Rotolamenti, Rovesciamenti e volteggio PDF

Title Rotolamenti, Rovesciamenti e volteggio
Course TEORIA E METODOLOGIA DEL MOVIMENTO UMANO
Institution Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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Summary

riassunti su principali esercizi nei rotolamenti , rovesciamenti e volteggio...


Description

ROTOLAMENTI Il rotolamento consiste in una rotazione del corpo sull’asse trasversale (A/T) che si sviluppa con l’appoggio del dorso per punti successivi ( esistono anche rotolamenti eseguiti sull’asse longitudinale (A/L) e in questo caso si sviluppano per punti successivi del dorso , del fianco e dell’addome ). Il rotolamento migliora il senso dell’orientamento e dell’equilibrio , la mobilità della colonna vertebrale e consente l’acquisizione di un nuovo schema motorio. Alla classe dei rotolamenti appartengono la capovolta avanti e indietro e i loro sviluppi : capovolta saltata, tuffo, capovolta senza la posa delle mani, capovolta indietro alla verticale.

CAPOVOLTA AVANTI : è una rotazione completa del corpo in avanti attorno all’A/T che si sviluppa per punti successivi: mani, nuca, spalle, regione dorsale, lombare, glutei e piedi. Durante il rotolamento il corpo può assumere diversi atteggiamenti ( massima raccolta, massima squadra ). DESCRIZIONE: Si esegue partendo dalla stazione eretta e successivo piegamento degli arti inferiori con appoggio delle mani in presa palmare a passo normale. Si eleva quindi il bacino per permettere la distribuzione del peso sui 4 arti e lo spostamento del baricentro in avanti che da il via alla rotazione. Il capo è flesso sul torace. Attraverso un piegamento controllato degli arti superiori si appoggia la nuca; i gomiti sono paralleli per dare la giusta direzione; segue poi il rotolamento per punti successivi. Il ritorno alla stazione eretta avviene grazie allo spostamento del busto in avanti , avvicinando i piedi al bacino e rimanendo in atteggiamento di massima raccolta. ASSISTENZA: Ci si dispone lateralmente con una mano sulla nuca e l’altra sull’addome. Successivamente si può effettuare sempre lateralmente ma un po' più avanti dell’allievo nella direzione in cui si sviluppa il rotolamento afferrandolo per i fianchi per accompagnare il rotolamento. DIDATTICA: la preparazione fisica è rivolta al potenziamento degli arti superiori , alla mobilità della colonna ed esercizi per il senso dell’orientamento. Questo esercizio può essere eseguito: a coppie ; su una pila di tappeti ; su un piano inclinato ;

CAPOVOLTA SALTATA: è una capovolta avanti con una fase di volo prima della posa delle mani al suolo , durante il quale il corpo è in atteggiamento squadrato. DESCRIZIONE: Spinta verso l’avanti-alto con elevazione degli arti inferiori indietro ; atteggiamento squadrato durante la fase di volo ; posa delle mani lontano dal punto di spinta; rotolamento per punti successivi. ASSISTENZA: ci si dispone lateralmente con una mano sul petto e l’altra sugli arti inferiori. DIDATTICA: la preparazione è rivolta al potenziamento degli arti superiori che devono sopportare il peso del corpo nel momento del contatto delle mani al suolo , e anche al controllo del corpo necessario durante la fase di volo e il successivo rotolamento. Gli esercizi si eseguono inizialmente con tappetoni dove effettuare la posa delle mani e il rotolamento . L’esecuzione può essere facilitata con l’utilizzo di un mini trampolino e tappetoni o con la pedana e tappetoni più bassi ; si possono usare anche 2 tappetoni messi ad una certa distanza.

TUFFO: rappresenta uno sviluppo ulteriore della capovolta saltata che si differenzia per una maggiore ampiezza della fase di volo durante il quale il corpo assume l’atteggiamento di leggero arco. L’assistenza va effettuata con una mano al petto per sostenere e facilitare la fase di volo e una mano alle cosce per facilitare la rotazione. Per la preparazione al tuffo si utilizza il mini trampolino , la pedana e i tappetoni come per la capovolta saltata. CAPOVOLTA INDIETRO : è una rotazione completa del corpo indietro attorno all’A/T con rotolamento sul dorso per punti successivi e svincolo del capo mediante una spinta degli arti superiori. DESCRIZIONE: Occorre continuità nell’esecuzione e una spinta efficacie indirizzata indietro-alto. Si parte dalla stazione eretta , dopo un piegamento degli arti inferiori , si verifica uno sbilanciamento del baricentro indietro. Il bacino si deve posare al suolo il più vicino possibile ai talloni. Durante il rotolamento gli arti superiori si flettono e si posano al suolo subito al di là delle spalle con le dita rivolte verso di esse , in presa palmare e passo normale. Il bacino passa rapidamente al di sopra del capo per facilitare l’azione degli arti superiori che devono spingere verso l’alto . La continuità del movimento permette l’appoggio dei piedi e il ritorno alla stazione eretta. ASSISTENZA: Ci si dispone lateralmente con fronte all’allieva , mani ai fianchi per sostenere il peso del corpo.

DIDATTICA: la preparazione è rivolta al potenziamento degli arti superiori , esercizi per la mobilità della colonna vertebrale e per il senso dell’orientamento. L’esecuzione viene facilitata attraverso l’utilizzo di piani inclinati Tra gli sviluppi della capovolta indietro abbiamo: capovolta indietro ad arti superiori ritti e capovolta indietro alla verticale.

CAPOVOLTA INDIETRO ALLA VERTICALE : Consiste in un rotolamento indietro sul dorso con arrivo in appoggio ritto rovesciato. DESCRIZIONE: Veloce rotolamento indietro con una leggera chiusura dell’angolo busto/arti inferiori ; apertura del corpo verso l’alto ; azione energica degli arti superiori ; tenuta del corpo . ASSISTENZA: Ci si dispone lateralmente ed afferrando l’allieva per i piedi o per le gambe. DIDATTICA: l’esecuzione richiede conoscenza della capovolta indietro e della verticale. Gli esercizi propedeutici prevedono l’esecuzione di rotolamenti sul dorso con arrivo in posizione di candela.

ROVESCIAMENTI I rovesciamenti sono rotazioni di 180 o 360 gradi del corpo attorno all’ asse sagittale (rovesciamenti laterali) o dell’asse trasversale ( rovesciamenti avanti o indietro) . Nelle rotazioni di 180° si raggiunge la posizione ritta rovesciata , in quelle di 360° questa posizione è solo di passaggio. I rovesciamenti richiedono una buona tenuta del corpo e una discreta mobilità scapolo-omerale e la conoscenza del ponte. Alla classe dei rovesciamenti appartengono: verticale ; ruota ; rovesciata avanti e indietro e le loro varianti.

VERTICALE : è un esercizio di rovesciamento di 180° che consente il raggiungimento dell’appoggio ritto rovesciato in cui i segmenti corporei sono in linea , perpendicolari al suolo . La verticale stimola il lavoro di tutti i gruppi muscolari, permette la sensibilizzazione degli allineamenti e il controllo del corpo. Tra le posizioni rovesciate più comuni abbiamo : verticale di slancio , verticale e capovolta avanti , verticale perno e appoggio rovesciato all’orizzontale.

VERTICALE DI SLANCIO DESCRIZIONE: Piegamento pronunciato degli arti inferiori avanti ; posa delle mani al suolo mantenendo gli allineamenti corporei ; spinta costante delle spalle verso l’alto ; azione coordinata di slancio-spinta degli arti inferiori ; massima tenuta del corpo . ASSISTENZA: ci si dispone lateralmente all’allieva con una mano all’arto di slancio e l’altra al dorso per evitare l’avanzamento delle spalle , oppure , ci si pone di fronte all’allieva in modo da avere il dorso rivolto all’insegnante che cosi può correggere i vari errori ( bacino , addome e avanzamento delle spalle ). DIDATTICA: gli esercizi prevedono il potenziamento degli arti superiori ed esercizi per il controllo generale e la mobilità scapolo omerale. La preparazione viene eseguita utilizzando attrezzi quali la spalliera , la cavallina , i tappetoni . Alla spalliera, dorso all’attrezzo , posare le mani al sul suolo e salire con i piedi sui gradi della spalliera. Alla cavallina appoggio dell’addome (o meglio delle cosce ) sull’attrezzo e delle mani al suolo.

VERTICALE E CAPOVOLTA AVANTI: consiste in una verticale a cui fa seguito una capovolta in avanti DESCRIZIONE: esecuzione corretta della verticale ; sbilanciamento del baricentro in avanti ; rotolamento per punti successivi sul dorso con gli arti superiori piegati o ritti. È importante che quando inizi il rotolamento il corpo si trovi ancora allineato. ASSISTENZA: ci si pone lateralmente all’allieva sostenendola per gli arti inferiori VERTICALE PERNO: consiste nell’esecuzione di rotazioni dell’A/L ( 180°-360° ) in appoggio rovesciato. Per effettuarla è indispensabile mantenere l’allineamento e a braccia sempre ritte effettuare la spinta su un arto superiore per spostare l’altro. RUOTA : è una rotazione completa del corpo attorno all’asse sagittale con spostamento laterale in appoggio successivo dei 4 arti ( piede-mano-mano-piede ) con continuità di movimento. Essendo un rovesciamento prevede il passaggio per la verticale che viene assunta ad arti inferiori divaricati frontalmente. DESCRIZIONE: La partenza avviene con la fronte o il fianco rivolto verso la direzione del movimento.

Si parte dalla stazione eretta , segmenti del corpo in linea , e una gamba protesa avanti. Piegando l’arto inferiore avanti , si posano le mani al suolo sulla stessa linea dei piedi in presa palmare e a passo normale , ruotate di 90°. Appena le mani prendono contatto con il terreno viene prodotta una spinta delle spalle . La gamba libera si slancia indietro contemporaneamente alla spinta al suolo di quella avanti. Attraverso la rotazione continua degli arti inferiori si posa al suolo il piede dell’arto di slancio e si ritorna cosi alla stazione eretta. L’arrivo avviene con la gamba avanti semi-piegata e quella dietro ritta. ASSISTENZA: Ci si dispone lateralmente e sostenendo l’allieva per i fianchi. L’insegnante deve sapere quale è l’arto inferiore avanti per disporsi dalla stessa parte di esso. DIDATTICA: La preparazione consiste nel sensibilizzare l’appoggio successivo sui 4 arti allineando progressivamente tutti gli i segmenti del corpo. I primi approcci con la ruota consistono nella descrizione di una circonferenza via via sempre più ellittica . È anche importante lo spostamento laterale e per questo viene utilizzata la panca , e successivamente i tappeti . Sono utili per la ruota anche i piani inclinati

ROVESCIATA AVANTI: è una rotazione completa del corpo in avanti attorno all’asse trasversale in appoggio successivo sugli arti superiori e inferiori con passaggio della verticale e per la posizione di ponte con continuità di movimento.

RONDATA : La rondata è sempre stata considerata un ribaltamento laterale in quanto consiste in una evoluzione della ruota. Prevede una rotazione anticipata prima della posa delle mani al suolo per cui il movimento non si sviluppa lateralmente ma indietro. È comunque una rotazione completa del corpo con passaggio per la verticale combinata ad una rotazione dai 90° ai 180° A/L da effettuare prima della posa delle mani al suolo. Prevede una fase di volo dopo il passaggio per la verticale e il completamento della rotazione A/L fino a 180° se non è già stata effettuata prima. DESCRIZIONE: Si esegue generalmente dopo un pre-salto. Mantenendo l’allineamento del corpo e abbassando rapidamente il busto , si piega l’arto inferiore avanti per permettere la posa delle mani al suolo ad una certa distanza. L’appoggio delle mani avviene quasi contemporaneamente e con una rotazione A/L il più vicina possibile a 180° . L’arto inferiore libero si slancia velocemente indietro mentre l’altro spinge al suolo. Al momento della posa delle mani si veridica una apertura dell’angolo busto/A/L oltre i 180° per creare i presupposti per l’azione di courbette ( prestiramento della parte superiore del corpo ). Attraverso l’azione di courbette le mani si staccano dal suolo , consentendo la fase di volo , e il ritorno alla stazione eretta . Gli arti superiori si riuniscono dopo il passaggio alla verticale. ASSISTENZA: Si effettua in 2 modi : uno ponendo le mani ai fianchi dell’allieva e l’altro disponendosi lateralmente e sostenendo la ginnasta al braccio e sulla parte anteriore della coscia. DIDATTICA: si possono usare tappeti dai 20 ai 40 cm , disponendoli al suolo oppure alla parete per far eseguire la prima parte della rondata arrivando alla verticale con l’addome rivolto al tappetone. Utilizzare il mini-trampolino tra 2 tappetoni per facilitare la spinta .

FLIC FLAC INDIETRO: è una rotazione completa del corpo indietro attorno all’A/T passante per la verticale e con 2 fasi di volo : una prima della posa delle mani e l’altra tra la posa delle mani e quella dei piedi.

SALTO GIRO AVANTI RAGGRUPPATO: è una rotazione completa del corpo in avanti attorno all’asse trasversale , eseguita in volo e in atteggiamento a raccolta. DESCRIZIONE: si esegue dopo una breve rincorsa e battuta a piedi pari. Il movimento prevede un pre-salto in cui il corpo si trova leggermente arretrato rispetto ai piedi. Al momento della spinta i segmenti del corpo sono allineati , con il dorso in posizione curva ; gli arti inferiori spingono ed elevano il bacino flettendosi. Da qui si assume un atteggiamento a raccolta che rimane invariato durante tutta la rotazione . Durante la seconda parte della rotazione si riaprono gli angoli del corpo per ricercare l’arrivo al suolo in posizione eretta. ASSISTENZA: ci si dispone lateralmente con una mano all’addome e l’altra sul dorso. DIDATTICA: si utilizza il mini-trampolino posto di fronte a una pila di tappetoni per graduare la rotazione.

VOLTEGGIO Per volteggio si intende il superamento del cavallo mediante il solo appoggio delle mani. È una specialità della ginnastica artistica molto particolare che richiede l’espressione dei gesti eseguiti in brevissime frazioni di tempo. Le fasi del volteggio sono 7 : RINCORSA ; PRESALTO ; SPINTA IN PEDANA ( BATTUTA ) ; PRIMO VOLO ; POSA E SPINTA DEGLI ARTI SUPERIORI ; SECONDO VOLO ; ARRIVO AL SUOLO . L’intera sequenza si sussegue velocemente per consentire al ginnasta di non disperdere velocità ed elevazione , acquisite nelle prime 3 fasi . La distanza della pedana dal cavallo sarà regolata in base alle capacità tecniche , alla capacità di espressione della potenza nelle prime 3 fasi e alle caratteristiche del salto.

RINCORSA : Appoggio esclusivo dell’avampiede ; ginocchia alte ; braccia morbide e flesse a 90 ° che oscillano naturalmente ; traiettoria del baricentro più lineare possibile ; aumento graduale della velocità che non giunge mai a quella massima ; aumento graduale della lunghezza dei passi escluso l’ultimo ; anticipo dei piedi rispetto alle spalle negli ultimi appoggi. PRESALTO: è un passo speciale mediante il quale dall’ultimo appoggio della rincorsa si giunge a piedi uniti sulla pedana , che non deve indurre nell’errore di decelerare al termine della rincorsa. È un elemento importantissimo perché crea le premesse per modificare la traiettoria del baricentro che deve essere radente . È importante che i piedi anticipino il bacino e le spalle sia nel presalto che nella fase successiva di contatto con la pedana . Le braccia durante il presalto, terminano il loro movimento oscillatorio alternato per portarsi entrambe flesse fuori-basso. BATTUTA IN PEDANA: Contatto con la pedana a piedi pari e solo con l’avampiede ; tenuta del corpo ; spalle arretrate rispetto ai piedi , busto piegato in avanti ; minima ceduta e veloce riapertura degli angoli corporei mentre le spalle avanzano ; circonduzione energica delle braccia per fuori-basso-avanti-alto ; uscita dalla pedana in completa estensione con il baricentro leggermente avanzato rispetto al punto di appoggio. PRIMO VOLO : è una azione derivante dalle 3 fasi precedenti . Il corpo deve essere in linea ( atteggiamento lungo ). Si deve descrivere una parabola radente ; atteggiamento lungo e tenuta del corpo ; elevazione rapida degli arti inferiori dietro-alto ; alta velocità di rotazione . È necessaria una propedeutica graduale. APPOGGIO-RESPINTA : La fase di appoggio e respinta prevede il contatto delle sole mani con il cavallo e la successiva spinta delle spalle che consente una seconda fase di volo. Il contatto è palmare e le braccia sono ritte e parallele tra loro. SECONDO VOLO : è la fase di volo compresa tra la respinta dall’attrezzo e l’arrivo al suolo ; è la fase culminante di tutto il volteggio la cui riuscita è da imputare alla somma di tutte le altre fasi precedenti. Ci sono delle differenza tecniche a seconda della suddivisione dei volteggi passanti per la verticale o per l’orizzontale. Si esegue un’ampia parabola in altezza e in lunghezza con un atteggiamento del corpo variabile a seconda del tipo di salto. ARRIVO AL SUOLO: è l’indice di valutazione dell’esercizio svolto: - Se l’arrivo è scarso e subito dopo l’appoggio si cade , vuol dire che la spinta è stata insufficiente rispetto all’ampiezza della traiettoria del baricentro - Se l’arrivo è abbondante e dopo l’appoggio si cade, vuole dire che l’ampiezza della parabola non è stata sufficientemente ampia rispetto alla energia accumulata nelle fasi precedenti - Se l’arrivo è decentrato rispetto all’attrezzo vuol dire che nelle fasi precedenti qualche errore tecnico ha impedito di mantenere la direzione iniziale. Bisogna assumere l’atteggiamento lungo prima del contatto col suolo , che deve avvenire con l’avampiede e successivamente anche con il tallone ; qui le gambe cedono per ammortizzare il carico sulla colonna e per un miglior equilibrio . Il busto si trova leggermente inclinato avanti con le braccia in linea con esso. VOLTEGGI PASSANTI PER L’ORIZZONATLE: Divaricato (passaggio sopra il cavallo a gambe divaricate) ; framezzo teso ( passaggio a gambe flesse e unite) ; framezzo teso (passaggio a corpo squadrato). ASSISTENZA VOLTEGGIO: l’assistenza si esegue al di là del cavallo e , di fianco, favorire il distacco del braccio dall’attrezzo verso l’avanti e sostenere la ginnasta nella parte posteriore della coscia durante lo scavalcamento . Per quanto riguarda il divaricato l’assistenza viene effettuata alle braccia favorendone il distacco prima che le gambe oltrepassino l’attrezzo...


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