Statistiche istruzioni per l uso esame mingo bocci PDF

Title Statistiche istruzioni per l uso esame mingo bocci
Author Roberto Rorato
Course Advanced Analytical Methodologies
Institution Sapienza - Università di Roma
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# Statistiche, istruzioni per l’uso – cap. 1

1. Che cosa sono le statistiche? 1.1 La Statistica e le statistiche La Statistica è un metodologia che ha come scopo la conoscenza quantitativa dei fenomeni collettivi. I fenomeni collettivi si distinguono: fenomeni collettivi semplici, delineati attraverso un unico carattere (es. peso degli individui) fenomeni collettivi complessi o multivariati, descritti da più caratteri (es. consumo non alimentare delle famiglie.)

1.2 Il dato statistico: carattere, unità, popolazione Dall’osservazione del fenomeno collettivo oggetto di studio si ottengono i dati statistici. Un dato statistico rappresenta una manifestazione individuale del fenomeno e fornisce l’informazione (modalità) relativa ad una caratteristica (carattere statistico), attraverso la quale si presenta un fenomeno, osservata su di un individuo (unità statistica). Il dato statistico è definito: carattere statistico: caratteristica attraverso cui il fenomeno oggetto di osservazione si manifesta. Il carattere viene rilevato sull’unità statistica. modalità: modo in cui il carattere statistico si presenta unità statistica: può essere un’entità reale o virtuale e non necessariamente è un essere umano come non necessariamente rappresenta un singolo elemento. collettivo statistico o popolazione statistica: insieme di unità statistiche omogenee. Può essere: o Reale: quando tutte le unità della popolazione sono osservabili come possibili manifestazioni individuali. oppure o Teorico: quando alcune unità, che potrebbero fare parte della popolazione statistica, non ne fanno parte per ragioni legate all’impossibilità di verificarne le caratteristiche che le rendono omogenee alle unità statistiche appartenenti alla popolazione di studio e o Finto: se costituito da un numero finito di u.s. oppure o Infinito: se costituito da un numero illimitato di u.s.

1.3 I caratteri statistici e la loro classificazione Osservare un carattere sulle u.s. significa attribuire a ciascuna di esse una modalità secondo determinate regole. Le modalità devono essere: esaustive: quando rappresentano tutti i possibili modi di essere non sovrapposte: quando due o più modalità non possono rappresentare lo stesso modo di manifestare la stessa proprietà. Ad ogni unità statistica può essere associata una ed una sola modalità Una classificazione dei caratteri consiste in: caratteri qualitativi (mutabili statistiche): che si manifestano con modalità espresse da attributi, qualità o aggettivi. Es. genere, stato civile, settore di attività economica, ecc. Vengono distinti in: o carattere qualitativo sconnesso (mutabile con scala nominale): non esiste alcun ordine tra le modalità con cui si può manifestare, ossia, date due u.s. si può solo dire 1

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se queste sono uguali o diverse rispetto alle altre modalità. E.s. nazionalità, genere, ecc. o carattere qualitativo ordinato (mutabile con scala ordinale): esiste un ordine naturale preciso tra le modalità con cui il carattere si manifesta, ossia, date due u.s. posso dire qual è quella uguale, diversa, maggiore e minore rispetto alle altre modalità. Si possono inoltre distinguere in:  caratteri ordinati rettilinei: in cui esiste una modalità iniziale e una finale nella graduatoria. E.s. titolo di studio  caratteri ordinati ciclici: in cui non esistono delle vere e proprie modalità iniziali e finali che dunque vengono individuate in maniera convenzionale. E.s. giorno della settimana caratteri quantitativi (variabili statistiche): che si manifestano con modalità espresse da numeri cardinali. Questi caratteri vengono distinti in: o carattere quantitativo discreto: sono i numeri interi. Es. numero di nati, numero di morti, voto di diploma,ecc. o carattere quantitativo continuo: fissato l’intervallo di valori in cui il carattere è misurabile, tutti i valori intermedi possono essere assunti come modalità del carattere. Es. peso compreso tra 40kg e 150kg, altezze tra 140 cm e 220cm, ecc. e in o caratteri con scala di intervalli: esiste un’unità di misura delle modalità numeriche, ma il sistema di riferimento delle misurazioni è dotato di origini arbitraria e convenzionale. Lo 0 non significa assenza di proprietà. E.s. temperatura, Q.I. o caratteri con scala di rapporti: esiste un’unità di misura delle modalità numeriche ed esiste uno 0 assoluto che significa assenza di proprietà. E.s. numero di nati, numero di morti, altezza, peso

1.5 La trasformazione delle unità statistiche L’insieme delle informazioni disponibili rappresentano i microdati. Dopo le operazioni di aggregazione dei microdati si ottengono i macrodati. unità di rivelazione: l’unità elementare su cui vengono rilevate le informazioni. Tali informazioni si definiscono microdati. unità statistica di analisi: l’unità primaria di interesse a cui vengono riferiti i caratteri. Essa può coincidere con quella di rilevazione ma può anche riferirsi ad aggregazioni di tali unità. L’insieme delle informazioni riguardanti queste unità si definiscono macrodati.

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# Statistiche, istruzioni per l’uso – cap. 1

2. Chi produce le statistiche? 2.1 Le fonti Le fonti statistiche sono enti e istituzioni appositamente preposte alla produzione, sistematica o periodica, di dati riguardanti i fenomeni collettivi più disparati, per fini conoscitivi e/o amministrativi Le fonti statistiche nazionali Ufficiali Sistema Statistico Nazionale (SISTAN)

Altre fonti

ISTAT gli uffici di statistica delle amministrazioni centrali dello Stato (Ministeri, Presidenza del Consiglio, Monopoli di Stato) gli uffici di statistica delle regioni e province autonome, delle province, dei comuni, delle camere di commercio Siae Censis Eurisko Auditel Audiradio Audipress Audiweb

Nono sono associate al SISTAN

Le fonti statistiche europee Ufficiali Sistema statistico Europeo (SSE)

Altri fonti

EUROSTAT Banca Centrale Europea (BCE) Servizi statistici degli Stati membri, compresi Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein OCSE ONU Fondo Monetario Internazionale Banca Mondiale

Sistema statistico Europeo (SSE)

2.2 Le fonti statistiche ufficiali nazionali 2.2.1 Il Sistema Statistico Nazionale La produzione di statistiche nazionali ufficiali inizia con l’unificazione dello Stato, nel 1861. Nel 1926 veniva così istituito l’Istituto Centrale di Statistica che aveva il compito di unificare tutte le attività di rilevazione statistica. Si perviene così nel 1989 alla istituzione del SISTAN. Il SISTAN è regolato dal decreto legislativo 6/9/89, dalla legge 125 del 1998 e da una serie di altre norme che riguardano la sua organizzazione e il suo funzionamento. Il coordinamento del SISTAN è affidato all’Istituto nazionale di statistica (Istat). L’Istat, posto sotto la vigilanza del Presidente del Consiglio, a cui spettano i seguenti compiti: coordinare il SISTAN predisporre il programma Statistico Nazionale (PSN) effettuare censimenti e altre rilevazioni ed elaborazioni ufficiali previste nel PSN diffondere i dati delle indagini effettuate mantenere i rapporti con enti statistici esteri ed internazionali.

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# Statistiche, istruzioni per l’uso – cap. 1

Fanno parte del SISTAN, oltre l’Istat, gli uffici di statistica delle amministrazioni centrali dello Stato (Ministeri, Presidenza del Consiglio, Monopoli di Stato), gli uffici di statistica delle regioni e province autonome, delle province, dei comuni, delle camere di commercio. La complessa articolazione del Sistema, richiede un’importante attività di coordinamento svolta dall’Istat che si avvale in questo compito del Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat), organo collegiale, presieduto dal Presidente dell’Istat. Il Comstat delibera il PSN. Sul PSN esprime il suo parere, la Commissione per la garanzia dell’informazione statistica, organo indipendente che ha il compito di vigilare sulla complessa attività del SISTAN. Il Programma Statistico Nazionale Il PSN stabilisce le rivelazioni di interesse pubblico che enti del SISTAN intendono realizzare nel corso di un triennio ed individua i relativi obiettivi. Dunque i contenuti del PSN cambiano in funzione dei mutati fabbisogni informativi del Paese.

2.3 Fonti parallele della sfera culturale 2.3.1 I dati Siae La Siae (Società Italiana degli autori ed editori), nell’ambito della sua funzione di tutela del diritto d’autore, raccoglie e diffonde, con periodicità semestrale ed annuale, dati relativi al settore degli spettacoli e dell’intrattenimento.

2.3.2 Le indagini Censis L’istituto di ricerca socioeconomica Censis (Centri Studi Investimenti Sociali) fondato nel 1964, focalizza le sue analisi anche sui consumi e le politiche culturali, rivestendo un ruolo di primo piano all’interno del panorama nazionale.

2.3.3 Eurisko Gfk Eurisko è un istituto operante in Italia che svolge indagini su tematiche di interesse per la ricerca sociale e per la ricerca di mercato. Negli anni ha ideato ricerche sistematiche incentrate sulle azioni di consumo. Tra di esse vanno segnalate: Sinottica: sistema integrato di informazione sull’evoluzione socio-culturale e sull’esposizione degli italiani ai media EMM (Eurisko Multi-Media Monitor), dedicata all’analisi della multimedialità degli italiani Audistar (Satellite Television Audience Research) finalizzata a quantificare e a qualificare l’audience delle TV satellitari New Media e Internet, indagine continuativa, iniziata nel 1997, e incentrata sui vari new media e su Internet.

2.3.4 I dati Auditel Auditel è la società che rileva l’ascolto della televisione in Italia. La finalità principale delle rilevazioni è quella di fornire elementi utili per pianificare gli investimenti delle aziende utenti di pubblicità, che tengono conto dei comportamenti del pubblico e del successo dei programmi televisivi. Le rivelazioni dell’Auditel hanno avuto inizio nel dicembre 1986. Le rivelazioni si basano sulla tecnologia elettronica del people-meter che rileva automaticamente, su un campione di popolazione italiana, il canale sintonizzato sul televisore e i percorsi di zapping, consentendo di fornire informazioni in tempo reale utili per calcolare alcune statistiche. L’Auditel fornisce: audience media: numero medio dei telespettatori di un programma 4

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share: rapporto percentuale tra gli ascoltatori di una certa emittente e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualunque altro programma penetrazione: rapporto percentuale tra gli ascoltatori di una certa categoria e il loro universo statistico di riferimento contatti netti: tutti gli individui che vedono almeno 1 minuti di un certo programma, contanti una volta sola. permanenza: indicatore della fedeltà di visione, ottenuto come rapporto percentuale tra il numero di minuti visti in media dagli ascoltatori di un certo programma e la durata dello stesso

2.3.5 I dati AudioRadio Fondata nel 1988, Audioradio produceva annualmente, fino al 2009, un’indagine campionaria sull’ascolto delle emittenti radiofoniche nazionali e locali, sia pubbliche che private. Il sistema di rilevazione Audioradio si basava sulla realizzazione di 120 mila intervista telefoniche, somministrate attraverso un metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) in 4 trimestri, ad un campione rappresentativo della popolazione italiana di età superiore agli 11 anni. La chiusura dell’istituto avvenuta nell’estate 2011.

2.36I dati Audipress Audipress è una società che ha per oggetto la realizzazione di indagini collettive di tipo quantitativo e qualitativo sulla lettura dei quotidiani e dei periodici e sul profilo dei lettori. Le indagini Audipress sono state realizzate a partire dal 1979. Le indagini sono fatte attraverso la tecnica CAPI (Computer Aided Personal Interviewing).

2.3.7 I dati Audiweb Audiweb è il soggetto che produce e distribuisce i dati sull’audience online, ossia informazioni di carattere quantitativo e qualitativo sulla fruizione dei mezzi operanti su internet e sui sistemi9 online. Questi dati derivano dalle seguenti rilevazioni: Ricerca di Base sulla diffusione dell’on-line in Italia, la cui finalità è quella di definire l’universo degli utenti internet in Italia dagli 11 ai 74 anni Panel: rilevazione oggettiva realizzata mediante software meter installato sui computer dei soggetti appartenenti al campione che garantisce l’automatizzazione della rilevazione dei loro comportamenti di fruizione di internet Sistema Censuario: rilevazione oggettiva effettuata sui siti censiti da Audiweb, tramite feedback che si attivano alla apertura di pagine di tali web server

2.4 Le fonti statistiche ufficiali europee 2.2.1 Il Sistema Statistico Europeo A livello europeo la produzione e diffusione delle statistiche ufficiali si basa sul Sistema Statistico Europeo (SSE) che comprende sia i servizi statistici degli stati membri dell’UE sia l’Eurostat, ufficio statistico della comunità europea istituito nel 1953. La funzione dell’Eurostat è quella di coordinare l’attività statistica comunitaria. L’importanza di tale attività risiede nelle iniziative tese a promuovere l’adozione di un linguaggio statistico condiviso a livello europeo. A tal fine è necessaria la standardizzazione delle nomenclature e delle classificazioni. L’attività del SSE viene effettuata sulla base del Programma statistico comunitario che stabilisce gli orientamenti, gli obiettivi e le priorità. Nel 2009 è stato istituito il Comitato del sistema statistico europeo (ESSC) presieduto dalla Commissione (Eurostat) e composto dai rappresentanti degli istituti statistici nazionali degli stati membri. 5

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2.4.2 Le statistiche dell’Eurostat La produzione statistica diffusa dall’Eurostat è organizzata in nove aree tematiche: 1. statistiche regionali e generali 2. economia e finanza 3. industria, commercio e servizi 4. agricoltura e pesca 5. commercio estero 6. trasporti 7. ambiente ed energia 8. scienza, tecnologia e innovazione 9. popolazione e condizioni sociali Sono inoltre disponibili tabelle che presentano dati statistici relativi all’evoluzione di un determinato fenomeno, ricavati da osservazioni eseguite ad intervalli di tempo regolari

2.4.3 L’analisi dell’opinione pubblica Tra le molteplici statistiche prodotte e diffuse a livello europeo vanno menzionate quelle che derivano dall’Eurobarometro, strumento della Commissione Europea. La loro peculiarità risiede nel rilevare dati relativi ad opinioni, atteggiamenti, stati d’animo, livelli di soddisfazione dei cittadini nei confronti delle iniziative della Comunità Europea

2.4.4 La Banca Centrale Europea (BCE) La BCE è la banca centrale per la moneta unica, il cui compito principale è quello di mantenere il potere d’acquisto dell’euro. La BCE assolve anche ad una funzione statistica, compilando e diffondendo dati e indicatori statistici delle seguenti aree 1. statistiche monetarie e finanziarie 2. statistiche riguardanti i settori esterni all’Euro-area 3. statistiche riguardanti i conti dell’Euro-area 4. statistiche generali

2.5 Alcune fonti internazionali Il Sistema Statistico Europeo coordina il suo lavoro non soltanto con l’UE ma anche con altre organizzazioni internazionali come l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico o OECD (in inglese)), l’ONU, il FMI (Fondo Monetario internazionale) e la Banca mondiale.

2.5.1 L’OCSE L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico è un forum in cui fanno parte 30 paesi. I databases predisposti dall’OCSE sono disponibili on-line e riguardano un’ampia gamma di tematiche (statistiche generali, sviluppo, ambiente, globalizzazione, società dell’informazione, statistiche regionali, ecc.) Tra le pubblicazioni, le più note sono: Report annuali, focalizzati di volta in volta sui fenomeni più rilevanti Outlooks, in cui vengono presentatati dati riguardanti i paesi dell’OCSE, su temi diversi

2.5.2 La divisione statistica delle Nazioni Unite Nell’ambito dell’ONU, l’attività statistica è affidata ad una apposita divisione (UNSD) che redige e diffonde dati provenienti dagli istituti di statistica di tutto il mondo e svolge attività di 6

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standardizzazione delle definizioni, delle classificazioni e delle metodologie. Tra i database accessibili on-line si segnala il MDGs (Millenium Development Goals), che contiene alcuni indicatori appositamente selezionati per misurare, nel periodo 1990-2015 i progressi riguardo otto obiettivi (goals). Obiettivo 1: eliminare la povertà Obiettivo 2: raggiungere l’istruzione primaria universale Obiettivo 3: Promuovere l’uguaglianza di genere e empowerment delle donne Obiettivo 4: Ridurre l’immortalità infantile Obiettivo 5: Migliorare la salute delle madri Obiettivo 6: Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie Obiettivo 7: assicurare la sostenibilità ambientale Obiettivo 8: sviluppare una partnership globale per lo sviluppo. Tali indicatori vengono periodicamente utilizzati per la stesura del Millennium Development Goals Report.

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# Statistiche, istruzioni per l’uso – cap. 1

3. Come vengono prodotte le statistiche? 3.1 L’indagine statistica L’indagine statistica costituisce la procedura con cui è possibile acquisire informazioni concernenti le manifestazioni individuali di un fenomeno collettivo oggetto di studio. Il piano di lavoro di un’indagine statistica si articola in diversi fasi, nel seguente ordine: 1) piano di rilevazione 2) raccolta dei dati 3) realizzazione del file dati 4) elaborazione dei dati Analisi dei Dati 5) interpretazione dei risultati

}

3.2 Il piano di rilevazione Il piano di rilevazione rappresenta la fase preparatoria e preliminare a tutte le fasi successive. In questa fase si rendono necessarie differenti scelte che condizioneranno lo sviluppo stesso dell’indagine statistica. Si evidenzia: scelta del campo di indagine, ossia la definizione e l’individuazione delle unità statistiche, della popolazione costituita da tali unità, la chiarificazione delle caratteristiche con cui tale fenomeno collettivo si realizza sulle unità elementari individuali scelta del metodo di rilevazione che può essere: o diretto: qualora preveda l’acquisizione diretta delle informazioni tramite questionario. Nell’ambito di una rilevazione diretta si dovrà scegliere se se procedere ad una rilevazione censuaria, nella quale vengono osservate tutte le unità, oppure ad una rilevazione campionaria in cui viene osservata solo una parte delle unità elementari della popolazione. o indiretto: attraverso l’acquisizione delle informazioni qualitative e quantitative sotto forma di dati statistici già esistenti con il ricorso all’utilizzo delle fonti statistiche o osservazione sperimentale: il collettivo viene posto a determinate prove. individuazione della lista delle unità elementari appartenenti alla popolazione da osservare. Affinché non ci si imbatta in errori che possono minare alla base i risultati che si otterranno con l’indagine statistica, la lista deve essere: o completa: deve contenere tutte le unità della popolazione o esatta: tutte le unità della lista devono individuare le unità della popolazione o aggiornata: non devono essere presenti unità che non appatrtengono più alla popolazione di riferimento scelta dell’epoca di rilevazione: deve essere ben definito il momento temporale scelta del personale e organizzazione collaterale necessaria alla raccolta dei dati definizione dei strumenti: o rilevazione: nel caso di rilevazione diretta si dovrà definire scheda o questionario o elaborazione dati: scelta del software definizione delle fonti definizione dei tempi e costi definizione delle modalità di diffusione dei risultati

3.2.1 Rilevazione totale o parziale Per indagine totale si intende una rilevazione in cui tutte le unità statistiche appartenenti alla popolazione di riferimento sono interessate dalla rilevazione. La più importante fra le rilevazioni totali è senz’altro il ...


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