Riassunto del libro di Sergio Rigoletto \"Le norme traviate\". PDF

Title Riassunto del libro di Sergio Rigoletto \"Le norme traviate\".
Course Studi interculturali e di genere
Institution Università di Bologna
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Riassunto completo e dettagliato del libro di Sergio Rigoletto "Le norme traviate" per esami sui media legati all'identità di genere....


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Sergio Rigoletto, Le norme traviate martedì 13 ottobre 2020 21:58

Possiamo considerare Spadino della serie tv Suburra il primo eroe omosessuale della serie televisiva italiana ma soprattutto la modalità di ribellione espressa da tale personaggio che ci interessa. Nel corso della serie, Spadino si ribella per ritrovare sé stesso, cede al desiderio di libertà alla gioia di vivere. Si tratta di una ribellione mai completa e ripetutamente tradita da compromessi e sottomissioni, un'unica e inevitabile traiettoria. Questo ci ricorda come la norma eterosessuale affermi la propria autorevolezza imponendo delle ineluttabili condizioni: l'impossibilità per questo personaggio di sottrarsi completamente al sistema di aspettative e obblighi che gli vengono imposti. Spadino richiama il personaggio dello spagnolo in Ossessione (1943) di Luchino Visconti. Nel film di Visconti lo spagnolo (Massimo Girotti) indica un'alternativa al mondo piccolo borghese, questa sarà la sua rovina. Dal canto suo Spadino marca questa via con la ribellione dalla sua famiglia. Spadino incarna uno degli scenari di resistenza alla norma eterosessuale e ai modelli prescrittivi di genere a essa legati.

Agli inizia degli anni '90, Michael Warner coniava il termine "etero normativa" --> per descrivere quella logica totalizzante che impone l'eterosessualità quale principio fondamentale per la riproduzione dell'ordine sociale, attraverso assunti quali il dimorfismo e la complementarità ideale dei corpi maschili e femminili. Warner vuole riflettere sul rapporto tra questo orientamento e l'emergere di nuove configurazioni normative sessuali e di genere. Il cinema e la televisione italiana diventano lo specchio di un noi nazionale attraverso cui osservare mutamenti di costume e tensioni sociali. In questo immaginario condiviso c'è sempre qualcosa che viene ostinatamente negato, considerato difficilmente riconciliabile con questo NOI. La sessualità e l'atteggiamento dei personaggi che verranno qui analizzati creano imbarazzo. Ci si propone di raccontare il cinema e la televisione italiana da una prospettiva che mette in discussione l'equivalenza tra sessualità e desiderio eterosessuale, una prospettiva resa invisibile nella maggior parte delle storiografie. L'identità Sinti del personaggio di Spadino è il tratto che la serie impone più marcatamente a questo personaggio, collocandolo nei codici classici di abbigliamento e comportamentali in modo che sia riconoscibile al pubblico come "Lo Zingaro". Il suo personaggio rientra nella tradizione che vuole lo straniero come minaccia l'ordine eterosessuale dominante della famiglia-nazione in termini di alterità etnica. (esempio Roma città aperta). Il libro tocca questioni riguardanti l'immaginario nazionale, e i suoi modelli di identificazione collettiva. Nel discorso durante la candidatura dei David di Donatelli dell'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano viene sottolineato come durante i periodi di crisi "la commedia di casa nostra ci aiuta a sorridere di noi stessi", volontà di fortificare il noi nazionale, un sorriso che avrebbe la capacità di trasformare un senso di frammentazione sociale in coesione. Molto spesso il sorriso rivela però le esclusioni che si celano dietro a tale risoluzione. In talo senso la commedia contiene spesso un'implicita critica di sé stessa.

Un immaginario collettivo si rinsalda sulle fondamenta di un'opposizione "il dentro/fuori", un'opposizione fatta di limiti e margini. Focalizzare l'attenzione su ciò che viene rappresentato al di fuori vuol dire allora interrogare le logiche attraverso cui i confini del normale vengono costruiti sull'asse di genere e attorno alla sessualità. L'opposizione eterosessuale-omosessuale è una struttura che produce un'esclusione includendo l'altro. Quindi termine omosessuale come un'indispensabile esclusione interna: necessaria per la costruzione del confine stesso.

Il titolo del libro è ispirato a una pièce teatrale degli anni '70 "La traviata norma. Ovvero: vaffanculo…ebbene sì" messa in scena nel 1976 dalla collettiva "Nostra Signora dei Fiori": a essere sotto le luci della ribalta e diventare oggetto d'osservazione, sarà quel posizionamento privilegiato e invisibile nel buio della sala, lontano dalle luci del palcoscenico: non solo gli spettatori ma appunto l'eterosessualità --> la norma del titolo è ovviamente la norma dell'eterosessualità. La pièce ci propone il traviamento quale metodo di osservazione della norma e come metodo di esposizione del confine che la separa da ciò che viene percepito come trasgressione. Il traviamento è una tattica di capovolgimento del senso comune e implica una trasgressione dei principi. Nello spettacolo questo si ottiene tramite la violazione dello spazio di separazione tra pubblico e palcoscenico e il capovolgimento del rapporto tra i due. Il traviamento abbraccia il potenziale scardinante, espone e mette ripetutamente in discussione il confine tenue che regola il rapporto tra norma e trasgressione. La rappresentazione è allora un processo di costruzione e di costante ridefinizione di una certa idea di realtà. Dyer nota che "la maniera in cui qualunque cosa viene rappresentata è il mezzo attraverso ci formiamo delle idee e delle sensazioni su quella cosa". Secondo Williams questa condizione di plausibilità di una realtà diversa deve essere continuamente riconfermata per contenere i conflitti. Un processo di de-familiarizzazione da ciò che si presenta cime ovvio e naturale.

In Ossessione l'omosessualità dello spagnolo ha dei contorni vaghi ed è legata ad una serie di allusioni, sguardi enigmatici. Quella di Spadino è invece espressa in maniera esplicita, è un'identità che viene rivendicata con rabbia. Lo spagnolo e Spadino uniscono due diversi regimi rappresentativi: • •

Lo spagnolo: quello tipico degli anni '40, un sistema di censure che rende impossibile identificare inequivocabilmente un personaggio omosessuale Spadino: Regime contemporaneo all'interno del quale si può affermare in termini positivi un "essere altro" rispetto alla norma

Prendendo in considerazione il cinema hollywoodiano Vito Russo scrive "Lo schermo velato" che vuole svelare le tre principali linee di mistificazione attraverso cui i personaggi omosessuali venivano velatamente rappresentati nel cinema americano dagli anni '30 agli anni '70, il suo libro vuole denunciare la falsificazione del visibile operata negli Stati Uniti. Mauro Giori ha pubblicato uno studio che storicizza la rappresentazione dell'omosessualità maschile nel cinema italiano del dopoguerra agli anni '70. La volontà di rendere visibile ciò che è sempre stato mistificato: l'uscir fuori.

Il ruolo di Spadino va inteso in relazione alle condizioni di produzione, distribuzione e consumo della serie. È la prima serie tv italiana prodotta da Netflix. Per il gigante dello streaming esiste quindi una quota di persone interessate a questi argomenti, un'apertura. Quindi ritiene che la propria offerta sia commercialmente praticabile e che ci sia un pubblico pronto ad accoglierla. Suburra ripropone un po' quello che aveva già fatto Gomorra con Ciro e Genny e poi con Baby con Fabio e Damiano. Ma la tensione omoerotica non consumata tra due personaggi maschili sta diventando un luogo comune? Ad ogni modo in Suburra il protagonista è Aureliano e nella serie sono gli scenari etero sessuali ad assumere un carattere dominante. Quindi l'eterosessualità assume una dimensione normativa, vista come nonproblema. Abbiamo quindi un equilibrio tra spazi di libertà e limiti imposti, quindi abbiamo un campo instabile. La norma ha una funzione disciplinare che restringe e limita un campo d'espressione. La norma è però anche una consuetudine, una condotta da tenere che può diventare convenzione che offre delle tipologie di riconoscimento per il pubblico: che riguardano soprattutto il gangster movie ma che in suburra viene disgregato. La serie sembra volervi dire che in fondo anche un omosessuale può essere un criminale (come direbbe Bisoni però si sbaglia sempre). Il gender non è solo il meccanismo di normalizzazione, ma anche "un ambito di riconfigurazione costante dei parametri di intellegibilità che il gender produce". Se è la ripetizione a dare autorevolezza a una norma, la ripetizione può anche risultare in pratiche di contestazione, scomposizione e rifiuto. Un costante "fare e disfare" come direbbe Guaraldo.

La Gunsberg ci ricorda, per quanto riguarda il cinema popolare, dell'importanza fondamentale delle convenzioni e dei tropi narrativi per le aspettative dello spettatore. Aspettative che molte volte vengono tradite con una destabilizzazione che assume il ruolo di un processo di ri-significazione. Spadino si appropria dell'insulto omofobo ("frocio"). È un grido che ricorda che l'insulto rappresenta un elemento costitutivo dell'identità gay moderna. Venendo riappropriato e ri-significato l'insulto (come ci dice Butler) diventa un sito di contestazione collettiva non solo contro l'omofobia ma anche contro gli assunti normativi sessuali e di genere da cui questa cultura trae linfa vitale. In Italia tra gli anni '70 e '80 il termine "frocia" subisce una rivendicazione da gay, lesbiche e trans. Quel "frocio" gridato da Spadino contesta implicitamente le condizioni che determinano l'intelligibilità di queste categorie. Spadino rimane per esempio sposato con Angelica e quindi non rinuncia a molti obblighi o rituali del proprio clan familiare.

Tramite le azioni anche intrinseche di un personaggio lo spettatore poteva sicuramente già farsi un'idea della verità di quel personaggio

Traviare una norma significa rendere visibile ciò che passa per punto di vista universale dal quale si tende a identificare la differenza. Negli studi sulla rappresentazione mediatica in Italia, la bianchezza rimane a mio avviso il posizionamento egemonico ancora più visibile. Le figure della razza concorrono ad articolare una specifica comunità immaginata. Identificando in Italia ciò che è diverso per delineare l'identità del Sé. Importa poco che il personaggio di Isabel in Suburra sia interpretato da dall'attrice

romana Lorenza Cesarini; il suo colore della pelle segnala un'alterità all'interna all'immaginario nazionale, indice di anormalità e quindi il disturbo di un equilibrio. Isabel conferma il concetto di "antropofagia simbolica" --> inclusione nel campo semantico della nazione di soggetti razzializzati e genderizzati resi oggetto di desiderio erotico-sessuale. (il fatto che il padre di Aureliano andasse con le nere per piacere sessuale).

In Italia abbiamo ancora poca rappresentazione di soggetti LGBT. Capitolo primo L'italiano medio, i margini e la commedia del miracolo economico

L'italiano medio è l'immancabile protagonista della commedia all'Italiana. Vittorio Gasmann, Vittorio de Sica, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Alberto Sordi; con la capacità di rispecchiare degli atteggiamenti e difetti tipicamente italiani. Secondo Vittorio Spinazzola "rispecchia i valori socialmente condivisi e le esperienze comuni dell'uomo qualunque". Costrutto cinematografico inclusivo con la peculiarità enfatizzata della sua ordinarietà. L'italiano medio risulta essere erede degli antieroi delle commedie del ventennio, del melodramma postbellico e delle commedie del neorealismo rosa. La fama dell'italiano medio è però strettamente legata ai dilemmi e alle contraddizioni del miracolo economico, mettere in scena le caratteristiche più deprecabili degli italiani in quegli anni. In loro gli spettatori riconoscevano delle somiglianze con le loro esperienze, quindi un'immagine di possibile identificazione.

La critica femminista ha giustamente puntato il dito contro alcune contraddizioni: Maggie Gunsberg etichetta la rappresentazione dell'italiano medio come palesemente maschilista. È incentrato principalmente sulle vicissitudini di personaggi maschili, la commedia all'italiana in genere escludeva punti di vista e preoccupazioni femminili. Le rappresentazioni degli italiani medi in quegli anni servivano ad assicurate che la maschilità dominasse gli schermi. Ma la Gunsberg taglia fuori non solo le donne ma anche quelle forme di maschilità dissidenti che rifiutano la norma eterosessuale. Lo studio della Gunsberg è limitante nella sua definizione. È uno studio che ignora le intrinseche relazioni di subordinazione all'interno della maschilità stessa tra il termine eterosessuale dominante e quello omosessuale. Quindi bisogna identificare una possibile prospettiva teorica attraverso cui poter meglio comprendere la costruzione dell'italiano medio in relazione all'asse del genere.

Fellini, La dolce vita e il mito della sessualità naturale

L'etero sessualità emerge come categoria distintiva per l'italiano medio con la sua costante apparizione e ripetizione.

Ma nelle commedie del '50/'60 l'omosessualità non è del tutto invisibile. Nel La dolce vita (1960) e nel Il sorpasso (1962) si mischia la risata con il cinico senso dell'umorismo e una vena di disperazione e pessimismo. Una delle caratteristiche distintive della commedia all'italiana è la sua capacità di mettere a nudo un sostrato di malessere sociale e le dolorose contraddizioni di una cultura tra il '50 e il '60 in rapida trasformazione. I film narrano di protagonisti, modelli dello stile di vita del boom economico. La tendenza della commedia a costruire una figura che dia consistenza alle vicissitudini e ai difetti dell'italiano comune. Mastroianni preferito a Paul Newman per il suo viso tipicamente italiano. Nel La dolce vita ci sono alcuni personaggi omosessuali che appaiono in vari punti del film. La loro presenza è immediatamente riconoscibile da parte dello spettatore, per via dei loro gesti effemminati, delle loro voci in falsetto e dei loro vestiti. Dyer: "aspetto legato ad assunti eterosessuali sugli omosessuali, in particolare quello che li associa alla femminilità" --> siccome la loro sessualità sia segnalata con il loro aspetto ci spinge a intendere tutte le loro azioni in associazione alla loro omosessualità. Capire il perché viene stabilità la marginalità dei personaggi omosessuali ci è molto utile. Secondo Orrin Klapp: • •

i tipi sociali riflettono lo stile di vita, la mentalità e la moralità della maggioranza. Situati all'interno dell'ordine sociale e dei limiti della normalità Gli stereotipi si trovano all'esterno di questo mondo e tendono a essere presentati come anormali.

Quindi soggetti moralmente deplorevoli VS adeguatezza dell'ordine morale dominante. Questa distinzione è applicabile alla distinzione tra il protagonista e i personaggi omosessuali del La dolce vita. L'appartenenza di questi personaggi al mondo decadente ritratto da Fellini, la loro comparsa legata a un senso di bassezza morale, la caratteristica del pettegolezzo del personaggio omosessuale "non so, ma è bello stare qui a guardare". La dolce vita non è solo la parabola di una discesa agli inferi verso un modo decadente ma un immaginario che allide alla possibilità di salvezza di Marcello attraverso una serie di simboli, tra cui figure dantesche simili a Beatrice come Paola e Silvia: Silvia contiene la premessa di rinascita per Marcello. Seno prosperoso e corpo abbondante che riflettono l'iconografia della madreputtana fertile e il ruolo che quest'ultima nella legittimazione del desiderio eterosessuale. Scena fontana di Trevi Silvia è messa in relazione all'elemento della creazione: l'acqua. La cotta di Marcello per Silvia può segnare il suo ritorno a uno statuto di natura originario e rappresenta l'ultima possibilità del protagonista di salvarsi dalle forse corruttrici edonistiche. Silvia come la proiezione illusoria di una fantasia maschile irraggiungibile, un'immagine di salvezza e di vitalità associata a questa figura. Anche nell'appartamento di Steiner troviamo la contraddizione del giornalista: "la donna orientale non è stata contaminata dagli effetti inquinanti della civiltà occidentale" ma dall'altra parte abbiamo la salvezza rappresentata dai bambini: la vera felicità degli uomini. I bambini sono anche la prova materiale di comportamenti sessuali e di una moralità regolata dalle naturali dinamiche di riproduzione e dalla legge della vita. Ecco che gli stereotipi che riguardano gli omosessuali servono a tracciare il punto limite della società, cosa è accettabile e cosa non lo è. Il film contrappone il mito etero-normativo della sessualità rigenerativa con l'opposto auto-distruttivo. Se il bambino vuol dire vita l'omosessualità vuol dire morte, sterilità e decadenza, nessuna speranza per il futuro. Omosessualità come fine della vita. Coloro che porteranno il mondo a una completa depravazione. Secondo Fellini: una pratica sessuale che ripeta se stessa senza nessuna energia creativa e contatto con la cita porta all'auto-distruzione -->

omosessualità maschile come condizione non riproduttiva e quindi come mezzo per il disfacimento della società. Il costrutto dell'Italiano medio deve riaffermare continuamente la propria eterosessualità, collocando il protagonista in uno spazio liminale tra due ordini morali e sessuali opposti. Il crollo di Marcello infatti è rappresentato attraverso un nuovo modo di vestire, e nello specifico dagli stessi vestiti dei personaggi omosessuali. Lo spettatore arriva a provare sentimenti di delusione e rifiuto nei confronti di questo ordine delle cose e del tipo di sessualità che vi alberga.

Uomini che si amano, ma non troppo: Il sorpasso

Non è raro trovare in questi film redi di solidarietà e intimità maschile. Il sorpasso di Risi, dove la maggior parte dell'azione narrativa è basata sul legame tra i due protagonisti: Roberto e Bruno. Può essere definito un Buddy Film: •

Genere filmico che presenta una relazione tra uomini costruita con la presa in giro per non esprimere le emozioni intese e la durezza come segnale di essere immuni alla tenerezza.

Per i due protagonisti del sorpasso il disconoscimento del legame emotivo non è così chiaramente evidenziato come la formula del genere sopracitato. I due personaggi passano molto tempo a parlare delle loro vite e ci sono delle battute che sottolinea il legame emotivo tra i due uomini. ES --> Quanto Bruno rincorre Roberto "Sapere che te ne eri andato mi ha rattristato molto". Successivamente il rapporto tra i due diventa sempre più forte fino all'ammirazione reciproca o quando Bruno dice: " lo sai che noi due stiamo proprio bene insieme?". I due amici quindi a differenza dei Buddy movie riescono a dire davvero quello che pensano, anche se le loro dichiarazioni sono sempre molto indirette. L'intera storia è poi intrisa di riferimenti ad avventure e desideri eterosessuali. I personaggi femminili sono solo secondari e hanno caratteristiche contrastanti rispetto all'autenticità dei due personaggi maschili ES --> freddezza emotiva (moglie di Bruno), civetteria (le zie di Roberto) --> sentimenti quindi contrastanti al fascino dei due protagonisti. Citando Between Men l'autrice Eve Kosofksy Sedgwick usa il termine "omosocialità" --> riferendosi alle condizioni strutturali dei legami tra uomini nell'ambito della modernità. L'autrice afferma che le relazioni omosociali implicano una profonda consapevolezza di quanto il desiderio omosessuale possa annidarsi tra di loro. Pericolo da cui i due uomini devono fuggire a ogni costo. I riferimenti dell'autrice a Il sorpasso cioè della sua non centralità, acquisirebbe in questo caso un nuovo senso. Quando Bruno dice: "spero che tu non pensi che mi piacciono gli uomini" ha bisogno di distinguersi dall'altro; anche quando Bruno fa il segno omofobo dell'orecchio citando Federico Garcia Lorca; quando fanno sempre riferimento ai rapporti con le donne. Tutte strategie per farci credere che i due protagonisti non provino attrazione uno per l'altro. Proprio per difendere la maschilità di Roberto e l'integrità della relazione d'amicizia tra Roberto e Bruno che il film ha bisogno di distinguere chiaramente i due protagonisti maschili dagli omosessuali: ES --> Occhio Fino che incarna tutti gli stereotipi di solito associati agli omosessuali. La presenza di Occhio Fino serve a scartare la possibilità che gli altri due possano avere tendenze omos...


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