Cap. 10 Razzismo e migrazioni -Riassunto Progetto Sociologia. Guida all\'immaginazione sociologica PDF

Title Cap. 10 Razzismo e migrazioni -Riassunto Progetto Sociologia. Guida all\'immaginazione sociologica
Author Elisa Piantoni
Course Concetti e Strumenti di Sociologia
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Riassunto libro “ Progetto sociologia” (Manza) & Appunti lezione capitolo 10...


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Cap.10

RAZZISMO E MIGRAZIONI “RAZZA” ED ETNIA Max Weber ( 1864-1920) ha definito i gruppi etnici come «raggruppamenti umani che coltivano la convinzione soggettiva di avere una discendenza comune ... non ha importanza se questa convinzione rispecchi un legame di sangue oggettivo». Come molti studiosi del suo tempo, credeva al contrario che le r azze fossero determinate da «tratti ereditati o ereditabili comuni derivati di fatto dalla comune discendenza». Questa concezione delle razze è detta essenzialismo : suppone che l’identità degli individui dipenda da caratteristiche innate, radicate nel profondo, ereditate, immutabili. → condivido gli stessi valori e gli stessi caratteri culturali In biologia è considerato il concetto di razza come dei tratti ereditari o ereditabili. Per anni negli Stati Uniti venivano considerate 3 razze: - bianchi di origine nord europea - neri di origine africana di discendenza della tratta degli schiavi - emigranti del sud europa (italiani, greci, polonia, spagna...) Il comportamento che avevano i bianchi americani era molto ostile nei confronti dei neri e degli emigranti. Erano convinti che le persone più scure di colore erano propensi a oziare. Il gruppo nazionale, secondo loro, era propenso al lavoro ed era ligio al contrario dei migranti e dei neri ESSENZIALISMO: ritiene che ogni individuo ha un'essenza tipica di una determinata

Il sociologo che ha messo in discussione il concetto di razza W.E.B. Du Bois (1868-1963) Tratta di questo tema perché lui stesso era stato vittima di questi pregiudizi poichè nato da coppia mista. Il pregiudizio più comune era quello che le persone di colore avevano un basso quoziente intellettivo e quindi non riuscivano ad arrivare a determinati tipi di lavoro. Ha messo in discussione la tesi della natura biologica di certi tratti considerati comuni a tutti gli afroamericani e della presunta accertabilità di questi stessi tratti a partire dal modo di vivere e lavorare dei neri in America. Egli ha sostenuto che se i neri non lavoravano o non avevano successo quanto i bianchi era a causa del forte razzismo della società americana a fine XIX - inizio XX secolo. In merito all’etnia i sociologi contemporanei concordano con Weber, in merito alla “razza” la maggioranza concorda con Du Bois: anche le nostre classificazioni razziali sono basate sulle nostre credenze e percezioni.

IL CONCETTO DI RAZZA E DI ETNIA Etnia = ciascuno dei gruppi di un sistema classificatorio che attribuisce agli individui una discendenza comune sulla base della percezione di somiglianze culturali; Razza = concetto non più utilizzato tranne in alcuni ambiti molto conservatori (medicina e biologia) Il concetto di razza e di etnia non è assolutamente di ordine essenzialista, le  scienze sociali ritengono che questi schemi classificatori siano frutto della rappresentazione sociale che un gruppo costruisce di se stesso e che gli altri gruppi hanno di quel determinato gruppo. Nulla di innato dell'appartenenza culturale ONE DROP RULE Negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, consuetudine per cui “una sola goccia di sangue (nero)” definiva l’individuo come nero. Es: Obama definito come “nero”, anche se madre “bianca”. I confini di chi debba essere definito “bianco”, nel corso degli ultimi 200 anni, non siano cambiati sulla base della definizione di caratteristiche biologiche, quanto piuttosto sulla scia delle credenze diffuse si nella società americana su chi appartenga a questa categoria razziale.

IL RAZZISMO Fenomeno molto recente, il razzismo nasce nel momento in cui le vittime di razzismo prendono consapevolezza della propria situazione. Il razzismo è un sistema secolare di dominio globale che gerarchizza l’umanità in: - gruppi superiori (considerati “umani”, legittimi conquistatori di terre altrui e proprietari di risorse materiali, cittadini a pieno titolo e detentori di diritti...) - gruppi inferiori (“sub-umani” o “non-umani”, i cui beni possono essere spossessati, i cui corpi possono essere schiavizzati, il cui lavoro può essere sfruttato, e che difficilmente verranno riconosciuti come cittadini). Finchè il sistema di credenze era talmente tanto radicato che il fenomeno di razzismo non esiste, se per tutti va bene così allora quel fenomeno non è riconoscibile come tale. Si è sempre cercato di soffocare la ribellione delle persone considerate “sub-umani”, ma il fenomeno è talmente tanto vasto che non è stato possibile contenerlo. Il razzismo è stato lo strumento con cui le popolazioni avvantaggiate hanno gestito e giustificato il colonialismo e tutti i misfatti che i popoli europei hanno realizzato nei confronti dei gruppi inferiori. Dalle crociate in poi la storia è ricca di episodi in cui una popolazione vuole prevalere su un altra sfruttando risorse, portando violenza…

RAZZIALIZZAZIONE La razzializzazione è un processo che attribuisce a collettività di esseri umani caratteristiche negative che vengono considerate “naturali”, insormontabili, immodificabili. (Es. italiani emigrati in America= delinquenti, gli individui tendono a una conformità sociale → faccio ciò che la società si aspetta da me) Vi è quindi l’attribuzione di una razza ad un gruppo. Ciò giustifica: - il mantenimento dei privilegi - ostacola la messa in discussione delle discriminazioni. - la gerarchia sociale SEI RAZZISTA? Il razzismo non è un fenomeno che si tocca per mano, non chiedo alle persone se sono razzisti o meno → osservo gli atteggiamenti : 2 tipi di atteggiamenti che si rilevano nei soggetti razzisti: -

Pregiudizi (affermazione che avviene prima) sono credenze, emozioni e atteggiamenti negativi che hanno per oggetto gruppi interi; sono basati su informazioni soggettive, spesso inaccurate, e su stereotipi, generalizzazioni semplificate a proposito di un certo gruppo. Sistema di credenze emozioni e atteggiamenti negativi che si hanno nei confronti di un individuo o di un intero gruppo. Frutto di stereotipi (immagini  che si hanno di un gruppo o di un individuo). Es. Pregiudizi nei confronti del rom: rubano i bambini → credenza popolare, non c’è nessun dato empirico riguardo a questo pregiudizio (nessuna denuncia fondata nel quale testimoniano il furto di un bambino da parte dei rom).

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Discriminazione comportamento determinato dal pregiudizio e dagli stereotipi che porta ad avere un atteggiamento nei confronti di un gruppo o di una persona. Consiste in qualsiasi comportamento che danneggi individui o causi loro svantaggi in considerazione della loro appartenenza a un certo gruppo; può essere praticata in modi più o meno gravi o violenti (offesa verbale, linciaggio, genocidio). Discriminazione : - individuale - istituzionale

La parte più nota del razzismo è quello dei bianchi nei confronti delle persone di colore, ma anche in Africa vi sono stati molti genocidi tra gruppi culturali diversi Il colonialismo europeo era caratterizzato dalla violenza sessuale. La colpa era delle donne prorompenti di colore che inducevano gli uomini ad avere un rapporto sessuale. Oggi Forza Nuova (fascismo del nuovo millennio) pubblica questa locandina. Nel quale è raffigurata una donna italiana che viene importunata dai “nuovi invasori”.

Ma in risposta un gruppo di giovani, figli di immigrati di 3^ generazione pubblica una locandina dove si invitano le persone a difendersi dall’invasione dei pensieri di Forza Nuova → rispondere alla provocazione con provocazione!

LE MIGRAZIONI Fenomeno moderno (1 secolo fa) diventa fenomeno di massa. Migrazione = processo attraverso cui gli individui si spostano da un luogo a un altro. Per riuscire a capire la migrazione, è necessario prendere in esame tutte le fasi di questo lungo processo e, cosa importante, le condizioni e le caratteristiche sia dei singoli migranti, sia del paese che lasciano che di quello in cui arrivano, prestando attenzione al contesto sociale più ampio, inclusa la situazione economica e politica che il potenziale migrante potrebbe trovarsi di fronte. Le migrazioni che hanno luogo nel mondo non sono casuali, ma al contrario conformi a modelli specifici; sono caratterizzate da un ordine e una forma precisi e coinvolgono certi popoli e luoghi molto più di altri.

Modelli migratori I fenomeni migratori seguono dei modelli specifici : - Da Sud a Nord - Dalla campagna ai centri urbani E questi fenomeno colpiscono di più determinate popolazioni In italia oggi migrano le persone con maggiore istruzione (fuga di cervelli), riceviamo più persone rispetto a quelle che vanno via.

Motivi delle migrazioni I motivi per cui si migra: - volontaria: sono quelle determinate da scelte operate liberamente da individui che si muovono da un paese all’altro o all’interno dello stesso paese al fine di migliorare le proprie condizioni di vita.  individui si spostano da un luogo all’altro - in  volontaria - forzata: sono quelle in cui gli per fattori indipendenti dalla propria volontà. (omosessuali, religioni diverse…)

Fattori della migrazione I fattori della migrazione: - fattori di spinta (push) sono quelli che i nducono  le persone a lasciare il loro paese;  le persone a recarsi in un - fattori di attrazione (pull) sono quelli che attraggono  determinato paese. La persona che migra è influenzato dalla rappresentazione che il soggetto ha nei confronti del paese meta, frutto anche dell’idea data dalla televisioni, dalle credenze popolari…

Rifugiato: persona che si trova fuori del paese di cui è cittadino, temendo a ragione di essere perseguitata per motivi di “razza”, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche.

DATI DELLE MIGRAZIONI VERSO L’EUROPA OGGI Nel corso degli ultimi decenni, le progressive limitazioni imposte dalla gran parte dei paesi europei alle migrazioni internazionali hanno ridotto, in maniera significativa, le possibilità di migrare legalmente verso l’Europa e di accedere alle procedure previste per il riconoscimento dello status di rifugiato. Ciò ha indotto un numero crescente di individui in fuga da situazioni di conflitto e da varie forme di persecuzione a ricorrere a canali irregolari di viaggio dai paesi di origine. Secondo i dati disponibili, dal 2000 al 2016, oltre 31.000 persone sono morte nel tentativo di migrare lungo le rotte del mar Mediterraneo che dalla Turchia e dalla Grecia, da un lato, e dalla Libia, dall’altro, consentono di raggiungere l’Europa. Negli ultimi anni l’acuirsi del conflitto in Siria ha prodotto la fuga di oltre 5 milioni di persone per lo più nelle zone circostanti la Siria – prima fra tutte la Turchia – ed è all’origine del sensibile aumento del numero di migranti irregolari che in un solo anno, il 2015, è giunto via mare in Europa: oltre 1 milione di persone (cifra annua più alta mai registrata). Persone che migrano nel mondo 65 milioni → quanto l’Italia intera Il numero di persone costrette alla fuga è più alto del numero di abitanti di Francia, Regno Unito o Italia. Secondo i dati disponibili (non abbiamo la certezza di aver intercettato tutte le navi e poi non siamo mai sicuri dei numeri delle persone presenti su una determinata nave) sono morte 31000 persone nel mediterraneo. Mediterraneo = cimitero a cielo aperto.

PERCHÉ LE PERSONE SI SPOSTANO? I sociologi tendono ad affrontare tale questione mettendo a confronto il livello di benessere che un migrante potenziale può aspettarsi di raggiungere nel paese d’origine con quello che egli immagina di poter assicurare a sé e alla sua famiglia nel paese di destinazione.

COME VIVONO GLI IMMIGRATI NEL CONTESTO DI ARRIVO? Per la Commissione europea l’integrazione è un processo bidirezionale permanente teso a garantire uguali opportunità e piena partecipazione degli immigrati nelle diverse sfere della società, senza rinunciare a convinzioni culturali, pratiche e comportamenti identitari, nei limiti del rispetto delle norme e dei principi fondamentali della società ospitante. ➢ Integrazione: - integrazione socioeconomica, - integrazione politica, - integrazione culturale non necessariamente vanno di pari passo. ➢ Indicatori di integrazione: status socioeconomico, concentrazione spaziale, numero di matrimoni misti.

Le migrazioni costituiscono una sorta di laboratorio di eccellenza per le scienze sociali, in grado di mostrare : - come gli esseri umani sviluppano, conservano e modificano le loro stesse identità; - come mutano la famiglia e le sue strutture; - in quali modi le società sviluppano, salvaguardano e si liberano delle loro gerarchie; - come i vari gruppi distribuiscono tra i propri membri le risorse scarse e decidono chi includere e chi escludere; - e in virtù di quali processi le disuguaglianze economiche e quelle esistenti tra gruppi aumentano o si riducono. Quanto più il mondo si fa interconnesso e globalizzato, tanto più lo studio delle migrazioni acquista importanza all’interno della sociologia.

INDICATORI DELL’INTEGRAZIONE - Indice di concentrazione spaziale: in una società integrata le persone straniere non si concentrano in una determinata zona, se le persone straniere si creano dei quartieri o dei palazzi solo di stranieri = poco integrazione - Matrimonio misto = più ci sono i matrimoni misti più la società è integrata - Collocamento nella piramide sociale

SCALA DI DISTANZA SOCIALE  per la Nel 1925 Bogardus ha introdotto l’uso della scala di distanza sociale come tecnica misurazione dell’apertura al contatto nei confronti degli stranieri. In questo modo ha provato a operazionalizzare l’idea secondo la quale le relazioni che si instaurano fra i membri di una società possano essere spazialmente collocate entro un continuum che va dall’accettazione del contatto intimo fino al rifiuto dell’altro. Essa è basata  sull’atteggiamento rilevabile in un soggetto con riferimento a sette items: - sposare uno straniero, - accettarlo come amico, - accettarlo come vicino di casa, - accettarlo come compagno di lavoro, - concedergli la cittadinanza, - ammetterlo nel paese come visitatore soltanto, - escluderlo dal paese Tenta di operazionalizzare (da strumento teorico ad empirico)

| Apertura

| Rifiuto

La scala di distanza sociale è: - unidimensionale = nel senso che i items della scala possono essere utilizzati per misurare un solo concetto teorico; - cumulativa = gli  elementi contenuti in questa scala unidimensionale possono essere posti su un continuum Tanto più un soggetto si dichiara disposto ad ammettere un contatto intimo con un altro individuo o con un gruppo di nazionalità diversa dalla propria, tanto più egli dovrebbe essere disposto a relazionarsi con essi; al contrario, quanto meno egli è disponibile all’intimità tanto più si dovrebbe mostrare chiuso nel rapportarsi all’Altro. I sette items sono disposti in ordine gerarchico di ipotizzata intimità, tale per cui rispondendo affermativamente a quello che denota maggiore intimità, si dovrebbe reagire in modo egualmente affermativo a tutti gli items seguenti, che presuppongono gradi di intimità inferiori. In teoria, solo alcune sequenze di risposte sono possibili. Indicando con: 1 la risposta positiva 0 quella negativa, dal momento che questa tecnica prevede solo risposte dicotomiche di accettazione o rifiuto a compiere una determinata azione con una specifica nazionalità.

In linea di principio dovrebbero essere possibili solo le sequenze: 1111, 1110, 1100, 1000, 0000; non dovrebbe verificarsi una sequenza 1011, cioè il caso di un soggetto disposto a sposare e ad avere come amico un uomo di colore, ma non ad averlo come vicino di casa. Dopo aver attribuito i punteggi alle risposte fornite dagli intervistati, questi possono essere sommati ottenendo per ogni soggetto il punteggio complessivo sulla scala per ciascuna nazionalità. Da tale punteggio individuale è possibile risalire alle risposte date da quel soggetto ai singoli elementi della scala: se ha ottenuto punteggio 3, dovrebbe aver dato la sequenza di risposte 1110. La possibilità di risalire a quante e più precisamente a quali domande abbia risposto affermativamente un intervistato è una caratteristica  tipica delle scale cumulative e prende il nome di riproducibilità....


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