Economia Politica (LMG) - Aperte 1 PDF

Title Economia Politica (LMG) - Aperte 1
Course Economia Politica
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ECONOMIA POLITICADomande aperteDomande paniereDomande slideACCORDI COLLUSIVISpiegare graficamente la convenienza a stipulare accordi collusiviA⇒ MR=MCIl grafico mostra la convenienza a stipulare accordi collusivi. Supponiamo esistano 3 imprese, A, B, C, che producono un bene omogeneo, con identiche ...


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ECONOMIA Domande aperte

POLITICA

Domande paniere Domande slide

ACCORDI COLLUSIVI Spiegare graficamente la convenienza a stipulare accordi collusivi

A⇒ MR=MC Il grafico mostra la convenienza a stipulare accordi collusivi. Supponiamo esistano 3 imprese, A, B, C, che producono un bene omogeneo, con identiche curve di costo, di domanda e di ricavo marginale, le imprese hanno interesse a colludere per determinare un livello di prodotto congiunto e stabilire un unico prezzo comune. Ogni impresa agisce come se fosse un monopolio puro, producendo un output pari a Q0, praticando un prezzo P0. Questa combinazione massimizza il profitto di ogni impresa e perciò anche i profitti congiunti. ACCORDI COLLUSIVI Gli elementi che possono ostacolare gli accordi collusivi sono dovuti al fatto che • quando gli oligopolisti si confrontano con diverse curve di Quali elementi possono costo e di domanda, è difficile trovare un accordo sul ostacolare gli accordi collusivi? prezzo, soprattutto se i prodotti sono differenziati; • a parità di altre condizioni, al crescere del numero di imprese diventa più difficile costituire un cartello o altre forme di collusione; • i governi spesso dichiarano guerre aperte agli accordi di collusione, sanzionandoli (rigide legislazioni anti-trust); • l’innovazione tecnologia può incrementare la concorrenza, creando nuovi beni sostituti. AD La curva AD è la rappresentazione su diagramma cartesiano della domanda aggregata, intesa come somma dei consumi, degli Definire la AD e quali sono le investimenti, della spesa pubblica e del saldo tra esportazioni e variabili che creano una importazioni. La curva AD mostra la relazione inversa tra il reddito traslazione della stessa ( y ) e il prezzo ( p ). La rappresentazione grafica della curva AD è:

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La domanda aggregata AD rappresenta i diversi punti di equilibrio del PIL reale ai diversi livelli dei prezzi e quindi è una curva decrescente rispetto al prezzo. La AD è decrescente perché: • Nel mercato interno: se i prezzi aumentano il tasso di interesse aumenta e quindi si contraggono gli Investimenti portando ad una riduzione del PIL Che andamento ha la AD e • Nel mercato estero: se i prezzi aumentano i beni nazionali perché ? diventano relativamente più cari e quindi si contraggono le Esportazioni Nette portando ad una riduzione del PIL. Ogni variazione di prezzo comporta una variazione lungo la curva, modificando il livello del PIL reale “Y”. Ma se avvengono variazioni diverse da quelle relativa ai prezzi, come ad es. politica fiscale, politica monetaria, componenti Quando variano i prezzi cosa autonome del consumo e dell’investimento; esportazioni nette non succede alla curva AD ? dovute ai prezzi; la AD traslerà verso destra o verso sinistra. La AD si sposta a destra quando: • la spesa pubblica aumenta • la spesa per investimento autonomo aumenta • la spesa per il consumo autonomo aumenta Quali sono gli eventi che fanno • le esportazioni nette aumentano traslare la curva AD in alto a • le imposte diminuiscono destra ? e viceversa. Qualunque evento che faccia aumentare consumo, investimento, spesa pubblica o esportazioni nette per ogni dato livello dei prezzi comporta un aumento della domanda aggregata; qualunque evento deprima le medesime variabili provoca una contrazione della domanda aggregata. AS La curva AS è la rappresentazione su diagramma cartesiano dell'offerta aggregata, intesa come somma della produzione (y) Definire la AS e quali sono le delle imprese, operanti in un determinato sistema economico, in variabili che creano una relazione al prezzo (p). È data dalla sommatoria delle curve di traslazione della stessa offerta delle singole imprese. La curva AS mostra sul piano cartesiano la relazione diretta tra la produzione (y) e il prezzo (p). Definire la AS La rappresentazione grafica della curva AS è:

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Definire quando ci si muove lungo la AS e quando invece si L’andamento della curva è crescente in quanto un aumento della produzione comporta un aumento dei costi e di conseguenza dei crea uno traslazione prezzi. Ogni variazione del prodotto “Y” comporterà un movimento lungo la curva. I costi di produzione, però, si possono modificare, e di conseguenza modificare i prezzi dei beni, non solo per questioni legate alla variazione di prodotto. Queste variazioni, che determinano traslazioni verso destra o verso sinistra della curva AS, possono essere dovute a: • variazioni del prezzo del petrolio: un aumento sposta la AS in alto • condizioni metereologiche: buone condizioni spostano la AS in basso • progresso tecnologico: le nuove tecnologie possono ridurre i costi unitari e spostare la AS in basso • salario nominale: spostamenti lungo la AS implicano che il salario nominale sia costante. Ma se il salario nominale aumenta (per un qualsiasi motivo), allora i costi unitari aumentano e la AS si sposta in alto. AUMENTO DI PRODOTTO - I motivi per cui un aumento del prodotto comporta un aumento dei AUMENTO DEI PREZZI prezzi sono essenzialmente tre: • all’aumentare della produzione possono risultare necessari un numero medio di input maggiore. Esempio: l’assunzione Quali sono i motivi per cui un di nuovi addetti meno esperti e quindi meno produttivi, aumento di prodotto comporta oppure l’acquisizione di capitali e terreni meno adatti alla un aumento dei prezzi? produzione e quindi anch’essi con produttività inferiore. Questo fa comprendere come ogni unità di prodotto in più può necessitare di una quantità di lavoro, capitale e terra maggiore rispetto alle unità prodotte in precedenza; • aumentare la produzione vuol dire aumentare la domanda di fattori produttivi. Se ci troviamo in una situazione di scarsità degli stessi questo genererà un incremento del prezzo e di conseguenza per le imprese un aumento dei costi di produzione. • aumentare la produzione vuol dire anche aumentare la domanda di lavoro creando così una riduzione dei disoccupati. Se nel mercato del lavoro ci sono meno disoccupati allora i salari che un’impresa deve offrire per 3

BANCA CENTRALE Da cos’è dato il bilancio della banca centrale? BANCHE ORDINARIE Analizzare il bilancio delle banche ordinarie

BENE COMPLEMENTARE E BENE SOSTITUTO Che differenza esiste tra bene complementare e bene sostituto?

BENI COMMERCIABILI E NON COMMERCIABILI

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acquisire nuova forza lavoro devono essere maggiori. L’aumento dei salari nominali pagati ai propri dipendenti aumenta di conseguenza il costo di produzione dei prodotti. Ma i costi di produzione si possono modificare, e di conseguenza modificare i prezzi dei beni, non solo per questioni legate alla variazione di prodotto. Queste variazioni possono essere dovute a: • variazione dei prezzi internazionali del petrolio; • variazioni meteorologiche; • progresso tecnologico, nuove tecnologie permettono un aumento della produttività, senza aumentare gli altri input, con una conseguente riduzione dei costi di produzione; • salario nominale (lungo periodo). Il bilancio della banca centrale ha nelle attività il valore dei titoli acquistati, mentre la sua contropartita nelle passività è data dalla quantità di moneta in circolazione. Il bilancio delle banche ordinarie ha nelle attività Riserve, Prestiti e Titoli, mentre la contropartita nelle passività è data dai Depositi in conto corrente Analizzando il bilancio delle banche ordinarie si possono fare le seguenti precisazioni: • i fondi ricevuti dalle banche, da privati o imprese, possono essere prelevati dagli stessi in ogni momento. Quindi le passività delle banche sono pari al valore totale dei depositi in conto corrente; • una parte dei depositi vengono trasformati in riserve monetarie e versate in un conto che le banche ordinarie hanno presso la banca centrale. Le ragioni dell’esistenza di queste riserve sono dovute al fatto che : 1) le entrate e le uscite in contanti che vengono effettuate giornalmente dai correntisti possono non coincidere nell’importo, e pertanto le banche devono tenere nelle riserve in contanti; 2) la possibilità per i correntisti di emettere assegni crea un’aleatorietà sugli effettivi importi residui, quindi si devono avere le riserve per ogni evenienza. Esistono, però, anche delle riserve obbligatorie, la cui percentuale è decisa dalle autorità monetarie. Esse sono delle garanzie di solvibilità per i cittadini. I beni complementari sono beni economici utilizzati in modo congiunto per la soddisfazione di un determinato bisogno. Un esempio di beni complementari sono la benzina e le automobili. Un aumento eccessivo del prezzo della benzina riduce la vendita delle automobili. I beni sostituti sono beni economici in grado di soddisfare un medesimo bisogno del consumatore, il quale è del tutto indifferente nella scelta dell'uno o dell'altro. Un esempio di beni sostituiti sono il burro e la margarina. Per beni commerciali si intendano automobili, computers, etc; mentre per beni non commerciali si ci si riferisce alle case, servizi medici, etc.

Quali sono i beni commerciabili e quelli non commerciabili ? BENI NORMALI E BENI I beni normali sono beni economici la cui domanda aumenta INFERIORI all’aumentare del reddito del consumatore, in tale ipotesi la curva di domanda si sposterà a destra. Invece i beni inferiori sono beni Che differenza esiste , in termini economici la cui domanda si riduce all'aumentare del reddito del di domanda, tra beni normali e consumatore, in quanto l'effetto di reddito positivo consente al beni inferiori? Fate un esempio consumatore di modificare le proprie scelte. In tal caso, la curva di bene normale e uno di bene di domanda si sposterà a sinistra. Un esempio di bene inferiore sono i fagioli rispetto al consumo di inferiore. carne. Al crescere del reddito le famiglie riducono il consumo dei prodotti alimentari economici (es. fagioli) a favore del consumo di altri prodotti alimentari di qualità superiore e più costosi come la carne. Un esempio di bene normale è il pesce, la cui domanda aumenta all’aumentare del reddito del consumatore. BREVE PERIODO E LUNGO Il breve periodo è relativo ad un periodo di tempo in cui almeno PERIODO uno dei fattori di produzione non può essere mutato. Il lungo periodo, invece, indica un periodo di tempo in cui tutti gli input Definire il breve periodo e il possono variare. lungo periodo. Il breve periodo è un periodo troppo limitato perché l’impresa riesca a modificare la capacità dei propri impianti produttivi. Quindi, la capacità dell’impianto nel breve periodo rimane fissa. Tuttavia l’impresa può modificare il proprio livello produttivo impiegando diversi livelli di forza produttiva o materie prime. Il lungo periodo, invece, è un periodo tale da consentire all’impresa di modificare le quantità impiegate di tutte le risorse di cui si serve, inclusa la capacità produttiva dell’impianto. BREVETTO E LICENZA Un brevetto è il diritto di utilizzo esclusivo di un inventore ad usare la propria invenzione. I brevetti, e le leggi a protezione di questi, Che differenza esiste tra proteggono gli inventori dal fatto che altri possano utilizzare l’idea senza avervi contribuito. brevetto e licenza? Con il termine licenza, invece, si intende la cessione da parte dell'autore o del detentore di un diritto ad altro soggetto perché lo possa utilizzare traendone dei benefici economici. Lo Stato può limitare l’entrata in un’industria o in una professione attraverso l’uso di licenze (esempio i taxi in Italia). C, I e G In economia aperta, come in quella chiusa, il consumo C dipende dal reddito ed il fatto che le decisioni di spesa siano tra il mercato Spiegare le variabili C, I e G in interno e quello estero, non ne modificano il livello. Lo stesso vale economia aperta? per gli investimenti I; anche per questa variabile il mercato estero fa variare la composizione ma non il livello. Per quanto riguarda la spesa pubblica G, viene considerata nel mercato aperto, come in quello chiuso, come una variabile esogena. Quindi, per quanto riguarda le determinanti di C, I e G, il tasso di cambio reale influenza certamente la composizione della spesa per consumi tra beni nazionali e beni esteri, ma non il livello. CALCOLO DEL BENESSERE Le problematiche riguardanti il calcolo del benessere di una società DI UNA SOCIETÀ sono legate ai limiti dell’utilizzo del PIL come indicatore non solo

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Quali sono le problematiche economico, ma anche di benessere di una collettività in un paese, riguardanti il calcolo del in quanto: • ll PIL tiene conto solamente delle transazioni in denaro, e benessere di una società? trascura tutte quelle a titolo gratuito: restano quindi escluse le prestazioni nell’ambito familiare, quelle attuate dal volontariato ecc. • Il PIL non fornisce una misura della distribuzione del reddito all’interno della società, quindi non indica il livello di equità all’interno del paese. Stati con PIL simile possono avere differenze notevoli in termini di distribuzione del reddito e quindi differenze enormi anche in termini di benessere. • Il PIL tratta tutte le transazioni come positive, cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i danni provocati dai crimini (riciclaggio di denaro), dall’inquinamento, dalle catastrofi naturali. In questo modo il PIL non fa distinzione tra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono. • Il PIL non attribuisce i profitti di una attività allo stato dove questa ha sede (dove i profitti alla fine tornano) ma li attribuisce allo stato dove la fabbrica o attività è locata. CARTELLO Il cartello consiste in un gruppo di produttori che, attraverso un accordo formale, specificano la quantità di prodotto che ognuno Cosa si intende per cartello? deve realizzare. I membri del cartello devono controllare il livello di prodotto, cioè dividersi il mercato, in modo da mantenere il prezzo stabilito. CESSARE L’ATTIVITÀ Se P < AVC (come nel punto b) l’impresa dovrebbe cessare l’attività perché TR < TVC. In che situazione l’impresa deciderà di cessare l’attività?

TR = Ricavo Totale TVC = Costo Variabile Totale AVC = Costo Medio Variabile MR = Ricavo Marginale MC = Costo Marginale

Nel punto c , P = AVC, quindi TR = TVC è una sorta di punto di indifferenza, detto anche prezzo di cessazione dell’attività: per ogni prezzo inferiore l’attività verrà cessata, per ogni prezzo superiore si avrà convenienza a continuare. Il punto di minimo in cui l’impresa decide di cessare l’attività deve trovarsi nel punto di minimo della curva AVC. Quindi: • per ogni P > al min AVC ⇒ l’impresa continua a produrre, realizzando una quantità in corrispondenza di MR = MC • per ogni P < al min AVC ⇒ l’impresa cessa l’attività.

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CICLO TREND

ECONOMICO

E I cicli economici sono fluttuazioni economiche di breve periodo non dovute alla stagionalità. Più cicli economici creano le tendenze di lungo periodo cioè i trend. Cosa si intende per ciclo economico e trend? COMPONENTE La componente autonoma del reddito A rappresenta tutte quelle AUTONOMA DEL REDDITO variabili che non dipendono dal reddito ed in quanto tali si chiamano autonome. Cosa rappresenta la componente autonoma del reddito ? COMPORTAMENTALE La funzione del consumo, viene chiamata dagli economisti “equazione comportamentale”. Questo è determinato dal fatto che Cos’è un equazione rappresenta alcuni aspetti del comportamento degli agenti economici, in questo caso dei consumatori. comportamentale ? COMPORTAMENTO L’oligopolio è caratterizzato da un comportamento strategico e di STRATEGICO interdipendenza reciproca. Per comportamento strategico si intende un comportamento che, Cosa si intende per per realizzare i propri scopi, tiene conto delle potenziali reazioni di altri. comportamento strategico? Le imprese sviluppano e attuano strategie di prezzo, localizzazione, pubblicità, per accrescere il volume delle transazioni, ma siccome hanno pochi rivali esiste interdipendenza strategica: i profitti di ogni impresa non dipendono solo dalle proprie strategie commerciali, ma anche da quelle dei concorrenti. CONCORRENZA La curva di offerta dell’impresa che opera in concorrenza è composta da due parti. Definire la curva di offerta Per tutti i prezzi superiori al punto minimo della curva AVC (costo dell'impresa in regime di medio variabile) la curva di offerta coincide con MC (costo concorrenza marginale) ; per tutti i prezzi inferiori l’impresa cessa l’attività, quindi la sua curva di offerta diventa una retta verticale. Rappresentare la curva di offerta dell’impresa in regime di concorrenza.

CONCORRENZA MONOPOLISTICA Quali sono le caratteristiche del mercato di concorrenza monopolistica ?

La concorrenza monopolistica è una forma di mercato intermedia alla concorrenza perfetta e al monopolio, in cui si presentano alcuni elementi caratteristici del mercato concorrenziali e altri del mercato monopolistico.

La concorrenza monopolistica è caratterizzata da: • numero relativamente ampio di venditori • prodotti differenziati (spesso con un elevato uso della Illustrare i caratteri della pubblicità) concorrenza monopolistica • assenza di barriere all’entrata e all’uscita

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La prima e la terza caratteristica descrivono gli aspetti ‘concorrenziali’ del mercato, mentre la differenziazione del prodotto attribuisce un carattere ‘monopolistico’. La concorrenza monopolistica implica che: • ogni soggetto abbia piccole quote di mercato, avendo così un limitato controllo sul prezzo • assenza di collusione • azioni indipendenti: esistono molte imprese, ognuna assume decisioni senza prendere in considerazione le azioni dei concorrenti. Una singola impresa può aumentare leggermente la quantità prodotta riducendo il prezzo, ma l’effetto sarà impercettibile sulle vendite dei concorrenti. Una delle caratteristiche peculiari della concorrenza monopolistica è l’offerta di un prodotto differenziato. CONCORRENZA MONOPOLISTICA Illustrare graficamente l’equilibrio di breve periodo di un’impresa in concorrenza monopolistica.

Il punto di incontro tra il costo marginale e il ricavo marginale determina la quantità offerta q2 e il prezzo di vendita p2. CONCORRENZA La curva di domanda di un’impresa in concorrenza monopolistica MONOPOLISTICA è molto elastica, ma non perfettamente elastica. La curva di domanda è più elastica di quella in monopolio puro, Come si presenta l'elasticità perché esistono imprese concorrenti che producono beni sostituti; della domanda in concorrenza ma non perfettamente elastica come quella in concorrenza perfetta, monopolistica ? perché gli operatori in concorrenza monopolistica sono in numero minore ed esiste una differenziazione del prodotto. L’elasticità della domanda rispetto al prezzo, in concorrenza Come si presenta l’elasticità monopolistica, dipende dal numero di concorrenti e dal grado di della domanda in concorrenza differenziazione del prodotto. Al crescere del numero dei concorrenti, e all’indebolirsi della monopolistica? differenziazione aumenterà l’elasticità della domanda (avvicinandosi alla concorrenza perfetta). CONCORRENZA PERFETTA La struttura del mercato di concorrenza perfetta è definita dalle seguenti caratteristiche: • numerosità di acquirenti e venditori Quali sono i caratteri della • omogeneità e standardizzazione del prodotto concorrenza perfetta? • perfetta mobilità delle risorse e diffusione delle conoscenze tecnologiche • assenza di barriere all’entrata e all’uscita • perfetta informazione sui prezzi e sui costi

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Il mercato di concorrenza perfetta è un mercato in cui sono presenti molte imprese, che offrono un bene standardizzato e con una facilità di accesso al mercato stesso. Quindi, le condizioni che identificano un mercato di concorrenza perfetta sono: • alto numero di concorrenti • offerta di un prodotto standardizzato • libertà di ingresso e uscita dal mercato CONCORRENZA PERFETTA Anche se la concorrenza perfetta è rara da individuare nella realtà, questo modello di mercato è essenziale per la comprensione dei Perché si studia il modello diversi contesti industriali. teorico della concorrenza Inoltre, l’evidenza empirica, ci mostra che molti mercati, anche se non sono perfettamente concorrenziali presentano caratteri che li perfetta? avvicinano molto al modello. CONCORRENZA PERF...


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