni disegno ha valore per sé stesso. Odilon Redon, forza drammatica ed espressiva di grande qualità che colpì l’attenzione di Huysman che descrive i suoi disegni come “al di fuori di tutto”. Moreau è ancora legato alla tradizione e alla classicità, Redon rinnova l’antico pur citando la testa del Battista ne Il ragno che piange. Ci sono elementi di citazione come il Buddha ma non è citazione esplicita e diretta bensì mitologia reinterpretata e smodata. Molte sue opere sono delle illustrazioni delle Metamorfosi di Ovidio e la letteratura come Edgar Allan Poe. Qua abbiamo idea del sincretismo tra oriente e occidente, modo di dipingere più moderno rispetto a quello di Moreau con l’uso di colore in modo antinaturalistico, non rispondente al colore della natura, elementi decorativi non finalizzati a descrivere un certo oggetto od elemento naturale e possiamo vedere una sorta di anticipazione di quello che vedremo in Gauguin ed espressionismo. Puvis del Chavennes, si specializza nella pittura di decorazione di grandi dimensioni. Molti suoi dipinti di trovano in palazzi grandi come Hotel De Ville o Pantheon. Giovani fanciulle sulla sponda del mare: Il dipinto riassume diversi aspetti della pittura di Puvis de Chavannes, un autore molto conosciuto soprattutto per la pittura murale dove si serve dell'allegoria (specialmente per le scene storiche) e dell'allusione a scene mitologiche. La semplificazione dei soggetti e il linearismo, di ascendenza purista, che caratterizza la pittura murale (che aiuta alla leggibilità delle scene da lontano) si ritrovano anche nei suoi dipinti. Il suo stile maturo, come appare ne Le tre fanculle davanti al mare, deriva quindi da un'estetica decorativa scoperta proprio attraverso la pittura murale. Il paesaggio è spoglio e con pochi elementi che identificano il luogo marino. Le tre fanciulle meditano difronte al mare, ciascuna in una posizione specifica. Nella scena aleggia un senso di mistero, di sospensione spazio temporale. È un'immagine quindi che induce alla riflessione, alla calma, alla meditazione sulle domande più profonde dell'esistenza, sull'equilibrio tra l'essere umano e la natura. Semplificazione della forma di questa composizione che notiamo anche in Sainte Genévieve che osserva la città addormentata. Opera poetica con composizione semplificata. Fernand Khnopff Belga, nazione legata alla Francia. Questi pittori belga affrontano simbolismo con anche degli aspetti caricaturali, vediamo in Pornocrates di Rops, la fortuna bendata condotta dal maiale o Jean Delville con L’amore delle anime, riferimento a Paolo e Francesca. Pittori legati al Salon dei Rosacroce, delle esposizioni organizzate da Sarppes e Dannes, teosofo ed esperto cultore di scienze religiose. Questa attenzione per aspetti che riguardano non la realtà concreta ma la dimensione spirituale sono presenti anche in Mondrian giovane in Evoluzione . Questi contenuti di tipo teosofico sono alla base della progressiva evoluzione dell’arte verso l’astrazione, abbandono completo della imitazione.

Abbiamo parlato dei riferimenti letterati che aiutano i pittori ad allontanarsi da una rappresentazione realistica del mondo. Vediamo l’aspetto musicale che avrà valore determinante per la nascita dell’astrazione. La musica viene espressa in modo magistrale da una poesia di Verlaine “Alla musica”: preferisce il verso dispari; parla della canzone grigia, della sfumatura non del colore. Ascoltando questo concetto di sfumatura ci possiamo riferire a Odilon Redon. Per arrivare ad affrontare il pittore che fa da ponte tra simbolismo e modernismo e avanguardie, Gauguin, vediamo una lettera che scrive al suo collezionista nel 1888. L’artista simbolista crede fortemente nel potere divinatori dell’arte e ha chiara la sua vocazione e collocazione nel mondo. Volontà di rappresentare una realtà parallela. Paul Gauguin Pittore post impressionista che partecipa alle ultime mostre del gruppo impressionista. La ricerca di evasione lo porta in Bretagna a Pont Aven dove già negli anni ‘60 si era formata una colonia di pittori attratti dalla bellezza selvaggia di questo luogo, dal sapore arcaico della sua cultura. Sapore primitivo di cristianesimo e superstizione. Non sarà sufficiente per Gauguin questo luogo dove poteva trovare un rapporto più spontaneo e naturale tra esigenza di spiritualità dell’uomo e natura. Gauguin dopo un viaggio in Martinica sente l’esigenza di andare in queste società non toccate dalla frenesia del mondo occidentale. Primo periodo di evasione: -

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La visione dopo il sermone: Gauguin è già stato in Martinica e torna a Pont Aven. In questo dipinto abbiamo evidenti tutte le novità apportate dalla pittura di Gauguin: le donne all’uscita dalla messa immaginano la scena che hanno appena sentito declamare a messa: la lotta di Giacobbe col l’angelo. Parte in basso a sx: descrizione della realtà e parte in alto a dx è mondo del sogno. Ben separati dal tronco che è espediente linguistico del tutto arbitrario che divide mondo reale da immaginario. Le novità sono dal punto di vista compositivo. Vediamo applicata la sintesi delle forme già vista in Chavannes figura femminile sulla dx è abbozzata non definita. Desiderio di rappresentare la spazialità non secondo i canoni della spazialità rinascimentale che era ancora presente in Moreau ma raggiungimento dell’appiattimento che identifica il modo di dipingere senza spazio prospettico ma prospettiva e spazialità intuitiva. Figure in basso più grandi, in alto più piccole. È un tipo di spazialità già usata nella pittura orientale. Gauguin si interessa a modalità alternative di rappresentazione. La belle Angèle: ritratto di donna bretone con abiti tradizionali. Il ritratto è circoscritto nel cerchio mentre la parte esterna è occupata da una parte decorativa che ricorda gli sfondi delle carte da parati, i motivi orientali e naturalistici. Quello che colpisce l’immaginazione è la presenza di una sculturina, un “idolo” orientale. Gauguin è uno dei primi pittori ad interessarsi dell’arte primitiva. Arte giapponese, dell’antico Egitto. Grande interesse e attenzione di Gauguin per arte precolombiana che veniva considerata solo dal punto di vista etnografico così come si vede in expo del 1878 dove queste opera erano state allestite nella sez antropologica. Gauguin si avvicina a questo tipo di oggetto. Dopo Expo il suo interesse si fa più vivo. La ceramica precolombiana dove vediamo associazione di elemento zoomorfi, antropomorfi colpisce l’immaginazione di Gauguin per possibilità di creare qualcosa di originale e nuovo. Egli vuole recuperare il valore simbolico di quelle dimensioni. Pratica attraverso la ceramica le stesse modalità degli oggetti precolombiani e le inserisce in questo dipinto per mostrare parallelismo tra la moda e quindi gli usi e costumi occidentali della Bretagna, della giovane fanciulla e di queste popolazioni precolombiane. Due civiltà parallele accomunate dal rapporto armonico tra l’uomo, la sua storia, le sue tradizioni e la natura che lo circonda. Il Cristo giallo: uso antinaturalistico del colore che è utilizzato con funzione di tipo espressiva, pre espressionismo, rappresentazione della religiosità panteistica con le donne di

fronte al crocofisso. Ci sono questi crocifissi al centro delle strade nelle rotonde nei campi. Associazione tra colore giallo della campagna bretone e figura di cristo. Icona della religiosità intima delle popolazioni. Negli anni dell’incontro con la Bretagna Gauguin entra in contatto con Van Gogh che viene indirizzato dal fratello allo studio di Gauguin che era già riconosciuto e lo segue in Bretagna. Qui i due danno vita a un rapporto molto stretto. Taglio dell’orecchio di Van Gogh al termine di una lite con Gauguin. La pittura di Van Gogh che aveva iniziato a dipingere nelle località delle miniere in Belgio, qui cambia il modo di dipingere. Qua le sue opere si caricano di colore dando vita ad un’espressività ancora più forte e violenta. Campo di Grano con volo di Corvi dove vediamo corrispondenza tra sentimenti ed emozioni drammatiche dell’esistenza di Van Gogh e l’uso del colore in chiave espressiva. Colore trattato con pennellate lunghe e dinamiche che danno drammaticità del male di vivere. Anni ’90 Gauguin figura molto più solida professionalmente rispetto a Vincent decide di abbandonare mondo occidentale e va a trasferirsi a Tahiti abbandonando la propria famiglia tra 1891 e 93 e secondo viaggio 1895 1901 anno in cui si trasferisce nelle Isole Marchesi dove dipinge costantemente tematiche legate a queste popolazioni. In Dive veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Vediamo unione tra religiosità occidente e oriente, sulla sx vediamo icona di un Buddha col le braccia alzate mentre al centro figura di un giovane Adamo che coglie la mela, ragazze con abiti lunghi e fluenti probabilmente sono fanciulle appartenenti al gruppo dei Nabis che si ispiravano a Gauguin in una fuga dalla realtà moderna in un mondo parallelo e spirituale. Contenuti della tradizione orale. Le donne sulla dx che dialogano, i dialoghi sono la tradizione orale mentre sulla sx la giovane che parla con vecchio, il vecchio si copre le orecchie perché il suo compito comunicativo è finito. I colori sono colori completamente antinaturalistici. Sfondi sfumati che richiamano il mare, idea di sfumato che richiama l’aspetto evocativo della poesia letta all’inizio. I Nabis Gauguin fa scuola, favorisce la nascita di una scuola vera e propria, i Nabis, “profeti”; guidati da Paul Ranson, figura sacerdotale ritratta d Sérusies che nascono a Pont Aven. I Nabis hanno quale teorico del gruppo Maurice Denis secondo cui il quadro non è una finestra aperta sulla natura ma è una superficie piana piena di colori. Una suggestione del genere poneva le premesse di una ricerca artistica astratta. Autoritratto simbolico di Bernard: riferimento a una religiosità. Talismano di Sérusier, realizzato su scatola porta sigari. Passaggio da impressionismo a paesaggio già simbolico ed espressionista con colori innaturali. Sérusier, una sorta di racconto della vita dei Nabis che vivevano nella natura e vestivano con abiti lunghi e fluenti. Vivevano nei boschi sacri, idea di mistero e di natura, “L’incanto al bosco sacro”. Anche nelle teorie stesse di Denis ci sono le premesse per ricerca artistica astratta. Pittura di Denis raccolta in un linearismo e in un gusto per le rispondenze ritmico formali che diverranno soprattutto nei dipinti degli anni 90 vere e proprie trascrizioni figurative di atmosfere allusive e irreali prossime alla poetica del simbolismo letterario. Ci sono degli elementi come il bosco, il sottofondo del bosco dove compaiono elementi decorativi fini a sé stessi che sono le premesse dell’autonomia della forma sulla descrizione che porteranno verso l’esito più alto e completo dell’astrazione....


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