Appunti, lezione 19 - il telencefalo - anatomia II - prof. Di Meglio - a.a. 2015/2016 PDF

Title Appunti, lezione 19 - il telencefalo - anatomia II - prof. Di Meglio - a.a. 2015/2016
Course Anatomia
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Summary

SNC o nevrasse: Midollo spinale (connesso alla periferia mediante 33 paia di nervi) Encefalo (connesso alla periferia mediante 12 paia di nervi) Tronco encefalico (Bulbo, Ponte e Mesencefalo) Cervelletto Diencefalo (Epitalamo, Metatalamo, Talamo, Ipotalamo e Subtalamo) Telencefalo costituito dai due...


Description

• SNC o nevrasse: • Midollo spinale (connesso alla periferia

mediante 33 paia di nervi) • Encefalo

(connesso alla periferia mediante 12 paia di nervi) • Tronco encefalico (Bulbo, Ponte e • Mesencefalo) • Cervelletto • Diencefalo (Epitalamo, Metatalamo, Talamo, Ipotalamo e Subtalamo) • Telencefalo



E` costituito dai due emisferi telencefalici separati tra loro dalla fessura interemisferica, ma connessi dal corpo calloso



Gli emisferi telencefalici sono formati da nuclei posti profondamente, i nuclei della base, circondati da numerosi sistemi di fibre, che costituiscono la sostanza bianca



Alla superficie degli emisferi si trova la corteccia telencefalica: nell’Uomo il più sviluppato dei centri soprassiali



I nuclei della base si distinguono in:  Corpo striato, che comprende il caudato e il nucleo lenticolare (formato dal putamen e dal pallido)  Claustro  Amigdala



La sostanza bianca comprende sistemi corticipeti, corticifughi e vie di associazione interemisferica e intraemisferica

La presenza, alla superficie degli emisferi telencefalici, di scissure e solchi consente di individuare rispettivamente i lobi e le circonvoluzioni. Le scissure, con l’eccezione di quella calcarina, dividono i lobi e sono denominate: scissura laterale (di Silvio), scissura centrale (di Rolando), scissura limbica, scissura calcarina e scissura parieto-occipitale.

I lobi di ciascun emisfero sono in numero di sei e vengono denominati: frontale, parietale, temporale, occipitale, dell’insula e limbico

Corteccia telencefalica

Allocortex (archicortex e paleocortex): 3 e 4strati Isocortex (neocortex): 6 strati Corteccia agranulare (motoria) Corteccia frontale Corteccia granulare (sensitiva) Corteccia parietale Corteccia polare

Gli emisferi cerebrali sono completamente separati in avanti e in dietro mentre in corrispondenza della parte intermedia sono connessi da una formazione bianca detta corpo calloso.

Ogni emisfero riceve informazioni sensoriali e genera comandi motori per il lato opposto del corpo I due emisferi hanno alcune differenze funzionali che interessano soprattutto le funzioni superiori

Gli emisferi telencefalici sono formati dai nuclei della base, posti profondamente e circondati da numerosi sistemi di fibre che formano la sostanza bianca degli emisferi telencefalici. Alla superficie degli emisferi si trova la corteccia telencefalica che, nell’Uomo, è il più sviluppato dei centri sovrassiali. I nuclei della base si distinguono in corpo striato, claustro ed amigdala. Il corpo striato comprende, a sua volta, i nuclei caudato, putamen e pallido. Queste ultime due formazioni costituiscono insieme il nucleo lenticolare.

La sostanza bianca si trova al di sotto della corteccia e si presenta espansa in superficie, dove costituisce il centro semiovale. Procedendo verso la profondità le fibre del centro semiovale convergono in lamine e costituiscono le capsule, interna, esterna ed estrema. La sostanza bianca contiene tre gruppi principali di fibre: associative, che interconnettono aree della corteccia nello stesso emisfero cerebrale; commessurali, che connettono i due emisferi; di proiezione, che collegano la corteccia al diencefalo, al tronco encefalico e al midollo spinale

Lobo

Funzioni

Frontale (corteccia motoria primaria)

Controllo dei movimenti volontari

Parietale (corteccia motoria primaria)

Percezione conscia del tatto, della pressione, delle vibrazioni, del dolore, della temperatura e del gusto

Occipitale (corteccia visiva)

Percezione conscia degli stimoli visivi

Temporale (corteccia uditiva e olfattiva)

Percezione conscia degli stimoli uditivi e olfattivi

Tutti i lobi (aree associative)

Integrazione ed elaborazione dei dati sensitivi, elaborazione ed inizio delle attività motorie

I nuclei della base si distinguono in: Corpo striato caudato nucleo lenticolare (formato dal putamen

e dal pallido) Claustro Amigdala



I nuclei della base, facendo eccezione per il claustro e l’amigdala, riguardano la motilità. I nuclei caudato, putamen e pallido vengono infatti considerati come centri sottocorticali del sistema extrapiramidale, insieme al talamo, alle formazioni subtalamiche, alla sostanza nera e al nucleo rosso, che operano in associazione con i nuclei del corpo striato



Dalla corteccia motrice partono diverse vie nervose che raggiungono i nuclei caudato e putamen, dai quali partono proiezioni per il pallido. Quindi attraverso il Nucleo Ventrale Laterale del talamo, gli impulsi possono essere riverberati alla corteccia. Questo circuito riverberante cortico-basale rappresenta un sistema di regolazione retrograda



Inoltre dalla corteccia motrice partono attraverso i nuclei basilari del ponte, giungono impulsi al cervelletto, dal quale dopo l’arresto talamico, vengono riverberati alla corteccia. Questo circuito contribuisce all’integrazione tra I segnali riverberanti che partono dai nuclei della base e quelli che partono dal cervelletto

Lobo frontale

Omuncolo motorio Area motoria primaria

Area premotoria

Area motoria primaria

Corteccia prefrontale

Area di Broca

La parte anteriore del cervello (lobi frontali) è deputata • all’organizzazione del movimento (aree motorie primarie, pre-motorie e aree motorie supplementari) e • alla pianificazione del comportamento motorio complesso (area prefrontale)

Omuncolo sensitivo

Lobo parietale Area somestesica primaria Area sensitiva associativa

Area acustica associativa (area di Wernicke)

Area acustica primaria

Lobo temporale

Lobo occipitale Area visiva associativa Area visiva primaria

La parte posteriore del cervello riceve le informazioni dal mondo esterno: • aree sensitive primarie (somestesiche) del lobo parietale • aree visive del lobo occipitale • aree acustiche del lobo temporale • aree associative, poste alla confluenza dei tre lobi cerebrali, permettono il riconoscimento multimodale dell’ambiente circostante

Sostanza bianca degli emisferi cerebrali Fibre associative • interconnettono aree corticali dello stesso emisfero cerebrale • fascicolo longitudinale superiore e inferiore, cingolo Fibre commessurali • collegano le regioni corrispondenti dei due emisferi • corpo calloso, commessura anteriore Fibre proiettive • collegano la corteccia cerebrale alle strutture sottocorticali (talamo, corpo striato, tronco encefalico, midollo spinale) • formano la corona raggiata e passano nella capsula interna • fibre cortico-spinali, cortico-bulbari, talamo-corticali

fibre talamo-corticali alla corteccia prefrontale

fibre cortico-pontine dalla corteccia frontale

fibre cortico-bulbari e cortico-spinali dalla corteccia frontale

fibre talamo-corticali all’area sensitiva primaria e alle aree motorie

fibre dal talamo alle aree corticali acustiche e visive

Gangli della base

Gangli della base

corpo striato

neostriato

striatum

nucleo caudato

putamen

amigdala

paleostriato

globus pallidus (pallido)

nucleo lenticolare

veduta mediale

Lo striato riceve le fibre afferenti • dalla corteccia cerebrale, • dalla pars compacta della sostanza nera

Il pallido riceve le fibre afferenti • dallo striato, • dal nucleo subtalamico

Le fibre efferenti sono dirette • al globus palidus, • alla pars reticulata della sostanza nera

Il segmento laterale proietta • al nucleo subtalamico

corteccia

Il segmento mediale proietta • al talamo

striato

GPm / SNret

talamo

via cortico-striatale rec. D1 via cortico-spinale via cortico-bulbare

via diretta aumenta l’eccitazione talamo-corticale

SNcomp rec. D2

corteccia

striato

via indiretta riduce l’eccitazione talamo-corticale

GPlat

ST

GPm / SNret

talamo

Gpm – globus pallidus, parte mediale Gplat – globus pallidus, parte laterale SNret – sostanza nera, parte reticolare SNcomp – sostanza nera, parte compatta ST – subtalamo (nucleo subtalamico) rec. D1, D2 – recettori per la dopamina

Vie nervose ascendenti

• conducono gli stimoli dolorifici, termici, tattili e gli stimoli che provengono dai recettori dei muscoli e delle articolazioni • elaborati dalla coscienza • vie nervose sono costituite da una sequenza di tre neuroni interposti tra il recettore periferico e la corteccia cerebrale • il primo neurone (neurone di primo ordine, neurone afferente primario) è localizzato in un ganglio spinale (neurone gangliare); il suo prolungamento centrale entra nel midollo spinale con la radice posteriore del nervo spinale e termina nel midollo spinale o nel bulbo (per i nervi cranici – pirenoforo in un ganglio periferico, sinapsi in un nucleo del bulbo) • il secondo neurone (neurone di secondo ordine) si trova nel midollo spinale (neurone funicolare) o nel bulbo; il suo assone incrocia la linea mediana (decussazione) per passare nella metà opposta del SNC e raggiunge il talamo • il terzo neurone (neurone di terzo ordine) si trova nel talamo; il suo assone giunge alle aree sensitive della corteccia parietale

Vie dei cordoni posteriori

• fascicolo gracile e fascicolo cuneato • vie della sensibilità propriocettiva (senso di movimento degli arti e di posizione delle articolazioni), tattile discriminativa e vibratoria • il fascicolo gracile è costituito dalle fibre che entrano nel ganglio midollo spinale a livello sacrale, lombare e dei segmenti toracici spinale inferiori neurone di 1° ordine • le fibre del fascicolo cuneato entrano nel midollo spinale a livello dei segmenti toracici superiori e cervicali • le fibre (dei neuroni di primo ordine) salgono fino al bulbo • i neuroni di secondo ordine si trovano nel nucleo gracile e nel bulbo 2° ordine nucleo cuneato del bulbo • gli assoni incrociano la linea mediana nel bulbo, formando X le fibre arciformi interne • salgono lungo il tronco encefalico formando il lemnisco mediale, fino al talamo talamo 3° ordine • i neuroni di terzo ordine si trovano nel talamo (nucleo ventrale postero-laterale, VPL) • gli assoni formano le proiezioni talamo-corticali verso corteccia l’area somestesica della corteccia encefalica encefalica

ganglio spinale

neurone di 1° ordine fascicolo gracile e cuneato

bulbo

nucleo gracile e cuneato 2° ordine

X lemnisco mediale

talamo

nucleo VPL 3° ordine

corteccia encefalica

Fascio spino-talamico

• anteriore - via della sensibilità tattile non-discriminativa (protopatica) • laterale - vie della sensibilità termica e dolorifica ganglio spinale

neurone di 1° ordine

midollo spinale

2° ordine

X

talamo

3° ordine

corteccia encefalica

• le fibre afferenti primarie formano le sinapsi con i neuroni di secondo ordine localizzati nei corni grigi posteriori del midollo spinale • gli assoni dei neuroni di secondo ordine passano nella metà controlaterale del midollo spinale attraverso la commessura bianca anteriore e risalgono nella porzione anteriore o laterale del cordone anteriore della sostanza bianca del midollo spinale, fino al talamo • a livello del tronco encefalico le fibre spino-talamiche formano il lemnisco spinale • i neuroni di terzo ordine si trovano nel talamo (nucleo ventrale postero-laterale, VPL) • gli assoni formano le proiezioni talamo-corticali verso l’area somestesica della corteccia encefalica

• alcuni neuroni di secondo ordine terminano a livello della sostanza reticolare del tronco encefalico; le fibre reticolo-talamiche arrivano ai nuclei intralaminari del talamo, che a loro volta attivano la corteccia cerebrale • trasmissione del dolore gravativo, cronico

ganglio spinale

neurone di 1° ordine

midollo spinale

corna grigie posteriori 2° ordine

X lemnisco spinale

talamo

nucleo VPL 3° ordine

corteccia encefalica

Vie nervose ascendenti • conducono gli stimoli dolorifici, termici, tattili e gli stimoli che provengono dai recettori dei muscoli e delle articolazioni • che non raggiungono il livello conscio • vie nervose costituite da fasci spino-cerebellari • impulsi provenienti dai fusi neuromuscolari, dagli organi tendinei di Golgi e dai recettori tattili vengono trasmessi al cervelletto per il controllo posturale e la ganglio coordinazione dei movimenti spinale • due neuroni neurone di 1° ordine • fibre afferenti primarie dei neuroni localizzati nel ganglio spinale (neuroni gangliari) midollo spinale 2° ordine • fibre di secondo ordine dei neuroni (funicolari) localizzati alla base del corno posteriore del midollo spinale, terminano nella corteccia cerebellare corteccia cerebellare

Fascio spino-cerebellare • dorsale • i neuroni di secondo ordine sono localizzati nel nucleo dorsale di Clarke nei neuromeri C8-L3 del midollo spinale • raggiungono la corteccia del verme e la porzione mediale degli emisferi cerebellari attraverso il peduncolo cerebellare inferiore • ventrale • i neuroni di secondo ordine sono localizzati nel nucleo intermediolaterale del midollo spinale • le fibre si incrociano a livello del neuromero d’origine • raggiungono la corteccia del lobo anteriore del cervelletto attraverso il peduncolo cerebellare superiore

bulbo

Vie nervose discendenti • originano dalla corteccia cerebrale o dal tronco encefalico • sono deputate al controllo dei movimenti, del tono muscolare, dei riflessi spinali e delle funzioni vegetative PIRAMIDALI i neuroni corticali, i cui assoni formano questi fasci discendenti, raggiungono direttamente i motoneuroni localizzati nel tronco encefalico o nel midollo spinale EXTRAPIRAMIDALI vie motrici che originano da neuroni localizzati nella corteccia cerebrale o nel cervelletto i cui assoni fanno sinapsi in nuclei intermedi invece che raggiungere direttamente i motoneuroni

Vie cortico-spinali (piramidali) • controllano i movimenti volontari • le fibre del fascio cortico-spinale originano dai neuroni situati nella corteccia cerebrale (motoneuroni di 1° ordine), compresa la circonvoluzione precentrale o area motoria primaria corteccia encefalica

• cellule piramidali di Betz dell’area motoria primaria danno origine agli assoni cortico-spinali di maggior diametro

• le fibre passano nella corona raggiata e poi nella capsula interna • raggiungono il piede del peduncolo cerebrale nel mesencefalo capsula interna • attraversano la porzione anteriore del ponte • raggiungono il bulbo, dove formano le piramidi mesencefalo • nella parte inferiore del bulbo circa il 75-90% delle fibre incrocia la linea mediana (decussazione delle piramidi) e forma il fascio ponte cortico-spinale laterale al lato opposto (localizzato nel cordone laterale della sostanza bianca del midollo spinale) bulbo (piramidi) • il 10-25% delle fibre si continua come fascio cortico-spinale X anteriore (nel cordone anteriore) midollo • anche queste fibre si incrociano in vicinanza delle loro spinale motoneurone terminazioni sinaptiche con i motoneuroni dei corni grigi di 2° ordine anteriori del midollo spinale • i motoneuroni del midollo spinale (o del tronco encefalico) vengono muscoli denominati motoneuroni di 2° ordine e i loro assoni formano le radici scheltrici anteriori dei nervi spinali motoneurone di 1° ordine

corteccia encefalica motoneuron e di 1° ordine capsula interna

mesencefalo

ponte

bulbo (piramidi)

X

midollo spinale motoneurone di 2° ordine

muscoli scheltrici

Vie extrapiramidali Fascio

Origine

Funzione

Reticolo-spinale

Formazione reticolare del ponte e del bulbo

Facilitazione dei motoneuroni α e attivazione dei motoneuroni γ Azione sui neuroni motori viscerali

Vestibolo-spinale

Nucleo vestibolare laterale

Facilitazioni dei riflessi e controllo del tono dei muscoli estensori

Rubro-spinale

Nucleo rosso

Controllo del tono dei muscoli flessori

Tetto-spinale

Tubercoli quadrigemelli superiori

Azione sui riflessi posturali in risposta a stimoli visivi

Fascicolo longitudinale mediale

Nucleo vestibolare mediale Formazione reticolare Tubercoli quadrigemini superiori

Diversa per i vari contingenti

Olivo-spinale

Nucleo olivare inferiore

Coordinazione dei movimenti del collo e degli arti superiori

Fascio rubro-spinale  origina dal nucleo rosso nel tegmento

del mesencefalo  le fibre si incrociano nella decussazione tegmentale ventrale  discendono quindi sul lato opposto, fino al midollo spinale  nel midollo spinale decorre nel cordone laterale, in parte mescolato con le fibre del fascio cortico-spinale laterale  il nucleo rosso riceve fibre afferenti dalla corteccia motoria e dal cervelletto  il fascio rubro-spinale rappresenta quindi una via extrapiramidale attraverso la quale la corteccia motoria e il cervelletto possono controllare l’attività dei motoneuroni nel midollo spinale

Fascio tetto-spinale  origina dal tubercolo quadrigemino

superiore del mesencefalo  le fibre si incrociano nella decussazione tegmentale dorsale  discendono quindi sul lato opposto, fino al midollo spinale  nel midollo spinale decorre nel cordone anteriore, in vicinanza della fessura mediana anteriore  gli assoni formano le sinapsi con i motoneuroni spinali prevalentemente a livello dei segmenti cervicali  il tubercolo quadrigemino superiore riceve fibre afferenti dal tratto ottico  il fascio tetto-spinale può mediare i movimenti riflessi in risposta a stimoli visivi

Fasci vestibolo-spinali

 originano dai nuclei vestibolari, situati

nel ponte e nel bulbo (in vicinanza del pavimento del IV ventricolo)  dal nucleo vestibolare laterale le fibre discendono nel fascicolo vestibolo-spinale laterale, nel cordone anteriore del midollo spinale  conducono stimoli eccitatori ai motoneuroni dei muscoli estensori  dal nucleo vestibolare mediale le fibre discendono nel fascicolo longitudinale mediale, nel cordone anteriore del midollo spinale  i nuclei vestibolari ricevono afferenze dal sistema labirintico del orecchio interno (attraverso il nervo cranico VIII, vestibolo-cocleare) e dal cervelletto  sono deputati al controllo del tono muscolare e al mantenimento della postura antigravitaria

Fasci reticolo-spinali

 originano dalla formazione reticolare

del ponte e del bulbo  dai nuclei della formazione reticolare nel ponte le fibre discendono nel fascicolo reticolo-spinale mediale (pontino)  dai nuclei della formazione reticolare nel bulbo le fibre discendono nel fascicolo reticolo-spinale laterale  decorrono nel cordone anteriore del midollo spinale  controllano i movimenti volontari, l’attività riflessa e il tono muscolare tramite motoneuroni α e γ  controllano le funzioni vegetative, tra cui la pressione sanguigna e la respirazione

Lesioni dei gangli della base provocano alterato controllo motorio (bradicinesia, ipocinesia, acinesia) 


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