Andrea Palladio - Riassunto Storia dell\'architettura PDF

Title Andrea Palladio - Riassunto Storia dell\'architettura
Course Storia dell'architettura
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Summary

riassunto opere di andrea palladio...


Description

ANDREA PALLADIO (1508-1580) BASILICA DI VICENZA (15449): iniziò con il restauro della basilica (palazzo della ragione), edificio gotico del 400, coperto a carena di nave in legno e piombo che fece crollare gli esili archi sotto il proprio peso. Vennero chiamati numerosi architetti, ma vinse l’idea di palladio che fece un modello in legno a scala reale. Nel suo progetto inserì nuove arcate, di due ordini, dorico e ionico. Al piano terra ci sono tre blocchi irregolari, e si addossa al palazzo comunale da un lato. Dalla parte di piazza delle erbe, ci si accede mediante degli scalini. L’angolo lo rinforza con grandi pilastri ricoperti con tre colonne. Nonostante l’irregolarità del piano terra riesce a tenere le arcate tutte uguali, modificandone solo le larghezze. Per alleggerire la struttura, sopra gli archi mette molti tondi. Le arcate con l’edificio gotico preesistente è unito tramite volte a crociera in mattoni. Le arcate sono delle serliane, divise da semicolonne.

PALAZZO THIENE (VICENZA 1542): fu commissionato dai fratelli Thiene a Giulio romano e palladio per la direzione dei lavori. Fu iniziato ma mai finito. con questo progetto fonde parti romane con quelle venete, unendo nella parte centrale, un avancorpo coronato da frontone, al pian terreno un vestibolo e al piano nobile un salone. Il basamento presenta delle bugne in pietra nello spigolo mentre le altre sono in mattoni. Al piano nobile mette due coppie di paraste rialzate, le finestre sono come quello di giuliano romano, ad edicola.

PALAZZO PORTO (VICENZA 1547): al piano terra presenta delle arcate mentre al piano nobile alterna finestre a colonne ioniche con cornicione sporgente sulle colonne. Le finestre presentano frontone alternato tra circolare e triangolare. È pure presente un attico.

PALAZZO BARBARANO A MASER (TREVISO 1554-1560): è situata in collina, con una sorgente d’acqua nel retro, che venne poi sfruttata prima in casa, poi nel giardino e infine nei campi. La villa è posta al centro, circondata dalle barchesse e colombaie. In questo progetto si nota pure l’interazione di Barbaro: il pronao è attaccato alla parete, con una finestra centrale che entra nel frontone e la porta è sproporzionata rispetto l’insieme. In pianta riprende la forma a croce della sala come nella “Malcontenta”. In sezione si nota che per sfruttare la sorgente, si attacca al pendio. Al piano terra inserisce tutti i servizi, il resto, compresa la sala al piano nobile. Alla sorgente costruisce una fontana ad esedra, che verrà poi dipinta, come quella di villa d’Este a Tivoli.

PALAZZO VALMARANA (VICENZA 1565): è situato in una strada stretta, quindi per non soffocare i passanti preferisce usare delle paraste ad ordine gigante ottenendo così una facciata piatta. Prevede un basamento interrotto da un grande portone al centro, con sopra delle finestre. Agli angoli, per legarsi con i palazzi accostati, inserisce un ordine classico che sorregge una statua. Nel salone ci sono delle paraste di fondo che poggiano sulle colonne ioniche del cortile incompiuto.

PALAZZO CAPRA-ROTONDA (VICENZA 1566): è un edificio a p o, con doppio asse di simmetria e quattro pronai ionici identi che immettono nell’ambiente interno circolare cupolato. È situato su di una collina, quindi per avere a disposizione lo zio necessario, realizza pure un terrazzamento. La villa è a in un alto basamento con i servizi. I pronai, come nel portico di Ottavia, presentano degli archi Veniva utilizzato solo il primo piano come piano nobile, infatti il sottotetto non veniva tilizzato. Le stanze sono disposte attorno alla sala centrale. Al secondo piano c’è un corridoio che veniva utilizzato per qualche passeggiata. Le scale sono messe nella zona di raccordo tra il cerchio e il quadrato. Con questa villa ha rinnovato lo stile delle ville sub-urbane.

TEATRO OLIMPICO (VICENZA): doveva essere una struttura temporanea in legno, ma poi fu lasciata in memoria dell’arch.. È costruito su un carcere che non era più in uso. È una cavea semi-ellittica, con proscenio e scena, come nei teatri classici. La cavea era allungata, però a causa di due muri laterali, non p interamente utilizzate. Nella scena, per farla sembrare più grande inserisce tre strade, con palazzi, ottenuti con l’uso della prospettiva sia dipinta che costruita in legno. La scena davanti, è in muratura con ordini architettonici.

CHIESA DI SAN GIORGIO MAGGIORE (VENEZIA 1556): era una chiesa edettina, costruita da principio, dovendosi adattare alle riforme del ilio di Trento che voleva pianta a croce latina di tre navate, quella centrale perta a botte e le laterali a crociera, con piccolo transetto e cupola su tamburo nella crociera ed emicicli riservato al doge. I pilastri della crociera li fortifica con colonne quadrangolari. Per i monaci c’era un coro iservato. La facciata la realizza in pietra bianca, sistema in alti piedistalli grandi semicolonne che reggono il frontone. All’angolo sistema delle paraste binate.

CHIESA DEL REDENTORE (VENEZIA 1576): è stata costruita dopo un’epidemia di peste, in un isolotto raggiungibile tramite un ponte di barche. Poggia su un piedistallo. È una chiesa francescana, quindi povera. A navata unica con cappelle laterali scandite dall’ordine arch., un transetto con emiciclo e con cupola sulla crociera, lungo coro. La luce entra nella navata da finestre termali. In facciata fa corrispondere la sezione dell’interno, con un frontone tetrastilo centrale che interseca la trabeazione astratta di un pronao più basso ed ampio e due semifrontoni ai lati che coprono le cappelle. Dietro a questi ci sono i contrafforti che danno un terzo livello alla facciata, con cornice di frontoni che sembrano continuare la linea del tetto. C’è l’attico liscio dietro il frontone centrale con delle statue. Al posto dei piedistalli sistema un basso zoccolo e una gradinata, riducendo le decorazioni all’edicola del portale e nicchie; usa proporzioni meno snelle. Con questo progetto, integra facciata, navata, cupola e campanili in un insieme tridimensionale e gerarchico....


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