Stima dei danni di un fabbricato(o qualcosa del genere) PDF

Title Stima dei danni di un fabbricato(o qualcosa del genere)
Author Max Blabla
Course Insegnamento a scelta dello studente
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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documento utile per esercitazione e abilitazione alla professione...


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Appunti di estimo

STIMA DEI DANNI – (CAP. 14) Definizione di danno Un danno consiste nella diminuzione di perdita di valore o di produttività di un bene causato da: - un fatto colposo; - un fatto doloso; - un sinistro (grandine, incendio, furto). Nel caso di danno colposo o doloso la legge prevede che il responsabile del danno deve risarcire il proprietario del danno subito. Nel caso di sinistro (incendio, grandine, ….) il proprietario per tutelarsi deve stipulare un contratto con una compagnia di assicurazione.

Alcune parole chiave che regolano il rapporto con una compagnia di assicurazione -

Polizza: contratto stipulato tra l’assicurato e la compagnia di assicurazione; Premio: importo che l’assicurato deve pagare alla compagnia di assicurazione a seguito della polizza stipulata; Danno: stima del danno subito dall’assicurato a seguito di sinistro; Indennizzo: somma che l’assicurazione liquiderà all’assicurato a seguito del danno subito; Franchigia: quota del danno che l’assicurazione non risarcisce.

Condizione di sottoassicurazione Quando il valore assicurato (Va) è inferiore al valore reale (Vo) del bene al momento del sinistro, si determina la condizione di sottoassicurazione, a seguito della quale il risarcimento pagato dall’assicurazione è proporzionale al valore assicurato.

Vo: Va = D : Ind Dove: Vo = valore reale del bene Va = valore assicurato del bene, indicato nella polizza D = danno stimato Ind = somma spettante all’assicurato (=risarcimento)

Danni da grandine I danni da grandine interessano le colture agrarie (mais, grano, orzo, barbabietola, ……). La polizza di assicurazione contro tali danni prevede una franchigia, ossia una parte del danno che non verrà risarcita. Compiti del perito estimatore I periti estimatori che si occupano di questo tipi di danno lavorano direttamente per le compagnie di assicurazione. Essi dovranno fare gli opportuni sopralluoghi e rilevare: - Fare una visita in campo; - Accertarsi il giorno in cui è caduta la grandine per verificare che il danno sia avvenuto quando l’assicurazione era già stata attivata; - Accertarsi che gli appezzamenti danneggiati siano quelli effettivamente assicurati; - Controllare la coltura agraria ed accertarsi che il danno è dovuto da grandinata e non da altre cause; - Fare una stima percentuale del danno. 41

Appunti di estimo

Stima dei danni da grandine I procedimenti di stima adottati sono due: - stima a vista; - stima analitica. Procedimento a vista In questo caso è importante l’esperienza del perito estimatore, il quale a colpo d’occhio dovrà stimare il danno che la coltura agraria ha subito. Consideriamo che, usualmente, quanto più la grandinata si avvicina al momento del raccolto, tanto minore sarà il danno, in quanto il frutto sarà già sviluppato. Esempio: la coltura analizzata ha subito un danno del 40 % uniforme su tutta la superficie. Ciò significa che se il raccolto potenziale era di 100 q.li, il raccolto perso a seguito del danno sarà di 40 q.li. Procedimento analitico Questo procedimento si può definire sempre a vista, ossia il danno viene stimato a colpo d’occhio con una percentuale. Esso si applica quando in un appezzamento il danno non è uniforme su tutto l’appezzamento, pertanto il danno va calcolato con una media ponderata (vedi libro di testo!!!!). Esempio: l’appezzamento di 15 ha analizzato ha subito un danno NON UNIFORME su tutta la superficie, espresso come segue. Superficie 3 ha 10 ha 2 ha Danno medio =

Danno 50 % 25 % 10 % (3ha  50%)  (10ha  25%)  (2ha 10%)  28% 15ha

Il danno medio, calcolato con media aritmetica ponderata è del 28%; detto in altre parole significa che il 28% del prodotto presente in campo è andato perduto. L’indennizzo che l’assicurazione riconoscerà all’assicurato sarà pari al valore del prodotto perduto (Vpp) al netto di eventuali spese risparmiate (Sr), di eventuali redditi secondari (Rs) e della franchigia. Indennizzo pagato = Vpp – Sr – Rs - Franchigia

Danni da incendio Questo tipo di assicurazione può interessare; - fabbricati; - scorte vive e morte; - boschi; - ……… Nel caso di fabbricati la stima del danno viene fatta con l’ASPETTO ECONOMICO DEL VALORE DI COSTO (di costruzione o di ricostruzione). A seconda del fabbricato si procederà in questo modo: -

Se il fabbricato è nuovo il danno corrisponde al valore di costruzione; 42

Appunti di estimo

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Se il fabbricato è vetusto il danno corrisponde al valore di ricostruzione.

Breve ripasso sulla stima del valore di costruzione e di ricostruzione Valore di costruzione (Vc) Il valore di costruzione corrisponde alla somma dei costi per la costruzione di un FABBRICATO NUOVO.

Vc = somma dei costi

Valore di ricostruzione (Vr) Il valore di ricostruzione corrisponde alla somma dei costi per ricostruire un fabbricato esistente moltiplicato per il coefficiente di vetustà. Vr = somma dei costi x coeff. di vetustà

La stima del danno da incendio in estimo viene espressa dalla seguente formula:

D=V+K–v Dove: D = danno; V = valore di costruzione (per fabbricato nuovo) o di ricostruzione (per fabbricato vetusto), esclusi il valore delle fondazioni e dell’area); K = costi di demolizione; v = valore di eventuali materiali di recupero al netto delle spese L’indennizzo che l’assicurazione risarcirà all’assicurato sarà espressa dalla formula già vista, considerando cioè il valore reale dell’immobile e i valore assicurato dell’immobile.

Vo: Va = D : Ind Dove: Vo = valore reale del bene Va = valore assicurato del bene, indicato nella polizza D = danno stimato Ind = somma spettante all’assicurato (=risarcimento)

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