Sviluppo cognitivo PDF

Title Sviluppo cognitivo
Author Denish 25
Course Sociologia dei fenomeni politici
Institution Università degli Studi di Perugia
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Summary

Sviluppo cognitivo...


Description

LO SVILUPPO COGNITIVO SIGNIFICATO DEL TERMINE “CONOSCENZA” (“COGNIZIONE”, “PROCESSI COGNITIVI”)



Alcuni processi mentali, patrimonio esclusivo dell’uomo, sono universalmente considerati cognitivi: pensiero, ragionamento, soluzione di problemi, formazione di concetti…



Anche altri processi (che condividiamo con altre specie animali): percezione, memoria, attenzione, apprendimento…

tutte le azioni attraverso le quali un organismo acquisisce informazioni dall’ambiente, le conserva, le riorganizza, ne fa uso nel corso delle proprie azioni

LO SVILUPPO COGNITIVO Jean Piaget (1896-1980) Studio dello sviluppo cognitivo al fine di costruire un ponte tra biologia ed epistemologia Epistemologia genetica  come si passa da forme meno evolute di conoscenza a forme più evolute? origini della conoscenza nell’uomo no studio delle modificazioni nel comportamento manifesto MA attraverso lo studio del comportamento manifesto  quali trasformazioni nelle strutture mentali sottostanti (strutturalismo)

LO SVILUPPO COGNITIVO Jean Piaget (1896-1980) Ipotesi innatista Le strutture cognitive hanno un’origine esclusivamente interna

Piaget respinge Piaget propone

Ipotesi ambientalista Le strutture cognitive hanno un’origine esclusivamente ambientale

Teoria organismica L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle proprie conoscenze

LO SVILUPPO COGNITIVO Gli assunti base della teoria di Piaget • Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva delle specie, di cui l’organizzazione biologica e psicologica dell’uomo costituisce l’apice

• L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente • Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate, ma si costruiscono grazie all’attività dell’individuo (Strutturalismo Costruttivistico)

LO SVILUPPO COGNITIVO L’INTELLIGENZA SECONDO PIAGET ASSIMILAZIONE

ACCOMODAMENTO

Incorpora nei propri schemi i dati dell’esperienza

Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati

Conservazione

Novità

principali responsabili del cambiamento cognitivo

ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE accordo del pensiero con le cose primo invariante funzionale

LO SVILUPPO COGNITIVO L’INTELLIGENZA SECONDO PIAGET ORGANIZZAZIONE COGNITIVA accordo del pensiero con se stesso secondo invariante funzionale Tendenza dell’organismo a Elevato grado di coerenza, integrare, coordinare e nella fase di sviluppo organizzare le proprie raggiunta dal bambino, strutture cognitive in totalità relativamente a diverse che possiedono proprietà e abilità e competenze leggi intrinseche è l’intera struttura cognitiva che si adatta e non parti isolate di essa

LO SVILUPPO COGNITIVO L’INTELLIGENZA SECONDO PIAGET EQUILIBRAZIONE terzo invariante funzionale

Tendenza dell’organismo a raggiungere uno stato di equilibrio con l’ambiente e con se stesso

La conoscenza del mondo si sviluppa attraverso una serie di stati discreti di disequilibri tra organismo e ambiente

l’adattamento intellettivo consiste nel mettere in equilibrio il meccanismo assimilatorio e quello di accomodamento

LO SVILUPPO COGNITIVO IL PROCESSO DI SVILUPPO SECONDO PIAGET

Continuità

Funzioni invarianti: Adattamento Equilibrio Organizzazione

PROCESSO DI SVILUPPO Discontinuità

Stadi di sviluppo Strutture variabili

LO SVILUPPO COGNITIVO GLI STADI DI SVILUPPO SECONDO PIAGET • Ciascuno stadio prevede una particolare forma di organizzazione psicologica (è una totalità)

• Il passaggio da uno stadio al successivo può essere graduale e l’età può variare da un bambino all’altro, ma la sequenza è invariante e universale • Ogni stadio è qualitativamente diverso dal precedente, presenta forma e regole proprie • Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi)

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO SENSOMOTORIO (fino ai 24 mesi) Il bambino interagisce con l’ambiente solo mediante azioni e percezioni



L’intelligenza consiste di schemi di azione che gradualmente tendono a generalizzarsi e a coordinarsi dando luogo a sequenze comportamentali più ampie

a) la risposta del bambino alla realtà è di tipo sensoriale e motorio b) il bambino reagisce al presente immediato  no progetti, no scopi c) il bambino non ha una rappresentazione interna della realtà (no parole, no immagini mentali)

LO SVILUPPO COGNITIVO 6 SOTTOSTADI

1. Esercizio dei riflessi (0-1 mese) il neonato si limita a esercitare gli schemi riflessi, alcuni dei quali rimangono immutati nel corso della vita, altri scompaiono, altri si modificano (suzione, prensione, visione, fonazione, audizione)

applica le reazioni innate (in modo isolato) a situazioni sempre più numerose (es. suzione) egocentrismo radicale: né consapevolezze di sé, né del mondo esterno “considera l’immagine che osserva come l’estensione, se non il prodotto, del suo sforzo di vedere”

LO SVILUPPO COGNITIVO 6 SOTTOSTADI

2. Reazioni circolari primarie (1-4 mesi) l’attività sensomotoria si trasforma in funzione dell’esperienza  ripetizione di azioni (centrate sul proprio corpo) che portano a “risultati interessanti”  costituzione di schemi nuovi (le prime abitudini)  inizia la coordinazione di più schemi (es. suzione del

pollice, che da fatto occasionale si trasforma in condotta sistematica attraverso la coordinazione tra lo schema di suzione e i movimenti della mano)

LO SVILUPPO COGNITIVO 6 SOTTOSTADI

3. Reazioni circolari secondarie (4-8 mesi) interesse per la realtà esterna la cui esistenza è ancora legata alle azioni del bambino  bisogno di ripetizione si formano gli schemi secondari che consentono di produrre effetti sul mondo esterno (ad es. visivi o sonori scuotendo un oggetto)  migliore conoscenza degli oggetti il bambino non comprende ancora i nessi causali, quindi utilizza dei procedimenti anche inadeguati “per far durare gli spettacoli interessanti” compare la reazione circolare differita: riprende l’azione su un oggetto dopo averla momentaneamente interrotta coordinazione degli schemi della visione e della prensione

LO SVILUPPO COGNITIVO 6 SOTTOSTADI 4. Coordinazione di schemi secondari e loro applicazione a situazioni nuove (8-12 mesi) compare una differenziazione tra mezzi e fini (intelligenza sensomotoria) gli schemi secondari sono coordinati in modo che uno funga da fine e l’altro da mezzo  il comportamento si può dire intenzionale il bambino utilizza gli schemi che già possiede per scopi diversi aumento delle condotte esplorative (l’oggetto viene assimilato a tutti gli schemi d’azione disponibili) il bambino inizia a cercare un oggetto quando qualcuno lo ha nascosto davanti ai suoi occhi, però commette l’errore “A non B” **

LO SVILUPPO COGNITIVO 6 SOTTOSTADI

5. Reazioni circolari terziarie e scoperta di mezzi nuovi mediante sperimentazione attiva (12-18 mesi) il bambino si impegna attivamente nella ricerca di nuovi mezzi e cerca di scoprire nuovi aspetti delle azioni e degli oggetti tramite le reazioni circolari terziarie  affina la comprensione dei rapporti spaziali e causali la causalità diventa obiettiva e esteriorizzata (eistenza di cause indipendenti dalla propri azioni) nuove condotte: supporto, cordicella, bastone il bambino non commette più l’errore “A non B”, ma non sa rappresentare gli spostamenti che non vede

LO SVILUPPO COGNITIVO 6 SOTTOSTADI

6. Invenzione di mezzi nuovi mediante sperimentazione mentale (18-24 mesi) compare la funzione simbolica (o rappresentativa)  il bambino può evocare mentalmente oggetti o situazioni non presenti ed effettuare azioni non solo corporee, ma anche mentali (azioni interiorizzate) i bambini, posti di fronte a una situazione nuova, risolvono il problema mentalmente, immaginandosi diverse azioni e i loro esiti, per poi realizzare solo quella che ha successo permanenza dell’oggetto

LO SVILUPPO COGNITIVO PERMANENZA DELL’OGGETTO I. II. nessun comportamento di ricerca; l’oggetto cessa di esistere una volta perso il contatto visivo con esso III.

cerca di recuperare l’oggetto solo se è parzialmente visibile; interrompe il proprio comportamento se l’oggetto viene improvvisamente coperto mentre sta per afferrarlo

IV.

non sa cercare l’oggetto se esso viene nascosto in un nuovo nascondiglio, davanti ai suoi occhi (errore A non B)

V.

cerca l’oggetto nella posizione in cui lo ha visto scomparire

VI.

cerca l’oggetto anche quando è sottoposto a spostamenti non visibili

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Conquista della funzione rappresentativa – simbolica – da azioni manifeste ad azioni interiorizzate

• • •

Il bambino è in grado di evocare oggetti ed eventi non presenti, attraverso il gioco simbolico, l’imitazione differita, il linguaggio tutti questi comportamenti evocano una realtà non percepita ma conosciuta in precedenza dalla coordinazione degli schemi sensomotori sono derivati gli schemi mentali (azioni interiorizzate) che rappresentano oggetti e azioni che possono essere manipolati mentalmente  limite: sono isolati, possono essere pensati uno alla volta

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Egocentrismo intellettuale

• •

tendenza a percepire, capire ed interpretare il mondo dal proprio punto di vista il bambino non può adottare il punto di vista percettivo e concettuale di un’altra persona

Studi sull’egocentrismo prospettive spaziali (egocentrismo percettivo) linguaggio (egocentrismo comunicativo) visione del mondo fisico

LO SVILUPPO COGNITIVO Compito delle 3 montagne di Piaget

Si chiede al bambino di scegliere, tra una serie di figure, quella che rappresenta meglio una prospettiva diversa dalla propria I diversi punti di vista non risultano essere coordinati all’interno di un sistema unitario  il punto di vista del momento rimane l’unico concepibile  solo a 9-10 anni compare la capacità di scegliere la figura appropriata

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Linguaggio egocentrico Il bambino non è capace di adattare il proprio discorso alle caratteristiche dell’ascoltatore e viene data per scontata una conoscenza comune con l’interlocutore nella descrizione di eventi e oggetti “…non sente il bisogno di agire sull’interlocutore, di comunicargli veramente qualche cosa: un po’ come nella conversazione di certi salotti, in cui tutti parlano e nessuno ascolta” Piaget (1923). Il linguaggio e il pensiero del fanciullo.

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Linguaggio egocentrico “Cos’è questo, mamma?”

“Ti piace la mia maglietta, mamma?”

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Visione del mondo fisico

• • •

Animismo: tendenza a considerare le cose come viventi e dotate di intenzionalità (vita attribuita a: qualunque cosa coinvolta in una qualche azione  solo a oggetti mobili  solo a oggetti dotati di moto proprio)

Finalismo: tendenza ad interpretare tutti i fenomeni come finalizzati ad uno scopo, all’interno di un ordine prestabilito di cui l’essere umano è il centro Artificialismo: consiste nel considerare le cose come il prodotto della costruzione umana o di un’attività divina che opera secondo le regole della costruzione umana

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Animismo Hub (6;6)

“Che cosa fa il sole quando ci sono le nuvole e piove?” “Va via perché c’è brutto tempo” “Perché?” “Perché non vuole bagnarsi” (Piaget, 1926)

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Artificialismo Hub (6;6)

“La luna è sempre tonda?” “No” “Com’è?” “A mezzaluna. E’ molto consumata.” “Perché?” “Perché ha illuminato” “Come ridiventa tonda?” “Perché la rifanno” (Piaget, 1926)

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Artificialismo, animismo e finalismo rispecchiano la confusione (o mancanza di distinzione) tra il mondo interiore e il mondo fisico: le cose del mondo vengono assimilate alla propria esperienza soggettiva L’io è il modello di interpretazione dell’universo Pensiero prelogico o intuitivo  la soluzione a problemi pratici viene raggiunta attraverso un meccanismo di rappresentazione di immagini relative a percezioni e movimenti Pensiero trasduttivo  da particolare a particolare  relazione causale tra due elementi concreti perché si verificano assieme

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Irreversibilità E’ l’esempio più chiaro di rigidità del pensiero di tipo preoperatorio (focalizzato sugli stati più che sulle trasformazioni) Le azioni interiorizzate conservano diverse caratteristiche delle azioni reali fra cui quella di essere legate alla sequenzialità spazio-temporale (la direzionalità) Esse non sono ancora coordinate in sistemi d’insieme che consentano di eseguire più azioni mentali in rapida successione o simultaneamente: non è possibile annullare, invertire o compensare l’effetto di una di esse mediante l’azione opposta

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Irreversibilità Esempio: Rapporti parte-tutto

DOMANDA: “Sono di più le perle di legno o le perle nere?”

RISPOSTA: “le perle nere, perché le bianche sono solo tre”

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Irreversibilità Esempio: Rapporti parte-tutto

I bambini, dopo aver compiuto l’azione mentale di dissociare le perle nere da tutte le altre per isolarle e fare il confronto richiesto, non sono più in grado di annullarla mediante l’azione di ricongiungerle mentalmente alle altre per ricostruire la fila delle perle di legno. Quindi il confronto viene fatto fra le perle nere e quelle che rimangono dopo la dissociazione iniziale, cioè le perle bianche. “Vince” un giudizio basato sulla percezione

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Acquisizioni che preparano il passaggio allo stadio successivo Identità qualitativa

gli oggetti e le persone conservano la propria identità pur subendo delle trasformazioni che ne alterano l’aspetto

Funzione

x = f(y) x è funzione di y se col variare di y varia anche x, seguendo una regola ben definita

LO SVILUPPO COGNITIVO COMPITO DI CONSERVAZIONE (della sostanza)

LO SVILUPPO COGNITIVO COMPITO DI CONSERVAZIONE (del volume)

LO SVILUPPO COGNITIVO COMPITO DI CONSERVAZIONE (del numero)

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO PREOPERATORIO (2-6 ANNI) Acquisizione delle funzioni -esempioA bambini dai 3 ai 7 anni vengono mostrati tre pesci giocattolo di grandezza: A = 5 cm

B = 10 cm

C = 15 cm

Vengono dati loro dei chicchi di grano con la richiesta di dare a B il doppio del cibo dato ad A ed a C il triplo I bambini più piccoli distribuiscono il cibo a caso Quelli “intermedi” differenziano le quantità in base alla grandezza dei pesci I più grandi risolvono il compito

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO OPERATORIO CONCRETO (7-12 ANNI) Le azioni mentali isolate si coordinano tra loro e si raggruppano per dar luogo a delle strutture d’insieme: le operazioni intellettuali

Operazioni

Reversibilità Ad ogni operazione corrisponde un’operazione inversa (invarianti/nozioni di conservazione)

Segna la genesi del pensiero logico in quanto permette la coordinazione dei diversi punti di vista tra loro (sia che originino da individui diversi, sia che consistano in percezioni e intuizioni diverse dello stesso individuo)

I bambini ragionano in termini logici davanti a problemi concreti

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO OPERATORIO CONCRETO (7-12 ANNI) Piaget postula l’esistenza di 16 strutture operatorie: Raggruppamenti

logici riguardano operazioni che si compiono sugli oggetti e sulle relazioni tra gli oggetti (di classe; di relazione)

infra-logici riguardano operazioni sulle relazioni spaziotemporali tra oggetti e sulle relazioni parte-tutto negli oggetti

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO OPERATORIO CONCRETO (7-12 ANNI) Operazioni di classificazione Ciò che caratterizza la classe (relazione simmetrica di uguaglianza) come risultato di un’operazione è il fatto di essere sempre collocata all’interno di un sistema di classi Su un sistema di classi è possibile compiere operazioni di addizione e di moltiplicazione logica Piaget ha studiato lo sviluppo delle operazioni di classificazione riguardo alla capacità: 1. di individuare una proprietà sulla cui base costruire una classe (es. sagome geometriche di diverse forme e colori) Categorization inability

2. di compiere operazioni di addizione e moltiplicazione logica -e le loro inverse- sulle classi (es. perle di legno; classe foglie verdi)

LO SVILUPPO COGNITIVO

Classificazione Moltiplicativa

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO OPERATORIO CONCRETO (7-12 ANNI) Operazioni di seriazione Si possono sommare o moltiplicare anche relazioni asimmetriche, cioè serie insieme in cui una proprietà è posseduta in misura diversa da ciascun elemento Piaget ha studiato lo sviluppo delle operazioni di: 1. seriazione additiva (es. insieme di bastoncini di diversa lunghezza) 2. seriazione moltiplicativa (es. bicchieri di diversa altezza e larghezza)

LO SVILUPPO COGNITIVO Seriazione Additiva

LO SVILUPPO COGNITIVO Seriazione Moltiplicativa

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO OPERATORIO CONCRETO (7-12 ANNI) Operazioni infralogiche a) conservazione della distanza b) conservazione della lunghezza/della superficie c) conservazione ordine temporale Es. 3 palline di diverso colore, ABC, attraversate da un pezzetto di filo di ferro, vengono fatte entrare da DX a SX in un tubo non trasparente; con che ordine usciranno dall’estremità sinistra del tubo? E dopo una rotazione di 180°? E dopo 16 rotazioni di 180°? E dopo 25 rotazioni di 180°?

LO SVILUPPO COGNITIVO LO STADIO OPERATORIO FORMALE (DAI 12 ANNI) Il pensiero diviene ipotetico-deduttivo in quanto consente di compiere operazioni logiche su premesse puramente ipotetiche, esplicitate in modo esclusivamente verbale, senza alcun supporto materiale E’ ipotetico perché, una volta individuati i fattori coinvolti in un fenomeno, li varia in modo sistematico per verificare quali siano la causa di quel fenomeno E’ in grado di compiere deduzioni e induzioni, cioè stabilire le appropriate relazioni logiche tra fatti specifici e leggi generali

LO SVILUPPO COGNITIVO Che cosa si modifica (e come) nel corso dello sviluppo?



Modificazione sostanziale delle strutture mentali che il b. utilizza per interagire con la realtà:

- Schema d’azione - Azioni interiorizzate - Operazioni intellettuali



Il passaggio da uno stadio all’altro avviene grazie ad una serie di meccanismi generali determinati biologicamente (adattamento, organizzazione, equilibrazione)

LO SVILUPPO COGNITIVO Lo sviluppo è un processo dominio-generale o dominiospecifico?



è determinato da invarianti funzionali innati che agiscono su tutti gli aspetti del sistema cognitivo



ogni stadio si caratterizza per la presenza di una specifica struttura cognitiva che controlla ogni aspetto del comportamento e del pensiero del b.

Sviluppo dominio-generale

LO SVILUPPO COGNITIVO Q...


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