Sociologia - multiculturalismo PDF

Title Sociologia - multiculturalismo
Course Sociologia Della Cultura
Institution Libera Università di Bolzano
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Concetto di multiculturalismo, cosmopolitismo vs. globalizzazione, approcci alla diversità culturale....


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_______________________________________________________________________________________ Lezione 15 Concetto di multiculturalismo Come si può arrivare ad una effettiva compresenza tra le culture? La compresenza di più culture fa già parte della struttura di una società. —> una società non parte mai da una presenza culturale unica Produzione di cultura differenti —> cultura, filosofia, a partire da processi culturali diversi. Quando si parla di multiculturalismo, non ne parliamo in termini ideologici, ma reali = sempre più anche nelle realtà più mono-culturali, c’è un crescente fenomeno di differenza culturale, dovuto a : grandi migrazioni, processo di globalizzazione. Principi base del liberalismo = Principi di libertà individuale Kymlicka: nella società si formano diverse forme di cultura, minoranze, etnie… Pluralismo culturale secondo due modelli: - stati multinazionali: es. comunità europea, Stati Uniti…. Risultano da un’agglomerazione di stessa etnia, che diventa poi un’unica realtà. - stati polietnici: che hanno all’interno la coesistenza di diverse etnie. La nostra identità non risiede nella dimensione nazionale, ma culturale —> la libertà dei soggetti è collegata all’appartenenza ad un gruppo culturale. Questi due modelli permettono di distinguere i diversi tipi di diritti in funzione dell’appartenenza di gruppo: - diritti di autogoverno - diritti polietnici = diritti di minoranze, in relazione alla potenziale discriminazione da parte delle maggioranze - diritti di rappresentanza speciale Queste differenziazioni sono apparse solo durante l’età moderna —> si crea un’altra forma di vita collettiva. Come mai? A cosa è dovuto? —> perché tendono a creare una cultura di appartenenza nell’ambito della più ampia cultura collettiva, che a sua volta diffonde una lingua standardizzata, attraverso istituzioni economiche, politiche ed educative per la collettività ed è funzionale al consolidamento degli stati democratici. —> necessità di creare una realtà che sia inclusiva di tutti = processo di riconoscimento anche degli stati più critici, integrare la diversità delle realtà minoritarie. Se queste si percepiscono come marginalizzate, bisogna regolamentarne il rapporto con quelle di maggioranza, onde creare sacche che tendono a non riconoscerne il diritto istituzionale. Nello stato democratico ci dev’essere il rispetto per le istituzioni di tutti. Questo è un elemento funzionale alla creazione di una forza lavoro che sia mobile e rifletta il bisogno specifico di solidarietà della società moderna democratica. Come si costituisce?

Per avere un certo livello di solidarietà: —> è necessario che si sviluppi un forte senso di identità ed appartenenza —> queste si sviluppano e consolidano attraverso due comunanze: della storia e della lingua, dunque —> della cultura sociale 3) creare premesse per la diffusione di una cultura comune che promuova l’esigenza della società moderna di offrire pari opportunità fra i cittadini, che metta le culture sullo stesso piano. L’appartenenza ad una cultura si crea attraverso norme di scambio e rete di relazioni. È precedente e va oltre la dimensione giuridica —> per avere una compresenza, ci dev’essere una costituzione di una rete culturale, appartenenza ad un gruppo = sviluppo di significati condivisi. Le scelte rispetto alle pratiche sociali del contesto d’appartenenza vengono attuate in quanto queste pratiche implicano dei valori e delle credenze. La condivisione di una certa storia comprende la condivisione della cultura (es: generazioni nonni-noi condividiamo valori diversi, perché abbiamo vissuto pezzi di storia diversi). —> LE CULTURE SONO ANCHE GENERAZIONALI. Società moderne, post-moderne: Processo di separazione che porta a individualizzazione —> c’è sempre meno un senso di coesione. Aspettative create dalla modernità: benessere individuale, libertà personali, ricchezza della comunità —> si crea sempre più un bisogno di coesione e significati condivisi Situazione moderna: individualità e autonomia sociale Individualizzazione: libertà dalle forme tradizionali di relazione (culture tradizionali, trasmesse dalle agenzie primarie) + maggiori vincoli con il mercato e le economie (agenzie secondarie) —> l’individuo non è più dipendente dai valori della famiglia tradizionale. Conseguenze: - il singolo diventa l’unità della vita sociale, al posto della sua classe - gli individui sono totalmente dipendenti dal mercato del lavoro - nuova forma delle condizioni di vita del singolo (tutto dipende sulle dimensioni istituzionali, perché non dipendiamo più dalla famiglia) Quali sono e da dove vengono le forme di disuguaglianza? Sociologia dev’essere critica nell’osservazione. (vedo slide Ferrarotti) … In questo senso, i classici sono fondamentali —> necessari per capire il processo di individuazione delle problematiche che salgono dal profondo dei bisogni sociali e che non provengono da bisogni del mercato. In questa prospettiva, il materiale di ricerca è quello biografico, ovvero: il vissuto umano. La compresenza delle culture:

Società moderna individualizzata —> approccio diverso alle culture In che misura, in questa società, due culture diverse sono compatibili in compresenza? C’è compatibilità fra i valori? Possono arrivarci? Va lasciato ai singoli stati o la questione va affrontata in termini globali? Se vengono lasciati questi problemi ai singoli stati —> disuguaglianze culturali che stridono con l’omogeneità del mercato (es: identità culturale europea non è ancora nata. Ci sono ancora molte rivendicazioni). —> ! Rapporto tra culture e pratiche: Riascolto… Cultura e costume Costume: difficilmente una cultura critica i propri costumi —> lo danno per scontato, così com’è. Abbiamo diversi modi di agire nelle pratiche culturali. Graham Summer (ripasso): • folkways = comportamento appreso degli individui per soddisfare interessi primari. Possono essere appresi anche da persone non appartenenti ad una comunità • mores = molto più profondi. Elementi che distinguono chi apprende la cultura in un secondo momento e chi invece ne è stato sempre integrato (es: anche se impariamo una lingua o le abitudini di una cultura, chi è all’interno di quella cultura da sempre se ne renderà conto) Dimensione di discriminazione valoriale —> non è solo determinata dai valori degli individui ma anche dall’apprendimento di essi. Il benessere di una cultura tradizionale scaturisce dall’agio nelle tradizioni comuni. Lo scaricamento della tradizione genera spesso incertezza rispetto all’imprevedibilità dell’altro (si può apprendere un comportamento ma non condividerlo, non avere gli stessi valori) —> non conosco i mores Culture e convivenza: La cultura, per essere florida, dev’essere in contatto con le esigenze che la generano = quando sono ancora vive le forme tradizionali che la generano. Le diverse culture quando vengono a contatto, o si tollerano, o si scontrano, o cercano di mettere in comune alcuni elementi. —> nel concetto di tolleranza, abbiamo una conoscenza superficiale dell’altro. Non ci entriamo in relazione, non conosciamo l’altro. Ognuno per sé —> quando, per motivi profondi (mores), due culture non riescono totalmente ad interagire, si ha lo scontro. Percezione di perdita dell’identità della cultura dell’altro. Si tende a non accettare la diversità dell’altro, perché questo comporterebbe perdersi l’una nell’altra. Concetto contemporaneo di multiculturalismo:

MULTICULTURALISMO = convivenza, più o meno armoniosa, dell’insieme di queste culture che si impongono, per un motivo o per l’altro, ad un contesto territoriale che precedentemente si presentava come mediamente omogeneo in quanto a valori condivisi, stili di vita, pratiche sociali. Dove lo troviamo maggiormente? Le grandi città, ma non solo: tutti i contesti dove si trovano delle risorse di vita e pari opportunità per tutti. Cosmopolitismo e globalizzazione: Qual’è la differenza? • Cosmopolitismo = capacità di adattarsi ad ogni diversa realtà • Globalizzazione = tende a rendere il mondo tutto uguale = poter ritrovare all’interno di tutte le realtà i nostri stessi riferimenti culturali (es: vado in vacanza in USA ma mangio al ristorante italiano; oppure quartiere di Chinatown nelle grandi città di tutto il mondo). —> ritrovare culture diverse, che mantengono se stesse come sono (o in parte), in altri contesti in giro per il mondo. Multiculturalismo della globalizzazione = forme culturali che non necessariamente si integrano con la cultura nella quale approdano. Multiculturalismo = forma culturale del sociale globalizzato —> le culture sono denazionalizzate. Non vengono più associate allo stato di appartenenza, ma è la cultura che viene trasferita all’interno di un altro contesto, pur rimanendo chiusa rispetto al contesto in cui si inserisce. (Parliamo principalmente delle prime generazioni) Seconde generazioni = cresciuti e nati nella nuova cultura, ma ne provengono da un’altra —> valori di riferimento diversi Ciascuna cultura in un contesto globalizzato è governato da una logica singola (la propria) e non una molteplicità di logiche —> problema di comunicazione tra le diverse culture. Non c’è un aspetto di scambio. Semplicemente trasferire una cultura all’interno di un’altra. ! Approcci sociologici alla diversità culturale: 1) secondo Wieviorka, nella realtà globalizzata, “le culture si compenetrano” = le differenze culturali rimangono, perché le culture non si trasformano necessariamente, ma entrano in una forma di integrazione. Questa compenetrazione comporta anche un cambio di percezione identitaria degli individui —> si creano forme locali (globalizzazione + localismo) e globali. "È globale tutto ciò che risulta dall’intreccio”. Vere comunità che si collocano all’interno di un altro contesto. …riascolto 2) secondo E. Said, uno dei più grandi ostacoli alla possibilità di interazione fra culture risiede nella visione eurocentrica della cultura e della civiltà occidentale —> le

altre culture partono già in una posizione di svantaggio (noi ignoranti abbiamo i complessi di superiorità dc). Parte dall’antica idea che ci debba essere una cultura dominante. 3) l’analisi di Ferrarotti alla compresenza delle culture: si deve considerare la cultura mediterranea come contesto naturalmente abituato alla compresenza e attraversamento di culture altre, che ha dunque sviluppato forme di accettazione e comunicazione con esse. Quindi è una via che contempli la possibilità di una civiltà essenzialmente unitaria. Concetto di cultura che possa vedere convivere diverse culture (es: una storia condivisa), nonostante esse mantengano i propri elementi valorizzi. 4) secondo Habermas, ci vuole il riconoscimento nella capacità di riconoscimento delle differenze nello stato di diritto —> a volte, all’interno di una cultura c’è un certo tipo di stato di diritto (es: democrazia) che rende possibile l’accogliere altre culture. Ma se si accolgono culture radicali, ossia che non accettano altre culture, queste usufruiscono del nuovo stato di diritto (es: democrazia), ma che loro stesse non vogliono, non essendo es: democratiche. —> si accoglie la diversità, ma la diversità non accoglie chi la accoglie. —> ci ritroviamo realtà non democratiche all’interno di realtà democratiche, le quali sono state accolte proprio da queste ultime. Quindi: Come si difendono le culture democratiche che hanno accolto e quindi hanno al loro interno realtà radicali? Come fanno una cultura fondamentalista ed una liberale a stare insieme? —> ci vuole un processo di “riconoscimento”: capacità di riconoscere in primis le forme che possono essere nocive per la democrazia....


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