Utilitarismo Bentham e Mill - Corso completo di storia della filosofia UNITS, triennale da 9 cfu. PDF

Title Utilitarismo Bentham e Mill - Corso completo di storia della filosofia UNITS, triennale da 9 cfu.
Course Filologia romanza
Institution Università degli Studi di Trieste
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Appunti delle lezioni del corso completo di storia della filosofia UNITS, 9 cfu triennale. Lezione seconda sull'Utilitarismo di Bentham e Mill....


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UTILITARISMO tesi principale dell'utilitarismo formulata da BENTHAM " introduzione ai principi della morale e della legislazione " del 1789 > " IL BENE COINCIDE CON L'UTILE e l'utile comporta la massima felictà possibile per il massimo numero di persone " La coppia di concetti > piacere e dolore BENE : utile > è tutto ciò che produce piacere > piacere come assenza di dolore e sofferenza obiettivo? Fornire una base scientifica alla morale > bentham ELABORA UN CALCOLO QUANTITATIVO DEI PIACERI > che orienti nella scelta tra i PIACERI in base a DURATA – INTENSITA' – CERTEZZA – CAPACITA DI PRODURNE ALTRI – PROSSIMITA' – ASSENZA DI CONSEGUENZE DOLORESE. LA FELICITA' > è lo stato mentale in cui si prova piacere e vi è soddisfazione nel momento in cui i nostri desideri e preferenze sono esauditi. UTILITARISMO si propone come una PROSPETTIVA MORALE E TI ETICA PUBBLICA finalizzata all'innalzamento delle condizioni di vita delle persone > una massimizzazione delle loro rispettive unità unitamente per il rispetto delle scelte autonome delle persone. Tutte le persone devono essere trattate in maniera uguale relativamente alle proprie preferenze e alle loro scelte. Segue che le scelte di una azione o pratica sociale vanno giudicate in base AI RISULTATI CHE GENERANO > alla bontà delle loro conseguenze che producono. La bontà di una situazione – stato di cosa – va giudica in FUNZIONE DELLE UTILITA' PRESENTI IN QUELLA SITUAZIONE. OBIETTIVO : innalzare complessivamente le condizioni di vita delle persone, queste persone sono come LOCALIZZAZIONE DELLE LORO UTILITA' cui conta dare complessivo di utilità anche senza tener conto della distribuzione diseguale del totale delle utilità tra i soggetti.

Due sono i punti critici : 1 > la indifferenza della distribuzione di felicità 2 > riguarda il rapporto tra felicità, ovvero utilità, e diritti.

Locke sostiene che gli uomini hanno dei diritti naturali, quindi PRE-STATUALI : la vitalibertà – proprietà : quindi la valutazione di convivenza degli stati di cose partono dal RISPETTO DI QEUSTI DIRITTI.

Pentham RIFIUTA L'IDEA CHE VI SIANO DEI DIRITTI NATURALI : pentham dice che " solo lo stato è fonte di diritti quindi sono positivi, posti dallo stato " > i diritti non hanno la preminenza sulla ricerca del proprio bene, del proprio utile e della felicità da parte dei singoli.

Quindi gli aspetti NON UTILITARI non entrano nel computo complessivo dell'utilità. Il sacrificio dell'utilità di alcuni è considerato legittimo se tale sacrificio va a beneficio dell'utilità della maggioranza. Una prospettiva utilitaristica diversa da quella di BENThAM si ha in JOHN STUART MILL

john stuart mill : opera " utilitarismo " del 1861 > afferma che la DOTTRINA SECONDO LA QUALE LA FELICITA' è DESIDERABILE e la sola desiderabile come fine questo è l'utilitarismo > tutto quello che è desiderabile lo è in quanto mezzo per quel fine. La felicità è il piacere e l'assenza di dolore > il fine dell'azione umana è il conseguimento della felicità > questo fine regola la condotta umana. Quando un'azione produce felicità, quindi scarto tra piacere e dolore, essa è considerata giusta con la clausola che il principio di utilità > deve eessere giusta quella azione che massimizza il piacere a discapito del dolore.

Distingue tra SODDISFAZIONE E FELICITA' : SODDISFAZIONE > si accontentano gli animali felicita' > tipica degli uomini > caratterizzata da un sentimento di REALIZZAZIONE e implica la soddisfazione di piaceri INTELLETTUALI > leggere un libro ecc.

MILL CRITICA BENTHAM > non a considerato i piacere come qualità dei piaceri > l'introduzione dell'elemento qualitativo fa si che il calcolo dei piaceri di bentham sia impossibile perché la valutazione dei piaceri qualitativamente intesi sfugge al calcolo. Rispetto all'utilitarismo " dell'atto " di bentham - quello di Mill è un UTILITARISMO DELLA NORMA > quale sia la norma delle azioni per Mill lo si desume dalle esperienze pregresse accumulate sia dal singolo sia dagli uomini. Le cause e I moventi delle azioni non possono essere ricondotti ad una sola grande ipotesi > piacere e dolore. Ma le cause ed i moventi delle azioni vano verificate attraverso uno studio della storia e delle tendenze che in questa si manifestano per quanto riguarda la condotta delle persone. MILL concetti importanti : – CONCETTO DI DANNO – CONCETTO DI DOVERE 1 : si procura un danno agli altri, quando il comportamento lede gli interessi degli altri che sono definiti come DIRITTI differenza tra interessi altrui e diritti altrui :

i diritti sono sempre interessi ma non tutti gli interessi sono diritti > es : vado in libreria per prendere un libro mentre questa era chiusa > non mi è possibile soddisfare questo mio interesse a causa della condotta di altri > un'altra persona ha preso la sola copia disponible del libro > IL COMPORTAMENTO DELL'ALTRA PERSONA HA LESO il mio interesse. > questa si è comportata in quel modo quindi non posso soddisfare un mio interesse. Non posso per dire che la sua azione ha leso un mio diritto perché quel mio interesse ossia poter comprare ciò che mi piace non è riconosciuto come UN DIRITTO DALLA LEGGE. PER QUANTO VOLESSI QUEL LIBRO e per quanto acuta sia la sofferenza che provo per il mancato acquisto questo non è il tipo di danno che posso rivendicare per limitare le condotte degli altri. 2: DANNO > quando le azioni rendono impossibili da soddisfare i DIRITTI di qualcuno e non i suoi interessi. I diritti così sono un sottoinsieme dell'insieme degli interessi e quasto SOTTOINSIEME è DEFINITO DALLE LEGGI..

nel saggio del 1859 " sulla libertà " MILL > espressione del pensiero liberale > sostiene che vi sono tre libertà fondamentali che possono essere esercitate quando non recano danno agli altri: – LIBERTA' DI COSCIENZA – PENSIERO -PAROLA – LIBERTA' DEI GUSTI > dei propri desideri – LIBERTA' DI ASSOCIAZIONE la linea di condotta nei confronti degli altri consiste nel NON danneggiare certi interessi che secondo LEGGE dovrebbero essere considerati DIRITTI. LA SOCIETA' ha diritto di far valere queste condizioni nei confronti di coloro che tendono di non adempiervi....


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