SCUOLA E TERRITORIO: IL MONUMENTO AI CADUTI DI FINOCCHIO e altre storie, raccontate e illustrate ai bambini (2017) PDF

Title SCUOLA E TERRITORIO: IL MONUMENTO AI CADUTI DI FINOCCHIO e altre storie, raccontate e illustrate ai bambini (2017)
Author Stefano Vannozzi
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Martedì 31 Ottobre 2017 - Istituto Comprensivo Via Motta Camastra - Classe V IL MONUMENTO AI CADUTI DI FINOCCHIO - Stefano Vannozzi - 1 Il monumento, nato per onorare i soldati di Finocchio e Pantano Borghese caduti nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, è stato realizzato nel 1941, durante la guerr...


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SCUOLA E TERRITORIO: IL MONUMENTO AI CADUTI DI FINOCCHIO e altre storie, raccontate e illustrate ai bambini (2017) Stefano Vannozzi

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Martedì 31 Ottobre 2017 - Istituto Comprensivo Via Motta Camastra - Classe V

IL MONUMENTO AI CADUTI DI FINOCCHIO - Stefano Vannozzi -

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Il monumento, nato per onorare i soldati di Finocchio e Pantano Borghese caduti nella Prima e Seconda Guerra Mondiale, è stato realizzato nel 1941, durante la guerra, in via Casilina, angolo via di Rocca Cencia n. 2, sul prospetto esterno della Casa del Fascio, oggi sede della scuola d’infanzia “Don Umberto Terenzi” della Congregazione figlie della Madonna del Divino Amore di Roma (dal 2008 si trova rimontato in Piazza Serrule). “FINOCCHIO / PANTANO BORGHESE / MEMORE / DEI SUOI VALOROSI FIGLI / ORGOGLIOSAMENTE CADUTI / PER LA GRANDEZZA DELLA PATRIA / 1915 – 1918 / CONTI GIOVANNI / DI PIETRO GIOACCHINO / DI VINCENZI BERNARDINO / MARIANI GIUSEPPE / MARIANI MICHELE / PACETTI SEVERINO / PALOMBINI AMEDEO / SALVATI GIUSEPPE / VASELLI GIUSEPPE / 1941 – 1943. CERA FRANCO / COLA UGO / PICCONI BERNARDINO / LEVANTE MANLIO”.

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Perché la zona dove abiti si chiama Finocchio? Forse perché c’era un campo di finocchi? Ne sei convinto/a? Forse perché ci abitava qualcuno dalla vista acuta e d’occhio fino? Che dici?! Ma non sarà forse che qualcuno si sia sbagliato e voleva invece chiamarla Pinocchio?

Scrivi la tua opinione! ......................................................... ............................................................................................ ............................................................................................ ............................................................................................ Lungo la via Casilina, nella tenuta di Pantano, esisteva un antico casale chiamato San Marco, affittato come locanda. Nel XVII secolo l’osteria venne presa in affitto da alcuni membri della famiglia Finocchi, così che in poco tempo il nome è rimasto legato prima all’osteria e poi alla zona intorno, che ha preso il nome “dei Finocchi - del Finocchio” e “Finocchio”. Il casale, che ha dato il toponimo prima alla borgata e poi al quartiere, è stato purtroppo demolito agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso.

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COLORA LE DIVISE DEI SOLDATI

ITALIANI 4

Fai attenzione a usare i colori giusti!

AUSTRIACI 5

CRUCIVERBA A TEMA : LA Prima Guerra Mondiale Completa il Cruciverba e scopri la PAROLA MISTERIOSA...

Parole da inserire: TRINCEA

BANDIERA

CAPORETTO

CADORNA

PATRIA

DIAZ

AUSTROUNGARICO

ITALIA

SAVOIA

FIUME

NAZIONE

FINOCCHIO

MILITE IGNOTO

GUERRA

BORGHESE

SARAJEVO

PIAVE

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17

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Definizioni delle parole: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

CITTÀ CONTESA TRA ITALIA E JUGOSLAVIA. E’ IL NOME DI UN ORTAGGIO E DI UNA BORGATA DI ROMA. QUELLA ITALIANA È TRICOLORE. E’ IL CONTRARIO DI PACE. E’ SEPOLTO PRESSO IL VITTORIANO AL CAMPIDOGLIO. NOME DI UNA NOBILE FAMIGLIA ROMANA E AGGETTIVO CHE INDICA UNA PERSONA DI BUONA CONDIZIONE ECONOMICA E SOCIALE, CHE STA TRA IL NOBILE E IL POPOLANO. 7. E’ COSTITUITA DA INDIVIDUI CHE CONDIVIDONO LINGUA, CULTURA, COSTUMI E TRADIZIONI. 8. VUOL DIRE “TERRA DEI PADRI”. 9. IN QUELLA BATTAGLIA SI EBBE LA PIÙ GRANDE DISFATTA STORICA DELL‘ESERCITO ITALIANO. 10. FAMIGLIA REALE ITALIANA NEL PERIODO DELLA GRANDE GUERRA. 11. ENTRÒ NEL CONFLITTO INTERNAZIONALE IL 24 MAGGIO 1915. 12. GENERALE DELL’ESERCITO ITALIANO CHE PORTÒ ALLA DISFATTA DEL NOSTRO ESERCITO. 13. FURONO LÌ UCCISI IL 28 GIUGNO 1914 L’ARCIDUCA FRANCESCO FERDINANDO D’ASBURGO-ESTE E LA MOGLIE SOFIA. 14. GENERALE CHE GUIDÒ ALLA VITTORIA L’ESERCITO ITALIANO. 15. L’IMPERO CONTRO CUI HA COMBATTUTO L’ITALIA. 16. VENIVA SCAVATA DAI SOLDATI PER RIPARARSI DAL FUOCO DELL’ALTRO ESERCITO. 17. FIUME ITALIANO CHE FU LUOGO DI TRE IMPORTANTI BATTAGLIE.

La parola misteriosa è: .........................................................

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La leggenda del Piave Inno Patriottico Versi e Musica: E. A. Mario

IL PIAVE MORMORAVA CALMO A PLACIDO AL PASSAGGIO DEI PRIMI FANTI, IL VENTIQUATTRO MAGGIO: L’ESERCITO MARCIAVA PER RAGGIUNGER LA FRONTIERA, PER FAR CONTRO IL NEMICO UNA BARRIERA… MUTI PASSARON QUELLA NOTTE I FANTI: TACERE BISOGNAVA, E ANDARE AVANTI… S’UDIVA, INTANTO, DALLE AMATE SPONDE, SOMMESSO E LIEVE, IL TRIPUDIAR DELL’ONDE. ERA UN PRESAGIO DOLCE E LUSINGHIERO. IL PIAVE MORMORÒ: “NON PASSA TE STRANIERO!” MA IN UNA NOTTE TRISTA SI PARLÒ DI TRADIMENTO, E IL PIAVE UDIVA L’IRA A LO SGOMENTO. AH, QUANTA GENTE HA VISTA VENIR GIÙ, LASCIARE IL TETTO PER L’ONTA CONSUMATA A CAPORETTO… PROFUGHI. OVUNQUE DAI LONTANI MONTI VENIVANO A GREMIR TUTTI I SUOI PONTI… S’UDIVA, ALLOR, DALLE VIOLATE SPONDE SOMMESSO E TRISTE IL MORMORIO DELL’ONDE: COME UN SINGHIOZZO, IN QUELL’AUTUNNO NERO IL PIAVE MORMORÒ: “RITORNA LO STRANIERO!”

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E RITORNÒ IL NEMICO PER L’ORGOGLIO E PER LA FAME, VOLEA SFOGARE TUTTE LE SUE BRAME… VEDEVA IL PIANO APRICO, DI LASSÙ, VOLEVA ANCORA SFAMARSI E TRIPUDIARE COME ALLORA. “NO! - DISSE IL PIAVE – NO! - DISSERO I FANTI…MAI PIÙ IL NEMICO FACCIA UN PASSO AVANTI…” SI VIDE IL PIAVE RIGONFIAR LE SPONDE, E COME I FANTI COMBATTEVAN LE ONDE… ROSSO DEL SANGUE DEL NEMICO ALTERO, IL PIAVE COMANDÒ: “INDIETRO, VA’, STRANIERO!” INDIETREGGIÒ IL NEMICO FINO A TRIESTE, FINO A TRENTO… E LA VITTORIA SCIOLSE LE ALI AL VENTO! FU SACRO IL PATTO ANTICO: TRA LE SCHIERE FURON VISTI RISORGERE OBERDAN, SAURO A BATTISTI… INFRANSE, ALFIN, L’ ITALICO VALORE LE FORCHE E L’ARMI DELL’ IMPICCATORE. SICURE L’ALPI… LIBERE LE SPONDE… E TACQUE IL PIAVE: SI PLACARON LE ONDE SUL PATRIO SUOLO, VINTI I TORVI IMPERI, LA PACE NON TROVÒ NÈ OPPRESSI, NÈ STRANIERI!

Alla scoperta di...

Febbraio 2018 Istituto Comprensivo “Elisa Scala” plesso di via Motta Camastra

Classe 5^ B Finocchio - ROMA Municipio VI

- STEFANO VANNOZZI -

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ATTENTI AL … TOPONIMO Ogni territorio è indicato da un nome specifico: il toponimo. Questa parola significa letteralmente “nome del luogo”, poiché deriva da due parole greche che stanno per “luogo” e “nome”. La toponomastica è quindi la scienza che studia il significato, l’origine storica e fonetica dei nomi dei luoghi. L’antroponomastica approfondisce invece i nomi propri di persona. Entrambe le discipline appartengono all’onomastica, ossia la materia che studia i nomi. FINOCCHIO – Molte sono le storie fantasiose nate dal tentativo di spiegare questo toponimo, già dalla fine del XVIII secolo. L’origine è ancora oggi discussa e si raccoglie principalmente intor2

no a due tesi (la cui verità dell’una non esclude però l’altra): 1) nel XV secolo il territorio è proprietà di una famiglia Finocchi, cui si deve il nome Finocchio; 2) il toponimo deriva dall’insegna dipinta dell’osteria di Finocchio. Ad ogni modo, proprio questa osteria ha un ruolo importante nella diffusione del nome della borgata, trasmesso poi all’odierno quartiere. Nel 1967 i consiglieri comunali Anderson e Ciano propongono, senza successo, il mutamento del toponimo in “Villaggio Regillo”. ZONA TOPONOMASTICA – Nel secolo scorso, per necessità amministrative, il Comune di Roma ha diviso il proprio territorio esterno alle mura della città in Circoscrizioni, poi rinominate Municipi. Ogni Municipio si compone di una o più Zone toponomastiche, a loro volta formate da diversi quartieri abitati. Finocchio, insieme a Vermicino, Torre Jacova, Colle Mattia, Rocca Cencia, Prato Fiorito, Colle del Sole, è nella Zona XIV denominata “Borghesiana”, istituita nel 1961. Questa è la ragione della presenza, sulle locali tabelle stradali in marmo, 3

dell’indicazione “Z. XIV” accanto al nome della via.

UN MONUMENTO STORICO SCOMPARSO OSTERIA DEL FINOCCHIO – Importante luogo di sosta per i trasportatori, passeggeri e viandanti della campagna romana, l’edificio, di origine medioevale, viene posizionato in corrispondenza dell’antico incrocio viario della via Casilina con la via Cavona (odierne via di Rocca Cencia e via dell’Osteria del Finocchio), cui si aggiungono successivamente due strade minori, dirette rispettivamente a Monte Porzio Catone e a Frascati (via di Fontana Candida e via di Prataporci). L’osteria, composta da un fabbricato principale e altri sussidiari a uso di stalle e rimesse, appare raffigurata per la prima volta nella carta della campagna romana di Eufrosino della Volpaia nel 1547, col nome “Osteria del finocchio”. È poi citata, l’anno seguente, come “hostaria di finocchio dolce” in un trattato dell’arte venatoria dal capocaccia di papa Leone X, Domenico

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Boccamazza: “Da porta magiore, uscita la porta si truova doi strade qlla de mano dritta va alla marra nella co lassare le formelle a mano dritta, questa strada, va a torre nova, con lassare a mano dritta torre S. Io & a mano manca casa calda, & questa medesima strada va all’hostaria di finocchio dolce, con lassare la selvotta di Madona Silvia”. L’osteria è inoltre ricordata in numerosi bandi ed editti, fra cui quello del cardinale Giulio Cesare Sacchetti dell’agosto 1656, disposto per evitare la diffusione e il contagio dalla peste: “Per posata de i Conduttori di grascie trasmesse dalle Provincie Marittima, e Campagna, e luoghi adiacenti, si costituisce (…) e l’Osteria del Finocchio, dove, come in tutte le osterie, si troveranno dati li Ordini opportuni”. Quest’importante testimonianza storico-architettonica viene purtroppo demolita nel 1962, in previsione di un ampliamento della via Casilina, poi mai effettuato.

FINOCCHIO, DA BORGATA A PERIFERIA METROPOLITANA Molti nuclei abitativi periferici della città nascono come borgata. L’architetto urbanista Italo Insolera nel 1959 scrive: “Borgata è una sottospecie di borgo: un pezzo di città in mezzo alla campagna, che non è realmente né l’una né l’altra cosa, e in cui l’unica attività sociale possibile è la speranza; speranza di andarsene o la speranza che la città dei ricchi cresca e arrivi fin lì”. Il termine racchiude infatti un senso dispregiativo, che fa riferimento allo sviluppo incompleto proprio di un “ritaglio” di città, che non ha la completezza e l’organizzazione per chiamarsi quartiere e che talvolta si pone come agglomerato chiuso nella propria dimensione. 5

La zona di Finocchio, posta all’interno della più grande tenuta di Pantano Borghese, cui è unita fin dal XVII secolo, ha un primo decisivo popolamento alla fine della Prima Guerra Mondiale, con la distribuzione di una parte delle terre della tenuta Corvio (o Corvo) ai reduci di guerra, effettuata dall’Opera Nazionale Combattenti dopo alcuni tentativi di occupazione da parte di cooperative socialiste. Alla prima urbanizzazione stabile lungo la futura via di Rocca Cencia (istituita nel 1926) partecipano diverse famiglie di immigrati abruzzesi, appartenenti alla “Nuova cooperativa Alfedenate selciatori ex combattenti di Colonna-Borgata Finocchio”. Il nucleo primitivo della borgata è composto da pochi ed elementari negozi, un ufficio postale, la fermata della ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone, l’osteria dei Liverotti. Nel 1935, per frenare le costruzioni abusive, viene approvato un piano re-

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golatore e sono creati i primi nuclei edilizi. Nel 1939 è inaugurata la Casa del Fascio, intitolata a Filippo Corridoni. Nel 1940 si costruisce una chiesa, progettata dell’architetto Tullio Rossi e realizzata dall’Impresa Umberto Bellotti. Nel secondo dopoguerra l’edificio di culto viene affidato al clero diocesano di Roma con il titolo di Santa Maria della Fiducia (decreto del Cardinale Vicario Clemente Micara “Pastorali munere”, 1 luglio del 1954). Durante lo stesso anno, nella borgata nasce una piccola banca, creata dall’unione di 63 soci fondatori; ma, nell’impossibilità di adottare l’intestazione della “Borgata Finocchio”, bersagliata da commenti popolari poco piacevoli, si preferisce utilizzare un’altra denominazione: Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Romano (poi Banca di Credito Cooperativo). La vicinanza con la città, luogo primario per l’offerta di lavoro, è motivo di attrazione per migliaia di famiglie e richiamo per una variegata società. È questo l’inizio di una massiccia e dissennata espansione all’insegna dell’abusivismo e della speculazione edilizia, delle cui disastrose conseguenze oggi risentiamo. Dai soli 279 abitanti censiti nel 1936, nel 1981 Finocchio raggiunge i 9000 abitanti (oggi i residenti sono addirittura diverse decine di migliaia).

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L E P A R O L E C R O C I A T E : Trova tutte le parole della lista e le rimanenti lettere formeranno una frase.

□ AGRO ROMANO □ BORGATA □ CADUTI □ CASALE □ FERROVIA □ FINOCCHI □ FONTANA CANDIDA □ GABI □ IMPASTATO

□ LAZIALI □ LAZIO □ LOTTO □ METRO C □ METROPOLITANA □ MONUMENTO □ MUNICIPI □ OSTERIA □ PANTANO

□ PERIFERIA □ PRATAPORCI □ QUARTIERE □ ROCCA CENCIA □ ROMA □ SAN MARCO □ STAZIONE □ STORIA □ VIA CASILINA

La frase misteriosa è: ___/_______/_____/____/______/__/_____ 8...


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