Riassunti San Tommaso e Sant\' Agostino PDF

Title Riassunti San Tommaso e Sant\' Agostino
Author Andrea Rossi
Course Storia delle dottrine politiche
Institution Sapienza - Università di Roma
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Riassunto chiaro sul loro pensiero...


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S. AGOSTINO (354 – 430) Il trauma di s.Agostino è il sacco di Roma del 410 che lo spinse a scrivere il De civiltà Dei. L'accusa della decadenza dell'Impero romano fu data ai cristiani. Secondo S.Agostino ci sono due modi di vivere, che corrispondono alle due città: Civitas Dei e Civitas terrena: la civitas è l'unità di intenti che ispira i comportamenti di coloro che la costituiscono. La civitas dei è ispirata all'amore di Dio, quindi al disprezzo di se; mentre la civitas terrena è ispirata all'amore di se che portato all'estremo ha portato al disprezzo per Dio. Il vincolo che unisce gli uomini nelle due città è l'amore, che è motore della volontà, energia che tende a conseguire una serie di beni secondo un determinato ordine. Nella città terrena conseguire tutti i beni porta alla soddisfazione, intesa come stato di pace con se stessi. Per S.Agostino la vera pace è il desiderio di stare in pace con se stessi e con i propri familiari e questa esigenza si allarga sempre di più a cerchi concentrici. La pace deve essere considerata il fine della politica, la stessa guerra si combatte per la pace che dovrà essere mantenuta dal vincitore. La pace terrena è EFFIMERA, quella divina è invece ETERNA. La giustizia si realizza solo nella città celeste, quella terrena solo nella terra. LA VERA CAUSA DELLA CADUTA DELL’IMPERO ROMANO NON E’ DA ASSOCIARE AL CRISTIANESIMO MA ALL’UOMO CHE PASSA DA UN AMORE PER LA PATRIA A UN AMORE PER SE STESSO STATO: Unione fondata sulla comune concorde che gli individui hanno. (unione di intenti) L’uomo cerca ordine e pace ma provoca disordine e guerra. Quanto più l'oggetto dell'amore corrisponde alla virtù tanto più l'ordine politico sarà stabile e lo Stato sarà in grado di garantire la sicurezza, la tranquillità e la pace terrena. L'uomo che vive nella città terrena non riesce a riconoscere il bene assoluto e persegue un serie di verità e di beni terreni che non riescono mai a soddisfare il suo desiderio di felicità e di verità; di qui l'insoddisfazione. La città celeste vive come pellegrina nel mondo, ma si serve della pace terrena come di un bene che appartiene all'ordine della creazione divina. Il precetto fondamentale della legge eterna è che sia conservato l'ordine naturale e quindi sia conseguita e conservata la pace. Il pessimismo agostiniano esprime una concezione realistica dell'uomo, in cui si realizza lo Stato. Il peccato e il male sono un limite della politica e dello Stato il cui ambito si riferisce solamente ai beni terreni e non può comprendere il bene assoluto. La stato che si assolutizza, diventa stato-dominio. Lo Stato rappresenta, nei beni terreni, un valore positivo incentivato dall'esistenza della razionalità, del diritto e della giustizia. La perfezione della vita si realizza nella Chiesa e il Cristianesimo fonda una nuova società che si estende oltre i confini, ma che è accomunata dalla professione della fede cristiana.

SAN TOMMASO (1225-1274) Si dedicò a diversi studi nonostante la famiglia glielo vietasse. Segui i Domenicani e i Francescani Il papato di Innocenzo III contrappose la supremazia della Chiesa a quella dell'Impero. Nel Commento alla Politica di Aristotele S. Tommaso rileva che la politica deve essere

considerata come scienza autonoma, in quanto ha un metodo autonomo pur essendo connessa alla filosofia e all'etica. La politica non appartiene al genere delle scienze speculative, ma a quello delle scienze pratiche, ma tuttavia non può essere concepita come scienza pratica alla stregua delle arti meccaniche, ma come scienza che si riferisce all'azione degli uomini. La politica è la scienza dell'agire e deve essere intesa come scienza architettonica, che presiede al coordinamento i tutte le altre discipline che riguardano le attività della società. Scrive anche la summa teologica destinata ai giovani che iniziavano a studiare la disciplina. SECONDO S. TOMMASO IL BENE PUO’ ESISTERE SENZA IL MALE MA IL MALE NON PU0’ ESISTERE SENZA BENE. Se per Agostino l’uomo ha una vita condannata salvabile solo da Dio, poiché il male prevale sempre sul bene; Tommaso gli da una speranza che sia finalizzata il bene, dicendo che essi non sono condannati. S. TOMMASO ha delle idee che si scontrano anche con il pensiero francescano. Ad esempio la rinuncia di tutti i propri beni come sostenevano i francescani per S. Tommaso non era attuabile perché avrebbe significato perdere tutta la propria umanità. La città di S. Francesco era quindi una città ELITARIA, di scelti da grazia divina. S.Tommaso definisce l'uomo un animale sociale, e non un animale politico, per sottolineare che il problema della felicità riguarda l'individuo come tale e non ha riferimento con lo Stato. Se l'uomo è animale sociale, la civitas è fatta dall'uomo per realizzare la sua natura. Nel rapporto volontà ragione S.Tommaso riconosce una preminenza della ragione sulla volontà. Il compito che si pone S. Tommaso è quello di diffondere il cristianesimo nel mondo ateo. LA POLITICA CONSISTE IN 3 ELEMENTI • Potere politico in ABSTRACTO = L’autorità proviene da Dio • Potere politico in CONCRETO = Esercitato dalla volontà Umana • Potere politico non come strumento di forza ma legato all’autorità che da consigli razionali La legge è fondamentale (egli mise le fondamenta dello stato liberale) e ha la funzione di limitare i poteri, ed è promulgata dal legittimo rappresentante. LEGGE ETERNA = DIO LEGGE DIVINA = TESTI SACRI LEGGE NATURALE = MEDIAZIONE TRA DIO E GLI UOMINI (immutevole e eguale per tutti, distingue il bene dal male LEGGE UMANA = DIRITTO DELLE GENTI ( CONCETTO AMPIO) + DIRITTO CIVILE La legge ha il compito di regolare e disciplinare il comportamento degli individui in vista del bene comune. La legge positiva ha come presupposto l'ordine che regna nell'universo della creazione; la legge eterna si identifica con la ragione di Dio, mentre la legge di natura si manifesta nella spontanea inclinazione dell'uomo. S.Tommaso definisce l'uomo un animale sociale, e non un animale politico, per sottolineare che il problema della felicità riguarda l'individuo come tale e non ha riferimento con lo Stato. L’uomo come animale politico può agire SOLO in una realtà ristretta poiché lui è un animale sociale, che deve combattere per il bene comune. S.Tommaso si pone il problema di indicare la forma di governo che consenta di far valere nei confronti dei governanti precisi limiti giuridici affinché il potere non violi le leggi. Tiranno è anche colui che ha conquistato il potere con la violenza: la tirannide è la peggiore delle forme di governo, perché rappresenta il trionfo della passione sulla ragione; il tiranno è una vera e propria belva. La

forma di governo migliore è quella fondata sulla costituzione mista, che assicura l'unità di comando, la partecipazione dei migliori e l'elezione dei governanti da parte del popolo. La costituzione mista garantisce i 3 principi PRINCIPIO DEMOCRATICO, PRINCIPIO ARISTOCRATICO, PRINCIPIO MONARCHICO. Il tiranno che si comporta da tiranno è una belva che va uccisa. L’uomo deve ribellarsi al tiranno ma non da solo l’intero popolo potrà destituire il tiranno. Se il tiranno è quello eletto dal popolo è consentita la RESISTENZA ATTIVA, tramite organizzazione dei popoli...


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