Primo parziale - APPUNTI PRESI A LEZIONE CON IL PROF. DI FILOSOFIA DEL DIRITTO (CORSO A-L) BELVISI PDF

Title Primo parziale - APPUNTI PRESI A LEZIONE CON IL PROF. DI FILOSOFIA DEL DIRITTO (CORSO A-L) BELVISI
Course Filosofia del diritto
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Filosofia del diritto12-02-Verso una teoria costituzionalista deldirittoSe parlo di diritto positivo, escludo un diritto che non è positivo: il diritto naturale. Ma questo non significa che non esista una relazione tra le due tipologie di diritto.“Verso una teoria costituzionalista del diritto” = Co...


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Filosofia del diritto 12-02-2018

Verso una teoria costituzionalista del diritto Se parlo di diritto positivo, escludo un diritto che non è positivo: il diritto naturale. Ma questo non significa che non esista una relazione tra le due tipologie di diritto. “Verso una teoria costituzionalista del diritto” = Costituzione come norma suprema dell’ordinamento giuridico (perché questa non è una norma come le altre, ha specificità e caratteristiche che la rendono differente. Così non è per altre teorie.)

La grande divisione: diritto positivo e diritto naturale Diritto positivo:   

Positum, posto. Prodotto da un qualcuno, per esempio il legislatore. Prodotto = è un artificio, non è naturale È valido perché prodotto dall’uomo (la sua fonte di validità è un’autorità umana)

Diritto naturale: 

Prevede diverse fonti di validità, a seconda della concezione cui si fa riferimento.

1. CONCEZIONE NATURALISTICA: per UIpiano (170-228 d.C.) la legge naturale è ciò che la natura insegna a tutti gli esseri viventi. Egli pensava, come legge di natura, in particolare agli istinti dell’uomo che facevano sì che in natura vigesse la legge del più forte. Versione realistica della concezione naturalistica del diritto naturale: una versione precedente di questa concezione naturalistica che riprende la legge del più forte è quella di Trasimaco, filosofo pre-socratico del V secolo a.C., che diceva che la giustizia è l’utile del più forte, indipendentemente dalla suddivisione di regimi buoni o cattivi. 2. CONCEZIONE VOLONTARISTICA: il diritto naturale trova la sua validità nella volontà di Dio (cosa egli stabilisce, per esempio i Dieci comandamenti). ESEMPIO. Ockham (1290-1349): “Dio può mutare il bene in male e il male in bene”. Si tratta di una volontà assoluta. Inoltre, il diritto prodotto dall’uomo deve essere conforme al diritto divino e quindi al diritto naturale per essere un diritto positivo valido (rapporto gerarchico). 3. CONCEZIONE RAZIONALISTICA: il diritto naturale trova la sua fonte di validità nella ragione. Di questa concezione, abbiamo due versioni: versione cristiana (S. Tommaso: fonte di validità è la ragione di Dio) e versione laica (Grozio: fonte di validità è la ragione, partecipano della stessa ragione sia Dio che gli uomini). Anche per questa concezione (in generale), il diritto naturale è superiore al diritto positivo.

La tragedia di Antigone (Sofocle) (IV secolo a.C.) Caratteristica della tragedia:  

Il nucleo logico è il fatto che ci sono due parti che litigano ma ognuna delle due ha una porzione di ragione, quindi il tragico è irrisolvibile. Sangue: a Tebe ritorna Edipo che vagabonda per la Grecia perché è stato allontanato dalla propria famiglia visto che un sacerdote aveva predetto che sarebbe stato portatore di grandi nefandezze. Ad un bivio in cui una delle strade portava a Tebe, Edipo incontra un vecchietto su un carro e si mettono a litigare per questioni di precedenza, quindi Edipo lo ammazza. Arriva a Tebe, viene accolto nella reggia, dopo un po’ di tempo, vista la scomparsa del marito di Giocasta, questa si ritiene libera e sposa Edipo. Quando egli scopre che si è sposato con sua madre e che da sua madre ha avuto altri quattro figli, impazzisce di dolore, si accieca e se ne va da Tebe. Il re non c’è più quindi il fratello di Giocasta prende la reggenza in attesa che i due fratelli crescano e si decida chi dei due deve salire al trono. Cresciuti, essi non si mettono d’accordo: Polinice forma un esercito e porta guerra a Tebe. Sul campo di battaglia essi si sgozzano a vicenda e muoiono. Antigone decide di dare sepoltura ai fratelli in quanto fratelli, in quanto del suo stesso sangue. Tuttavia Creonte aveva emanato un editto con cui i cadaveri dei nemici non dovevano essere sepolti, dovevano restare lì come avvertimento. Antigone ribadisce la sua volontà = SCONTRO tra DIRITTO POSITIVO (editto) e DIRITTO NATURALE (leggi non scritte) Diritto posto da Creonte: è arbitrario e quindi contingente: se muta la volontà del legislatore, muta anch’esso. Quindi non è necessario. Leggi non scritte: inalterabili e fisse, sono leggi a cui sono soggetti addirittura gli dei. Sono leggi innate, increate. QUINDI Il diritto naturale è superiore al diritto positivo.

13-02-2018

La concezione giusnaturalista di impronta naturalistica è diritto naturale perché la fonte è la natura dell’uomo. Dove sta la natura nella concezione volontaristica? Perché il diritto la cui fonte è Dio è diritto naturale? Dio ha creato la natura. Nel diritto naturale di impronta razionalistica dove sta la natura? La ragione viene concepita come l’essenza della natura del legislatore (Dio o uomo).

Concezione razionalistica del diritto naturale Versione cristiana (S. Tommaso) e versione laica (Grozio)

San Tommaso

(1225-1274)

Scrive la sua opera più importante, la “Summa Theologiae” (Enciclopedia Teologica), tra il 1265 e il 1274. Epoca in cui S. Tommaso scrive la Summa: Medioevo, dopo i c.d. “secoli bui”, vissuti sotto la tappa del terrore del Giudizio Universale. Dall’XI secolo in poi rifiorisce il Medioevo: rifioriscono le attività intellettuali, produttive, lavorative, rifiorisce la politica, tutti i settori della cultura della vita degli uomini medievali riprendono vigore, quindi nascono le università, rinasce la cultura occidentale attraverso il contatto conflittuale ma proficuo con la cultura arabo-islamica = un esempio è San Tommaso: egli è un filosofo neo-aristotelico: riprende Aristotele. Aristotele Natura: per i greci e per Aristotele, c’era il problema di sapere se le cose che esistevano nel mondo fossero per natura o per convenzione (sono artificiali, prodotto dell’uomo). La città-stato è per natura o per convenzione? È per natura perché, per Aristotele, l’uomo è essere politico, socievole. Egli sta in società, e la società sta nella città-stato. Per convenzione saranno, eventualmente, le forme di governo, le forme di costituzione. Stato: è qualcosa di naturale perché l’uomo è essere che vive in società e lo Stato è società. Fine: tutto ciò che è naturale ha un fine (anche per S. Tommaso). Il fine dell’uomo è la vita buona e nella polis, in quanto l’uomo essere sociale, egli può vivere al meglio rispondendo alla sua natura = l’entità politica, lo Stato, è quella in cui si realizza al meglio il fine dell’uomo. Polis come entità sociale perfetta: la polis come società è anche un’entità sociale perfetta, compiuta, completa: dal punto di vista economico è autarchica, autosufficiente = l’uomo nella polis può trovare per la sua sussistenza tutto ciò che non può trovare nella sua domus, casa, quindi garantisce al meglio le condizioni di vita dell’uomo.

Tipi del diritto naturale per San Tommaso San Tommaso individua quattro tipi di diritto che sono esposti in modo gerarchico (quadripartizione della lex). 1) LEX ETERNA: la ragione di Dio. Dio e Ragione sono la stessa cosa. In quanto lex naturale, ha come fine la vita ultraterrena. 2) LEX DIVINA: diritto divino disposto dalla volontà di Dio, per esempio i Dieci Comandamenti (concezione volontaristica della lex divina). Questa volontà resta razionale e non assoluta come per Ockham, per cui il bene non può diventare male se non con una certa giustificazione. Rimanda a regole che hanno il fine di condurre l’uomo dalla vita della terra nella vita dell’aldilà = rendono possibile, se seguite, la salvazione eterna. 3) LEX NATURALIS: ricavata dalla lex eterna. È la porzione di diritto eterno che l’uomo, in quanto creato ad immagine e somiglianza di Dio e quindi possedendo una piccola parte di ragione rispetto al tutto di ragione che è Dio, riesce a cogliere la LEX ETERNA = Diritto naturale come piccola ed infinitesima parte della LEX ETERNA. 4) LEX UMANA: diritto positum, frutto della volontà dell’uomo. Serve al governo dell’uomo all’interno della polis, della società cristiana (Sacro Romano Impero), è la legge posta e imposta da re e imperatori.

Legge: regola e misura del comportamento dell’uomo, la deve seguire perché dà un orientamento per agire o per astenersi dal farlo. È un’ordinazione, un porre in ordine, operato dalla ragione. Rapporto tra lex naturalis e lex umana: la lex umana, se non corrisponde ai dettami del diritto naturale, non è vero diritto ma diritto illegittimo = rapporto gerarchico. Legge corrotta: se la legge è corrotta (arbitraria, frutto di una volontà distorta), non deve essere obbedita? Comunque la legge va obbedita, perché il Male, il disordine, confusione e rivolte che ne seguirebbero porterebbero molto più Male che quello che fa la legge ingiusta. Il diritto è concepito come moralmente obbligante, obbligatorio, quindi non c’è una vera differenziazione tra diritto e morale (introdotta da Kant, 1800). Come ricavare dal diritto naturale il diritto positivo? 1) PER DEDUZIONE DI PRINCIPI: dal principio di giustizia si ricavano le norme che specificano come ci si comporta in modo corretto. 2) PER SPECIFICAZIONE: da una regola del diritto naturale, chiarisce la misura della punizione di un determinato comportamento illecito. Esempi: Dal diritto naturale si ricava il diritto internazionale (ius gentium): DEDUZIONE Dal diritto naturale si ricava il diritto civile (ius civilis): SPECIFICAZIONE

Ugo Grozio: il diritto naturale

(1583-1645)

La sua opera principale è “De iure belli ac pacis” (Del diritto della guerra e della pace), è un trattato di diritto internazionale e, al suo interno, egli affronta la questione del diritto naturale. Inquadramento storico del XVI secolo: periodo posteriore alla scoperta dell’America, quindi da circa un secolo si sono formati in Europa gli Stati (Inghilterra, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda), staccati dal Sacro Romano Impero. Sono potenze coloniali = guerra sui mari, nel Sud e Nord America = periodo di guerre per la colonizzazione. In Europa in quegli anni c’erano le guerre di religione (ecco perché Grozio scrive un trattato internazionale). La situazione interna europea (guerre di religione) viene risolta con la Pace di Vestfalia (1648), che sostituisce il principio - che aveva provocato le guerre di religione - per cui i sudditi dovevano avere la stessa fede del loro re con il principio della tolleranza: sopportare un male che è meglio sopportare per non peggiorare le cose. Con la Pace, inoltre, si chiarisce che il Sacro Romano Impero non esiste più, esistono gli Stati, e questo sistema si consolida con la Pace di Vestfalia. Nel frattempo si entra anche nel Moderno: nascono, in molte discipline, concezioni diverse che cercano di svincolarsi dalla religione (Galileo, ambito della scienza, dell’economia, del diritto), tra gli Stati che si sono affermati si diffonde il principio del “NON RICONOSCO ALCUN SUPERIORE”: né Dio, né il Papa. DOMANDA: Come costruire regole (diritto internazionale) che stabiliscano quale sia la guerra giusta e quella ingiusta? Occorre il diritto naturale, che è frutto della ragione, di un’entità che è un’autorità superiore a quella dell’uomo e di cui però l’uomo partecipa. Ecco perché nel trattato di diritto internazionale c’è il diritto naturale. Tutti gli esseri razionali devono cogliere e obbedire al diritto naturale. In San Tommaso c’è un’identificazione tra Dio e Ragione.

Grozio scinde Dio e Ragione: “anche se attraverso una supposizione malvagia, noi supponessimo che Dio non esistesse, il che è una bestemmia, esisterebbe la Ragione” = la Ragione è un’entità separata da Dio. Infatti, Dio rispetta i principi della Ragione perché neppure lui li può smentire. Dio dispone il bene perché il bene è razionale, e lui è conforme alla Ragione = I principi di Ragione sono autonomi, indipendenti da Dio. RISPOSTA: Principio di giustizia del diritto naturale da cui parte Grozio per fondare il diritto internazionale: “i patti sono da rispettare”: da un principio di Ragione, attraverso lo sviluppo logico (deduzione o specificazione), si ricava un sistema di diritto naturale che darà la base al diritto internazionale che diventa positivo, fondato però razionalmente. Diritto come espressione della retta ragione (uso corretto della ragione), e quindi è collegato col bene. Grozio distingue tre tipi di diritto (tripartizione gerarchica): 1) DIRITTO NATURALE: diritto di ragione, è razionale. 2) DIRITTO DIVINO: posto dalla volontà di Dio. 3) DIRITTO POSITIVO, UMANO: posto dall’autorità politica dello Stato. Diritto divino e diritto positivo corrispondono a concezioni volontaristiche del diritto. In San Tommaso al vertice c’era la lex eterna, Ragione di Dio, qui al vertice c’è l’opera della Ragione, indipendente da Dio = il diritto voluto da Dio è al secondo posto: RIVOLUZIONE, Grozio rende autonomo il pensiero giuridico dalla religione. Egli entra nel Moderno. Però anche lui è un uomo della sua epoca, ha un retaggio aristotelico: la polis era per natura. L’uomo era un animale sociale e ciò che non era per natura (quindi per convenzione, prodotto per contratto, patto) era sia il governo, sia i singoli istituti giuridici (es.: proprietà).

Le scienze Copernico: primo studioso che comincia a capire che le cose come sono dette nelle Sacre Scritture in relazione al movimento degli astri non funzionano. Secondo i suoi calcoli matematici, era la Terra che girava intorno al Sole e non viceversa. Copernico non era in Italia, Galileo sì e per questo rischia: non può dire che, secondo calcoli ed esperimenti col cannocchiale, ciò che è scritto nelle Sacre Scritture è falso. Per questo è costretto ad abiurare. Francesco Bacone: contemporaneo di Galileo. La rivoluzione copernicana di Bacone Concezione classica della scienza: scienza è sapere, era un’attività fine a se stessa, contemplativa, di studio, di sapere per il sapere. Nuova concezione della scienza (Bacone): la scienza, il sapere non serve a niente se non viene applicato, se non è scienza applicata, se non è tecnica = a partire da Bacone si affermano ingegneria, arti meccaniche, arti della guerra. LA SCIENZA E’ TECNICA, SAPERE APPLICATO. Galileo: scienza come scienza sperimentale. 14-02-2018

Clima culturale in cui viveva Grozio: guerre di conquista, tra potenze europee, di religione = grande necessità di pace, per questo Grozio scrive, nel 1624, “De iure belli ac pacis”.

Pochi anni dopo questo testo che dà inizio alle dottrine moderne del diritto naturale laico, c’è la pace di Vestfalia nel 1648 = fondazione del mondo internazionale moderno, si fonda sul principio per cui gli Stati sono indipendenti e autonomi all’interno del loro territorio di competenza. Si ha, quindi, una legittima spartizione del mondo in Stati, si pone fine all’idea del Sacro Romano Impero. Altro principio che si afferma con la pace di Vestfalia: i sudditi condividono la stessa religione del re = i re cambiano e i sudditi cambiano religione. La religione non è più una questione di fede quanto di politica. 1576: Bodin stabilisce il principio per cui “i principi devono avere un rapporto con i loro sudditi che prescinde dalla religione” = il principio che regola tale rapporto è un principio di FEDELTA’, non di fede. Di obbedienza al re, a cui non interessa se chi ubbidisce sia cattolico, protestante, ecc. Contesto filosofico in cui Grozio si muove: quando egli mette come ipotesi assurda e fraudolenta che Dio possa anche non esistere e in quel caso comunque le regole della ragione sarebbero valide, egli non viene bruciato, ma chi rischia di esserlo (1633) è Galileo Galilei, il quale viene costretto ad abiurare il fatto che le verità scientifiche acquisite tramite un metodo sperimentale possano smentire la Bibbia: il centro dell’universo biblico è la Terra. Il centro del mondo medievale era la religione, quindi i testi sacri, che governavano anche la scienza, l’economia. In questi anni, col procedere della scienza, si fanno scricchiolare le basi teologiche dell’universo sociale (escluso quello religioso) = si iniziano a differenziare gli ambiti della vita (religione e politica, scienza, economia ecc.). Il mondo moderno sta nascendo e nasce quando tiene le sfere dell’attività umana separate dalla religione.

Metodo scientifico Cartesio: metodo del dubbio ontologico (mettere tutto in dubbio fino ad arrivare ad una verità evidente). Bacone: contribuisce a fondare la scienza moderna, è il caposcuola dell’Empirismo inglese = la conoscenza non ha senso se non ha dei riferimenti empirici; non solo osservazione della realtà ma applicazione della scienza, la scienza non è scienza se non viene applicata (diverso da scienza come teoresi, contemplazione delle cose vere, giuste ed eterne per i filosofi classici). Siamo alle soglie della rivoluzione conoscitiva dell’Illuminismo e della Rivoluzione Industriale. Ricaduta di queste concezioni nel giusrazionalismo illuministico I giuristi e filosofi illuministi avevano appreso la lezione metodologica degli scienziati e dei filosofi della scienza per cui senza metodo non si ottiene nulla, senza una corretta applicazione della ragione (razionalisti). Quindi nemmeno i principi naturali di giustizia, quindi nessun diritto naturale.

Filosofi e giuristi sistematici Immaginiamo il sistema come se fosse un triangolo: al vertice c’è il principio di giustizia. Il sistema è perfetto: col METODO GEOMETRICO si costruiscono le relazioni tra i concetti giuridici e i principi giuridici del diritto naturale, in modo che esso sia senza lacune, vuoti logici. Sono tutti punti di connessione che seguono proporzioni geometriche e ci segnalano il fatto che, per esempio, tra il concetto di proprietà e quello di possesso ci sia una

connessione: attraverso un ragionamento logico che pone in connessione i vari concetti giuridici, si può vedere all’interno del reticolo risultante i punti di connessione e le relazioni che si possono sviluppare = SISTEMA. Serviva ai GIUSNATURALISTI perché si partiva dalla prima verità di ragione , il principio di giustizia (per Grozio “i patti devono essere osservati), e da qui lui ricavava il rispetto della parola data, dei contratti, non dire le bugie = una rete di cose che si collegano in rapporti, a partire da pochi concetti fondamentali di giustizia. A partire dai principi del diritto naturale, da lì in poi cominciava, per Grozio, il diritto delle genti (internazionale). Era un diritto positivo, giustificato dal diritto naturale che gli stava sopra. = METODO della CONOSCENZA delle COSE SCIENTIFICHE: 1. Dubbio 2. Individuazione di autoevidenze 1) LEIBNIZ: 1667, scrive “Il nuovo metodo per insegnare ed apprendere la giurisprudenza”. Egli inserisce in questa trattazione del diritto naturale l’idea per cui il diritto naturale debba essere un sistema (sistema = costruzione utilizzando a modello la scienza della geometria, cioè delle proporzioni). Il sistema è una figura geometrica piramidale, con un vertice, il primo principio di giustizia [“i patti devono essere rispettati”], e a seguito si costruiscono le proporzioni giuridiche tra concetti e istituti. È un sistema perfetto, non ha lacune, vero (il metodo dà la verità), giusto (principio di giustizia autoevidente), bello (completo) e quindi anche eterno, poiché se è perfetto e compiuto sta aldilà dei tempi. 2) PUFENDORF: 1672, scrive “De iure naturae et gentium” (Il diritto della natura e il diritto internazionale). Batte sull’idea della sistematicità. Il suo problema è quello di riuscire a costruire un sistema organico del diritto naturale in modo che, tramite il metodo matematico, si riesca a fornire le basi del diritto positivo. I sistemi di diritto naturale volevano fornire la base per la costruzione del diritto positivo = il diritto naturale forniva dei criteri per colmare le lacune. Diritto positivo vigente all’epoca: attualizzazione, modernizzazione del diritto romano. Veniva inteso come ratio scritta, era il diritto che aveva raggiunto il massimo grado di raffinatezza attraverso il Corpus Iuris Civilis. Era l’esempio da cui partire per costruire il sistema del diritto positivo. Il diritto romano è il sostrato giuridico che vale per la cultura giuridica europea continentale. Due sistemi di diritto: common law (diritto consuetudinario) e civili law (diritto statuito, scritto). Questi filosofi hanno il problema non solo della concezione di un diritto naturale completo e quindi applicab...


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