Psicologia Generale - riassunto del manuale + appunti e slide PDF

Title Psicologia Generale - riassunto del manuale + appunti e slide
Author angelica battaglia
Course Psicologia Generale
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Psicologia generale Capitolo 1 Definizione: la psicologia è lo studio scientifico dei comportamenti e dei processi mentali. Lo studio comprende non solo ciò che le persone fanno, ma più specificamente i loro pensieri, emozioni, sensazioni, processi di ragionamento, le motivazioni che li spingono ad agire, lo sviluppo, l’apprendimento delle conoscenze e delle competenze, l’interazione con l’ambiente fisico e sociale. Dunque, gli psicologi cercano di descrivere, predire e spiegare il comportamento e i processi mentali per aiutare a cambiare e migliorare la vita delle persone e il mondo in cui esse vivono. In quanto scienza, la psicologia è in grado di fornire risposte valide e legittime grazie all’utilizzo dei metodi scientifici (modelli teorici e tecniche e metodi di intervento specifici). Le radici della psicologia possono essere ricondotte agli antichi greci e romani. Infatti, gli oggetti di studio della psicologia sono indagati dalla FILOSOFIA e dalla NEUROFISIOLOGIA, da esse la psicologia si è progressivamente distaccate. • •

Filosofia: passaggio dallo studio della mente sul piano filosofico allo studio della relazione tra mente e corpo sul piano naturalistico; Neurofisiologia: passaggio dallo studio del cervello sul piano meramente fisiologico allo studio dell’unità cervello-mente e delle sue interazioni con l’ambiente.

✓ CARTESIO suddivide la realtà in due istanze: res cogitas (mente) e res extensa (corpo) Nasce in questo modo il DUALISMO: un corpo che ha materia e una mente che è pensante; ma pur essendo distinti c'è comunicazione tra i due tramite la ghiandola pineale (epifisi) ✓ GALL (1758-1828): propone una visione modularistica (ovvero una visione parcellizzata, diversa da Fodor) delle funzioni psichiche che vengono collegate a zone precise del cervello. VISIONE MODULARISTICA: le nostre funzioni psichiche sono localizzate in diverse sedi del cervello Da qui nasce la FRENOLOGIA: • le facoltà cognitive sono localizzate in una sede cerebrale • Una dotazione innata sviluppa la sede cerebrale che si deforma • Valutando la morfologia del cranio era in grado di capire le doti e le abilità Molti anni dopo le neuroscienze hanno mostrato che alcune aree si occupano di facoltà precise e che l'esperienza modifica il nostro cervello ma globalmente la forma rimane la stessa (Gall ha avuto quindi intuizione)

✓ FECHNER (1860): pubblica elementi di psicofisica in cui si parla del rapporto tra mente e corpo. Era interessato dal rapporto tra uno stimolo esterno e la sensazione soggettiva della persona che lo percepisce. Lui vuole fondare una scienza esatta e formula così la legge di Fechner R=k log S dove R (sensazione) è data da una costante moltiplicata da un logaritmo. QUINDI dimostra che gli eventi mentali possono essere misurati in relazione alle cause fisiche; stabilisce la psicofisica come uno dei metodi centrali per la nascente psicologia. 1

✓ HELMOLTZ (1866): studi sulla percezione visiva e uditiva (ambito concreto della percezione) • Maestro di Wundt • Formula la legge delle INFERENZE INCONSCE: la percezione è soltanto indirettamente collegata agli oggetti (noi partiamo da dati concreti frammentari ma poi integriamo con conoscenze pregresse, inferiamo su ciò che percepiamo)

Oggetto di studio: studio scientifico del comportamento e dei processi mentali, dell’essere vivente nel suo rapporto con l’ambiente, mentre lo esperisce, vi agisce e lo rappresenta. QUINDI La psicologia si occupa dell’unità mente-cervello delle sue relazioni con il comportamento dell’essere umano inserito nel suo ambiente fisico e sociale. Gli psicologi, il cui intento comune era di capire e spiegare il comportamento umano mediante metodo scientifico, hanno sviluppato molti approcci.

: Wundt fonda il primo laboratorio di psicologia sperimentale, in questo modo la psicologia diventa scienza distaccandosi dalla filosofia STRUTTURALISMO: si propone di scomporre la mente nei processi psicologici di base (chimica mentale) a partire dai quali poi vengono costruiti i processi superiori. Vuole scomporre i processi in elementi fondamentali (approccio elementarista): i fatti psichici vengono considerati come la somma di elementi semplici che li compongono. APPERCEZIONE: attività mentale di base che mi permette di definire lo stimolo, processo che parte da una sensazione fisica a cui si aggiungono altre conoscenze pregresse Oggetto di studio: l’esperienza IMMEDIATA (= non mediata, spontanea) ovvero il “contenuto di coscienza” che il soggetto aveva riguardo alla sua attività mentale conscia. Scopo: cogliere la variazione dell'esperienza immediata al variare dello stimolo Metodo di ricerca: con INTROSPEZIONE (ovvero la capacità di lettura di un individuo) è possibile comprendere come le sensazioni di base si combinano per produrre la nostra percezione del mondo. Come si procede? La persona viene sottoposta ad uno stimolo e le viene chiesto di descrivere con parole proprie e il più dettagliatamente possibile quali siano le sue sensazioni al riguardo e cosa prova in quel preciso momento. Il metodo presenta dei limiti: • Non tutti gli individui hanno la capacità di fare un lavoro di introspezione es. bambini, malati mentali • Soggettività e impossibilità di accedere alle introspezioni altrui (giudizi soggettivi= non posso avere accesso diretto ma mi devo fidare di ciò che il soggetto dice)

Pubblica Principles of Psychology: dà avvio all'approccio funzionalista L’attenzione alla funzione piuttosto che ai processi è data dagli studi di Darwin: le attività psichiche subiscono un’evoluzione per selezione naturale e un ruolo determinante è dato dall’adattamento dell’individuo all’ambiente. QUINDI i processi mentali sono frutto dell'evoluzione (visti come tratti vincenti) e devono essere studiati in toto non frammentari: hanno un senso nella loro interezza. QUINDI diviene rilevante studiare non tanto gli elementi stabili che costituiscono la coscienza ma i suoi cambiamenti e le sue funzioni nell’adattamento dell’uomo all’ambiente 2

FUNZIONALISMO: si concentra su ciò che “fa” la mente e su come “funziona” il comportamento. Non interessa il contenuto di pensiero ma a cosa servono i processi, la loro funzione. La coscienza, dunque, viene definita come stream of counsciousness, un flusso dinamico continuo di esperienza non scomponibile in elementi. • Dà importanti contributi alla psicologia evolutiva (ontogenesi) e della psicologia animale (filogenesi) • Impostazione pragmatica: non pura ma psicologia applicata cioè attenta all'impatto sulla vita reale (es. costruzione di test psicologici, psicologia del lavoro)

Significato: "tutto" o "essenza" Nasce in Germania a inizio 1900 Si ispira a Brentano che distingue la realtà fisica (quella del mondo così com’è) dalla realtà fenomenica (ovvero come appare al soggetto) • Approccio anti-elementarista: i fenomeni psichici vengono considerati unitari e non scomponibili nei singoli elementi (opposto di strutturalismo) QUINDI i fenomeni devono essere studiati nel tutto "il tutto è più della somma delle parti": studio più dal tutto che dai singoli elementi messi insieme • Area di studio: percezione e pensiero • Ruolo esperienza: non può determinare i processi di base ma influisce sull'orientare in una direzione o in un'altra • Prospettiva innatista: riconosce l'impatto delle dotazioni innate però l'esperienza è importante perché lavora a indirizzare la percezione Es. segmenti che prendono la forma di E: l'esperienza influisce sulla dotazione innata • •

Il fondatore della scuola viene considerato Wertheimer, noto per la sua definizione di moto apparente (stroboscopico) che richiede al processo percettivo di compiere un’organizzazione percettiva globale. (= non si vede una sequenza di immagini statiche ma un insieme unico in movimento) QUINDI la Gestalt si concentra sulla totalità percettiva: ciò significa che, considerati insieme, gli elementi base che compongono la nostra percezione degli oggetti producono qualcosa di più forte e più significativo degli stessi elementi presi singolarmente. Es. configurazioni ambigue: non possiamo vedere mai contemporaneamente le sue rappresentazioni (es. immagine anatra-coniglio) Una parte della gestalt si concentra sul concetto di apprendimento Kholer: apprendimento per insight: intuizione che ristruttura gli elementi del campo fenomenico (contesto del problema) e li riorganizza in una diversa struttura globale per arrivare alla soluzione del problema (= "lampadina che si accende all'improvviso") Es. scimmia in una stanza con casse di legno e banane appese al muro: all'improvviso ha l'insight e impila le casse (scimpanzé problem solving) • Metodo fenomenologico sperimentale Valuta il cambiamento della percezione del soggetto (fenomeno) al variare delle caratteristiche fisiche dello stimolo • Diverso dal funzionalismo: la gestalt è interessata a capire come una configurazione globale sia più significativa delle singole parti • •



Pubblica l'interpretazione dei sogni dove introduce la sua teoria sulla mente e il comportamento umano Si fonda sul concetto di INCONSCIO

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Metafora dell'iceberg come mente umana: ha una parte visibile (parte conscia) molto piccola rispetto la parte sotto il mare (parte inconscia) in cui si celano i desideri non rivelati, le passioni e i conflitti tra dovere e piacere. Freud ipotizza che alla base dei disturbi mentali siano riscontrabile un conflitto tra richieste psichiche opposte. • Conflitto tra principio di piacere e principio di realtà: necessità di soddisfare il piacere interno VS necessario confronto con il mondo reale • Conflitto tra pulsione sessuale e pulsione di autoconservazione • Conflitto tra pulsione di vita e pulsione di morte La mente è suddivisa in 3 istanze: • ES • IO soltanto l'io è vicino alla parte conscia • SUPER IO Come operano? • ES più istintiva, agisce secondo il principio di piacere: vuole tutto e subito • SUPER IO è l'istanza morale che ambisce alla perfezione: conosce ciò che è eticamente corretto • IO fa da mediatore L'inconscio è il vero motore della psiche umana: ciò che l'uomo fa è dovuto dai motori inconsci che agiscono al di fuori della sua consapevolezza. PERO' l'inconscio alcune volte si fa vedere es. sogni, lapsus, incidenti casuali e ironia La risoluzione del conflitto è possibile attraverso l’indagine dell’inconscio.

Pubblica un articolo in cui annuncia un'inversione di rotta della psicologia COMPORTAMENTISMO • oggetto di studio: solo il comportamento è osservabile perché solo così si può essere certi dell'obiettività della ricerca. I meccanismi interni della coscienza sono ritenuti dal comportamentismo impossibili da osservare direttamente e da misurare obiettivamente. QUINDI il comportamento è l'unica cosa oggettivabile e osservabile dall'esterno • Metodo: osservazione e manipolazione sperimentale (= manipolo le condizioni e vado ad osservare il comportamento) l'introspezione non può avere un ruolo perché non osservabile (= non posso fidarmi di ciò che il soggetto dice) Noi abbiamo nella realtà degli stimoli che arrivano alla nostra mente, vengono elaborati e generano una risposta che posso osservare, MA non posso osservare la mente, black box (= riconoscono la presenza di processi cognitivi ma essi non rappresentano l'oggetto) QUINDI l’organismo è una scatola nera all’interno della quale non è possibile entrare, tanto meno mediante l’introspezione che non è un metodo scientifico poiché l’osservatore coincide con l’osservato. Lo psicologo può studiare sole le associazioni: STIMOLO (mondo fisico esterno) RISPOSTA (comportamento osservabile dal soggetto) Dunque, può misurare come dipende il variare delle risposte del soggetto al variare degli stimoli. • Area di studio: apprendimento (= fornisco degli stimoli e dopo osservo il comportamento ovvero quanto è stato appreso) Paragone tra mente e tabula rasa: nasciamo con la mente svuotata come una lavagna su cui verrà scritto tramite esperienza e apprendimento. (Watson riteneva che fosse possibile ottenere qualunque tipo di comportamento desiderato controllando l’ambiente di una persona) • Cambiando l'ambiente della persona, posso fare di essa ciò che voglio attraverso la manipolazione QUINDI nulla è innato e tutto è determinato dall’ambiente. In che modo l'esperienza determina l'apprendimento? • Condizionamento e rinforzo 4

Es. il piccolo Albert: un topolino bianco viene avvicinato ad Albert che si incuriosisce, mentre gioca il ricercatore genera un suono fortissimo: il bambino si spaventa e piange. Cosa accade? Da questo momento il bambino avrà paura dei topolini bianchi perché associa il rumore al topolino e per questo piangerà ogni volta che vedrà qualcosa che ne richiami la forma. (ha subito una manipolazione sperimentale)

Nasce all’interno del comportamentismo, mettendo in discussione il rigoroso divieto di interessarsi di ciò che si frappone tra gli stimoli e le risposte. Si inizia a ipotizzare la necessità di considerare l’esistenza di processi interni all’organismo, non rilevabili a livello di comportamento, ma necessari per spiegarlo. QUINDI S – O(organismo) – R • • •

Hull: variabili intervenienti (variabili riferite a processi interni al soggetto che si ipotizza influenzino il comportamento) Hebb: assembramenti neuronali (gruppi di neuroni dotati di attività autonoma che fanno sì che il comportamento venga coordinato e regolato in una sede neuronale centrale) Tolman: mappe cognitive (rappresentazioni mentali interne all’individuo organizzate in base a relazioni spaziali nell’ambiente)

COGNITIVISMO • Si distacca dal comportamentismo perché dà valore ai processi mentali. La mente non è più passiva, tabula rasa, ma un elaboratore che verifica la congruenza tra piano intenzionale e risultato dell'azione effettuando opportune correzioni ( = pianifica l'azione e osserva se il risultato finale è quello ricercato) • Modello tote: modello iterativo di problem solving (si basa sull’idea di una causalità circolare superando l’idea della sequenza lineare stimolo-risposta del comportamentismo) test: ho un problema e verifico come sta il sistema al momento dell'arrivo dello stimolo operate: faccio un'azione che produce un cambiamento test: devo vedere lo stato di sistema dopo l'operazione exit: se c'è una discrepanza tra intento e risultato, ripeto operate finché non raggiungo lo stato desiderato ed esco Neisser si incentra sull’analogia mente-computer (Human Information Processing HIP) • Metodo di ricerca: simulazione del comportamento La simulazione intende riprodurre attraverso il computer le operazioni mentali che si ipotizza intervengano nell’esecuzione di un certo compito da parte dell’uomo. Attraverso la simulazione del comportamento ci si propone di costruire un modello di come agisce un operatore umano. Vantaggi metodologici: • Costruire ipotesi ben definite • Possibilità di studiare i processi mentali interni (gli stati mentali sono ritrascritti nelle istruzioni del programma da far eseguire al computer che possono essere manipolate a piacere) • Possibilità di variare, correggere, manipolare il processo in esame introducendo modificazioni e studiandone gli effetti. Critiche: • Allontanamento della ricerca psicologica dai reali processi della vita quotidiana a vantaggio di sole indagini di laboratorio e di simulazione • Si cerca di reintegrare nei processi intellettivi il ruolo esercitato dal contesto ambientale 5

COGNITIVISMO ECOLOGICO: afferma la funzione adattiva della mente in funzione dell’ambiente. Viene sottolineata la necessità di studiare il rapporto complementare uomo-mondo all’interno di un unico ecosistema. SCIENZA COGNITIVA: intende occuparsi di problemi comuni agli studiosi dell’intelligenza naturale e a quelli dell’intelligenza artificiale. • Scopo: stabilire come le conoscenze sono codificate dalla mente, della quale si indaga l’architettura funzionale. • Fine: descrivere la struttura astratta che permette la realizzazione di certe funzioni intellettive, prescindendo dalla sua base materiale. Si distinguono due teorie: ✓ MODULARISMO (Fodor): si ritiene che il comportamento di un individuo sia determinato dalla sua struttura mentale, la cui attività consiste nell’elaborare rappresentazioni interne. Devono esserci nel soggetto degli apparati (trasduttori) che convertono gli stimoli ambientali in un formato tale che questi possano essere trattati come rappresentazioni. Fodor distingue i sistemi di input (elaborano le informazioni che ricevono dagli apparati di trasduzione in modo automatico. A ciascun modulo corrisponde una specifica base cerebrale. I moduli sono informazionalmente incapsulati: essi operano avendo accesso a una porzione ristretta di informazione che viene elaborata in maniera rapida) e i sistemi centrali della mente (ricevono gli output dei moduli e li integrano; sono responsabili della fissazione delle credenze, degli atti di volontà, della memoria e del ragionamento. L’attività dei sistemi cerebrali si sviluppa sotto il controllo del soggetto). QUINDI • L'attività della mente consiste nell'elaborazione di rappresentazioni interne (il concetto di mente attiva rimane) • Le rappresentazioni sono il formato in cui lo stimolo esterno è stato trasformato per poter essere elaborato dalla mente (ho uno stimolo esterno e le onde elettromagnetiche riflettono esso nel mio occhio, il cervello elabora delle trasformazioni e mi fa riconoscere lo stimolo esterno: lo stimolo diventa rappresentazione) • La trasformazione da stimolo esterno è effettuata dai moduli (= una struttura interna che elabora gli stimoli per farli diventare rappresentazioni utili al cervello) Es. nel mondo esterno ho uno stimolo (tazzina) che invia una serie di informazioni visive che arrivano al trasduttore (occhio), questo manda le informazioni (suddivise in livelli paralleli in specifici moduli) al cervello: vengono così prodotti le rappresentazioni. Da qui iniziano una serie di processi complessi (come il fatto che la tazzina sia un regalo e che sia fragile) • il sistema visivo non è l'unico ma esiste anche il sistema del LINGUAGGIO Es. stimolo esterno orale: un uomo urla (onde sonore che arrivano al trasduttore orecchio) l'orecchio rileva l'onda QUINDI i moduli sono strutture verticali con caratteristiche ben precise: • Specifici per dominio • Il loro funzionamento è obbligato: al di fuori dalla nostra consapevolezza, sono automatici • Non sono accessibili dall'esterno: le informazioni esterne non riescono ad interferire con il modulo • Informazionalmente incapsulati: ciò che è dentro rimane dentro (non si lascia influenzare dalle mie conoscenze) finché non ha finito il suo lavoro non mi fa trapelare niente • Anatomicamente localizzati: per ogni modulo c'è una precisa parte del cervello che fa quel lavoro QUINDI l'output dei moduli viene preso in carico dai sistemi centrali che hanno finalità diverse: • Fissazioni di credenza, atti di volontà, processi superiori di pensiero • Sono lenti • Guidati dalla consapevolezza • Non localizzati anatomicamente ma il risultato di attivazioni diffuse dal cervello

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1986 = Paradigma teorico della scienza cognitiva che cerca modelli dell’architettura mentale nella struttura e nel funzionamento del cervello. L’architettura mentale è concepita sul modello di una rete di unità di elaborazione sub-simboliche omogenee. Alcune unità della rete fungono da elementi di input nella rete stessa, altre unità fungono da elementi di output e le restanti unità, collocate tra quelle di input e di output e denominate unità nascoste, mediano il passaggio degli stimoli dall’input all’output. Secondo i connessionisti la conoscenza non è depositata in particolari rappresentazioni o processi, ma distribuita sull’intera rete. La rete percepisce gli stimoli assumendo un particolare schema di attività e tale schema può essere modificato sulla base di nuove esperienze. QUINDI • Si pone come obiettivo la creazione dei modelli delle nostre attività mentali • Studia i processi cognitivi come esito di una serie di passaggi di informazioni tra unità singole collegate in rete • Le reti vengono chiamate reti naturali Le reti servono per simulare alcuni processi cognitivi (es. come si passa dalla lettura di una frase alla comprensione di essa?) Attraverso la simulazion...


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