Risposte pedagogia speciale PDF

Title Risposte pedagogia speciale
Author cristina filip
Course pedagogia speciale
Institution Università telematica e-Campus
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paniere domande erisposte multiple per l'esame...


Description

Set Domande PEDAGOGIA SPECIALE SCIENZE PEDAGOGICHE Docente: Sebastiani Riccardo Lezione 001 01. La pedagogia speciale è: Un disciplina curriculare Un branca della Pedagogia Generale; Una materia riservata al corpo docente per l'integrazione a scuola di persone diversamente abili. Una scienza autonoma dotata di un proprio statuto epistemologico 02. Qual è il nucleo epistemologico della Pedagogia Speciale? Formulare teorie sulle azioni metodologiche d’intervento nelle comunità di recupero; Ricercare nuove azioni metodologiche mirate al recupero delle dinamiche familiari che si trovano a gestire una situazione di disabilità. La ricerca e lo studio di nuovi approcci metodologici; Tracciare le linee guida nella gestione di persone con DSA; Lezione 002 01. Perché la Pedagogia Speciale è chiamata Scienza della complessità? L'elaborazione di teorie e modelli che includano la diversità nelle attività curriculari scolastiche; L'accettazione della diversità e la costante elaborazione di teorie e modalità di intervento in continua evoluzione, cose che va a connotare il proprio statuto epistemologico. Lo studio delle metodiche della ricerca-azione nell'ambito dell'epistemologia della Pedagogia Speciale; La ricerca delle differenze di inclusione scolastica all'interno delle istituzioni con particolare attenzione al grado di diversità; 02. Per affrontare la "diversità", la Pedagogia Speciale ha bisogno del sapere delle altre scienze? V F NESSUNA DELLE PRECEDENTI NON SO 03. La società che Bauman definisce liquida incentrata sull'apparenza sull'effimero e sul dilatarsi valoriale crea: una dilatazione degli orizzonti educativi; una dispersione di ideali e valori; una perdita di orizzonti nell'universo educativo una disgregazione della pedagogia speciale; Lezione 003 01. La Pedagogia Speciale individua: individuare soluzioni e risposte ai bisogni educativi speciali nelle specifiche situazioni all'interno delle quali si manifestano; gli specifici bisogni educativi; Studiare le situazioni di diversità al fine di produrre una casistica di riferimento per la connotazione di linee guida generali. le metodologie di intervento per lo studio delle diversità; Lezione 004 01. La Pedagogia Speciale ha avuto il suo pieno sviluppo intorno agli anni: 70 90 50

80 02. Franco Larocca nel dare la definizione di Pedagogia Speciale la definisce: Scienza autonoma sulla base del proprio statuto epistemologico ma, scissa dalla statuto epistemologico branca della Pedagogia mirata ai bisogni assistenziali delle persone diversamente abili; Scienza circolare fine a se stessa che trova, cioè, al suo interno il proprio fondamento culturale e scientifico Scienza priva di autonomia che studia i fenomeni sociali in relazione alla diversità. Scienza preposta allo studio delle modalità più idonee a vincere le resistenze alla riduzione di asimmetria tra l'essere e il poter-dover essere delle singole personalità in situazione di disagio, sia esso derivante da un deficit fisico, sensoriale o psichico, sia da deprivazione socio-culturale Lezione 005 01. L'epistemologia si è posta sempre più al centro della ricerca pedagogica, poiché: Perché la pedagogia speciale, mancando di complessità non aveva paradigmi educativi evidenti; Perché l'epistemologia è la madre delle scienze Perché la pedagogia speciale necessita di evidenti ausili da parte delle altre scienze in quell'ambito veniva a giocarsi la specificità stessa della pedagogia e, al tempo medesimo, la sua autonomia; 02. Quale, tra questi, può essere definito "ruolo" della Pedagogia Speciale": Identificare i bisogni delle persone diversamente abili; Pedagogico; Ludico; Didattico; 03. Quali sono i compiti principali della Pedagogia Speciale? Intervenire in soccorso della persona disabile che si trova di fronte a barriere architettoniche. Valutare l'intervento formativo speciale nell'inclusione scolastica al fine di regolamentare l'utilizzo degli strumenti di ausilio per una migliore fruizione della didattica; Fornire risposte alla gestione del bisogno educativo speciale; - orientare le modalità di intervento; - definire, in base al bisogno educativo speciale la tipologia di intervento; Fornire assistenza ai bisogni delle persone diversamente abili nel quotidiano; Lezione 006 01. Nell'analizzare i processi educativi da mettere in atto è necessario partire dall'analisi dei bisogni formativi della persona diversamente abile e metterli in relazione con la realtà esistente. NESSUNA DELLE PRECEDENTI F NON SO V 02. Le modalità educative della Pedagogia Speciale devono entrare in relazione con l'analisi del problema, i suoi limiti e le possibilità di miglioramento in rapporto al sistema con il quale in soggetto diversamente abile interagisce. V NESSUNA DELLE PRECEDENTI NON SO F 03. Quale modello deve essere utilizzato dalla Pedagogia Speciale? Un modello teorico che sia in grado di definire le modalità di intervento; Un modello scientifico che sia efficace per interpretare le dinamiche legate all'integrazione; Un modello autonomo di apprendimento; Un modello inclusivo;

Lezione 007 01. L'approccio al metodo sperimentale della Pedagogia Speciale fondamentale per convalidare la validità dei costrutti teorici è: PROBLEMA - TENTATIVO DI SOLUZIONE - IPOTESI- DEDUZIONE- CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA DEDUZIONE; IPOTESI - DEDUZIONE- CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE -TENTATIVO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA; CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA DEDUZIONE - DEDUZIONE- IPOTESI- TENTATIVO DI SOLUZIONE - PROBLEMA; DEDUZIONE - CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE -TENTATIVO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA -IPOTESI. 02. Quale azione deve mettere in atto la Pedagogia Speciale per recuperare la motivazione a vincere le resistenze create dalle diversità? Personalizzare l'attività per il reclutamento degli educatori; Individuare la condizione didattica migliorative per ottemperare alle richieste di attenzione della persona diversamente abile; Individuare il problema che sfugge alla comune attenzione, rielaborarlo, interpretarlo e mettere in atto i correttivi necessari; Individuare azioni di intervento di tipo assistenziale che permettano attività didattiche inclusive. 03. L'autonomia della Pedagogia Speciale si fonda: Sulla specificità del suo statuto epistemologico; Sul rapporto educazione-azione; Sulla metodologia interventistica. Sulla sua natura interdisciplinare; 04. Quale strumento è necessario per la comprensione della natura del deficit? Il regolamento didattico scolastico; I Decreti legge; Il manuale operativo scolastico; La conoscenze degli aspetti tecnico-operativi, psicologici e sanitari; 05. La Pedagogia Speciale può essere definita Pedagogia di Frontiera? NON SO F NESSUNA DELLE PRECEDENTI V 06. La Pedagogia Speciale deve coniugare e fare propri la pluralità di linguaggi disciplinari per poter affrontare trasversalmente le problematiche date dalle situazioni educative speciali andando oltre i propri confini fino a diventare frontiera delle conoscenze. V F NESSUNA DELLE PRECEDENTI NON SO Lezione 008 01. Il confronto tra la Pedagogia Speciale e le altre scienze permette: La fusione culturale di più saperi per la definizione universale di un metodo di intervento; Lo scambio dialogico per il confronto dei saperi; Lo scambio di competenze educative. Una pluralità della lettura e dell'approccio con la disabilità che ha come fine la costruzione di ipotesi e di strategie di intervento mirate a migliorare la diversità; 02.

La Pedagogia Speciale, come scienza della complessità, permette di: Comprendere lo scambio affettivo/emotivo tra educatore e persona diversamente abile; Capire, senza bisogno di analisi, la specificità del modello di intervento.

Fare proprie le logiche di cambiamento e le mutate condizioni di vita con attenzione alle variabili socio-culturali; Comprendere nel dettaglio le logiche che stanno alla base dell'intervento educativo funzionale; 03. La Pedagogia Speciale con il suo oggetto di studio e i suoi modelli di intervento ha permesso: Migliore inclusione del soggetto diversamente abile nelle istituzioni scolastiche. Miglioramento delle norme legislative in materia di diversità; Maggiore consapevolezza delle diversità; Maggiore interesse delle istituzioni; 04. La Pedagogia Speciale studia i processi evolutivi e sperimentali: NESSUNA DELLE PRECEDENTI NON SO V F Lezione 009 01. La figura delle istituzioni è: Accessoria Palliativa Non necessaria Fondamentale per dare aiuto e supporto alla famiglia con un congiunto diversamente abile; 02. Nel quadro familiare, quale approccio può fornire validi strumenti di intervento? Strumentale Scientifico Sistemico Teorico 03. Il nucleo familiare è messo a dura prova in caso di diversità di uno dei suoi componenti, qual è l'approccio migliore per affrontare la situazione: Cercare di affrontare il problema che coinvolge tutti i membri pariteticamente al crescere delle difficoltà della persona diversamente abile; Lasciare alle cure degli assistenti sociali le esigenze della persona disabile; Interagire solo ed esclusivamente tra i membri della famiglia cercando di includere la persona diversamente abile; Lasciare alle istituzioni il compito di crescere la persona disabile; Lezione 010 01. Il nucleo familiare e il sistema istituzionale devono cercare di collaborare perché è nell'interesse di ciascuno dei due farlo: NESSUNA DELLE PRECEDENTI NON SO F V 02. Il modo in cui viene affrontato evento stressante è uguale per tutte le famiglie ? F V NESSUNA DELLE PRECEDENTI NON SO 03. Quali sono i presupposti per una buona accoglienza di una persona diversamente abile all'interno di una famiglia?. Sopportazione Intransigenza Tolleranza Amore e rispetto

Lezione 012 01. Le famiglie con componenti diversamente abili, possono essere considerate come sistemi in evoluzione? F V NON SO NESSUNA DELLE PRECEDENTI 02. Quali sono le variabili che possono mediare l'impatto negativo della disabilità sulla famiglia e coppia genitoriale? Variabili fenomenologiche; Variabili educative; Variabili temporali; Variabili socio-culturali; Lezione 013 01. Il rapporto con il limite rende vulnerabile: Il rapporto tra i partner; Il rapporto con gli altri fratelli; La costruzione identitaria della famiglia; La relazione con i parenti; 02. Essere genitori di un figlio disabile comporta: L'abbandono da parte dell'istituzione scolastica; La negazione del problema. Il rischio dell'isolamento o dell'auto-isolamento dal contesto sociale; L'attuarsi di un rapporto esclusivamente medicalizzato in relazione alla persona disabile; 03. Per un genitore accettare la sfida posta dal limite significa: Ripensare il proprio progetto di vita condizionato dalla nascita di un figlio diverso da quello sognato; Rinunciare a vivere; Istaurare l'unico rapporto con le istituzioni e gli assistenti; Chiudersi all'interno del proprio nucleo familiare senza interagire con l'alterità; Lezione 014 01. Il lavoro educativo con i genitori consiste: Nel coinvolgere Istituti e centri di assistenza per il supporto al disabile; Nel dedicarsi esclusivamente alla migliore medicalizzazione possibile; Nel sostenere materialmente la famiglia con l'approvvigionamento di beni materiali ausiliari; Nel valorizzare le risorse umane interne alle famiglie senza illudersi e senza illudere; 02. La personalizzazione degli interventi didattici e il rapporto con le famiglie degli alunni con deficit si costruisce attraverso la condivisione di quale tra i seguenti obietti: Accoglimento scolastico; Abbattere le eventuali barriere che ostacolano la collaborazione Delocalizzazione delle responsabilità tra famiglia e istituzioni; Aumento delle responsabilità familiari. 03. Per una positiva costruzione identitaria della famiglia: È necessario aprirsi al confronto solo con l'istituzione scolastica. La disabilità di un figlio non deve essere necessariamente un limite; La disabilità deve costituire la base del rapporto tra genitori e figlio; È necessario riconsiderare i rapporti familiari sulla base delle difficoltà del disabile; Lezione 015 01. Una famiglia alle prese con un figlio diversamente abile ha la necessità di mettere in atto piani educativi aperti ed attenti ad un piano esistenziale: F

V NON SO NESSUNA DELLE PRECEDENTI 02. I genitori di un bambino diversamente abile non necessitano di essere aiutati sin da subito a trovare un equilibrio sostenibile: NON SO NESSUNA DELLE PRECEDENTI F V 03. Per i genitori il momento in cui si sentono più sollevati è la fine dell'obbligo scolastico: NON SO V NESSUNA DELLE PRECEDENTI F Lezione 016 01. La famiglia è Fenomeno universale caratterizzato da quale elemento: Medicalizzazione della persona diversamente abile. L'affrontare la diversità con le competenze esperienziali; Rappresenta l'elemento base della struttura sociale; Singolarità di intervento tra i componenti della famiglia; 02. Quale tra questi non è un fattore di protezione: Scolastico; Mindfullness; Inclusivo; Educativo; 03. Quale, tra le seguenti, può essere definita una strategia di coping: Cognitiva (riformulazione, individuazione degli aspetti positivi); Spirituale (definita dal grado di percezione della disabilità) Perimetrale (definita solo all'interno del nucleo familiare); Deduttiva (dalla disabilità ai modelli di intervento) Lezione 017 01. Che cosa significa l'acronimo PDF: Piano didattico funzionale; Piano deduttivo finale; Profilo dinamico funzionale Piano d'intervento funzionale; 02. Che cosa significa l'acronimo PEP: Piano educativo personalizzato; Piano Esclusivo personale; Progettazione elettiva perimetrale; Programmazione e progettazione; Lezione 018 01. Che cosa significa l'acronimo DSA: Disturbi sociali apprendimento; Disturbi speciali ambientali. Disturbi specifici dell'apprendimento; Delocalizzazione speciale apprendimento; Lezione 019 01. Il PDP è definito: Dal Preside Dal Consiglio;

Dalla famiglia; Dall'insegnante di sostegno; 02. Nel PDF sono delineate: Sia le difficoltà di apprendimento, conseguenti alla situazione di disabilità, sia le possibilità di recupero Le modalità progettuali all'interno del nucleo classe per l'inclusione sociale della persona diversamente abile; Le regole didattiche dell'istituto scolastico. Le modalità legislative in rapporto alla persona diversamente abile; Lezione 020 01. La valutazione degli studenti è effettuata in base a: Il PDF L'SDP Il BES Il DSA Lezione 021 01. Al Consiglio di classe spetta la responsabilità di fare: Una definizione individuale dei bisogno formativi; Una progettazione individualizzata, per consentire allo studente di ottenere i migliori risultati possibili in relazione alle proprie capacità. Una definizione individuale dei bisogno formativi; Una programmazione per interventi collettivi per gli alunni disabili; 02. I normali bisogni educativi di tutti gli studenti diventano speciali: Per tutti gli studenti al fine di rendere omogeneo il livello di scolarizzazione; Per gli studenti iperattivi; Per gli studenti con deficit di attenzione; Per gli studenti con disabilità certificata in quanto richiedono un'attenzione pedagogico/didattica particolare; Lezione 022 01. Il Profilo Dinamico Funzionale è: La documentazione che deve produrre il Consiglio di classe; La documentazione obbligatoria (L. 104/1992 art. 12); La documentazione funzionale all'inclusione che ogni docente deve produrre; La documentazione prodotta dal Consiglio di classe. 02. La diagnosi funzionale (DF) è indispensabile per: La Progettazione didattica; La previsione degli obiettivi da raggiungere; La definizione del PDF e del PE; La Programmazione scolastica; Lezione 023 01. La valutazione degli studenti con disabilità certificata è effettuata sulla base: Sul rapporto di inclusione; Del risultato delle prove di valutazione; Sulla base del PEI; Sull'intero processo di apprendimento. 02. Per la compilazione del PEI da parte del Consiglio di Classe è importante stabilire: I livelli essenziali delle competenze e delle abilità in relazione alla capacità dello studente; Le capacità meta-cognitive e di integrazione dell'intera classe. Il livello di disabilità dello studente diversamente abile; La capacità motoria legata alle abilità pratiche del disabile;

Lezione 024 01. Il ruolo del mediatore culturale è: Facilitare l'interazione tra tutti i soggetti presenti, permettendo all'alunno di essere coinvolto nelle attività proposte; Sostegno nell'apprendimento; Fare da traduttore durante le lezioni; Aiutare nei compiti; Lezione 025 01. I caratteri costitutivi della relazione educativa sono: Il lavoro di gruppo e individuale; Il progresso ed il tecnicismo; Il PEI ed il BES L'intenzionalità e l'asimmetria; 02. L'educatore deve alimentare un rapporto: Di tutorato; Di isolamento; Di unicità; Di reciprocità; Lezione 026 01. Che cosa implica la condivisione educativa: Distacco emotivo; Disinteresse e allontanamento; Approccio perimetrale al cuore dell'educazione; Corresponsabilità e coinvolgimento affettivo; 02. Cosa significa che la relazione educativa si pone in una prospettiva teleologica? Che colloca le finalità dell'azione educativa nella attività volontaria dell'uomo e delle sue azioni; Che risulta incontaminata dalle influenze esterne; Che trascenda dal piano animico; Che guarda la relazione educativa da un punto di vista religioso; Lezione 027 01. La comunicazione analogica comprende: Utilizzo di specifici calcolatori tarati sul livello di difficoltà dell'alunno; Utilizzo di computer e/o LIM per facilitare l'apprendimento; Un sapere enciclopedico; Gesti, espressione del volto, cinesica e prossemica; 02. La complessità del sistema comunicativo scolastico richiede agli insegnanti: Rigidità di applicazione delle norme e delle situazioni comunicative istituzionali; Flessibilità e capacità di riconoscere le variabili che costituiscono la situazione comunicativa di un evento; Una preparazione specifica ben distinta dalle competenze generali; Un sapere pedagogico, metodologico-didattico, culturale e relazionale, e competenze comunicative. 03. Per Edgar Morin si deve favorire; Una conoscenza prossemica in grado di compensare la mancanza di comunicazione analogica; Una conoscenza familiare; Una conoscenza che sappia inserire i dati nel contesto da cui essi ricevono senso; Una conoscenza settata sull'accrescimento culturale ed emotivo. 04. Nel descrive la comunicazione analogica si intende: Comunicazione via WEB; Comunicazione per assiomi; Gesti, espressioni del volto, cinesica e prossemica;

Comunicazione tramite apparati informatici; 05. Quale sapere, tra i seguenti, è necessario per la figura del docente? Funzionale; Metodologico Didattico; Meta cognitivo; Intuitivo; 06. Qual è il contesto formativo dove si presenta la relazione educativa nella sua complessità? La scuola; Il dopo scuola; Il lavoro; La famiglia; 07. La base di una relazione educativa è costituita dalla: Rifiuto di accettazione della diversità; Disponibilità ad uscire dalla propria singolarità per incontrare l'altro in nome della comune umanità; Individualizzazione di un percorso diversificato faciliti l'allievo "speciale" nel processo di apprendimento; conoscenza settoriale; Lezione 028 01. Il paradigma della cittadinanza deve essere in grado di attivare dimensioni: Induttive, strumentali ed emotive; Sentimentali, intellegibili e pragmatiche; Cognitive, affettive e volitive; Culturali; 02. Il modello di educazione alla cittadinanza è un modello: Soggettivo; Olistico e inclusivo; Esclusivo e individuale; Solipsista e soggettivo; 03. Che cosa promuove l'educazione per la cittadinanza? Padronanza linguistica; Apprendimenti, abilità e disposizioni per partecipare alla vita della comunità con responsabilità; Integrazione scolastica; Integrazione sociale; 04. La relazione educativa trova migliore espressione nelle metodologie: Sociali; Inclusive e sociali; Cooperative e partecipative; Didattiche; 05. Quali sono le condizioni che rendono cruciale il ruolo dell'educazione alla cittadinanza? Il fenomeno dell'emigrazione; I Mutamenti della società e la globalizzazione; L'immobilismo economico; La caduta del muro di Berlino; Lezione 029 01. La riuscita del lavoro cooperativo è legata: Allo sviluppo di abilità tecniche; Allo sviluppo di competenze prosociali che si basano su abilità cognitive, assertività, empatia e autocontrollo; Allo sviluppo di senso civico; Allo sviluppo di abilità pratiche;

02. La caratteristica essenziale del gruppo è: La componente sociale; La specificità;...


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