Anacreonte: la vita, le opere i temi e lo stile PDF

Title Anacreonte: la vita, le opere i temi e lo stile
Author Elia
Course Greco
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

Nacque nel 570 a.C a Teo (città nella costa ionica).
Quando la sua regione viene invasa dal generale persiano Arpago, Alceo e un gruppo di cittadini sono costretti a fuggire sulla costa della Tracia, dove fonderanno la città di Abdera dopo scontri testimoniati dal topos dell’abbandono dello s...


Description

ANACREONTE VITA Nacque nel 570 a.C a Teo (città nella costa ionica). Quando la sua regione viene invasa dal generale persiano Arpago, Alceo e un gruppo di cittadini sono costretti a fuggire sulla costa della Tracia, dove fonderanno la città di Abdera dopo scontri testimoniati dal topos dell’abbandono dello scudo. Secondo Erodoto Anacreonte è ospite alla corte del tiranno dell’isola di Samo, Policrate. Il tiranno per consolidare il proprio potere inaugura una politica basata sul mecenatismo. Finanziava e sosteneva l’arte e gli artisti di cui si era circondato nella corte. Dopo che nel 522 a.C Policrato viene ucciso Anacreonte è chiamato ad Atene dal tiranno Ipparco, successore di Pisistrato. Anche ad Atene in questo periodo fiorisce la produzione artistica e viene prodotta la prima redazione scritta dei poemi omerici. Dopo l’assassinio di Ipparco Anacreonte si trasferisce in Tessaglia alla corte degli Alevadi ma non è chiaro se muore lì o a Teo. PRODUZIONE POETICA E TEMI Anche la poesia di Anacreonte è simposiale, ma a differenza di Alceo, non si rivolge alla comunità di cui fa parte ma è quasi uno straniero di fronte al pubblico. VALORI nella poesia di Anacreonte ai valori guerrieri di stampo omerico si sovrappongono i valori di grazia (Xaris) raffinatezza (abrotes) ed eleganza ricercati a corte. Infatti Anacreonte non si fa portavoce dei valori del suo gruppo ma è costretto a rispondere alle richieste di un superiore. Xaris = nuova Areté L’AMORE Anche Anacreonte canta l’amore, come Saffo anche per lui è una forza assoluta ma il poeta ha una visione più distaccata. Eros diventa un tiranno giocoso che turba la mente del poeta con stati d’animo opposti. L’aretè omerica della battaglia viene trasferita nell’ambito della lotta erotica. Anacreonte si confronta o si confida con lui su un piano di quasi parità ora facendo a pugni ora giocando a dadi. Per Anacreonte l’uomo può domare l’amore con l’arte. L’amore è un gioco come lo è la letteratura. La bellezza e la giovinezza, che erano doti proprie dell’eroe omerico, sono il presupposto dell’amore. Il biasimo della vecchiaia è un topos di Anacreonte che sfocia verso una contenuta malinconia.

IL SIMPOSIO Il simposio crea sia l’occasione dell’amore sia una cura per le sofferenze amorose. I carmi simposiali di Anacreonte sono caratterizzati dall’attenzione per l’equilibrio e la moderazione e la ricerca dell’armonia, sovrapposto al racconto di vicende eroiche che può disturbare il clima di gioia del simposio (eufrosyne). La poesia di Anacreonte ha anche un ruolo paideutico. Egli celebra Eros e Dioniso, che erano due celebrità venerate soprattutto dall’ambiente popolare e che facevano leva nella propaganda di Pisistrato per guadagnare il consenso dei ceti minori. LINGUA E STILE la lingua usata da Anacreonte è lo ionico letterario influenzato da elementi eolici o di origine omerica. Anacreonte dietro al suo dettato piano e scorrevole cela un alto grado di perizia formale. utilizza varie forme metriche (distico elegiaco) nei versi che spesso si concludono con un finale a sorpresa o un motto conclusivo....


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