Annali di storia dell\'educazione riassunti per esame PDF

Title Annali di storia dell\'educazione riassunti per esame
Author Eyre Knox
Course Storia Dell'educazione
Institution Università degli Studi di Sassari
Pages 2
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Summary

riassunti non completi e fatti male, non leggete nemmeno mi serve solo il pass per scaricare altri documenti pace e amen...


Description

Annali di storia dell’educazione e delle istituzioni scolastiche

Premessa Questo testo è stato scritto con l’intenzione di indagare la rete di relazioni di Maria Montessori, che si indirizzava ad ambienti diversi e spesso in contrasto tra loro, con l’obiettivo di mettere in luce lo svilupparsi e il modificarsi di tali relazioni, con l’aiuto e l’utilizzo di una ricostruzione storica condotta su basi documentarie importanti. Il libro si suddivide in vari saggi, di diversi autori, che studiano e analizzano il contesto storico e relazionale della pedagogista, con il fine di creare un collegamento diretto tra la sua vita privata e la sua vita professionale. (Le scelte prese in base alla sua vita privata, si rispecchiano nelle scelte fatte sul campo lavorativo.)

Maria Montessori e gli ambienti milanesi dell ’Unione Femminile e della Società Umanitaria di Tiziana Pironi Questo saggio ha lo scopo di ricostruire il ruolo che la Società Umanitaria, con sede a Milano, gioca nella diffusione del Metodo Montessori. Il periodo studiato si estende dal 1908, che è l’anno della prima meditazione dei membri dell’Unione Femminile per la creazione delle prime Case dei Bambini nel distretto della Società Umanitaria, fino al 1923, anno in cui muore Augusto Osimo, segretario principale di questa istituzione. (Società Umanitaria) In particolare, attraverso l’analisi delle lettere scambiate dalla Montessori e Osimo, si porterà alla luce la complessa trama della loro collaborazione, che verrà realizzata e messa alla prova attraverso l’organizzazione di corsi di formazione “montessoriana” voluti dalla Augusto Osimo stesso. La loro collaborazione è stata ulteriormente rinvigorita da una causa comune, ossia quella di offrire un intervento mirato in favore dei bambini vittime di guerra e, successivamente, grazie ad un altro progetto importante, che è quello di istituire un Istituto Internazionale di Metodo Montessori, rivolto a giovani ed adolescenti, che purtroppo, come i precedenti progetti, non ebbe modo di dare i suoi frutti perché, il collaboratore principale di questo progetto, ossia Osimo, si ammalò di tumore alla milza alla vigilia dell’apertura di questa nuova istituzione.

In maniera più approfondita: La collaborazione di Maria Montessori con le esponenti dell’Unione Femminile era stata avviata fin dagli esordi dell’associazione, dunque dal 1899. Quando, in vista di un congresso, la Montessori fece ritorno a Milano nel maggio del 1908, il suo esperimento della Casa dei Bambini nel quartiere romano di San Lorenzo stava riscuotendo i primi successi e il suo intervento durante il congresso venne accolto con entusiasmo dalla platea del femminismo lombardo; non sorprende perciò che Linda Malnati chiese alla pedagogista di presentare il progetto della Casa dei Bambini presso la sede della Società Umanitaria. Successivamente, il 1° luglio 1908, il consiglio direttivo dell’ente deliberò di istituire una Casa dei Bambini nel quartiere operaio di via Solari, costruito in una zona periferica a sud della città. Questo quartiere rispondeva ad una filosofia che puntava sull’educazione alla responsabilità individuale e allo spirito solidaristico, tramite il coinvolgimento diretto, partecipativo, utilizzando ad

esempio attività cooperative; quindi la Montessori vide quell’ambiente come un terreno fertile per mettere a frutto il suo progetto pedagogico. Dopo svariate incomprensioni sul lato economico (come per esempio: una spesa troppo elevata per il medico della struttura) e sociale ( “un asilo infantile per i bambini degli operai”), il 18 ottobre fu possibile inaugurare finalmente la Casa dei Bambini, la cui direzione venne affidata, da Maria Montessori, ad Anna Maria Maccheroni, sua allieva alla Scuola pedagogica e quindi abile con il metodo pedagogico montessoriano. Alcune lettere scritte dalla Maccheroni alla Montessori costituiscono un importante diario didattico, perché offrono una testimonianza, oltre che dei vari successi, anche delle varie difficoltà riscontrate durante l’esperienza. (per esempio: il materiale strutturato dalla Casa del lavoro venne inizialmente fabbricato male e perciò risultò inutilizzabile) La permanenza della Maccheroni durò solo 1 anno per motivi sia di salute, che familiari, quindi questo fatto portò la Montessori ad organizzare due corsi di formazione, uno presso le suore francescane e il secondo presso la scuola di Fuà Fusinato. Venne aperta una seconda Casa dei Bambini, il 21 novembre 1909 alle Rottole, la direzione venne affidata ad Anna Fedeli, altra allieva della Montessori, la quale dovette però lasciare l’incarico dopo pochi mesi. Da questo momento in poi, la direzione di entrambe le Case rimase in equilibrio precario, perché le allieve/direttrici segnalate dalla famosa pedagogista, mantennero l’incarico solo per pochi mesi o non si rivelarono all’altezza. Osimo, preso atto di questa situazione precaria, decise di organizzare una Scuola di formazione sul Metodo Montessori; l’intento era quello di dar vita, presso l’Umanitaria, a una scuola magistrale che avrebbe fatto dell’Umanitaria il principale centro della pedagogia montessoriana. Osimo intendeva coinvolgere studiosi ed intellettuali, di diversa formazione e provenienza, uniti comunque dalla voglia di voler rivoluzionare l’ambiente scolastico e educativo. Il 9 dicembre 1914, giorno d’avvio della Scuola Magistrale per Educatrici di Infanzia, fu inaugurata, sotto il suggerimento di Maria Montessori, una Casa dei Bambini “modello”, che costituiva per le allieve un tirocinio da svolgersi per tutta la durata del corso....


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