diario di bordo Master teatro pedagogia e didattica PDF

Title diario di bordo Master teatro pedagogia e didattica
Course Pedagogia
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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diario di bordo Master teatro pedagogia e didattica come si fanno esempio da poter copiare modificando i nomi...


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Intestazione

diario:FORTUNA CAPOLONGO

Relazione di Fortuna Capolongo Lezioni del 06/06/2020 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa Master in Teatro, Pedagogia e Didattica Metodi, tecniche e pratiche delle arti sceniche Lezione del 06 /06/2020 Titolo: La crescita psicologica della persona e i percorsi del pensiero fantastico. Nome Docente: Militerni Questa lezione è stata condotta dal professor MILITERNI che si è dato come punto d’iniziol’analisi del testo “IL NASO “ di Gogol ha individuato tre temi del racconto mettendo l’accento sulla crescita psichica dell’individuo e la sua relazione ovvero quella parte che cerca di rappresentare la realtà astraendo da essa, utilizza un percorso poco realistico per rappresentare la realtà. Introduce cosi IL PENSIERO FANTASTICO che ha un’origine nello sviluppo di una patologia . Le riflessioni di base su cui ha sviluppato la sua dissertazione sono state la descrizione oggettiva di come il soggetto sviluppa le capacità di pensiero astratto e dunque anche quello fantastico, rifacendosi al racconto di gogol il rapporto con il corpo di ognuno e infine la capacità dell’artista di cogliere i sentimenti umani e inserirli in scenari fantastici più disparati. La relazione tra pensiero fantastico e pensiero infantile è ritenuta generalmente molto stretta, nella nostra società la fantasia è associata al massimo grado al mondo dell’infanzia. Il fantasticatore tende a perdersi nel pensiero il più astratto possibile quello con un rapporto con la realtà minimo, lo sperimentatore invece è dotato di un approccio mentale ancorato alla realtà, al raccogliere tutti i dati del reale e analizzarli nel dettaglio per fare ipotesi in base ad essi e verificarli nei fatti. Dunque precocemente nell’evoluzione del bambino si possono identificare due cluster. Nonostante l’idea diffusa che associa la fantasia ai bambini, il neonato non ha, di fatto, la capacità di fantasticare, deve soddisfare necessità primarie in cui il pensiero fantastico non è contemplato, il bambino deve auto proteggersi, capire cosa lo circonda e cercare di capire e ricercare esperienze che gli provochino un piacere senso motorio. Queste tre necessità si possono identificare in tre tipi di bisogni: fisiologici, conoscitivi, sociativi. Dunque bisogni sociativi quelli che vengono nella ricerca di sensazioni piacevoli ma di cui inizialmente non conosce la provenienza. Il bambino nasce con la curiosità di fare esperienza attraverso i sensi della realtà, si chiede continuamente “cosa succede se…” Piaget affermava che il bambino è inondato da stimoli e lui ne fa un’analisi poi

compie azioni su di esso ed infine fa una valutazione dei risultati delle azioni sullo stimolo e se la valutazione è interessante memorizza uno schema: STIMOLO -> AZIONE -> VALUTAZIONE=MEMORIZZAZIONE, così i dati della realtà vengono immagazzinati nella working memory, così si sviluppa il pensiero che è un’attività mentale che lavora sui dati della realtà, questo processo è proprio dello stadio sensomotorio. Dunque in un primo momento il bambino pensa ma ha bisogno del supporto immediato della realtà. La realtà riproponendosi porta al recall, ovvero al richiamo degli schemi. Nello stadio senso-motorio, fino all’anno e mezzo, lo stimolo neutro riconosciuto in base alla riproposizione del dato reale diventa stimolo condizionato e crea uno schema immagazzinato nella memoria a lungo termine, ovvero una conoscenza, esso non è più stimolo ma essendo noto è una percezione che ripropone pattern comportamentali associati alla percezione....


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