Riassunto libro la motivazione pdf PDF

Title Riassunto libro la motivazione pdf
Author Franciiiii Sssss.
Course Psicologia Dell'Intelligenza
Institution Università degli Studi di Pavia
Pages 40
File Size 259.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 91
Total Views 150

Summary

Riassunti dei capitoli fino al 7 compreso del libo di Angelica Moè...


Description

venerdì 29 gennaio 2021

PSICOLOGIA DELLA MOTIVAZIONE CAPITOLO 1: MOTIVI E MOTIVAZIONI! INIZIARE E PROSEGUIRE! Motivazione: insieme di spinte a matrice affettiva che determina, in un dato ambiente, l’emergere di obiettivi, valori e convinzioni che sostengono l’agire, la scelta, la persistenza e l’eventuale evitamento o abbandono di un’azione.! Deriva dal latino ‘’motus’’ e indica il movimento del soggetto verso un obiettivo desiderato e l’eventuale fuga da uno temuto. ! Viene sottolineato il concetto di dinamicità. ! La motivazione è il fattore che determina:! 1. L’inizio: il cambiamento da uno stato all’altro! 2. L’intensità: la persistenza di fronte alle difficoltà! 3. La direzione: la scelta verso l’uno o l’altro obiettivo! Capisaldi della motivazione: percepirsi capaci e dare valore. ! BISOGNI, CONVINZIONI E OBIETTIVI ! Bisogno: richiama alla mente una necessità (need) e una spinta (press), sono importanti forme di motivazione. E’ strutturato come un qualcosa che interrompe lo status quo e preme per venire soddisfatto. Caratteristiche:! 1. Matrice affettiva! 2. Universalità ! 3. Favorire il benessere! 4. Tradursi in obiettivi congruenti ! Due livelli di spiegazione:! 1. Psicofisiologico: importante soddisfare i bisogni perché arreca piacere e benessere. Olds e Milner—> esiste un’area del cervello che se stimolata elettricamente produce un’intensa esperienza di gratificazione.! 2. Cognitivo: riguarda il significato che i bisogni rivestono per se stessi. Teoria dei costrutti di Kelly, 1995—> a ogni termine noi assegniamo un significato personale che dipende dai nostri schemi interpretativi e dal sistema unico e irripetibile di esperienze e di vissuti che ognuno di noi rappresenta. Si può scoprire il significato personale di un termine interrogandosi sul suo contrario. A motivarci non è tanto il bisogno, ma il significato che questo ha per noi.! Sono state stilate diverse liste di bisogni: ! 1. McGougall: 18 bisogni !

1

venerdì 29 gennaio 2021 2. Ford, 1992: 24 bisogni raggruppati in sei categorie: cognitivi, legati a sé, affettivi, di relazione, di collaborazione, legati al lavoro! 3. Reiss, 2004: 16 bisogni, tratti motivazionali presenti in diversa misura nelle persone! A questa prospettiva basata sulle liste se ne contrappongono altre due basate su:! 1. Gerarchia: consente di individuare i bisogni da soddisfare per primi e di stilare un eventuale ordine di importanza! 2. Livelli: consentono di distinguere fra bisogni di base e altri derivanti dalla loro congiunzione! Modello dei bisogni di Dweck, 2017:! Si possono distinguere tre fondamentali bisogni:! 1. Sentirsi accolti, connessi, compresi, percepire che altri hanno il piacere di stare con noi e di condividere esperienze, sensazione di essere ascoltati e accettati per come siamo ! 2. Sentirsi competenti e capaci, percepire di riuscire a fare le cose! 3. Possibilità di predire, cogliere regolarità e nessi causali fra le azioni, anticipare eventi.! Unione accettazione e competenza—> autostima ! Unione competenza e predicibilità—> bisogno di percepire il controllo ! Unione fra predicibilità e accettazione—> bisogno di fiducia ! Sentirsi connessi, capaci e in grado di prevedere renderebbe sicuri attraverso il percepire il controllo, fiducia e autostima. ! Dweck distingue due componenti della fiducia in sé: ! 1. Identità—> riguarda il chi sono ! 2. Significato—> cosa è importante per me ! Collegati ai bisogni ci sono i motivi—> tendenze a base affettiva che orientano gli individui verso specifici stimoli o ad evitarli. Sono propensioni e inclinazioni presenti in ogni individuo, ma in maniera diversa. ! Ogni motivo si esprime attraverso due dimensioni contrapposte:! 1. Avvicinamento o speranza! 2. Evitamento o paura! Agiscono in contemporanea e determinano l’intensità e eventuale inizio o blocco del processo motivazionale.! Temperamento—> predisposizione biologica, innata, osservabile fin dai dai primi mesi di vita, a reagire a determinati stimoli, che coinvolge in particolare gli ambiti dell’emozionalità, dell’attività e della socievolezza. ! 2

venerdì 29 gennaio 2021 Principale teoria temperamentale: Eysenck, 1970—> vengono ereditate in diversa misura delle specifiche predisposizione alla ricerca di stimolazioni sociali, all’instabilità emotiva e all’ostilità e freddezza che hanno dei riflessi sugli aspetti motivazionali favorendo lo sviluppo di obiettivi e rappresentazioni, nonché tendenze comportamentali coerenti con i sottostanti tratti temporamentali.! Convinzioni ( o sistema di credenze )—> insieme strutturato di pensieri, atteggiamenti e modi di reagire che vengono modellati dall’ambiente sociale, culturalmente trasmesso e condivisi. Direzionano anche il modo in cui la realtà è percepita e interpretata. Le credenze motivazionali sono modificabili, tuttavia in assenza di interventi, tendono alla stabilità e alla conferma. ! I bisogni e le convinzioni sono importanti precursori del comportamento motivato: orientano e predispongono all’agire o all’evitare, ma non spiegano come. Tale funzione è svolta dagli obiettivi, secondo un recente modello sviluppato da Dweck:! I bisogni determinano gli obiettivi attraverso un sistema di rappresentazione che include le convinzioni—> CET ( convinzioni, emozioni e tendenze all’azione ), rappresenta un’interfaccia fra bisogni come li percepiamo e obiettivi e scopi che a loro volta determinano l’agire. Gli obiettivi sono rappresentazioni cognitive di oggetti futuri da affrontare o evitare, a seconda del prevalere della tendenza all’avvicinamento o all’allontanamento. Possono essere intesi anche come:! 1. Orientamento alla padronanza! 2. Orientamento alla dimostrazione ! 3. Orientamento alleviamento ! Sono consapevoli e intenzionali anche se è possibile che vengano attivati e che operino in maniera meno consapevole. ! E’ importante sottolineare che esistono dei livelli di motivazione che sono poco accessibili alle persone e difficilmente esplicitati tramite la parola che si contrappongono altri più consapevoli e verbalizzabili. ! Conoscere e prendere consapevolezza delle proprie motivazioni significa avere il controllo su di esse per poterle utilizzare come strumenti che sostengono e aiutano altre facoltà. Significa inoltre riconoscere che la motivazione può essere migliorata, misurata e modificata attraverso training o stimolazioni da parte dell’ambiente. La motivazione e si esplica all’interno delle persone e può tradursi in comportamenti, pensieri e atteggiamenti manifesti o rilevabili. ! Esiste quindi una motivazione intesa come processo ed esistono tanti tipi di motivazione. Si tratta di diversi processi che concorrono nel creare o impedire l’emergenza di una motivazione. Queste motivazioni nel migliore dei casi sono:! 1. Sinergiche ! 2. Attraverso le emozioni sostengono lo sforzo necessario per svolgere un’attività —> accade in alcuni casi che le emozioni generino la motivazione e viceversa oppure accade anche che si innescano processi circolari o bi-direzionali per cui vie un continuo interfacciassi fra spinte motivazionali ed emozionali lungo il dispiegarsi del fenomeno motivazionale complessivo. ! 3

venerdì 29 gennaio 2021 Le motivazioni possono essere:! 1. Base genetica: più stabili! 2. Base cognitiva: meno stabili—> dipende da quanto le persone scelgono i voler agire sui propri sistemi motivazionali e sono motivate a cambiare. Cambiamento: implica una ricostruzione dei diversi livelli attraverso cui ci descriviamo e quindi un cambiamento di noi stessi. Principio di coerenza—> le persone tendono a voler mantenere una visione coerente di sé e a non modificare le proprie caratteristiche personali. ! IL MODELLO UNITARIO ! Prevede tre livelli di consapevolezza:! 1. Spinta: ogni individuo nasce con una serie di spinte primarie in un ambiente che lo fa sentire accolto attraverso forme di accettazione e sostegno o all’opposto di rifiuto o indifferenza! 2. Engagement: si concretizza in obiettivi, sostegno e guida che favorirebbero il senso di padronanza e di controllo consentendo un’applicazione che va oltre all’esplorazione concretizzandosi sull’ambiente in un agire. Vi può essere anche a questo livello un blocco nella definizione di obiettivi e mancanza di sostegno— > dubitare della riuscita, ci si sente incerti, incompetenti, timorosi di non dimostrarsi capaci ! 3. Significato: livello consapevole. A partire da una spinta innata a fare cose che hanno senso per sé, l’ambiente può corrispondere suggerendo significati e valorizzando la spinta a conoscere che implica il porsi in una relazione costruttiva con l’altro e anche con ciò che si sta facendo.! Tutto ciò porterebbe alla consapevolezza delle proprie motivazioni, ovvero a sentirsi e vedersi quindi a percezioni, rappresentazioni di sé, valutazioni che possono determinare scelte, comportamenti, maggiore dispiego di impegno, rinuncia. ! Il processo può essere semplificato considerando un motivo molto ponderante: la riuscita. Tale motivo tende a sentirsi competenti, porta a sviluppare percezioni di competenza, autoefficacia e aspettative. L’ambiente riveste un ruolo molto importante nel modulare il contenuto di obiettivi e rappresentazioni. Può essere:! 1. Supportivo: sostenere, dare una aiuto anche a livello emotivo ! 2. Meno presente o ostile: impedisce di fare esperienza, giudica e svaluta ! 3. Fattori individuali incidono sull’ambiente, sul sistema di pensieri e convinzioni— > rapporto di circolarità ! Si supera in questo modo la classica distinzione tra motivazioni intrinseche ed estrinseche andando a valutare tutto il processo motivazionale come intrinseco poiché un premio soddisfa un bisogno dell’individuo o comunque arrocca all’individuo emozioni di piacevolezza, che sono motivazione di natura intrinseca. !

4

venerdì 29 gennaio 2021 L’AMBIVALENZA ! Possibile distinguere due orientamenti in ogni processo motivazionale:! 1. Di avvicinamento: tendenza che porta verso titoli, possibilità o situazioni valutate positivamente! 2. Di allontanamento: movimento che porta ad evitare una situazione perché considerata negativamente ! Tre classi di giudizio utilizzate per valutare:! 1. Beneficio-dannoso ! 2. Piacevole-spiacevole! 3. Desiderabile-indesiderabile ! La compresenza di spinte di avvicinamento e allontanamento determina l’ambivalenza, un fenomeno naturale che l’individuo deve imparare a gestire.! Nel momento in cui una persona si avvicina a dei potenziali obiettivi vive una conflittualità interna che origina da gradienti, termine utilizzato per richiamare una quantità di attivazione cognitiva ed emotiva che caratterizza tutta la fase precedente alla scelta di affrontare o evitare. Si distingue tra:! 1. Gradienti di avvicinamento: dati da pensare, aspettative, rappresentazioni ed emozioni che rendono attraente il compito. Si profilano anche a lunga distanza di tempo, molto tempo prima di decidere se affrontare o evitare una situazione, sono l’oggetto che attrae la persona! 2. Gradienti di evitamento: dati da pensieri, aspettative, rappresentazioni e emozioni che portano a rinunciare. Emergono quando la persona sta per decidere se affrontare o evitare la data situazione. ! Ci sarà un momento in cui l persona sarà indecisa se scegliere di affrontare un cambiamento o rimanere nello status quo. Momento derivante dall’incrocio dei due segmenti caratterizzato da:! 1. Conflittualità: fra gradienti di opposta direzione! 2. Tensione: somma della forza dei gradienti ! Esiti della scelta:! 1. Se si deciderà di fare la scelta ci si troverà a vivere fino al giorno in cui questa non sarà definitiva una situazione in cui prevarranno pensieri ed emozioni spiacevoli! 2. Se non si farà la scelta si avrà un sollievo temporaneo, ma si tornerà in un futuro in uno stato del tipo ‘’ se avessi scelto…’’ che si manifesta per ogni situazione in cui la persona ha evitato o rinunciato.! Ciò che assume rilievo è quindi l’insieme di emozioni e di motivazioni sottostanti che si rifanno tanto alla competenza di avvicinamento che a quella evitamento e che sarà tanto più carico quanto più la persona sarà disposta a investire e quindi considererà importanti sia l’una che l’altra delle due istanze in competizione. ! 5

venerdì 29 gennaio 2021 VALUTARE LE COMPONENTI MOTIVAZIONALI ! Principale fonte di motivazione nell’uomo è percepire di affrontare compiti e attività in linea con i propri valori e obiettivi. Tale acquisizione di riflette nella consapevolezza dei propri processi motivazionali—> metamotivazione, capacità di conoscenza e controllo della personale motivazione altrimenti definitiva ‘’percezione della propria motivazione’’. Sono controllabili, accessibili alla coscienza e strutturate all’interno di un sistema di credenze. ! Questa è da distinguere dai motivi impliciti—> inconsci, non controllabili, non sottostanno a principi di coerenza cognitiva. Sono infusibili dalle reazioni emotive, preferenze e scelte spontanee che appartengono a una sfera poco verbalizzabile, potrebbero non essere noti o addirittura negati. ! E’ importante sottolineare che i due livelli implicito ed esplicito (—> consapevoli, frutto di pensieri, interpretazioni, convinzioni, più facilmente accessibili ) coesistono, ma non correlano, ciò può generare ripercussioni sul piano della qualità della motivazione. ! Brunstein e Maier, le due componenti:! 1. Spiegano aspetti diversi del comportamento ! 2. Possono agire in sintonia o risultare conflittuali—> ansia e insoddisfazione ! Valutare le componenti motivazionali: ! 1. Cogliere il livello del problema motivazionale a partire dalla classificazione di Rheinberg che illustra i deficit motivazionali a partire dalle domande e quindi dai vari aspetti valutabili ! 2. Stabilire il livello di motivazione che si intende valutare: implicito ( meno facilmente rilevabile) o esplicito ( più facilmente rilevabile )! Per la misurazione del livello implicito vengono utilizzati dei test:! 1. Test di appercezione tematica, TAT: prevede la presentazione veloce, 20 secondi, di tavole che rappresentano delle situazioni da interpretare. Viene detto ai partecipanti che si tratta di un test per valutare la fantasia e gli viene chiesto di raccontare delle storie in cui riferiscano in un tempo massimo di 5 minuti cosa succede, cosa pensano, sentono e provano i personaggi, come si è giunti a quella situazione e quale sarà l’esito. Si tratta di un test proiettivo—> la persona proietta le proprie dinamiche del profondo, si assume che le storie raccontate riflettano i motivi. Le interpretazioni non sono semplici e possono risultare influenzate da una serie di fattori per questo motivo sono state proposte delle tecniche semiproiettive che prevedono la presentazione di situazioni e la richiesta di indicare fra un numero definito e strutturato di alternative l’interpretazione! 2. Implicit association test, IAT: prevede il confronto fra tempi di reazione nel rispondere a coppie implicitamente molto attive. Queste coppie possono essere contrastate con altre a cui sono associati altri tempi di reazione. La misurazione viene poi fatta a computer tramite un particolare software e richiede al soggetto di rispondere a tutte le associazioni proposte. Si parte dall’assunto che ci siano 6

venerdì 29 gennaio 2021 delle associazioni mentali non consapevoli ne controllabili che possono essere rilevate dalla velocità di risposta, che sarà minore per quelle implicitamente attivate nella nostra mente. ! 3. Preferenza per le attività: valutazione a base osservativa. Se una persona si sente bene, realizzata e motivata nello svolgere certe attività o determinati compiti si presume che abbia una disposizione implicita verso esse. A contrario, invece, se una persona temporeggia nell’iniziare una determinata azione e non ne trae soddisfazione si presume che ha una bassa motivazione implicita per quell’ambito. Alta motivazione implicita: esperienza di flusso. La preferenza per le attività può essere valutata anche attraverso l’uso di apposite griglie di osservazione ! Valutare la componente esplicita: ! 1. Colloqui ! 2. Interviste! 3. Questionari: $ vantaggi: facilmente somministratili anche da operatori non specificamente addestrati, consentono di ottenere punteggi confrontabili con quelli di campioni standardizzati, richiedono tempi brevi, non servono apparecchiature o strutture specifiche, possibile operare più rilevazioni ( in particolare attraverso il metodo di osservazione del vissuto ( ESM ) si può chiedere a intervalli pianificati come si sente, cosa pensa o che aspettative ha un soggetto. $ Problemi: $ - acquiescenza: tendenza a essere d’accordo, a ritenere tutto importante. Risolvibile con l’uso di scale del tipo best-worst, ossia scegliere da un elenco l’item migliore e quello peggiore $ - tendenze sistematiche: bias costante che conduce a dare risposte estreme o a utilizzare preferibilmente il punto centrale, che caratterizza i singoli. $ - desiderabilità sociale: rispondere secondo ciò che presumibilmente ci si aspetta, ciò che è socialmente più accettato. ! Correlazione debole o a volte addirittura assente tra le valutazioni ottenute con modalità implicite o esplicite. ! CAPITOLO DUE: LA PROSPETTIVA BIOLOGICA! Ogni essere vivente ha delle spinte compiere determinate azioni e ha delle ritrosie o delle paure che lo conducono ad evitare. Gli esseri umani sono caratterizzati da:! 1. Bisogni primari: possono trovare soddisfacimento nell’espressione di reazioni istintuali.! 2. Istinti: spinte in grado di produrre determinati effetti finali senza previo apprendimento ad agire in quel modo e senza averli preveduti. Si caratterizzano per l’esecuzione di sequenze rigide e agite in maniera stereotipata, senza possibilità di ritorno. Possono manifestarsi le reazioni a vuoto, ossia quelle risposte a stimoli chiave inadeguati o inesistenti. Caratteristica importante: mancata rappresentazione cognitiva dell’azione e del suo scopo. Vengono agiti ignorando la ragione per cui sono messi in atto. Tutto ciò avviene attraverso 7

venerdì 29 gennaio 2021 schemi innati, iscritto nel codice genetico, utili alla sopravvivenza e frutto di selezione naturale. Stato fisiologico: carenza.! 3. Pulsioni: generano spinte interne, indipendentemente dall’ambiente. Pur necessitando un oggetto per la loro soddisfazione, esistono prima e indipendentemente da esso a livello inconscio. Stato fisiologico: tensione.! 4. Propensities: teorizzate da McDougall, 1932. Disposizioni a manifestare certi comportamenti in presenza di stimoli chiave che li innescano. Insieme di disposizioni e tendenze di varia natura.! Le teorie degli istinti e delle pulsioni fanno riferimento a un modello a rubinetto poiché c’è un’energia a base pulsionale che preme per essere scaricata o un istinto che attendo lo stimolo target per venire agito—> sottende una quantità di motivazione.! Le teorie più recenti invece sottendono qualità e consapevolezza. ! Consapevolezza a essere motivati—> peculiarità della motivazione umana. Si concretizza nella possibilità di riportare ciò che ci motiva.! Classificazione recente dei tratti motivazionali: Reiss, ogni motivo conduce a uno specifico desiderio e a una diversa espressione emotiva o percezione. Focalizzazione su risposte emotive differenziate, non è la generica ricerca di piacere o l’evitamento del dolore a motivare, ma il singolo motivo. ! I MOTIVI IMPLICITI ! Motivi: tendenze o disposizioni latenti, costantemente presenti nelle persone come elementi di personalità e che si traducono in motivazioni. Sono necessari affinché si abbia la motivazione. Fra quelli più studiati vi sono tre bisogni di base, individuati da Murray:! 1. Riuscita: si riferisce al bisogno di cimentarsi con dei compiti che confermano le proprie abilità! 2. Di dominanza: bisogno di controllare gli altri ! 3. Di accettazione: concerne il comportamento affiliati, bisogno di stabilire relazioni caratterizzate da intimità e vicinanza! Ogni motivo ha una componente genetica e modi di esplicitarsi che dipendono sia dall’ambiente, sia dal modo in cui la situazione è interpretata e vissuta dalla persona:! Avv= MxPxI! M: motivo, componente disposizionale, contraddistingue le persone sin dalla nascita, geneticamente trasmissibile! P: probabilità di soddisfare il motivo, componente cognitiva! I: incentivo, emozione anticipata, componente emotiva che riflette il modo in cui sono state vissute precedenti esperienze simili! Avv: avvicinamento ! 8

venerdì 29 gennaio 2021 Formula pe...


Similar Free PDFs