Benni - Vita, stile e opere dell\'autore. PDF

Preview

Summary

Vita, stile e opere dell'autore. ...

Description

BENNI La ricerca del comico, la vertigine dell'umorismo, la tensione etico-politica sono alla base della letteratura di Benni. Egli ha il merito di aver inventato un tipo di letteratura che si può definire di fantarealtà o realtàfantasia, con la quale sa far ridere, ma specialmente far riflettere il lettore. Ogni parola utilizzata è preziosa e scelta con cura; la caratteristica della classificazione non vuole essere mera elencazione di oggetti, parole, cose, più che altro tende alla sistematicità, all'ordine contro il disordine che spesso governa il mondo. La lingua usata è mediata attraverso le immagini: parola e immagine sono una sola cosa, probabilmente questo proviene dal suo passato di fumettista. Lo scrittore infatti ha una fantasia senza limiti, ed è capace di dare spazio alla rappresentazione di un mondo spesso surreale come il nostro. Benni si definisce come scrittore dell'immaginazione, umorista, ma non scrittore di satira. Il suo è un post-moderno rabelaisiano, correla: alta problematicità, allegri discorsi filosofici, bestemmie e oscenità. La sua opera è anche ricca di molte citazioni, che spetta al lettore riconoscere. La sua è una scrittura orchestrale: una varietà di stili con una sorta di musica in comune. Nel 1976 pubblica Bar Sport, e sarà proprio il bar a diventare luogo cult ed elemento comune a molte opere, visto come teatro dell'affabulazione, luogo della parola che la tv ha distrutto. L'opera è diventata presto un classico della letteratura umoristica: contiene storie che sconfinano nel fantastico, nell'inverosimile, comiche, grottesche. L'effetto comico è affidato a similitudini esilaranti, equivoci, accostamenti stranianti, volti specialmente alla caratterizzazione del personaggio da bar. Dietro il narratore in terza persona che racconta, c'è un comico di battuta a cui interessa far ridere ed essere efficace e che non ha ancora imparato ad usare tutte le tecniche dell'umorismo. Come Tondelli condivide un parlato documentario, una scrittura emotiva che riproduce il sound della parola orale e, come in Tondelli, convergono stili diversi, parole anche stravaganti. Anche le raccolte narrative di Benni appaiono come romanzi ad episodi, che in Bar Sport e Bar sotto il mare sembrano episodi di un romanzo. Se in Tondelli c'è il Postoristoro, in Benni c'è Bar Sport. E sempre in entrambi si riscontra l'influenza di Rabelais per la presenza di personaggi esagerati, nelle azioni, nel fisico, nel modo di parlare. Proprio a Tondelli sembra essere ispirato una racconto del Bar sotto il mare, California Crawl, ambientato in Americae specchio di un mondo alla deriva di cui fanno parte giovani che bevono, si drogano, fanno sesso svogliatamente, e usano un linguaggio sboccato e irriverente; sono ricchi, ma insoddisfatti. Il Bar sotto il mare è una raccolta di 23 racconti, uscita nel 1987, legati da una cornice: l'Io narrante della cornice è anche il narratore del racconto conclusivo, incompiuto, ma che chiude in modo circolare il testo. Il narratore del prologo punta subito l'attenzione sulla credibilità del narrare: la sospensione dell'incredulità. L'Io narrante del prologo ci immerge in uno scenario che ricorda da vicino quello che Calvino definisce l'inizio ideale di ogni racconto: "C'era qualcuno che passava per una strada solitaria...". Il narratore infatti racconta l'incontro con un vecchio elegante che cattura la sua attenzione, specialmente quando si immerge nelle acque del mare. Lo segue con l'intento di salvarlo, quando si ritrova catapultato in un bar sottomarino molto accogliente, pieno di avventori, pronti a narrare una storia ciascuno, cosa che dovrà fare anche lui se vorrà uscire e tornare alla realtà. L'opera è un omaggio alle diverse sfumatura dell'umorismo, perché contiene in sé molteplici volti dell'autore: quello comico, quello tragico, quello amaro, quello perturbante. Ogni racconto può essere letto come la parodia di un mondo tipico di scrittura e contiene in sé una dose di tragico e di comico che nella scrittura benniana non sono mai in contraddizione, in quanto il contrario del comico non è il tragico, ma l'indifferenza. La sua scrittura è frutto di molteplici stili, che combina e contamina i linguaggi più diversi e disparati, per inventarne di nuovi. In Autogrill dell'horror non fa altro che criticare la cosiddetta società del benessere, quindi la società attuale; l'autogrill è un non-luogo, dove la gente si incontra, ma non entra necessariamente in relazione. Il racconto breve è uno degli esempi di come l'autore manipoli sapientemente la lingua e il lessico per rappresentare la degradazione senza ritorno della società

consumistica. Nell'ultimo decennio del Novecento la narrativa benniana si arricchisce di nuove sfumature, ma anche di toni più cupi e drammatici e sembra riflettere il degrado e la meschinità che stanno attanagliando il mondo. Aumentano le note amare e pessimistiche e sempre più violenta si fa la critica alla tv. Questa nuova e feroce visione del mondo sfocia nella raccolta L'ultima lacrima pubblicata nel 1994, il cui titolo può rimandare sia al passato sia al futuro, sia dolore sia felicità. Benni mostra il volto impietoso di un Paese esasperandone i vizi e le ossessioni, offrendo la rappresentazione satirica e amara della devastante influenza della televisione. Cosa espressa nel terribile racconto Papà va in tv, in cui la morte va in scena in televisione, con cinismo e leggerezza, cosa che poi accadrà realmente nell Ohio. Benni ha anche un rapporto complicato con i critici, che per lui in Italia semplicemente non esistono. Pane e tempesta, ambientato in un paese magico, Montelfo, è popolato da abitanti con il desiderio di raccontare: ecco che il romanzo contiene in sé come una scatola cinese altri racconti e altri personaggi. Nonno Stregone si abbandona alla malinconia e al ricordo del passato, tra cui torna anche il bar sport, al posto del quale sta per sorgere un centro commerciale. Secondo Benni non esisterebbe dunque un carattere ben definibile della scrittura....