Riassunto fedra e ippolito di racine letteratura francese PDF

Title Riassunto fedra e ippolito di racine letteratura francese
Author Martina Petrucci
Course Letteratura francese
Institution Università degli Studi Roma Tre
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FEDRA E IPPOLITO Racine fa stampare Fedra e Ippolito il 15 marzo del 1677.la sua prefazione inizia dicendo” ecco un’altra tragedia il cui argomento è tratto da Euripide”. Questa frase potrebbe essere interpretata come un rinvio esplicito alla sua prima fonte e come il rifiuto di tutta la tradizione successiva ,sia quella classica che quella francese. In realtà leggendo l’opera ci si rende conto che le riprese tematiche e testuali della tragedia di euripide sono ben poche, ricordiamo ad esempio la scena in cui Fedra è costretta da Enone a raccontarle del suo amore, o anche altre di minore importanza. Si può notare invece che la struttura generale della tragedia è interamente senecana come l’incontro tra fedra e Ippolito, che non esisteva nemmeno in Euripide. La morte nella scena finale di Fedra è anche senecana, euripide la collocava alla fine del secondo atto. Anche l’amore di ippolito per Aricia era inesistente nelle opere antiche infatti rappresenta un cambiamento del personaggio da adolescente casto a giovane galante . la gelosia di Fedra nel 4 atto ricorda quella di Fausta nell’opera di tristan l’heremite. Ci viene dunque da pensare che l’interpretazione della prima parte della prefazione fosse una sorta di inganno. In realtà quando Racine rivendica il suo collegamento con Euripide ,intende soprattutto rifiutare le interpretazioni recenti dell’opera . principalmente l’autore voleva creare una Fedra diversa da quella già vista nelle opere francesi e classiche perché non condivideva alcune scelte. In primo luogo questi limitano o escludono la tematica dell’incesto, in secondo luogo si propongono di sottrare la vicenda mitica al peso fatale del destino, e lo sostituiscono con intrighi di corte ,inganni, false lettere, facendo risultare l’opera anzicchè tragedia mitica una tragedia di palazzo. Questo anche per non evadere a regole cristiane e cattoliche ,talvolta gesuitiche . racine invece vuole evitare questa tragedia di palazzo, vuole creare una tragedia diversa , e vuole anche sottrarsi a scelte religiose diverse da quelle gianseiste,per fare ciò diventava utile per lui sottolineare il suo rapporto con fonti diverse e remote in particolare con la tragedia di Euripide, in quanto le suo opere sembrano più rifarsi alla sua visione tragica gianseista. L’impostazione generale della tragedia è senecana, anche se è ambientata a Terezene come con Euripide. L’azione incomincia con l’assenza di Teseo e questo aspetto è presente in entrambe le opere. Entrambe presentano la presentazione di Ippolito,anche se completamente diversi in molti aspetti. Dopo Racine inserisce la confessione di fedra alla nutrice, aspetto preso da Euripide. Subito dopo arriva la notizia della morte di Teseo, aspetto aggiunto ,che Racine sfrutta per consentire la dichiarazione di fedra ad ippolito ,quindi l’aggiunge sia per motivi politici che etici. Il rifiuto di ippolito verso fedra è invece ripreso da seneca. la calunnia in bocca alla nutrice è anche un aspetto ripreso da Seneca,anche ce Racine nella sua prefazione afferma e si vanta di averlo inserito lui questo aspetto. Il fatto che Teseo creda alla calunnia e ippolito si giustifichi inutilmente è tratto da euripide . Teseo chiede aiuto agli dei in particolare si rivolge a nettuno, il quale manda un mostro ad uccidere ippolito, cosa che succede anche in seneca e in Euripide, solo che con quest’ultimo il mostro prima di lasciarlo morire gli lascia un lungo passaggio di sopravvivenza. Come in seneca anche con Racine, fedra muore nell’ultima scena confessando tutta la verità ad ippolito. Racine su tale struttura antica inserisce anche degli aspetti molto moderni che nei testi antichi non erano presenti, ad esempio la scelta della falsa notizia della morte di Teseo, quindi la dimensione politica . anche l’amore di ippolito per Aricia è un aspetto moderno. Altro elemento moderno è la gelosia di Fedra. Inoltre il suicidio di enone che nei testi classicinon esisteva ma era già stato inserito nei testi francesi con Gilbert e Garnier. Gia dalla prima scena si intuisce il rapporto che ha ippolito con Teramene , il vecchio precettore che alla fine sarà incaricato di annunciare la morte dello stesso ippolito. Teramene lo conosce sin dalla sua infanzia quindi è capace di capirne anche i sentimenti. La loro amicizia darà una dimensione diversa e piu importante al racconto finale ,che di solito era affidato ad un messo o ad un confidente , di cui non si sapeva quasi nulla, invece in questo caso teramene è anche lui un personaggio della tragedia. Fin dall’inizio si capisce l’intenzione di ippolito di scappare da terezene per andare alla ricerca del padre, in realtà la fuga è un modo per evitare due donne di cui egli sente il richio, una è fedra anche se non sa ancora nulla del suo amore incestuoso e l’altra è aricia del quale ippolito è innamorato. Teremene grazie al rapporto che lo lega ad ippolito comincia subito a capire che qualcosa in lui sta cambiando e ch forse potrebbe essere innamorato, ma ippolito inizialmente nega perché ricorda che quando teramene gli raccontava delle

imprese del padre e anche delle avventure amorose, lui le ultime non voleva mai ascoltarle perché non le riteneva tanto nobili come le prime. E se adesso lui stesso fosse innamorato non potrebbe più giustificarsi anche perché a differenza del padre per lui non esistevano imprese nobili perché non aveva mai nemmeno combattuto contro un mostro. Racine torna poi alle fonti classiche per descrivere la figura femminile, fedra che ci appare sin dall’inizio distrutta dal dolore anche se non se ne conosce il motivo. A questo punto è solo Enone che riesce a strapparle la verità, e il momento della confessione rappresenta una delle scene più intense della tragedia ,dominata dal silenzio della protagonista in cui questa vorrebbe rinchiudersi e morire. È in questa confessione che Racine inizia ad inserire la riflessione sul destino,sulla passione-destino che gli dei hanno scagliato addosso a fedra, una passione originaria che aveva colpito anche i suoi discendenti. Alla fin di questa scena sembriamo di assistere alla morte di Fedra , quindi per far continuare l’azione ,racine inserisce la notizia falsa della morte di teseo in modo tale che fedra può dichiarare il suo amore ad ippolito. Questa rappresenta sia una scelta politica che etica, politica perché con la morte di teseo, fedra non può uccidersi perché deve aiutare il proprio figlio nella successione al padre , etica invece perché essendo morto Teseo, il suo amore non è più tanto peccaminoso. Il secondo atto è l’atto delle confessioni amorose che si susseguono nelle scene 2 e 5, la confessione di ippolito ad aricia e quella di fedra ad ippolito. Due amori completamente diversi,uno casto e corrisposto ,l’altro unilaterale e colpevole. La scena uno del secondo atto è caratterizzata dalla confessione dell’amore di Aricia a ismene, molto simile alla terza scena del primo atto in cui c’era la confessione di fedra ad Enone. In entrambi gli amori, questi sembrano lottare con la volontà stessa dei protagonisti, che si abbandonano con molta difficoltà all’amore. Invece Aricia ha una razione molto più controllata rispetto ai due. Il tema del silenzio è molto importante e vediamo che percorre un po' tutta la tragedia, all’inizio con fedra, poi con ippolito e poi dopo anche per la calunnia contro ippolito vince il silenzio. Lo stesso teseo è colpito dal silenzio che lo accoglie al suo ritorno. Spesso lo stesso silenzio è quello che gestisce l’azione. La storia alla fine si conclude con il mostro mandato da Nettuno ad uccidere Ippolito per una colpa non commessa. Nonostante questo è il mostro che il giovane ha sempre cercato per dimostrare la sua discendenza da Teseo per realizzare il suo desiderio primitivo. Racine inserisce una battaglia tra i due dove il giovane agisce, lotta e colpisce il mostro mentre, in tutte le altre opere, il protagonista è sempre uscito dall’azione. Anche il mostro muore e sono il fuoco, il sangue e il fumo che escono dalla sua ferita a spaventare i cavalli e a provocare la morte di Ippolito. È vero che ippolito muore come voleva il mito, ma muore da eroe come ha deciso Racine. Ippolito uccidendo il mostro, uccide anche il mostro-Fedra perché è solo da lui che può derivare la morte di lei. Nell’ultima scena vediamo che Fedra, avvelenatasi, è in punto di morte e decide di rompere quel silenzio ingiusto raccontando tutto quello che è successo e riconoscendo la propria colpa, anche se non del tutto, perché rimanda agli dei la nascita del suo amore. PERSONAGGI: TESEO: imperatore FEDRA: moglie di Teseo IPPOLITO: Figlio di Teseo e di Antiope ARICIA: principessa del sangue reale di Atene ENONE: nutrice di Fedra TERAMENE: precettore di Ippolito ISMENE: confidente di Aricia PANOPE: donna del seguito di Fedra L’azione si svolge a Trezene, città del Peloponneso.

ATTO I - Ippolito vuole partire alla ricerca del padre Teseo e ne parla con Teramene. Teramene vede in lui qualcosa di strano ed è insospettito che si tratti di amore. Ippolito nega. - Enone parla ad Ippolito del dolore e della devastazione che prova Fedra ma non ne conosce il motivo. - E’ rappresentato tutto il dolore di Fedra e si manifesta nei dialoghi con Enone. Fedra è innamorata di Ippolito e pur di non cedere a questa passione preferirebbe morire. Dopo molti silenzi confessa tutto ad Enone. - Arriva Panope e annuncia la falsa notizia della finta morte di Teseo ad Enone e Fedra e che Atene deve scegliere il nuovo imperatore: alcuni prediligono il principe figlio di Fedra e Teseo, altri Ippolito ed altri Aricia. - Enone saputo della morte di Teseo, consiglia a Fedra di dichiarare il suo amore ad Ippolito in quanto una volta morto il padre, non sarebbe più peccaminoso. ATTO II -

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Aricia confessa il suo amore per Ippolito a Ismene. Ippolito prima di partire si reca da Aricia che è prigioniera di suo padre e le dice che il popolo parla anche di lei per la successione di Atene e le offre tutto il suo sostegno dichiarandogli anche il suo amore. Si capisce che Aricia corrisponde il suo amore da una dichiarazione indiretta che fa al giovane. Teramene annuncia ad Ippolito che Fedra lo cerca ma Ippolito non vorrebbe vederla ma è costretto ad accettare. È tutto pronto per la partenza e arriva la regina. Fedra chiede ad Ippolito aiuto e sostegno per suo figlio che avendo perso il padre dovrebbe essere aiutato nella successione al trono e Ippolito la rassicura. Fedra dichiara il suo amore ad Ippolito che sconvolto impugna la spada e Fedra lo supplica di ucciderla perché pensa di dover pagare la sua colpa, egli non lo fa e così la donna prende la spada e vorrebbe farlo da sola. Interviene Enone e la porta via. Teramene vede Fedra che fugge ma Ippolito decide di mantenere il silenzio ed è ancora più convinto di partire. Atene ha deciso che il figlio di Fedra sarà il re. Teramene confida ad Ippolito di aver sentito che in realtà suo padre è vivo.

ATTO III -

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Fedra parlando con Enone, si interroga sui pensieri di Ippolito, pensa che forse lei lo abbia spaventato perché lui non aveva mai conosciuto l’amore prima di questo momento. Monologo di Fedra sull’amore che prova per Ippolito. Enone dice a Fedra che il re non è morto quindi l’amore diventa ancora più peccaminoso e Fedra questa volta vuole davvero morire e ancor di più per aver confidato il suo amore ad Ippolito. Enone quindi, propone a Fedra di accusare Ippolito della colpa di Fedra. Enone vuole salvare a tutti i costi la signora. Arriva Teseo e viene accolto da Fedra in modo molto freddo. Ippolito incontra Teseo e gli dice di voler partire per conquistare anche lui la gloria e per essere degno figlio suo. Teseo vive male l’accoglienza che gli anno riservato i suoi cari e non riesce a spiegarsi il perché. Monologo di Ippolito.

ATTO IV -

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Enone agisce con la calunnia nei confronti di Ippolito dicendo tutto a Teseo e dando le colpe a lui delle colpe di Fedra. Teseo incontra Ippolito e chiede aiuto agli dei affinché lo puniscano senza neanche ascoltarlo. Nonostante tutto Ippolito preferisce mantenere il segreto accettando l’esilio e gli dice che la sua unica colpa è quella di amare la figlia dei suoi nemici Aricia, ma Teseo pensa che lui finga per giustificarsi. Ippolito cerca di far ragionare suo padre ricordandogli il destino della discendenza di Fedra, ma Teseo non cambia idea. Teseo è solo e si sfoga per il dolore che prova nell’essere stato tradito da suo figlio. Fedra si reca da Teseo per cercare di far risparmiare il figlio ma Teseo non ragiona e parlando le confida anche che lui sostiene di amare Aricia. Fedra è sola e si dispera per la gelosia che prova. Fedra racconta tutto ad Enone e le parla di provare un dolore mai provato fino ad ora e in un primo momento vorrebbe far uccidere Aricia. Subito dopo si rende conto che la gelosia la sta accecando e incolpa Enone della calunnia e di averle consigliato di confidare tutto ad Ippolito. Così Enone si uccide.

ATTO V -

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Ippolito si reca da Aricia raccontandole tutto e preparano una fuga insieme. Nel frattempo Teseo si reca da Aricia per cercare di chiarire dei dubbi. Aricia cerca di far capire a Teseo che si è sbagliato ma non può dirgli di Fedra perché Ippolito le ha chiesto di non farlo. Teseo pensa che Aricia voglia coprire Ippolito per l’amore che prova per lui. Teseo è pieno di dubbi e decide di interrogare Enone per capire di più Panope annuncia a Teseo la morte di Enone e sapendo che anche Fedra vuole morire, si rende conto che forse si è sbagliato e chiede di rivedere suo figlio per dargli modo di difendersi sperando che Nettuno non l’abbia già ascoltato. Teramene arriva da Teseo annunciandogli la morte di suo figlio e gli racconta come sono andate le cose senza risparmiare i dettagli. Teramene aggiunge anche che subito dopo è arrivata Aricia perché avevano organizzato una fuga per sposarsi in segreto ma lo trova senza vita e sviene ai piedi del suo amante morte. Arriva anche Fedra e sapendo della morte di Ippolito decide di rompere il silenzio e di raccontare tutto a Teseo dando la colpa del suo amore agli dei. Teseo e Teramene vanno sul luogo della morte di Ippolito per piangerlo e Teseo decide di prendere come figlia Aricia....


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