Appunt del corso di Topografie Dello Spazio Sociale PDF

Title Appunt del corso di Topografie Dello Spazio Sociale
Author Nicola Chiacchio
Course Topografie dello spazio sociale
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Pages 3
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Summary

Topografie dello spazio sociale Lezione: 13 marzo 2019 Definizione di spazio All'inizio sociologicamente lo spazio era visto semplicemente come un ambiente in cui non si teneva conto delle relazioni sociali. A portare un'idea nuova di spazio è Zimmel​, agli inizi del Novecento. Max ​Weber evidenzia ...


Description

Topografie dello spazio sociale Lezione: 13 marzo 2019 Definizione di spazio All'inizio sociologicamente lo spazio era visto semplicemente come un ambiente in cui non si teneva conto delle relazioni sociali. A portare un'idea nuova di spazio è Zimmel, agli inizi del Novecento. Max Weber evidenzia come all'interno di determinati contesti storici si andavano a ridefinire anche gli spazi e le pratiche sociali (es. la Rivoluzione Industriale dell'Ottocento). Gli elementi politici, religiosi, economici e burocratici influiscono sulla definizione di spazio. Che cambiamento di prospettiva porta Zimmel? Egli smette di guardare lo spazio come relazioni sociali, ma si focalizza sul processo inverso: bisogna guardare le relazioni sociali come spazio. A sua volta Goffman, partendo da Zimmel, ridefinisce uno spazio come qualcosa che non esiste di per sé ma si sviluppa in funzione di qualcos'altro (es. un'aula dove di fa lezione è tale perché nasce per avere quello scopo). All'interno di uno spazio si sviluppano anche differenti rapporti sociali fra le persone. Le relazioni all'interno di uno spazio sono talvolta influenzate o limitate anche da vincoli che sono predeterminati. Vincoli di tipo fisico o politico (es. Insegnante che tenta di creare un rapporto paritario con i propri studenti ma ha dei limiti professionali). Definizione di periferia Trattasi di un tipo di spazio che nasce in un secondo momento. Essa non è definibile in maniera omogenea. Per abitudine pensiamo alla periferia come qualcosa di geograficamente lontano dal centro, ma cosa è il centro? A sua volta è uno spazio definito tale in maniera soggettiva e relativa ad una serie di imposizioni socio-politiche. Esistono varie forme di rappresentazione tutte diverse, poiché ognuna è basata su diverse idee di fondo. Definizione di confine Esiste un confine naturale? In realtà no. La natura non ha dei confini definiti, ma questi sono sempre politicamente naturalizzati per determinati scopi. Mari e montagne, secondo una nostra percezione, dividono due spazi, ma in realtà non corrispondono mai ad un confine.

Il confine è qualcosa che determina o governa lo spostamento all'interno di uno spazio. Il confine, insieme al tempo, sono due elementi fondamentali per la definizione di spazio. Il confine quindi è sempre creato artificialmente ed ha la funzione di delimitare gli Stati l’uno dall’altro. Esso è imprescindibile e si riversa nella nostra quotidianità. Lezione 2: 20 marzo 2019 Cos'è lo spazio urbano? Come detto, nessuno spazio è neutro. L'insediamento urbano di una volta non è come quello che intendiamo oggi: prima la differenza tra città e campagna era netta, oggi invece molto meno evidente, tant'è che spesso parliamo di agrocittá. Secondo Simmel, i fatti sociali si formano nello spazio (es. marginalità, esclusione o simili). Inoltre, la storia dello spazio fisico coincide con quella dello spazio sociale: la decisione e ha a che fare con i rapporti di forza. Lo spazio della polis coincide con quello della politeia. Lezione 3: 27 marzo 2019 Che cos'è il sicuritarismo? La sicurezza è un problema indotto. Il sicuritarismo è la garanzia posta dalle autorità per rispondere alle necessità di sicurezza della popolazione. Le politiche sociali ad un certo punto vengono ridefinite: lo Stato Sociale smette di essere erogatore di servizi per diventare un Garante dell'ordine pubblico. Negli anni ‘80 nasce il fenomeno del Volontariato: è l'elemento che sopperisce alle mancanze dello Stato. Nello stesso periodo nascono dei flussi migratori che portano la popolazione est-europea in Italia. Nasce quindi il fenomeno delle badanti, una sorta di assistenza privata che si sostituisce il ruolo che dovrebbe avere lo Stato. Negli anni ‘90 i flussi migratori albanesi rappresentano il momento di cui l'Italia ha subito il numero più alto in assoluto di migrazioni. Tuttavia quel flusso fu utile al Paese vista la mancanza di lavoratori manuali e la “troppa” scolarizzazione. Proprio in quel periodo nascono le paure degli Italiani nei confronti del popolo albanese, reo di essere rappresentato da rapinatori, spacciatori, portatori di malattie, etc… Gli stessi stereotipi di narrazione (o meglio, di ipernarrazione) sono presenti ancora oggi e riguardano la popolazione nordafricana. Questi servono a controllare le masse attraverso la creazione di una “paura collettiva”. Gli stessi italiani, emigrando in America, si sono ritrovati a subire gli stessi stereotipi....


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