15 Bilancia dei Pagamenti ed equilibrio IS-LM-BP (Bilancia Pagamenti e Politiche economiche cambi fissi e flessibili) PDF

Title 15 Bilancia dei Pagamenti ed equilibrio IS-LM-BP (Bilancia Pagamenti e Politiche economiche cambi fissi e flessibili)
Course Economia politica
Institution Università telematica Unitelma Sapienza
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15 BILANCIA DEI PAGAMENTI ED EQUILIBRIO IS-LM-BP (in economia aperta) (Bilancia dei pagamenti, Politiche economiche con cambi fissi e flessibili in ipotesi perfetta mobilità) Andiamo ad analizzare l’equilibrio macroeconomico in economia aperta utilizzando il modello IS-LM introducendo la Bilancia dei pagamenti. A tal fine andiamo a definire la bilancia dei pagamenti. LA BILANCIA DEI PAGAMENTI La bilancia dei pagamenti misura gli scambi tra i residenti di un paese e il resto del mondo (economia aperta) È costituita da: 1. conto corrente: commercio in beni e servizi ed i pagamenti per trasferimenti 2. conto capitale: acquisti e vendite di attività sia reali che finanziarie Conto corrente Nel conto corrente troviamo:  Importazioni  Esportazioni  Saldo merci – Bilancia commerciale (IMP-EXP)  Trasferimenti netti dall’estero  Reddito netto da investimenti  Saldo delle partite correnti Conto capitale Le voci del conto capitale, invece, sono:  Saldo dei movimenti di capitale  Variazione delle riserve ufficiali Equilibrio dei conti con l’estero L’equilibrio all’interno della BP è dato quando: Saldo di conto corrente + saldo di conto capitale = 0 Se un paese è in disavanzo (ha speso fuori dal paese più di quanto non abbia ricavato vendendo beni e servizi nazionali al resto del mondo), può finanziarsi vendendo attività o indebitandosi all’estero. Il deficit di conto corrente, quindi, può essere finanziato non solo dai privati con meccanismi di mercato, ma anche dalla Banca Centrale, attraverso una riduzione delle riserve (che si ottiene vendendo valuta estera sul mercato dei cambi). Introduciamo adesso il concetto di ipotesi di perfetta mobilità dei capitali IPOTESI DI PERFETTA MOBILITA’ DEI CAPITALI In perfetta mobilità dei capitali, gli investitori sono liberi di acquistare attività in qualunque paese desiderino, con bassi costi di transazione e senza limiti. In perfetta mobilità dei capitali:  Se tassi interni > tassi internazionali: tale differenza genererebbe un flusso illimitato di capitali dal nostro paese verso il resto del mondo.  Se tassi interni < tassi internazionali: tale differenza genererebbe un deflusso illimitato di capitali dal nostro paese verso il resto del mondo. Quindi, in una situazione di equilibrio il tasso d’interesse interno(i) è uguale al tasso di interesse estero(if) i = if

Graficamente: l’equilibrio in IS-LM-BP Perfetta mobilità dei capitali

Osserviamo: Sull’asse delle ordinate troviamo il tasso di interesse (i) sull’asse delle ascisse il reddito (Y) Troviamo una curva IS decrescente (equilibrio settore reale) una curva LM crescente (equilibrio settore monetario). Il punto di equilibrio(Y*, i*) che si trova nell’intersezione ci garantisce l’equilibrio in entrambi i settori per quel determinato paese. Introduciamo la funzione BP, che è una funzione orizzontale parallela all’asse delle ascisse che interseca IS-LM nel punto di equilibri. Quindi è un punto perfetto dove abbiamo una BP uguale a 0 in cui il tasso di interesse i* è un tasso d’interesse nazionale uguale al tasso d’interesse internazionale if. Cambi fissi o flessibili In perfetta mobilità dei capitali, possiamo verificare l’efficacia sia della politica monetaria che della politica fiscale in due situazioni differenti: 1. con cambi fissi 2. con cambi flessibili Vediamo l’effetto della politica fiscale e monetaria con cambi fissi e variabili.

POLITICA MONETARIA CON CAMBI FISSI Una politica monetaria espansiva, in regime di cambi fissi, risulta inefficace dato che la Banca Centrale deve riacquistare moneta per difendere i cambi:  Un aumento di M sposta la LM a LM 1  Nel nuovo punto di equilibrio, i < if e si verificano flussi di capitale in uscita  Si vende valuta nazionale e il cambio si deprezza  Per difendere il cambio, la Banca Centrale riduce l’offerta di moneta  La LM torna al livello iniziale di equilibrio Graficamente: Politica monetaria espansiva con cambi fissi ed ipotesi di perfetta mobilità dei capitali

Osserviamo: Sull’asse delle ordinate troviamo il tasso di interesse (i) sull’asse delle ascisse il reddito (Y) Troviamo una curva IS decrescente (equilibrio settore reale) una curva LM crescente (equilibrio settore monetario). Punto di equilibrio nell’intersezione Y*, i* in entrambi i settori. Introduciamo la funzione BP che è una funzione orizzontale parallela all’asse delle ascisse che interseca ISLM nel punto di equilibrio, con BP uguale a 0 in cui il tasso di interesse i* è un tasso d’interesse nazionale uguale al tasso d’interesse internazionale. Sul paese, che adotta cambi fissi, viene applicata una politica monetaria espansiva che dà origine ad una nuova LM1 che si sposta parallelamente verso destra. Dal nuovo punto di equilibrio, tra LM1 e la funzione IS, dal quale ricaviamoli livello i1 che è un tasso minore rispetto al tasso d’interesse estero (if). Si verifica un deflusso di capitali, ossia i capitali che erano nel paese escono dallo stesso e la moneta nazionale si svaluta. Essendo un’ipotesi di cambi fissi non è possibile trovare un equilibrio stabile, poichè con i cambi fissi l’idea è proprio quella di non avere fluttuazioni della valuta. La banca centrale, a questo punto effettua una manovra monetaria restrittiva, acquistando valuta e togliendola dal mercato causando così un aumento del suo valore. Graficamente la manovra fa spostare progressivamente la curva LM1 parallelamente verso sinistra fino a tornare al livello LM che è il livello che ci garantisce di tornare al punto di equilibrio iniziale nella bilancia dei pagamenti, nel settore reale e quello monetario. Vediamo come una politica monetaria espansiva sia poco efficiente in ipotesi di perfetta mobilità di capitali, se il paese adotta un regime di tassi di cambio fissi.

LA POLITICA FISCALE CON CAMBI FISSI Vediamo come una politica fiscale, in regimi di cambi fissi, sia estremamente efficace, in quando genera un aumento della produzione e la contrazione dell’effetto spiazzamento (il tasso d’interesse non varia):  Un aumento di G sposta la IS a IS’  Nel nuovo punto di equilibrio, Y1 > Y*  Dato che L è costante ed Lt sta aumentando, deve diminuire Ls, quindi bisogna aumentare i  A questo punto, però, i > if e si verificano afflussi di capitale (entrano dei capitali nel paese)  Aumenta la domanda di valuta nazionale e il cambio si apprezza  La Banca Centrale interviene e vende valuta per soddisfare la domanda  L’offerta di moneta sposta la LM verso LM1 in un nuovo equilibrio Graficamente: Politica Fiscale espansiva con cambi fissi ed ipotesi di perfetta mobilità dei capitali

Osserviamo: Sull’asse delle ordinate troviamo il tasso di interesse (i) sull’asse delle ascisse il reddito (Y) Troviamo una curva IS decrescente (equilibrio settore reale) una curva LM crescente (equilibrio settore monetario). Punto di equilibrio nell’intersezione Y*, i* in entrambi i settori. Introduciamo la funzione BP che è una funzione orizzontale parallela all’asse delle ascisse che interseca ISLM nel punto di equilibrio, con una BP uguale a 0 in cui il tasso di interesse i* è un tasso d’interesse nazionale uguale al tasso d’interesse internazionale. Il paese, che adotta cambi fissi, applica una politica fiscale espansiva che dà origine ad una nuova IS1 che si sposta parallelamente verso destra. Il nuovo punto di equilibrio, tra la nuova funzione IS1 ed LM, determina un nuovo livello del tasso d’interesse i1 che è un tasso maggiore rispetto al tasso di interesse estero (instabile) Si verifica un afflusso di capitali, ossia i capitali che erano fuori dal paese entrano nello stesso. Per rispondere alla domanda maggiore domanda di moneta la banca centrale aumenta l’offerta di valuta. Ciò causa uno spostamento della curva LM parallelamente verso destra dando origine a LM1 ed un nuovo punto di equilibrio dove abbiamo un livello di produzione Y2 ed un tasso di interesse che ritorna ad i* (tasso d’interesse nazionale =tasso internazionale). Abbiamo un effetto doppiamente espansivo: infatti è stata effettuata sia un politica fiscale che monetaria espansiva (accomodante) e verifichiamo, anche graficamente, un doppio incremento del reddito (da Y*, Y1 a Y2) e, inoltre, torniamo su un saldo della BP pari a 0 trovando nuovamente l’intersezione (in equilibrio) Vediamo come una politica fiscale espansiva sia molto efficiente in ipotesi di perfetta mobilità di capitali, se il paese adotta un regime di tassi di cambio fissi.

LA POLITCA MONETARIA CON CAMBI FLESSIBILI In regime di cambi flessibili, una politica monetaria espansiva risulta massimamente efficace, in quanto il deprezzamento del cambio stimola la domanda:      

Un aumento di M sposta la LM a LM 1 Nel nuovo punto di equilibrio, i < if e si verificano flussi di capitale in uscita Si vende valuta nazionale e il cambio si deprezza Poiché siamo in cambi flessibili, la Banca Centrale non interviene I beni nazionali diventano più competitivi sui mercati internazionali Aumentando la domanda di beni nazionali, la IS si sposta verso destra, in un nuovo equilibrio

Graficamente: Politica monetaria espansiva con cambi flessibili ed ipotesi di perfetta mobilità dei capitali

Osserviamo: Sull’asse delle ordinate troviamo il tasso di interesse (i) sull’asse delle ascisse il reddito (Y) Troviamo una curva IS decrescente (equilibrio settore reale) una curva LM crescente (equilibrio settore monetario). Punto di equilibrio nell’intersezione Y*, i* in entrambi i settori. Introduciamo la funzione BP che è una funzione orizzontale parallela all’asse delle ascisse che interseca ISLM nel punto di equilibrio, con una BP uguale a 0 in cui il tasso di interesse i* è un tasso d’interesse nazionale uguale al tasso d’interesse internazionale Sul paese, che adotta cambi flessibili, viene applicata una politica monetaria espansiva che dà origine ad una nuova LM1 che si sposta parallelamente verso destra. Dal nuovo punto di equilibrio, tra la nuova LM1 e la funzione IS e che si registra al di fuori della BP, ricaviamo il nuovo livello i1 che è un tasso d’interesse nazionale inferiore rispetto al tasso d’interesse estero Si verifica un deflusso di capitali, ossia i capitali che erano nel paese escono dallo stesso, ricercando tassi più alti e si vende la valuta nazionale. Poiché siamo in regime di cambio flessibile, la banca centrale non interviene sul tasso di cambio, ed beni del paese diventano più economici e più competitivi. Ciò causa un aumento della domanda dei beni nazionali facendo aumentare le esportazioni. L’aumento delle esportazioni fa spostare parallelamente verso destra la curva IS , dando origine a IS1 Il punto di equilibrio torna ad intercettare la BP al livello i* (i =if) ed ad un livello più alto di produzione Y2 Vediamo come una politica monetaria espansiva sia molto efficiente in ipotesi di perfetta mobilità di capitali, se il paese adotta un regime di tassi di cambio flessibili.

LA POLITICA FISCALE CON CAMBI FLESSIBILI In regimi di cambi flessibili, la politica fiscale risulta essere inefficace poiché l’espansione fiscale induce un apprezzamento del tasso di cambio e spiazza le esportazioni nette completamente  La manovra fiscale espansiva sposta la IS a IS’  Nel nuovo punto di equilibrio, Y1 > Y*  Qui, i > if e si verificano afflussi di capitale  Aumenta la domanda di valuta nazionale e il cambio si apprezza  La Banca Centrale non interviene  I beni nazionali diventano meno competitivi sui mercati globali  Diminuisce la domanda aggregata e la IS torna al suo equilibrio iniziale Graficamente: Politica Fiscale espansiva con cambi flessibili ed ipotesi di perfetta mobilità dei capitali

Osserviamo: Sull’asse delle ordinate troviamo il tasso di interesse (i) sull’asse delle ascisse il reddito (Y) Troviamo una curva IS decrescente (equilibrio settore reale) una curva LM crescente (equilibrio settore monetario). Punto di equilibrio nell’intersezione Y*, i* in entrambi i settori. Introduciamo la funzione BP che è una funzione orizzontale parallela all’asse delle ascisse che interseca ISLM nel punto di equilibrio, con una BP uguale a 0 in cui il tasso di interesse i* è un tasso d’interesse nazionale uguale al tasso d’interesse internazionale Il paese, che adotta cambi flessibili, applica una politica fiscale espansiva che dà origine ad una nuova IS1 che si sposta parallelamente verso destra. Il nuovo punto di equilibrio, tra la nuova funzione IS1 ed LM e che si registra fuori da BP, determina un nuovo livello del tasso d’interesse i1 che è un tasso superiore rispetto al tasso di interesse estero (instabile). Si verifica un afflusso di capitali, ossia i capitali che erano fuori dal paese entrano nello stesso Siamo in regime di cambio flessibile, quindi la banca centrale non interviene sul tasso di cambio, ed beni del paese diventano più cari e meno competitivi. Ciò determina un diminuzione della domanda dei beni nazionali facendo diminuire le esportazioni. La riduzione delle esportazioni fa spostare parallelamente verso sinistra la curva IS1, facendola tornare progressivamente al livello iniziale IS. Il punto di equilibrio torna ad intercettare la BP al livello i* (i =if) ed al livello Y* Vediamo come una politica fiscale espansiva sia poco efficiente in ipotesi di perfetta mobilità di capitali, se il paese adotta un regime di tassi di cambio flessibili....


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