Tesina sul doping completa per l\'interrogazione di educazione fisica con immagini PDF

Title Tesina sul doping completa per l\'interrogazione di educazione fisica con immagini
Author Elena Grandis
Course Educazione Fisica
Institution Liceo Scientifico Galileo Galilei
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Summary

1) Che cos’è il doping?
• Come combattere il doping
• La World Antidoping Agency e il codice WADA
• Le violazioni del codice WADA
• La lista antidoping
2) Le sostanze sempre proibite
• Gli steroidi anabolizzanti androgeni
• I diuretici e altri agenti masch...


Description

IL DOPING

GRANDIS ELENA 5°B LICEO SCIENTIFICO “GALILEO GALILEI”

Indice: 1) Che cos’è il doping?    

Come combattere il doping La World Antidoping Agency e il codice WADA Le violazioni del codice WADA La lista antidoping

2) Le sostanze sempre proibite     

Gli steroidi anabolizzanti androgeni I diuretici e altri agenti mascheranti Gli ormoni (eritropoietina, somatotropina, corticotropina) I beta-2 agonisti Gli antagonisti e i modulatori degli ormoni

3) Le sostanze proibite in competizione        

Le sostanze vietate in tutte le competizioni Gli stimolanti (anfetamine e derivati, la cocaina, l’efedrina, etc.) I narcotici e gli analgesici (morfina, eroina, metadone e pentazocina, etc.) I cannabinoidi (cannabis, marijuana, hashish) I glucocorticosteroidei (farmaci antiinfiammatori) Le sostanze proibite in particolari sport L’alcol I betabloccanti

4) I metodi proibiti   

Il doping ematico Le manipolazioni farmacologiche e chimiche Il doping genetico

5) Le sostanze non soggette a restrizione    

Integratori alimentari Aminoacidi a catena ramificata Creatina Carnitina

6) Danno di immagine e conseguenti ingenti perdite finanziarie e lavorative causate all’Economia legata al Settore Sportivo 7) Descrivi uno o più casi di Doping che ti hanno particolarmente colpito

IL DOPING

1. Che cos’è il doping? Con il termine doping si intende l'uso (o abuso) di particolari sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. II ricorso al doping è un'infrazione sia all'etica dello sport, sia a quella della scienza medica. Il termine deriva dalla parola inglese "dope": essa, in principio, indicava una mistura di vino e tè bevuta regolarmente dagli schiavi americani per rimanere attivi e lavorare. Il doping non è un fenomeno recente, fin dall'antichità si è fatto ricorso a sostanze e pratiche per cercare di migliorare una prestazione sportiva; già nelle Olimpiadi del 668 AC viene riportato l'uso di sostanze eccitanti (quali funghi allucinogeni). Se nelle civiltà antiche si faceva ricorso a funghi, piante e bevande stimolanti, con lo sviluppo della farmacologia e dell'industria farmaceutica si assiste nel XIX secolo ad una diffusione di sostanze quali alcool, stricnina, caffeina, oppio, nitroglicerina e trimetil. I regolamenti sportivi vietano il doping, regolamentando strettamente le tipologie e le dosi dei farmaci consentiti, e prescrivono l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai controlli antidoping, che si effettuano mediante l'analisi delle urine e in taluni casi anche del sangue. Gli atleti che risultano positivi alle analisi vengono squalificati per un periodo più o meno lungo; nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita. Per quanto riguarda l’impiego di farmaci al di fuori delle indicazioni per le quali sono stati sintetizzati, è opportuno ricordare che la loro somministrazione a persone non malate è sempre pericolosa in quanto priva di finalità terapeutica, scopo fondamentale di un

medicamento. Tra i farmaci più usati gli antinfiammatori non steroidee i farmaci omeopatici. Come effetti negativi possibile comparsa di gravi reazioni avverse. 

Come abbattere il doping?

Il doping non si può sconfiggere solo accentuando i controlli e le punizioni, tra cui l’averne riconosciuto la qualifica di reato vero e proprio, ma piuttosto con uno sforzo maggiore nell’opera di rieducazione allo sport. Quando un ragazzo decide di avviarsi alla pratica di un’attività sportiva è necessario che qualcuno lo aiuti a porsi in modo chiaro quali possano essere i suoi obiettivi. Dato per scontato che la scelta di uno sport nasca come prima spinta per l’istintivo piacere che si prova durante tale attività, compito dell’educatore (allenatore, istruttore, medico, insegnante, genitore) sarà quello di aiutarlo a comprendere bene due punti:  dove voglio arrivare (obiettivi personali)  come ci posso arrivare (quanta fatica devo fare) Questo significa che occorre una valutazione obiettiva delle proprie doti atletiche e di conseguenza, in base alle esigenze dello sport preferito, pianificare come migliorarsi (= pianificazione dell’allenamento). È vero che campioni si nasce (e solo pochi lo sono), ma è altrettanto vero che atleti lo si diventa grazie ad un corretto allenamento, e tutti possono diventare atleti. Principio essenziale su ci si basano tutti i programmi di allenamento: sono io, atleta, l’avversario da superare. Questa premessa è fondamentale per poter affrontare una carriera sportiva con serenità, passione e garanzia di successo. E se questa premessa viene fatta propria dall’atleta, è sicuramente più difficile cadere nella tentazione del doping. Con queste convinzioni ben radicate in mente difficilmente la sconfitta viene vissuta come qualcosa di negativo, ma viceversa diventa una tappa inevitabile nel cammino di un atleta, necessaria per imparare a non ripetere gli stessi errori! E in conseguenza di questo l’obiettivo a cui un atleta punterà sempre sarà: migliorare (e non “vincere a tutti i costi”!). E il raggiungimento concreto dei miglioramenti lo porterà conseguentemente anche a riportare successi che rafforzeranno la determinazione a continuare su questa strada. 

La World Antidoping Agency e il codice WADA

La World Anti-Doping Agency (WADA), è una fondazione a partecipazione mista pubblicoprivata, creata per volontà del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il 10 novembre 1999 a Losanna, per coordinare la lotta contro il doping nello sport. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e le federazioni sportive nazionali collaborarono nel 1998 per fondare l'Agenzia Mondiale Anti-Doping, un organismo che congiunto al CIO finanzia e collabora con le nazioni impegnate a sviluppare dei programmi per il rilevamento e il controllo del doping atletico. L'Agenzia Mondiale Anti-Doping svolge i suoi compiti compilando e aggiornando costantemente un elenco delle sostanze e dei metodi che sono incompatibili con gli ideali dello sport e che dovrebbero essere vietati nella competizione atletica. È anche responsabile dello sviluppo e della convalida di nuovi, e scientificamente validi, test di individuazione, nonché dell'attuazione di programmi internazionali efficaci, nelle competizioni ufficiali e non ufficiali, per lo screening degli atleti. In aggiunta a questo sforzo internazionale, un certo numero di paesi, inclusi gli Stati Uniti, hanno formato agenzie nazionali anti-doping, organizzate in modo simile alla WADA, con il compito di monitorare e controllare il doping sportivo a livello nazionale; le stesse agenzie istituiscono programmi di ricerca per sviluppare test ancora più efficaci per individuare le sostanze e le metodiche proibite. Nelle agenzie degli Stati Uniti, questo sforzo nazionale per l'anti-doping è coordinato dall'Agenzia Anti-Doping degli Stati Uniti. La WADA ha attuato il suo programma sul controllo delle droghe nello sport mediante l'emissione e il continuo aggiornamento del Codice Mondiale Anti-doping, che comprende un elenco delle sostanze e dei metodi vietati.



Le violazioni del codice WADA Le violazioni del codice WADA (è doping qualsiasi violazione di una delle norme sportive contenute nel codice): uso, tentativo di uso o anche il solo possesso di una sostanza vietata o di un metodo proibito (da parte dell’atleta, ma anche del suo personale di supporto); il rifiuto o l’omissione, senza giustificato motivo, di sottoporsi a test anti-doping; omessa comunicazione di informazioni utili per la reperibilità dell’atleta; il tentativo o la manomissione di una qualsiasi fase del controllo; il traffico o la somministrazione di sostanze vietate o di metodi proibiti.



La lista antidoping

L'Agenzia Mondiale Anti-Doping (WADA) ha istituito un nuovo Codice Mondiale Antidoping e nuovi Standard Internazionali che entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2009. Di conseguenza, il Regolamento Anti-Doping UEFA dovrà mutare per conformarsi al nuovo Codice. I numerosi cambiamenti che interessano le procedure Anti-Doping sono indicati a seguire. Procedura di Esenzione per Uso Terapeutico (TUE): a partire dal 1 gennaio 2009, la Procedura Abbreviata TUE non esisterà più. L'utilizzo a scopo terapeutico dei Beta-2 bloccanti (medicinali

per l'asma come salbutamolo, salmeterolo e formeterolo) dovrà essere autorizzato attraverso una Procedura TUE Standard. I moduli di richiesta dovranno essere allegati alla cartella medica completa, come stabilito dall'aggiornamento dello Standard Internazionale WADA 2009 per il TUE (vedere "Requisiti TUE Asma" nel menù a destra). Tutte le richieste TUE in procedura Standard dovranno essere inoltrate al Comitato UEFA TUE (TUEC). In linea con gli Standard Internazionali TUE decretati dalla WADA per il 2009, il TUEC potrà riservarsi un periodo non superiore ai 30 giorni a partire dalla data di ricevimento della documentazione completa per decidere se accettare la richiesta. L'utilizzo non sistemico (intraarticolare, periarticolare, peritendineo, epidurale, attraverso iniezioni intradermiche e inalazioni) di glucocorticosteroidi non necessiterà più una richiesta tramite TUE. In ogni caso, l'utilizzo di tale sostanza nei tre mesi precedenti dovrà comunque essere dichiarato all'interno del Modulo D3 per la Dichiarazione dei Medicinali durante i controlli antidoping. La mancata dichiarazione di utilizzo porterà ad un'azione disciplinare nel caso le analisi rivelassero tracce di tale sostanza (risultati positivi). Cambiamenti nella procedura di controllo antidoping. Il volume minimo di urina necessaria per i controlli sarà di 90 ml - 60 nel recipente A e 30 nel recipiente B. I campioni di urina, inoltre, dovranno sodisfare il coefficente di peso specifico per le analisi stabilito dagli Standard Internazionali WADA per il 2009. Nel caso il campione di urina non soddisfacesse i requisiti richiesti, il giocatore dovrà produrre altri campioni fino al raggiungimento del peso specifico richiesto.

2. Le sostanze sempre proibite  Gli steroidi anabolizzanti (AS) sono strettamente correlati agli ormoni sessuali maschili e sono le sostanze più frequentemente utilizzate dagli atleti per aumentare le performance sia negli sport professionisti sia in quelli amatoriali. Gli ormoni maschili o androgeni sono responsabili dei caratteri sessuali primari e secondari durante pubertà e adolescenza. Questi ormoni hanno effetti anabolici come un’aumentata velocità di crescita di muscoli e ossa. Gli androgeni stimolano la produzione di globuli rossi nel sangue, un aumento della conduzione degli stimoli a livello delle cellule nervose e intervengono nel riparo dei danni muscolari che avvengono durante sforzi fisici intensi o successivi a traumi.  I diuretici sono farmaci utilizzati per stimolare la secrezione di acqua ed elettroliti, in particolare lo ione Na+, dai reni aumentando la produzione e conseguente escrezione di urina per scopi terapeutici nel caso di patologie tra cui l’ipertensione, insufficienza cardiaca, ritenzione idrica, insufficienza renale. In primo luogo, la loro capacità di rimuovere l’acqua dal corpo può causare una rapida perdita di peso che può essere necessaria per rientrare in una categoria di peso negli eventi sportivi. In secondo luogo, essi possono essere utilizzati per mascherare la somministrazione di altri agenti dopanti riducendone la concentrazione nell’urina a causa dell’aumento di volume.

 L’eritropoietina (o EPO) è un ormone che stimola la produzione dei globuli rossi nel sangue. Viene impiegata per uso clinico in nefrologia, chirurgia e cardiochirurgia, in particolare nei trattamenti delle anemie. Nell’attività sportiva ha soppiantato il ricorso all’autotrasfusione di sangue e rappresenta la forma più diffusa di doping ematico alternativo. Aumenta infatti, la disponibilità di ossigeno nei tessuti muscolari e favorisce il recupero durante l’attività fisica; per questo è impiegata soprattutto negli sport che richiedono sforzi prolungati, come il ciclismo, il nuoto, la maratona etc.  La corticotropina è un ormone secreto dall’ipofisi che stimola le ghiandole surrenali a produrre glucocorticoidi, mineralcorticoidi e steroidi androgeni al fine di mantenere l’equilibrio idrico e metabolico. Viene impiegata nello sport per i suoi effetti anabolizzanti, nonostante non vi sia alcuna prova scientifica che agisca come sostanza anabolizzante. Gli effetti collaterali conseguenti all’assunzione comprendono: ritenzione idrica, iperglicemia, disturbi gastrointestinali, osteoporosi, acne e ipertricosi.

 L'ormone della crescita, o somatotropina o growth hormone (GH), è una proteina semplice formata da una sequenza di 191 amminoacidi ed è, dal punto di vista metabolico, un ormone anabolizzante. Gli effetti del GH sono principalmente lipolitici ed anabolizzanti, che determinano una diminuzione del grasso ed un aumento della massa magra. Influisce anche col bilancio dell'azoto, rendendolo positivo, aumentando in tal modo la produzione di proteine attraverso la facilitazione dell'incorporazione degli amminoacidi. L'effetto fisiologico principale è quello di favorire lo sviluppo somatico.  I beta-2-agonisti figurano nella lista delle sostanze proibite quali potenziali mezzi in grado di incrementare il rendimento. I beta-2-agonisti sono contenuti in vari farmaci antiasmatici che agiscono dilatando i bronchi e migliorando così la respirazione. Possono essere assunti per via orale o per inalazione. In caso di dosaggio elevato hanno inoltre un effetto anabolizzante (sviluppo dei muscoli).   Le sostanze della classe «Modulatori ormonali e metabolici» influenzano le azioni ormonali oppure accelerano o rallentano determinate reazioni enzimatiche. Così, per esempio, gli antiestrogeni bloccano la trasformazione dell’ormone sessuale maschile testosterone nell’ormone sessuale femminile estrogeno.

3. Le sostanze proibite in competizione



Le sostanze vietate in tutte le competizioni

 Sostanze proibite sempre (in e fuori gara): agenti anabolizzanti, ormoni e sostanze correlate, Beta-2 Agonisti, agenti con attività antiestrogenica, diuretici e agenti mascheranti;  Proibiti solo in gara: stimolanti, narcotici, derivati della cannabis, corticosteroidi;  Proibiti solo in particolari sport: alcool e betabloccanti. Le pratiche e i metodi proibiti sono i seguenti:  Aumento del trasporto di ossigeno tramite l’uso di sangue o di prodotti contenenti emoglobina sintetica (doping ematico);  Manipolazione chimica e fisica dei campioni di urine raccolti nei controlli anti-doping;  Infusioni endovenose senza prescrizione medica;  Utilizzo di metodi genetici per migliorare la prestazione atletica (doping genetico). La lista delle sostanze e pratiche mediche il cui impiego è considerato doping, comprende oltre alle classi di sostanze vietate e ai metodi proibiti, i principi attivi appartenenti alle classi vietate e i medicinali contenenti principi attivi vietati. Per l’approfondimento di queste due ultime categorie si rimanda alla consultazione del testo del Decreto del 24 gennaio 2007. L’assunzione di alcuni medicinali, regolarmente in vendita, può dare risultati positivi a controlli antidoping. Per questo motivo sulle confezioni di questi farmaci viene apposto il contrassegno di un simbolo di divieto di colore rosso, con la scritta DOPING in nero e sul foglietto illustrativo deve essere specificatamente indicato che l’uso del farmaco può determinare positività al test anti-doping. 

Gli stimolanti (anfetamine e derivati, la cocaina, l’efedrina, etc.)

Gli stimolanti come amfetamine, efedrina, cocaina possono provocare dunque disturbi del rimo cardiaco come aritmie e tachicardia, palpitazioni, un aumento della pressione sanguigna, infarti e ictus e possono dare effetti avversi anche sul sistema gastrointestinale e nervoso. L’interessamento del sistema nervoso può dare come effetti avversi convulsioni allucinazioni, insonnia e psicosi. Il rischio di effetti avversi nel caso dell’efedrina aumenta nel caso sia assunta in associazione ad integratori o complessi vitaminici. L’euforia provocata da alcune sostanze stimolanti come le amfetamine può portare a errori di valutazione, a sottovalutare e a rendere

più sopportabile la fatica e questo può contribuire a continuare lo sforzo fino all’evento avverso che talora può essere letale. L’amfetamina può portare ad aumentare l’aggressività, la soglia di attenzione, la fiducia in sè stessi con diminuzione del senso autocritico e a una dipendenza psicologica. 

I narcotici e gli analgesici (morfina, eroina, metadone e pentazocina, etc.)

I narcotici vietati nello sport, detti anche analgesici oppioidi, sono forti analgesici della classe degli oppiacei. I narcotici vengono utilizzati, sotto controllo medico, per sedare i dolori in malattie gravi quali per es. il cancro, per indurre e mantenere l’anestesia o per combatter e la dipendenza (es. programma con il metadone). Agiscono infatti, sul sistema nervoso, attenuando il dolore ed elevando, in dosi ridotte, il tono dell’umore. L’uso di narcotici nello sport si verifica in discipline sportive che comportano dolore, quali ad es. la boxe e sport da combattimento in generale. Queste sostanze sono infatti, in grado di innalzare la soglia del dolore a tal punto che si può arrivare a non accorgersi neppure di eventuali danni fisici subiti o di percepire come innocue situazioni pericolose. I narcotici più utilizzati sono:  la morfina, una sostanza naturale prodotta dall’oppio, che è il prototipo degli oppiacei;  l’eroina;  il metadone, un farmaco di sintesi, le cui azioni farmacologiche sono qualitativamente sovrapponibili a quelle della morfina. 

I cannabinoidi (cannabis, marijuana, hashish)

La marijuana, così come l’hashish, è un derivato della Cannabis Sativa o Canapa Indiana, pianta originaria dell’Asia Centrale. Il suo principio attivo è il tetraidrocannabinolo (THC). Assunta per via orale o per inalazione del suo fumo provoca cambiamenti dell’umore e della percezione, euforia e allegria, rilassamento e torpore. Nella pratica clinica la marijuana è stata studiata principalmente come antinausea nel trattamento del vomito indotto da farmaci antitumorali oltre che per ridurre la pressione intraoculare del glaucoma. Rispetto al trattamento con farmaci antiemetici tradizionali non sono stati dimostrati però reali vantaggi derivanti dall’uso di questa sostanza e, poiché la sua azione ha spiccati effetti psicoattivi, non esiste una giustificazione razionale al suo utilizzo. La marijuana viene impiegata negli sport di tipo “sociale ricreazionale” per gli effetti inebrianti provocati dal suo fumo. Il rilassamento psichico e la riduzione dell’ansia durante la competizione sono i principali effetti ricercati. L’uso di questa sostanza infatti, non determina un incremento delle prestazioni sportive. Al contrario, produce un calo della forza muscolare, tremori, alterazioni del coordinamento muscolare e dell’equilibrio e una diminuzione dei tempi di reazione compromettendo fortemente il rendimento.



I glucocorticosteroidei (farmaci antiinfiammatori)

I corticosteroidi sono ormoni secreti dal surrene a seguito dello stimolo della corticotropina. Vengono utilizzati principalmente per le loro proprietà antinfiammatorie, in tutte le patologie in cui è fondamentale sopprimere l’attività del sistema immunitario (immunodepressione): reazioni allergiche gravi, malattie reumatiche, asma bronchiale. L’uso di questi farmaci va effettuato solo sotto stretto controllo medico e limitato a patologie quali l’asma o quelle nelle quali sia necessario combattere il dolore e l’infiammazione conseguenti a traumi articolari. L’uso di queste sostanze nello sport è finalizzato al raggiungimento di effetti ergogenici. Non ci sono tuttavia, prove scientifiche che dimostrino un miglioramento della performance sportiva. 

L’alcool

L’alcool etilico o etanolo, noto comunemente come alcool, è il costituente fondamenta...


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