Cinema e Turismo PDF

Title Cinema e Turismo
Course Cinema e Turismo
Institution Università degli Studi di Padova
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Appunti delle spiegazioni date a lezione e integrazioni con slide....


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Cinema e Turismo Introduzione al film-induced tourism Cos’è il film-induced tourism? Con questo termine si indicano più fenomeni: - Visita ai luoghi pre-esistenti in cui sono stati girati film e serie tv. Possono già essere oggetto di attrazione turistica o diventarlo dopo le riprese (Il Louvre nel film Codice Da Vinci, La casa di Carrie in Sex and the city) - Visita ai set appositamente costruiti dove sono stati girati film e serie tv (es: Villaggio di Braccio di Ferro a Malta, il set di Hogwarts di Harry Potter alla Warner Bros Studio di Londra) - Tour agli studi di produzione (es: tour all’Universal Studios e Paramount Studios) - Visita di parchi a tema (es: Disneyland) - Visita alle dimore o alle tombe delle celebrità (es: villa di Clooney a Como, comprata dopo le riprese di Oceans 12), alla Walk Of Fame, ai musei del cinema, ristoranti a catena Planet Hollywood - Visita ad eventi: festival, premier, convention, mostre - Visita a luoghi dove stanno avvenendo delle riprese - Visita a luoghi di ambientazione non coincidenti con le riprese (es: New Moon girato a Montepulciano ma ambientato a Volterra. Volterra sfrutterà questa attrattiva per organizzare un percorso/tour del patrimonio etrusco con un nuovo sguardo sul mistero e sulla riscoperta). Attirano anche luoghi di riprese per spot (es: Mulino delle Pile a Siena, ambientazione della Mulino Bianco) e ambientazioni di videogiochi (es: Castello di Monteriggioni in Assassin’s Creed) Un fenomeno dai mille nomi Questi fenomeni sono stati definiti come: - Movie induced-tourism (“movie” ha una connotazione più popolare/commerciale, non film d’autore. Visita indotta dal film, fandom) - Film tourism (riferito ad un’esperienza in loco, ad un’aggiunta di un tour/visita cinematografica in un viaggio già progettato senza quella principale finalità) - Tv tourism (la serialità di una riproposizione di un luogo ha più potenzialità di indurre turismo) - Screen tourism (videogiochi, spot…) - Mediatourism - Popular media tourism (legato alla letteratura) - Media/Symbolic pilgrimages (simile al pellegrinaggio religioso, in cui si ricerca il luogo del set similmente ai luoghi con valore religioso. Ci si

identifica ma ci si rende anche conto che fa parte di un universo di finzione) Lo sviluppo della ricerca internazionale All’inizio si è tentato di definire e giustificare lo studio di questi fenomeni, molto rilevanti per il settore industriale. All’inizio si fece un studio sul campo economico, dedicato alle strategie di marketing, all’immagine della destinazione, alle motivazioni del turista, all’impatto sulle comunità ospitanti. Recentemente si è applicato un approccio di ricerca multidisciplinare che coinvolge media studies, cultural studies, sociologia e antropologia, con conseguente rilevanza accademica. All’inizio ci si concentrò sui singoli casi, in chiave di ricerca applicativa. Poi negli ultimi anni si è sviluppata una ricerca con l’obbiettivo di fornire un quadro concettuale e una comprensione del fenomeno da un punto di vista culturale. L’obbiettivo è definire il film-induced tourism come un oggetto di analisi crossdisciplinare. Uno studio su questi casi era già iniziato negli anni 80’ (studi antropologici/sociologici sui parchi a tema e Disneyland, studi dei media/fan/cultural studies sui pellegrinaggi mediatici). L’uso di termini differenti per designare fenomeni simile era lo specchio di una multidisciplinarietà inconsapevole, che richiede la consapevolezza di un diverso approccio. Interdisciplinarietà - Economia e marketing del turismo - Economia dei media (“mercato” delle location) - Sociologia urbana - Sociologia dei media - Geografia culturale - Studi del cinema - Comunicazione - Storia dell’arte e architettura Cineturismo Il termine “cineturismo” non è sostituibile a quello di film-induced tourism, poiché quest’ultimo comprende anche le forme di turismo dove i tour e le visite a tema cinematografico non sono le motivazioni principali che portano all’acquisto del pacchetto/prodotto turistico. Il termine “cineturismo” compare per la prima volta all’Ischia Film Festival, nel Convegno Nazionale sul Cineturismo (2003), riferito al turismo spinto dalla visione degli ambienti di ripresa di un film.

Tipi di film-induced tourism

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SPECIFIC: chi ricerca attivamente i luoghi di ripresa che hanno visto nei film GENERAL: chi partecipa a tour cinematografici integrandoli ad altre attività quando è già a destinazione. Il film non è ciò che spinge la visita turistica. SERENDIPITOUS: chi si ritrova, senza volerlo o saperlo, in luogo di riprese, o sceglie di visitare luoghi meno noti sempre location di riprese, ma spinto dalla curiosità del territorio e non dal film

Motivazioni del film-induced tourism - PLACE: attrazione verso attributi, qualità delle location e della destinazione - PERFORMANCE: attrazione verso la trama, i temi, il genere della storia (“vicarious experience”, esperienza sostitutiva, immedesimazione) - PERSONALITY: attrazione verso i personaggi della storia, gli attori, le star Fenomeno di “nicchia” e casi eclatanti Il film induced-tourism rimane ancora oggi un fenomeno di nicchia, non paragonabile ad esempio al turismo balneare. Nonostante questo ha attirato l’attenzione di enti di promozione turistica e di diversi accademici a livello internazionale per alcuni casi eclatanti: - La Passione di Cristo (2003): dopo l’uscita del film, gli arrivi internazionali a Matera sono passati dall’essere 16.000 a 39.000 nel 2004. Ha attirato più turisti il film che l’inserimento di Matera nel patrimonio UNESCO nel 1993. - Harry Potter e la pietra filosofale (2001): visite al Castello e giardini di Alnwick si aggiravano attorno alle 13mila prima dell’uscita del film, dopo arrivano ad essere 360 mila nel 2002, 500 mila nel 2003 (serialità della saga) - Elisa di Rivombrosa (2003-2005): Castello di Agliè in Piemonte contava 1000 visitatori l’anno prima dell’uscita della serie, 15 mila nel 2004, poi sono diminuiti col tempo (4 mila nel 2005) e aumentati con le repliche (11 mila nel 2006) La difficoltà di misurazione Misurare l’effettivo incremento turistico provocato dal cinema ed altri media è problematico, e questo è stato segnalato da numerosi studi e ricerche recenti. Alcune location possono richiedere un biglietto che facilita gli studi, ma altre no, o possono essere già meta turistica popolare. Alcuni fenomeni di turismo cinematografico sono meteore (es: Castello di Agliè), in altri casi, dove i film diventano veri e propri cult, il fenomeno turistico persiste (a Salisburgo esistono tour a tema Tutti insieme appassionatamente, a Torino esiste un tour in macchina che ricalca il percorso dell’inseguimento del film The Italian Job).

A Brescello, in Emilia, il turismo è solamente legato ai film di Don Camillo e Peppone, girati proprio in quel luogo (mentre nei romanzi non è specificata l’ambientazione). Il paese ha dedicato due statue nella piazza principale ai personaggi. Ricadute positive - De-stagionalizzazione (quindi si crea lavoro anche nelle stagioni non tipicamente turistiche, al contrario del turismo balneare e invernale) - Ritorno di turisti che hanno già visitato l’area - Permanenze dei turisti più lunghe per l’aggiunta nel programma di viaggio dei tour in luoghi di riprese cinematografiche - Valorizzazione di aree meno conosciute - Nuovi mercati (la Svizzera ha attirato l’industria cinematografica indiana, Bollywood, offrendo i suoi paesaggi alpini come scenari suggestivi, incrementando i flussi turistici) - Marketing che offre nuovi temi o ripropone vecchi luoghi in forma nuova (Irlanda del Nord, immagine tristemente legata al terrorismo, dopo l’uscita de Il trono di spade ha valorizzato i suoi territori cambiando immagine per i flussi turistici) - Heritage tourism: il film-induced tourism può essere legato anche al turismo culturale verso munumenti del passato (elemento di “nostalgia”), riproposti in prospettiva originale e valorizzati dal cinema. Il turismo culturale non è comunque solo legato al passato (es: recarsi in una città per eventi o mostre) Percorsi alternativi e riletture della città Il film induced-tourism può far acquisire status di interesse a luoghi prima insignificanti, promuovendo tour con percorsi alternativi e riletture delle città (es: La casa di Carrie in Sex and the City a New York). Il cinema può anche essere veicolo di promozione del patrimonio storico artistico. Ad esempio, nel film Galilei (1968) di L. Cavani, la sequenza iniziale è girata nel Teatro Anatomico di Palazzo Bo, a Padova. È una lezione di anatomia sul sistema nervoso e sanguigno, con primi piani del cadavere e degli organi sui vassoi, con inquadrature angolate dal basso e dall’alto che valorizzano l’architettura a cono rovesciato. Galilei contesta la medicina e l’anatomia aristotelica con il metodo sperimentale, messo in evidenza dalle inquadrature che vertono molto sulla materialità del corpo e degli organi. Un tour del palazzo potrebbe quindi comprendere la visione di questa sequenza che mostra come era utilizzato il Teatro Anatomico. Purtroppo le proposte cineturistiche spesso non assumono persone competenti per analizzare il linguaggio cinematografico adottato per valorizzare le ambientazioni e la scenografia, soffermandosi sulla trama e sulle curiosità del film.

Alcune proposte cineturistiche sono però riuscite a valorizzare il patrimonio culturale, come quella di Volterra con New Moon, o quella del Museo archeologico nazionale di Napoli che ha organizzato una mostra intitolata “Mann Hero”, ripercorrendo la figura dell’eroe dall’antichità ai giorni nostri con Star Wars, connettendosi ad alcune riprese del film realizzate alla Reggia di Caserta. Un ente turistico anglosassone interessato ai gruppi LGBT ha organizzato un tour a tema omoerotico in Italia a partire da Crema, luogo delle riprese di Chiamami col tuo nome, per poi passare alla Verona di Catullo (esempio di bisessualità romana) e alla Venezia di Casanova e Thomas Mann. Il cinema come bene culturale e coinvolgimento dei residenti Il cinema è ritenuto istituzionalmente una componente essenziale del patrimonio culturale, e può coinvolgere i residenti: - Partecipazione come comparse, organizzazione di tour alla scoperta dei luoghi di riprese nella propria città - Creazione di app come “Play the city” di Reggio Emilia che integra filmati amatoriali che mostrano i luoghi di interesse - Crowdsourcing con i residenti per trovare luoghi e ambientazioni di ripresa ideali per le produzioni o ricerca per trovare i luoghi di ripresa di vecchi film Impatti negativi - Turismo indesiderato (il film Witness generò curiosità turistica verso le località Amish, che non gradivano) - Sovraccarico turistico che la destinazione non è in grado di gestire - Caso Notting Hill: dopo l’uscita del film le case del quartiere, popolare e multiculturale, sono aumentato di valore, e i meno abbienti che abitavano in affitto sono stati costretti ad andarsene. Gentrification: il quartiere è diventato più omogeneo, abitato da persone di classe medioalta. - Identità culturale in cui non ci si riconosce: Castello di Agliè in Elisa di Rivombrosa, dalla comunità è riconosciuto come castello sabaudo, identità che viene cancellata nella serie. Un turismo indesiderato anche dagli albergatori, pur avendo ritorno economico, si verificò anche nella Città di Pieve, dove era ambientata la fiction Carabinieri. Questioni di identità Nuove identità che collidono con quelle tradizionali: - Signore degli Anelli: Girato in Nuova Zelanda. Le agenzie turistiche neozelandesi attuano un marketing spinto e connesso al film, associando il territorio alla Terra di Mezzo (per un periodo le compagnie aeree all’atterraggio davano il benvenuto nella “Terra di Mezzo”)

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In occasione dell’uscita dei DVD della settima stagione del Trono di Spade, l’aeroporto di Belfast è stato rinominato “Westeros”, con figuranti vestiti da bruti del nord. Il commissario Montalbano: i romanzi di Camilleri sono ambientati ad Agrigento, a Porto Empedocle. La serie è realizzata a Ragusa (territorio più rigoglioso). Le zone sono molto diverse tra loro (creano spiazzamento tra chi ha letto i libri o visto la serie), ma hanno beneficiato del turismo entrambe.

L’importanza di gestire il fenomeno - Generarlo e indirizzarlo verso i luoghi di ripresa o di ambientazione. Valorizzazione delle aree meno note - Saper gestirlo massimizzando i profitti e limitando gli impatti negativi In Italia c’è spesso poca consapevolezza a riguardo, e si preferiscono iniziative “fai da te”, con residenti che vendono souvenir e foto dei set di ripresa, finti gladiatori che organizzano tour del Colosseo, iniziative di singoli operatori.

Analisi “Dopo Mezzanotte” Realizzato nel 2004 da Davide Ferrario. Si colloca nel filone del cinema “lontano da Roma”, dopo la crisi avvenuta negli anni 80’ delle case di produzione cinematografiche. Si diversificano i centri di produzione grazie alle Film Commission regionali o provinciali (Milano, Napoli, Sicilia, Calabria). Dopo Mezzanotte è uno dei primi film che mostra Torino. È stato apprezzato dalla critica, che di solito accusava i film prodotti con l’aiuto delle fc di riproporre sempre le stesse location in chiave di promozione turistica e marketing. In questo film la storia ha origine a Torino ed è imprescindibile da questa città, valorizzandola. Il film è stato realizzato con un basso budget ed un ampio utilizzo di camera a mano (uno dei primi film italiani interamente in digitale). È stato realizzato con l’appoggio della Film Commission Piemonte e dell’azienda pubblica Filmiq, che ha fornito gratuitamente l’attrezzatura per le riprese. Il film, rispetto a Torino, ha un approccio di sineddoche, in cui tutta la città é rappresentata dal Museo del Cinema e dalla Mole Antonelliana. Torino stessa viene guardata dall’alto dalla Mole o rivista tramite i film dell’epoca del muto. Nella sequenza in cui Barbara e Amanda sono in motorino vengono mostrate le installazioni luminose, o in altre il quartiere periferico della Falchera in cui Amanda vive, mostrato come quartiere desolato e malfamato. Prima sequenza: L’Angelo si accascia ferito da uno sparo vicino ad una concessionaria di Jaguar (è la fine della storia). La voce over fornisce la chiave di lettura meta cinematografica del film, parlando di come oggi il cinema si concentri sulle storie e sui personaggi, diversamente dal pre-cinema in cui gli spettatori erano attirati dalle immagini dei luoghi. Torino, alle origini del cinema in Italia, è stata la città del cinema per eccellenza, ospitando le più importanti case produttrici. Martino, custode notturno del Museo del Cinema, passa il suo tempo a rivedere i vecchi film del periodo del muto, e durante il giorno riprende scene quotidiane di Torino con la sua moviola. Il film mostra le sue riprese ispirate alle vedute lumière o a veduta della vecchia Torino, contrapponendola a quella contemporanea (treno, mercato, manifestazione, scena d’amore di un film di Buster Keaton e delle riprese di Amanda). Torino di notte si trasforma, si accendono le installazioni e le luci della Mole (che Amanda guarda ammaliata). La luce simboleggia il cinema stesso (legandosi anche al pre-cinema che consisteva in veri e propri giochi di luce). In quegli anni la Mole ospita alcune collezioni di cinema e pre-cinema. In quegli anni Torino ripensa alla sua immagine culturale, creativa e di “città del cinema”, e non più città industriale della FIAT, il film si colloca quindi anche in un’ottica di rinnovamento urbano. Sulla Mole vi era un’installazione luminosa della serie dei numeri di Fibonacci, e la sceneggiatura del film sfrutta questa cosa in due occasioni: dialogo tra

Martino e Amanda sull’ordine cosmico (rimandato anche dall’oroscopo di Barbara) e Amanda che utilizza i numeri vincendo il Superenalotto. All’ordine cosmico rimanda anche la caduta delle ceneri dell’Angelo vicino alla statua che si era fermato a contemplare. Nel film sono presenti molti stilemi del cinema muto: lo stile dei titoli di testa, le didascalie, la chiusura delle sequenze con mascherini, sequenze accelerate, omaggi ai film di Buster Keaton (a cui Martino si ispira per il divano letto e altri oggetti d’arredamento, ma a cui rimanda anche per la sua goffaggine e per l’amore platonico per Amanda). In alcune sequenze sono montati spezzoni di film muti che rimandano alla realtà del film (scena del bagno di Amanda, ma no che copre la mdp). Vi è un intreccio tra vita reale e finzione cinematografica, in cui le esperienze di vita ci permettono di capire le storie e i sentimenti che vediamo rappresentati al cinema (Martino che vive l’amore per Amanda, che prima ha solo visto mostrato nei vecchi film). Vi è una contrapposizione tra mondo moderno rappresentato da Amanda e l’Angelo (fast food, furti d’auto, quartieri della periferia) e mondo più antico rappresentato da Martino (mele, bicicletta, moviola, suo nonno che pesca, ritmi più lenti). Un altro importante tema è quello delle relazioni amorose, in una contrapposizione tra coppia e triangolo (che Amanda propone ma Martino non è molto fiducioso, riferendosi al film Jules e Jim di Truffaut). Rimandi al tema eros/thanatos con la morte dell’Angelo (richiamata anche dalla musica di marcia funebre). Titoli di coda di La luna su Torino di Davide Ferrario: compaiono le immagini delle location utilizzate (sequenze del film) con didascalie che indicano il nome. Non è un’usanza comune, indica la presenza della fc e del suo finanziamento, con finalità di promozione turistica.

Analisi “Il racconto dei racconti”

È un film del 2015 diretto da Matteo Garrone. Le location del film  Sicilia: Gole dell’Alcantara (novella della Regina), Castello di Donnafugata e il suo labirinto (esterni novella della Regina)  Toscana: Castello di Sammezzano (interni novella della Regina), Ponte della Maddalena, Via Cave di Sorano (esterni novella della pulce, principessa in fuga dall’orco)  Abruzzo: Castello di Roccascalegna (esterni novella delle due vecchie, da dove viene gettata la vecchia)  Campania: Palazzo Reale di Napoli (interni novella delle due vecchie, matrimonio)  Lazio: Palazzo Chigi ad Ariccia (interni novella delle due vecchie), Civita di Bagnoregio, Castello di Montecalvello (esterni novella della Regina, dove si trova uno dei gemelli), Bosco del Sasseto, Castello di Sermoneta (esterni novella delle due vecchie)  Puglia: Castel del Monte (esterni novella della pulce), Castello di Gioia del Colle (interni novella della pulce), Gravine nella zona di Mottola (esterni novella della pulce, casa dell’orco) Le diverse location sono state poi unite dal punto di vista narrativo e diegetico in fase di montaggio. Il film e il cineturismo: retoriche, iniziative, impatti La produzione del film Il film ha ottenuto un budget molto alto (12 milioni) rispetto alla media del cinema italiano (3 milioni). È una coproduzione internazionale a cui hanno partecipato Archimede, la casa di produzione di Garrone, la francese Le Pacte, l’inglese Recorded Pictures-HanWay Films. Hanno partecipato anche Rai Cinema, il Ministero dei Beni Culturali, il fondo del Consiglio d’Europa, la Banca Popolare di Vicenza. Hanno contribuito i fondi regionali del Lazio e della Puglia, mentre la film commission Toscana ha fornito una collaborazione logistica e mediatica soprattutto per le riprese nelle Vie Cave di Sorano. Nella regione Puglia, la permanenza della troupe, ha registrato un indotto superiore al milione di euro, a fronte di un finanziamento di circa 300 mila euro.

Le retoriche del ritorno turistico “garantito” Fin da subito la stampa italiana non legge e interpreta il film in chiave cineturistica, evidenziando l’italianità dei luoghi di ripresa, potenziali mete

turistiche. Il The Guardian colloca il suo articolo a riguardo persino nella sezione “Viaggi” e non “Cultura”. Bisogna considerare che il film è stato un flop al botteghino italiano ed estero, anche se i flussi cineturistici non sono direttamente proporzionali agli incassi. Un primo studio condotto nei primi mesi del 2017 ha indagato i cambiamenti dei flussi turistici verso il Castello di Roccascalegna. I visitatori, dal 2015 al 2016 sono aumentati considerevolmente (da 16 mila a 21 mila). La gestione imputa l’aument...


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