Riassunto - Il paese sbagliato. Diario di un\'esperienza didattica - Mario Lodi PDF

Title Riassunto - Il paese sbagliato. Diario di un\'esperienza didattica - Mario Lodi
Author silvia boniz
Course Pedagogia dell'infanzia
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Summary

Riassunto completo del libro....


Description

Mario Lodi – Il paese sbagliato

Introduzione- Lettera a Katia Le prime pagine del libro sono dedicate ad una corrispondenza epistolare tra l’autore e Katia, una ragazza che ha da poco intrapreso il percorso magistrale. Lo scrittore promette di inviare alla giovane un resoconto del lavoro in aula svolto durante l’anno scolastico e, al contempo, presenta la sua idea di scuola, ispirata alla corrente pedagogica di Freinet, in Italia rappresentato dal movimento di cooperazione educativa. La descrizione fisica della scuola di Vho, il paese protagonista del resoconto, mette da subito in evidenza i limiti del sistema scolastico elementare: la classe è descritta come un’aula-cella, dagli spazi angusti e ridotti, simile alla cella di una prigione, dove il bambino deve sottostare all’autorità del maestro, paragonata a quella di un carceriere. Questo tipo di scuola, dove i genitori per di più non possono scegliere né maestro né orientamento pedagogico, pare votato a formare un soggetto naturalmente abituato a sottomettersi all’autorità di un superiore: il maestro a scuola, il dirigente al partito, il padrone in fabbrica. M. Lodi si propone di adattare gli spazi a disposizione a vantaggio della libertà di espressione da parte del bambino. Sistema una pedana dove i bambini potranno liberamente esprimersi: cantare, giocare, narrare le loro esperienze ai compagni, dipingere. Se il contratto scolastico presenta la scuola come un’istituzione volta a comunicare al bambino la gioia di imparare, lo scrittore evidenzia come essa sia invece ideologicamente simile al sistema capitalista: la condizione dello scolaro pare essere identica a quella dell’operaio. Lo schema sulla quale si fonda, ovvero: spiegazione, ripetizione, voto, dettato, tema, problema e voto, ricalca il sistema ripetitivo, meccanico della catena di montaggio. L’obbiettivo stesso alla base di tale tipo di scuola pare coincidere con quello del sistema capitalista, ovvero il profitto, non espresso dal capitale, ma dal voto. Tale sistema scolastico non può che formare soggetti naturalmente asserviti al sistema vigente, incapaci di pensare liberamente. Evidenzia come anche il manuale scolastico sia concepito per limitare la libertà del bambino: il programma diviso in reparti e materie, somministrato giorno per giorno al fanciullo, impedisce la scoperta diretta, che deve avvenire attraverso l’esperienza. Secondo M. Lodi il compito del maestro non è tanto quello di somministrare delle nozioni pre-confezionate, ma di stimolare la curiosità, come spinta propulsiva che porti il bambino a conoscere direttamente il reale, senza condizionamenti, quelli che un manuale scolastico, magari anche ideologicamente orientato, potrebbe invece comportare. Obbiettivo di M.Lodi e del Movimento di cui fa parte è quello di costruire una classe che sia prima di tutto una comunità pensante, non naturalmente asservita al potere. Un esempio positivo di scuola proposto dall’autore è quello di Don Milani, una vera comunità senza voti e maestri carcerieri, dove i bambini imparavano aiutandosi ed erano maestri gli uni degli altri. I ANNO Sin dal primo giorno di scuola, l’approccio del maestro nei confronti dei suoi piccoli allievi si discosta da un tipo di insegnamento tradizionale. La lezione non si basa sulla sterile struttura di una didattica basata sul semplice imparare a leggere e scrivere secondo le richieste di una guida, il maestro, ma parte dal dialogo diretto e partecipe tra i bambini e l’insegnante, scandito da un alternarsi di domande e risposte. La prima parola che gli allievi imparano a scrivere, la parola pioggia, è suggerita dall’osservazione dell’ambiente che i bambini possono direttamente osservare, ovvero la natura. La base di questo tipo di insegnamento è proprio l’esperienza diretta, non filtrata e guidata dalle pagine di un manuale, o dalla decisione del maestro, che, invece, si propone il compito di stimolare la creatività dei bambini a partire da una prima intuizione, nata proprio attraverso l’osservazione libera. Le attività che l’insegnante propone vengono solo suggerite,

mentre la gestione delle suddette è sempre decisa collettivamente, dalla “comunità-classe”. I dialoghi tra alunni e maestro diventano piccole recite teatrali, il cui testo si basa sulle intuizioni che i piccoli allievi traggono dall’osservazione della natura e dei suoi mutamenti. (Un esempio è il testo teatrale basato sul ritorno al nido della rondine). Un altro progetto interessante è il dialogo con i bambini di un’altra classe, quella di Certaldo, che stimola partecipazione e creatività ed aiuta i bambini ad imparare concetti nuovi relativi al proprio ambiente e a quello dei corrispondenti. I bambini, stimolati dall’insegnante, imparano e soprattutto creano liberamente: un esempio significativo in tal senso, è la canzone inventata dalla piccola Lorena. La raccolta diretta di dati, a partire dall’osservazione dell’ambiente, mai guidata o indotta, è lo strumento che il maestro utilizza per aiutare i bambini all’analisi di questi dati, per condurre i bambini alla conoscenza di concetti scientifici e stimolare attività creative (disegno, recitazione, canto, musica) a partire da essi. La creazione di un giornale di classe “Insieme”sul quale vengono registrate le attività scolastiche, stimola ancora una volta la creatività dei bambini e permette dare importanza e continuità alle più svariati esercizi scolastici. II ANNO In seconda elementare il percorso educativo continua all’insegna del sentiero tracciato. A partire dagli stimoli che l’insegnante fornisce, sempre basati sull’osservazione del reale, i piccoli allievi sono ora in grado creare elaborati secondo le principali forme di espressione artistica: un esempio in tal senso è il lavoro conseguente la visita dell’officina del padre di Umberta. Ciò che è stato visto e sentito dai bambini diviene musica, poesia, narrazione, disegno e occasione di ragionamento ed ampliamento di concetti di natura sociale (es. scoperta rapporto lotta uomo-natura/ la pompa utilizzata dal contadino per eliminare gli insetti con il veleno. ), storica (l’invenzione nel corso della storia) ed economica (costi che compongono il prezzo della pompa, come esempio di merce). Un altro evento significativo nel corso dell’anno è il litigio tra la piccola Cosetta e i compagni di classe, a proposito dell’esistenza dell’inferno, del quale Cosetta sostiene la non esistenza. Il maestro, per riappacificare i bambini, ed educarli, introduce un discorso sul rispetto e sulla tolleranza nei confronti di chi ha diversa opinione politica, religiosa. L’insegnamento della matematica insiemistica è utilizzato per una classificazione scientifica degli animali conosciuti dai bambini, attraverso un approccio ludico e partecipato. III ANNO Le tecniche metodologiche utilizzate da M. Lodi durante la classe terza vengono implementate con l’ausilio di strumenti moderni, come un registratore, per realizzare lavori più complessi, che uniscono testo, musica. Ciò porta alla creazione di elaborati più espressivi e vicini alla sensibilità dei bambini dell’epoca, ormai abituati al televisore e quindi ad una fruizione sensoriale della realtà più ampia (es. la caccia del fagiano: testo e musica vengono scelti ed abbinati in quanto affini e registrati). I bambini si accorgono che la pianta sulla quale avevano riprodotto il paese di Vho, con le sue peculiarità, è sbagliata, o meglio le dimensioni di palazzi e altre strutture è inesatta ( il comune ha la medesima grandezza della carovana degli zingari). Quello rappresentato sulla carta è dunque un “paese sbagliato”. Tale consapevolezza diviene elemento necessario per una riflessione sulla rappresentazione in scala e sulla geometria dei solidi; i bambini imparando direttamente il concetti geometrici, come quello di area, attraverso misurazioni delle strutture scolastiche e il loro disegno in scala, nonché il concetto dell’approssimazione relativa ad una qualsiasi misurazione geometrica. Infine, gli alunni progettano e disegnano la loro scuola ideale in scala. Anche lo studio della storia si basa sull’analisi delle fonti dirette che il paese di Vho offre: le filastrocche popolari sono l’occasione per redigere un dizionario italiano-dialetto e comprendere le derivazioni della lingua attuale. La conoscenza di nonno Agostino propone diversi spunti

per uno studio storico del reale: evoluzione della società con le scoperte tecnologiche, comprensione di fenomeni sociali come quello di guerra, che viene anche analizzato sul piano etico per mostrarne l’irrazionalità. Anche in scienze la metodologia usata dal maestro si basa su un dialogo diretto con la natura, fatto da domande che i bambini pongono ad essa e alle quali rispondono attraverso esperimenti basati sul lavoro di gruppo e sull’osservazione. Proprio attraverso l’osservazione dell’ambiente circostante i bambini comprendono i principali fenomeni naturali ed atmosferici (es. peculiarità del suono e del vento). Alla fine dell’anno, la compilazione delle pagelle e della relazione delle attività scolastiche è occasione di confronto rispetto a quanto fatto durante l’anno accademico. I bambini sono invitati dal maestro all’autovalutazione critica del proprio percorso annuale. I voti sulla pagella saranno scelti dai bambini che, infine, esprimono la loro valutazione sul lavoro del maestro. IV ANNO Uno degli avvenimenti più salienti del IV anno è sicuramente l’interesse di un importante regista come Fellini, per il metodo didattico di M. Lodi, che si concretizza in un documentario girato direttamente nell’aula di Vho. Il successo del maestro scatena le invidie locali: in una lettera anonima pubblicata su un quotidiano locale viene messa in dubbio la moralità del metodo di Lodi, in quanto ateo e quindi accusato di non impartire in modo corretto i principi del cristianesimo. Lo studio della storia procede con l’analisi diretta delle fonti a disposizione dei bambini, sempre a partire da domande che gli alunni stessi si pongono. Studio statistico della composizione e delle abitudini delle famiglie degli antenati, ovvero della cultura contadina locale. I bambini arrivano a scrivere pagine di storia, come quella degli indiani, non presente sul libro in adozione e raccontata in modo falsato nei film dell’epoca. Attraverso l’analisi di libri, poesie indiane, i bambini scoprono di come i bianchi saccheggiarono e sterminarono le popolazioni indigene durante la conquista del nord America. Vengono prese in considerazioni anche tematiche sociali attuali, quali la condizione dei neri in America e i personaggi che avevano agito nel loro interesse, come Lincoln e R. Kennedy, assassinato in quell’anno, per il quale uno dei bambini compone una commovente poesia che viene pubblicata sul giornalino di classe. Lo studio scientifico della realtà si concretizza in un confronto tra immagine vista direttamente, con immagine fotografata e ripresa alla cinepresa. I bambini realizzano un film per studiare il movimento degli oggetti. L’introduzione della calcolatrice permette di velocizzare i lavoro di gruppo legato all’analisi di dati numerici: dati metereologici, bilancio delle entrate e uscite annuali. V ANNO Un dibattito sul tema dell’esperienza della banda di amici tra alunni e M. Lodi, diviene occasione di confronto con i genitori, preoccupati per l’avvicinarsi delle esperienze legate all’adolescenza e ai problemi connessi ad essa. Possibilità fruttuosa che si risolve in un invito ad un dialogo diretto tra genitori e bambini, privo di riserbo e ricco di confidenza. Alcuni bambini, durante il V anno, hanno una maturazione artistica molto avanzata: non riproducono più le immagini in modo diretto e stereotipato, ma rappresentano in chiave del tutto espressionista l’emozione legata ad un evento, come nel caso del sentimento del Natale rappresentato da Umberta. Procede lo studio della realtà che circonda i bambini, connessa ad un soggetto che in tutti gli anni scolastici e stato fonte di ispirazione e di analisi: la cascina e l’ambiente rurale locale. In V questo studio diviene approfondito: viene analizzata la struttura della cascina in senso fisico, economico e sociale. Un’attività che permette un’analisi non sono storica, ma anche sociologica della società attuale stratificata in classi sociali e dominata dalle disuguaglianze (la vita di stenti dei contadini confrontata a quella opulenta dei padroni). La prima e la seconda guerra mondiale vengono analizzate attraverso le fonti dirette raccolte dai bambini: interviste ai nonni, analisi di canti di guerra, vignette, testi letterali. Il tutto viene sintetizzato in un’opera teatrale che mette in scena le diverse voci politiche e sociali che

caratterizzavano il clima politico durante la prima guerra mondiale(repubblicani, socialisti, cattolici) e nella riscrittura del libro di testo, alla luce degli studi condotti. La presenza in classe di una bambina ripetente, Serenella, e del suo interesse per l’intrattenimento proposto da Carosello, uno show pubblicitario dell’epoca, è l’occasione per un dibattito critico sulla società dei consumi e sul carattere illusorio della pubblicità. La partecipazione della piccola Lorena ad uno spettacolo locale che ha per protagoniste le canzonette insensate e commerciali dello zecchino d’oro, appare a M.Lodi una dolorosa sconfitta. Prologo – lettera a Katia M. Lodi descrive il suo impegno politico locale e il tentativo di riproporre alcuni elementi cardine del suo insegnamento, il dialogo, la partecipazione attiva, nella giunta comunale....


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