Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione Maria Simeone PDF

Title Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione Maria Simeone
Author Maria Simeone
Course didattica generale
Institution Università Telematica Pegaso
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LE DIMENSIONI PEDAGOGICO-DIDATTICHE DEI FENOMENI DI DISPERSIONE E ABBANDONOSCOLASTICOCHE COSA SONO LA DISPERSIONE E L’ABBANDONO SCOLASTICO?Con l’espressione dispersione scolastica si fa riferimento all’insieme dei processi che; provocando rallentamenti, ritardi o altre interruzioni più o meno prolun...


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LE DIMENSIONI PEDAGOGICO-DIDATTICHE DEI FENOMENI DI DISPERSIONE E ABBANDONO SCOLASTICO CHE COSA SONO LA DISPERSIONE E L’ABBANDONO SCOLASTICO? Con l’espressione dispersione scolastica si fa riferimento all’insieme dei processi che; provocando rallentamenti, ritardi o altre interruzioni più o meno prolungate di un iter scolastico; possono portare all'abbandono. La dispersione è un fenomeno complesso; le cause possono essere tanto interne al soggetto, quanto esterne, pertanto riconducibili all'ambiente sociale, culturale, familiare o economico in cui lo studente si trova. Per abbandono scolastico s’intende invece la definitiva uscita di uno studente da un determinato iter formativo; una conseguenza dell’abbandono scolastico è rappresentata dall’esclusione sociale. Nel definire questi due fenomeni occorre anche ricordare che in Italia l’ obbligo di istruzione si conclude a 16 anni, quello di formazione a 18 anni; la formazione può essere assolta con il conseguimento di un diploma di scuola superiore,o frequentando, dopo il biennio di scuola superiore, un corso professionale per il conseguimento di una qualifica professionale oppure con un contratto di apprendistato. La dispersione è un fenomeno diversificato, si verifica a diversi stadi del percorso del percorso scolastico, si presenta sotto forma di di fenomeni differenti a seconda dell’ambiente sociale, genere, età, collocazione geografica. I dati del MIUR evidenziano che la dispersione scolastica si manifesta nei seguenti modi: _ gli alunni interrompono la frequenza nel corso dell’anno scolastico senza una motivazione (scuola secondaria di I e II grado). _ gli alunni abbandonano nel passaggio all’anno successivo (scuola secondaria di I e II grado). _ gli alunni abbandonano prima di iniziare la scuola secondaria.

QUALI SONO LE CAUSE? Le cause di questi fenomeni possono essere differenti a seconda dei contesti, le principali sono: _ Insuccesso scolastico: scarso rendimento scolastico, relazioni conflittuali con il gruppo classe o con i docenti. Per ovviare a queste situazioni all’interno della scuola esistono figure che intervengono al fine di cogliere i primi segnali di disagio e intervenire con tempestività ed efficacia.

_ Difficoltà di inserimento e di integrazione. A trovarsi in questa condizione di disagio possono essere soprattutto gli studenti stranieri , tra i quali risulta essere più diffuso il fenomeno dell’abbandono scolastico. Le barriere linguistiche e culturali e le condizioni economiche della famiglia di origine, in media più svantaggiate, ostacolano l’integrazione dei minori stranieri nelle scuole, esponendoli in modo particolare al rischio di povertà educativa e di uscita precoce dagli studi. Abbandonare la scuola prima del tempo ha conseguenze negative sul futuro dei giovani. Spesso comporta maggiori difficoltà a trovare un impiego e il rischio di ricadere in condizioni di disagio economico e sociale. Le stesse che molto spesso sono all’origine dell’abbandono. La L. 13 luglio 2015 n.107, all’art 32 sottolinea la necessità di percorsi di orientamento rivolti nello specifico a studenti stranieri. Assieme ai ragazzi di origine straniera, i ragazzi del Meridione (soprattutto provenienti da Sicilia e Campania) sono quelli che più frequentemente abbandonano la scuola. Riguardo a questo punto va sottolineato che in Italia la presenza di minori stranieri è aumentata in misura costante negli ultimi anni e che il sistema scolastico e formativo ha saputo intervenire per garantire ai bambini e ragazzi giunti nel nostro Paese integrazione e alfabetizzazione inclusiva. Nonostante questa constatazione persiste il divario tra studenti italiani e stranieri nella regolarità degli studi, dati del 2019 dimostrano che In Italia il tasso di abbandono tra i ragazzi stranieri (36,5%) è superiore di 25 punti percentuali a quello dei nativi (11,3%) (Fonte: Openpolis, 2020). QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL’ABBANDONO SCOLASTICO? Alcuni studi hanno fatto emergere che l’abbandono scolastico è associato al rischio di disoccupazione e, più precisamente, al rischio di rientrare nella categoria dei NEET (Not in Employment, Education or Training), ovvero di coloro che non sono impegnati nello studio, nel lavoro o in progetti formativi. In Italia ammontano a più di due milioni le persone di età compresa tra i 15 e i 29 anni che si trovano in questa condizione. COME PREVENIRE LA DISPERSIONE E L’ABBANDONO SCOLASTICO? Questi fenomeni possono essere contrastati fornendo agli studenti un adeguato sostegno all’apprendimento. Le misure di intervento devono essere tempestive e mirate in caso di assenze ingiustificate o scarso rendimento scolastico. Un esempio di intervento è rappresentato dall’attivazione di misure di tutoraggio e di percorsi personalizzati; fondamentale è inoltre il coinvolgimento dei genitori ai quali la scuola chiederà di cooperare per risolvere i problemi che lo studente incontra nel suo iter formativo. In fine un’azione speciale e specifica deve essere attuata nei nei confronti di minori stranieri non accompagnati (MSNA).

Il tema della dispersione e abbandono scolastico è stato affrontato sia a livello europeo che a livello nazionale: _ Trattato di Maastricht (1992): in questa occasione ci si è concentrati più che altro sulla formazione professionale per agevolare l’inserimento, o il reinserimento, nel mercato del lavoro. _ Strategia di Lisbona (2000): in questa occasione era stata prevista una riduzione dell’abbandono scolastico prematuro al 10%, dei giovani 18/24 anni, entro il 2010 (obiettivo non raggiunto); la riduzione del tasso di abbandono al di sotto del 10% e un tasso di laureati sopra il 40% sono i nuovi obiettivi di Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. _ Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita (2009), diffuse con C.M. 43/09. Costituiscono lo strumento attraverso il quale il MIUR ha avviato un insieme di azioni riguardanti la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nel settore formativo dell’orientamento. L’intervento orientativo ha un ruolo strategico e diventa determinante intervenire a favore dei giovani, soprattutto se si tratta di giovani a rischio, al fine di sostenere la loro inclusione sociale; l’orientamento, quindi, assume una funzione centrale nella lotta alla dispersione e all’insuccesso formativo degli studenti. Il Miur infatti sostiene le istituzioni scolastiche soprattutto in occasione della scelta della scuola secondaria di II grado attivando corsi di formazione rivolti ai genitori, finalizzati nell’accompagnare i figli nei percorsi di scelta e di transizione, fornendo consulenza psicologica e colloqui individuali, in caso di specifiche esigenze o nei casi di rischio di abbandono scolastico. _ Raccomandazione del Consiglio del 28 giugno 2011 sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico: vengono suggerite tre tipologie di misure che devono essere incluse nelle strategie lotta alla dispersione e all’abbandono scolastico. Tali strategie sono le seguenti: _ Misure di prevenzione: misure che anticipano l’insorgenza conclamata di segni di abbandono precoce dei percorsi scolastici e formativi. Queste misure investono molto sugli ambienti di apprendimento, sui curricula e sulla formazione dei docenti. Si mira inoltre a creare una connessione anticipata tra mondo scolastico e mondo del lavoro e della produzione, in questo modo il contatto con il mondo produttivo può diventare un'opportunità di apprendimento. A tal proposito si evidenzia che l'alternanza scuolalavoro può essere utilizzata come opportunità di apprendimento, ma anche come possibilità, per molti giovani, di prevenire i fenomeni di disagio e dispersione scolastica. _ Misure di intervento: sono definite come misure a contrasto, non appena i primi segni dell’abbandono si manifestano. tali misure sono indirizzate a studenti, insegnanti e genitori. Anche in questo caso Anche in questo caso l’attenzione è posta sui percorsi e sui curricula.

_ Misure di compensazione: con l'obiettivo di creare nuove opportunità di ottenere una qualifica per coloro che hanno abbandonato precocemente gli studi. l’Unione Europea fa riferimento ai “percorsi formativi di seconda occasione” rivolti ai ragazzi che hanno perso ogni contatto con il mondo della scuola e della formazione professionale, questi ragazzi però possono essere recuperati grazie ad un ripensamento dei servizi territoriali, il cui scopo principale è quello di reintegrare i giovani nei contesti scolastici e formativi. La compensazione dovrebbe aiutare i giovani che hanno abbandonato gli studi ad avere la possibilità di riprenderli in una fase successiva offrendo loro metodi didattici personalizzati e più flessibili rispetto alle scuole tradizionali. _ Nota Miur AOODGSC n.2627 (2014) sulle azioni di accompagnamento e monitoraggio dei proget in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica. Concretamente quello che la scuola può fare per cercare di far diminuire il fenomeno dell’abbandono scolastico è attrarre i ragazzi attraverso strategie didatche e pedagogiche in grado di coinvolgere i ragazzi. L’apprendimento diventerebbe quindi un processo attivo e partecipato e non più basato su sanzioni temute. In questo modo la scuola è portata a diventare un vero e proprio laboratorio in cui viene incentivato l’uso di vecchi e nuovi media. La VII Commissione della Camera (cultura, scienza e istruzione) aveva proposto un consolidamento delle strutture scolastiche al fine di creare opportunità di innovazione laboratoriale, nonché di mantenere le strutture scolastiche aperte oltre i tempi ordinari al fine di rendere la scuola centre di formazione e aggregazione. Questo utilizzo delle strutture scolastiche si rivelerebbe molto utile nelle zone a rischio di emarginazione socioeconomica. Sarebbe quindi necessario: _ aumentare gli investimenti per rendere le scuole più sicure, accoglienti e inclusive , facendone anche luoghi comunitari, partendo proprio dai quartieri più a rischio; _ estendere il tempo prolungato evitando evitando il ripetersi delle attività ordinarie in orario pomeridiano. Le attività ordinarie andrebbero integrate con occasioni di apprendimento in ambito musicale, teatrale, grafico-pittorico, sportivo; sia con atvità di recupero mirato per singoli o piccoli gruppi; _ favorire la didatca laboratoriale superando l'approccio trasmissivo; _ sostenere l’innovazione digitale promuovendo lo studio con un metodo sperimentale; affiancando i media tradizionali con esperienze creative, avvalendosi di diversi metodi, materiali, manipolazioni e nuovi media; _ investire sulla formazione dei docenti e su atvità di tutoraggio.

_ Promuovere il benessere. La promozione del “Ben-Essere” ha subito, negli ultimi anni, un cambiamento fondamentale. Il termine benessere, che in passato aveva una connotazione quantitativistica (benessere economico), assume oggi una connotazione di tipo qualitativistica (benessere esistenziale e sociale). Il benessere rappresenta uno stato complesso, multifattoriale e soggettivo, cui concorrono 5 componenti: emotiva, sociale, fisica, intellettuale, valoriale. _ Favorire la motivazione allo studio: fondamentale quindi una buona relazione/dialogo tra docente e studente. Per motivare lo studente occorre quindi puntare su attività che prevedono la partecipazione attiva dei ragazzi, che educano alla corresponsabilità alla e cooperazione. cognitivo e affettivo. _ Atvare sportelli ascolto e counselling pedagogico presso i quali offrire servizi di: ●

Sostegno agli alunni nel corso dei cambiamenti di stato (passaggio dalla fanciullezza alla pre-adolescenza/adolescenza)



Sostegno ai gruppi classe



Sostegno ai docenti



Sostegno ai genitori

_ Costituire reti di scuole e collaborare in modo sinergico con il territorio

Bibliografia Edizioni Simone. (2019). 526/CF Concorso a cattedra, manuale per la seconda prova. Giugliano (NA) Sitografia https://www.openpolis.it/quanto-e-frequente-labbandono-scolastico-tra-gli-alunni-stranieri/ http://www.alternanza.miur.gov.it/scuole_spazi.html...


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