Storia greca 4 - Prof Guizzi PDF

Title Storia greca 4 - Prof Guizzi
Course Storia greca
Institution Sapienza - Università di Roma
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Riassunti di Storia greca - Prof Guzzi ...


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LA COLONIZZAZIONE Colonizzazione di età storica, ampio processo di allontanamento da precisi centri e fondare nuove poleis, che rimanevano autonome ma in rapporto con la madrepatria. Apoikiai è un termine usato dai greci per indicare sia le migrazioni che le colonizzazioni appena indicate. Aree del Tirreno, dell'Egeo e del Ponto e non si arrestò nell'VIII secolo: continuò ancora nel VI e in una certa misura anche successivamente. Tutta la nostra tradizione letteraria a riguardo sarebbe di molto successiva al periodo delle prime fondazioni, inventata sulla base di quel che tali storici sapevano delle successive cleruchie. Ma forse la visione che è avuta fino ad ora è viziata dall'immagine che abbiamo del colonialismo moderno. Il termine colonia è latino e la traduzione dal termine greco apoikia è fuorviante, dato che altra cosa fu il fenomeno greco rispetto a quello romano. Ormai è dato acquisito la percezione delle differenze strutturali tra le varie epoche. Se la città nuova restava indipendente, i legami con la madrepatria restano saldi, così come il pantheon della nuova città ha molto in comune con quella di provenienza. Analoghe feste sono documentate tra il centro di partenza e quello di arrivo. Non c'è quindi ragione di rifiutare completamente la tradizione, anche se va riconosciuto che spesso essa è stata manipolata. E' giusto accettare la proposta di chi invita ad includere nel movimento anche quei fenomeni di colonizzazione interna alla Grecia stessa. Sparta nel VII secolo inviò genti ad Asine, in Messenia; colonizzazione di Taso da parte di Paro. La stessa Corinto, oltre che a Siracusa, ne invia a Corcira. E' perciò un movimento vasto che dipende da una serie di problemi insiti nei centri di partenza di tutta la Grecia. Le apoikiai non sorgono solo in zone lontane perché le ragioni non sono solo di natura economicha ma dipendenti anche da problemi interni alle comunità che si andavano definendo come poleis. Necessità di terra, quando in patria questa non era sufficiente per tutti. Nel caso di Reggio si parla di genti partite e consacrate come decima a seguito di una carestia. Erano stabilite norme per chi partiva, che avevano ricadute sulla madre patria ma anche i nomina che si diedero le nuove città costituiranno un modello a cui la madrepatria tenderà. Necessità di procurarsi materie prima non da trascurare: navigazioni volte a procurarsi metalli, probabilmente ferro come nel caso dell'Elba, o rame in Sardegna. Le mete iniziali erano territori simili a quelli di partenza; la tradizione tende a presentare i territori scelti come disabitati ma gli scavi testimoniano distruzioni di precedenti società indigene. Così abbiamo un'immagine meno pacifica dei primi sbarchi e certamente più reale. Le colonie, sia quelle in Occidente, sia quelle in Asia Minore o sul Mar nero, hanno mantenuto rapporti col mondo indigeno, per scambi di bene o con matrimoni misti. L'oracolo di Apollo delfico e i responsi conservati dalla tradizione dimostrano da parte del santuario anche la conoscenza dei luoghi dove sorgerà la futura colonia, ma si tratta spesso di tradizioni ex eventu, considerati falsificazioni di età posteriore. I Greci tendevano ad attribuire ad Apollo, il fondatore per eccellenza, il ruolo di guida. Alla partenza veniva scelta una guida (ecista) che all'arrivo doveva preoccuparsi dell'attribuzione dei lotti e dell'insdiamento degli dèi patri nonché dell'organizzazione della apoikia.

I centri di partenza. L'Eubea, Corinto. Colonizzazioni megaresi, achee, rodie e focee I più antichi sembrano essere gli Euboici, fin dalla prima metà dell'VIII secolo sia verso Occidente sia verso la Calcidica. La fine di Lefkandi – alla fine del secolo XI – è il segno di problemi di gestione dello spazio di Calcide che sfocerà nella guerra lelantina che Tucidide considerava la prima guerra in cui il mondo greco si era spaccato a metà e in cui si fondarono coalizioni. Ipotesi di partecipazione degli abitanti di Lefkandi alle spedizioni del Tirreno e forse nello Ionio. Secondo Plutarco gli Eretriesi avrebbero fondato una colonia a Corcira, scacciati poi dai Corinzi e cercando di rientrare furono messi in fuga a colpi di fionda. Pitecusa – l'isola di Ischia – presenta

elementi fenici. Forte presenza dell'elemento indigeno. Pitecusa nella tradizione è fondazione comune di Calcidesi ed Eretriesi e si vedono tratti comuni con la madrepatria: attività metallurghiche e cura per l'agricoltura. L'occupazione della terraferma di fronte ad Ischia conferma l'interesse euboico per buone terre che si vede nelle colonie fondate in Sicilia: Nasso, Leontini, Catania. Fondazione di Zancle, di Reggio e di Messina. Cuma stessa fonderà poi Partenope e Neapolis sul golfo omonimo. L'occupazione dei punti strategici permetteva probabilmente il prelievo di pedaggi. Insediamenti euboici nella penisola Calcidica, il cui nome deriverebbe proprio dai Calcidesi. Anche Mende e Dikaia sono colonie eretriesi e la conferma è venuta dalla recente scoperta di un'iscrizione delia in cui i Dikaiopolitai si proclamano coloni di Ereria. I calcidesi a loro volta fondarono Sane e Acanthos; gli Andri avrebbero fondato Argilos e Stagira, la patria di Aristotele. Inoltre i calcidesi fondarono probabilmente colonie in Tunisia: Naxikai, Pitecussa e Euboia. Ioni sono gli Euboici ed i nomi dei centri non possono far dubiare di un'origine euboica. Stretti rapporti Fenici-Euboici. In Spagna meridionale è stata ritrovata ceramica euboica, che deve esservi arrivata lungo la rotta che costeggiava il Mediterraneo. I Corinzi nel terzo quarto dell'VIII secolo avviano una attività espansiva che continuerà nei secoli. La più antica è Siracusa (733 a.C.), fondata da Archia, aristocratico appartenente ai Bacchiadi, famiglia dominante che praticava l'endogamia. I precedenti abitanti furono ridotti a servitù legate alla terra, stesso metodo dei Dori. Contemporanea a Siracusa è l'occupazione di Corcira, che in futuro perseguirà una politica volta all'autonomia e in contrasto con la città madre. Tucidide data la battaglia tra le due potenze marittime al 664 a.C. Colonie in Adriatico: Ambracia, Anattorio, Leucade e Apollonia. Corinto fonderà anche una colonia in Calcidica, Potidea, intorno al 600 a.C. Siracusa fondò a sua volta Acre, Casmene e Camarina. Megara, stretta tra Argo e Corinto, fondò in Sicilia nel 728 Megara Iblea che a sua volta fondò Selinunte.Sulla Propontide e in Mar Nero: Calcedone e Bisanzio. Poi a fine VIII secolo era stata fondata Astaco e poi Selimbira. Sparta aveva stanziato genti ad Asine e alla fine della prima guerra Messenica inviò dei coloni a Taranto, destinata ad essere una delle più importanti città della Magna Grecia. Precedentemente aveva colonizzato Tera e da qui partiranno i coloni che fonderanno Cirene in Libia dove divennero importanti i Battiati, agoni celebrati da Pindaro. Dorieo si dirigerà in Libia inultimente. Eurileonte fonderà invece nel 510 in Sicilia Eraclea Minoa. Anche i Focei, cittadini d'Asia minore ma di provenienza focidese, fondarono in Anatolia Lampsaco e in Occidente Massalia, odierna Marsiglia e Alalia in Corsica. Scontro tra Focei ed Etruschi nel mar di Sardegna: secondo Erodoto i Focei benché vincitori non riportarono alcun vantaggio e fondarono un nuovo centro a Elea (Velia), dove approderà Senofane e che vedrà affermarsi Parmenide e gli Eleati. Gli Achei, stato etnico, ebbero mire solo in Occidente. Sibari, Metaponto e Crotone saranno tra le più importanti città dell'Italia Merionale: Sibari intrattenne rapporti con Mileto, segno dell'internazionalità dei centri occidentali. Sibari fonderà sul Tirreno Posidonia nel 600 a.C., che finì distrutta da Crotone. I Rodi, infine fondarono in Sicilia, Gela nel 688 e nel 580, i Geloi con i Cretesi diedero vita ad Agrigento. Colonizzazione di Samo, che fondò Perinto in Propontide. Mileto colonizzò ampiamente il Mar Nero, tanto che fu detto “mare milesio”. In alcune regioni non furono fondate colonie ma i Greci riuscono a stabilire emporia, come quello di Naucrati in Egitto. Punti di appoggio strategici per i commerci. Un emporion esisteva anche a Gravisca, in Etruria ed un altro in Sicilia....


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