Title | Diritto Internazionale |
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Course | Diritto Internazionale |
Institution | Università degli Studi di Padova |
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Appunti di lezione su diritto internazionale...
FONTI: 1. TRATTATI o accordi, patti, convenzioni. Fonti pattizie: patti ai quali i Paesi devono attenersi con l’obbligo di buona fede di rispettare gli impegni presi. Pacta sunt servanda: obbligo di adempiere agli impegni presi. Si parla di diritto SPECIALE perché vincola solo gli Stati che hanno voluto concludere quell’accordo, non i Paesi terzi. Pacta tertiis neque nocent neque prosunt. 2. CONSUETUDINI o diritto internazionale GENERALE. Non è scritto, non c’è nessun testo o codice. Molto è nella sensibilità di chi lo deve interpretare e applicare: deve sapere che la norma esiste e poi deve interpretare i casi. Per questo ci possono essere delle divergenze piuttosto marcate nel modo di vedere e cogliere il significato di certe norme consuetudinarie. Non c’è un legislatore mondiale, né una Corte di Cassazione mondiale: c’è il rischio quindi di interpretazioni difformi. Le Nazioni Unite non hanno il compito di dettare legge al mondo. Consiglio di Sicurezza (un organo delle Nazioni Unite assieme all’Assemblea Generale), ad esempio, può imporre determinate misure ma solo in relazione a determinate questioni (che riguardano il mantenimento della pace) e non hanno funzione di legislatore mondiale. L’Assemblea Generale (organo in cui risiedono tutti i rappresentanti degli Stati Membri) non ha competenze legislative e non adotta leggi ma raccomandazioni chiamate risoluzioni che non sono vincolanti: nessuno Stato commette illecito se non si attiene a quelle raccomandazioni [si è discusso per molti anni se le maggioranze o il consensus potessero avere valore maggiore ma questa proposta non venne presa in considerazione]. Le raccomandazioni/risoluzioni (non vincolanti) rientrano nella formazione della consuetudine: elementi di prassi che contribuiscono a formare la consuetudine internazionale. Consuetudo est servanda.
Elementi della consuetudine: PRASSI degli Stati, diffusa nel tempo, generalizzata, condivisa, con elementi continuità e coerenza;
OPINIO IURIS che è la consapevolezza della obbligatorietà del comportamento e che deve provenire dagli stessi organi degli Stati: consapevolezza della doverosità del comportamento. Possono così sorgere interpretazioni contrastanti una dall’altra....