Edifici a Pianta Centrale PDF

Title Edifici a Pianta Centrale
Course Storia dell'architettura 1
Institution Politecnico di Milano
Pages 3
File Size 106.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 41
Total Views 137

Summary

Appunti Storia dell'Architettura 1, Isabella Balestreri, Lezione 5...


Description

LEZIONE 5 – STORIA DELL’ARCHITETTURA La Basilica viene costruita per secoli mantenendo alcune caratteristiche: è simbolo che questo tipo di edificio funziona. È stato capace di adattarsi nella storia dell’uomo. Schema a croce con diverse proporzioni: Pianta A- Basilica dei Santi Nazaro e Celso Pianta B: Basilica di San Simpliciano. Sono due grandi basiliche con pianta a croce, non divise in navate, le quali presentano coperture lignee, nel tempo sono state adattate: lo schema a croce oggi non è immediatamente riconoscibile. Edifici con navata unica, con ali, transetto, abside: non hanno quindi la differenza di quota e le colonne. Basilica di San Lorenzo Maggiore, Basilica a pianta centrale a doppio guscio. Milano, tre sacelli, non si sa il costruttore né una data precisa. Milano nel 400 è una delle quattro capitali dell’impero, nel 402 viene spostata a Ravenna, secondo una lettura la data di costruzione è il 416 quindi avrebbe dovuto essere costruita quando Milano non era più capitale. La geometria è di tipo quadrato, 1:1, con torri nei vertici del quadrato; un quadrato più interno con una copertura. Intorno si forma un deambulatorio, la figura ottenuta è quindi polilobata. Sopra il deambulatorio è presente un matroneo, entrambi i livelli si affacciano sulla navata. Al di sopra si trova una grande copertura o in concreto o in mattoni: tutto l’edificio viene ricostruito, l’edificio tardo antico non esiste più. È inoltre un edificio molto stratificato. Si sa inoltre che la sua notorietà si deve al fatto che di fronte alla facciata e al nartece ci doveva essere un quadriportico chiuso da colonne colossali di spoglio. Le colonne accentuavano l’importanza di questo edificio. Dall’esterno si possono osservare le quattro torri e il profilo curvilineo di una delle esedre. Per quanto l’architettura sia complicato è anche estremamente compatto. L’edificio è costruito fuori dalle mura, così come quella di Nazaro e San Simpliciano. Questi edifici venivano costruiti dove erano presenti necropoli o dove erano state ritrovate reliquie. Questa zona era molto ricca di acque: il terreno era umido, non affidabile, per questo è costruito su una platea collegata ad uno dei sacelli. La costruzione di questa platea è resa possibile dalla demolizione dell’arena, edificio ormai obsoleta e pericolosa durante gli assalti nemici. Parte dei materiali dell’arena probabilmente è stata usata per la costruzione della Basilica. Sotto la chiesa si possono vedere le fondazioni dell’edificio, dove si possono osservare parti di trabeazioni, colonne... Il tessuto residenziale intorno viene spianato per motivi di igiene e sicurezza. INTERNO: Interamente ricostruito e ridisegnato. Perché questo edificio è così diverso? Chi lo disegna alla fine del Cinquecento prevede l’ordine dorico, dal momento che ci stiamo dedicando ad un santo martire. Questa architettura mira a far diventare la chiesa luogo di sepoltura dei vescovi anche in chiave dei martiri: anche nel mondo pagano venivano costruiti per ricordare gli eroi templi a pianta centrale. Il pilastro cruciforme si connette con archi ad altri elementi. Probabilmente era coperto da una cupola sorretta da un’imposta circolare, al di sotto si trovano quattro pennacchi, quattro archi e quattro pilastri. La copertura non era estradossata, all’esterno non è visibile perché era ricoperta. All’esterno vi era un tamburo (prisma a 16 lati) con un tetto a falde. Questa struttura è chiamata tiburio. Il tiburio è un oggetto molto complicato. La sua costruzione è difficile dal momento che tutto è impostato in una quota vertiginosa. A differenza del Pantheon, tra la cupola e il tiburio vi è tanto vuoto. L’edifico è quindi un gigantesco baldacchino: il rivestimento sia interno che esterno lo rendono molto prezioso. Basilica di San Vitale a Ravenna Il committente probabilmente era un banchiere, non si conosce il costruttore. Questo edificio pone un’altra serie di problemi. La tecnica costruttiva è molto orientale. Qualcuno dice che questa doveva essere una chiesa palatina, per questo riconoscibile e differenziato. In realtà contiene la sepoltura di un vescovo. La pianta è ottagonale, è presente un deambulatorio, si presenta qui un nartece tangente a un vertice in cui si creano due spazi triangolari e due ingressi. Si crea comunque un percorso longitudinale dall’ingresso alla zona presbiteriale. Vi è un deambulatorio e al di sopra un matroneo. È anche questo un edificio a doppio guscio. Lo spazio centrale è una

geometria circolare circoscritto ad uno spazio ottagonale. Il profilo è polilobato, i pilastri si legano inoltre a dei pilastri che corrispondono ai vertici dell’edificio. I parametri murari prevedono inoltre molte finestre, per questo molta luce. Questo edificio è ricoperto in buona parte da mosaici. Dopo la parte buia del deambulatorio si giungeva in questo spazio ricco e luminoso. I pilastri sono interamente ricoperti da lastre di marmo con disegni aniconici. Nel matroneo si scorgono archi trasversali che mettono in relazione i pilastri con le murature perimetrali e i contrafforti. Al di sopra vi sono dei pennacchi. I grandi archi permettono la diffusione della luce. Un edificio a pianta centrale è definibile basilica sia per una parte più alta, sia per una parte più bassa e anche perché continua a essere una sala regia, qui il re svolge le sue contrattazioni. ARCHITETTURE A PIANTA CENTRALE Piccoli edifici: sacelli e battisteri, a partire dall’ultimo quarto del quarto secolo fino al dodicesimo. Corona di edifici intorno a San Lorenzo. SACELLI: Sant’Aquilino, Ippolito e Sisto. Il più antico è quello di Sant’Aquilino, che presenta circa le stesse caratteristiche di San Sisto. Sacello: sacellum, recinto, in questo caso sacro SACELLO DI SANT’AQUILINO: Murature perimetrali con quattro spazi semicircolari disposti lungo assi a 45° e quattro spazi rettangolari. È poi presente un luogo dove viene posizionato l’altare. Il profilo esterno e interno apparentemente non coincide. L'estradosso presenta un prisma a base ottagonale coperto da un tetto a falde. Nel punto in cui si appoggiano le falde sono presenti dei contrafforti che compongono una loggetta ad archetti. L’interno è voltato e si intravede oltre gli archetti, quindi anche questa struttura probabilmente è un tiburio. SACELLO DI SANT’IPPOLITO: All’interno vi è uno spazio a croce greca, nel punto di incrocio sono posizionate delle colonne. MAUSOLEO: Dell’Imperatore Massimiano, forse luogo di sepoltura ma non necessariamente, doveva ricordare ad imperitura memoria l’imperatore. Doveva essere circondato da mura, non è un oggetto sacro, ma assume questa denominazione dal momento che l’imperatore assumeva il messaggio divino sulla terra. Costruito in porfido: pietra che doveva essere usata per la sepoltura degli imperatori, nonostante in realtà fosse costruito in muratura. MAUSOLEO DI AUGUSTO: Struttura circolare centralizzata che doveva celebrare a imperitura memoria l’imperatore MAUSOLEO DI TEODORICO A RAVENNA: Costruito in pietra con calotta in pietra monolitica su due livelli, camera sepolcrale ma anche oggetto che doveva riportare a imperitura memoria. BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO: Sono presenti due architetture circolari laterali, rappresentano due mausolei. CHIESA DI SANTA COSTANZA A ROMA: Luogo di sepoltura di Costantina, figlia di Costantino. Pianta centrale a doppio guscio con colonne binate con frammenti di trabeazione decorati e archi che legano le colonne. Deambulatorio coperto da volta a botte. BASILICA DEL SACRO SEPOLCRO A GERUSALEMME: La Basilica viene costruita nel tentativo di unire il Sacro Sepolcro e la collina, quindi si uniscono spazi aperti a chiusi. La pianta è centrale, dal momento che la dimensione celebrativa è del sepolcro. Anche questo è un mausoleo. BASILICA DI BETLEMME: Come mai si costruisce una rotonda introno al luogo della natività? Poiché il luogo sacro doveva essere differenze rispetto al luogo longitudinale della basilica. ORGANIZZAZIONE DEL COMPLESSO EPISCOPALE: Il luogo cristiano di Milano era organizzato come un sistema di spazi aperti e chiusi, portici, i vescovi si muovevano al suo interno seguendo liturgie molto complicate. Le cattedrali erano due, così come i due battisteri. Le cattedrali erano una estiva e una invernale e un battistero per gli uomini e uno per le donne. Il battistero è un edificio a pianta ottagonale con una vasca centrale, un percorso concentrico con nicchie dal profilo semicircolare o rettangolare. Perché sacello, battistero e mausoleo hanno la stessa forma? NUMERO OTTO: L’edificio è a pianta ottagonale, ci deve essere acqua, una fonte, ci deve essere luce dal momento che chiama fuori dalle tombe i morti. Per i fedeli del tempo doveva essere molto chiaro, il battesimo si svolgeva per immersione, l’uomo adulto si doveva immergere nella vasca completamente, simulando l’annegamento: morte di un

uomo vecchio che rinasce anche grazie alla luce. Battistero e Mausoleo hanno stessa forma perché il numero otto (7+1 eterno ritorno) doveva simboleggiare questa dimensione. Per gli uomini del tempo doveva essere normale usare il mausoleo come genere. Perché qui l’uomo muore e rinasce. A partir da Sant’Ambrogio si sviluppa una tradizione che si diffonde in alcune zone in modo capillare. Piccoli luoghi a pianta centrale. Problema architettonico: la copertura. Per quanto l’edificio sia p iccolo non si possono usare le capriate. ALBENGA: Uno dei primi battisteri realizzati su indicazioni di Ambrogio, zona più alta e zona più bassa: nicchie sovrastati da volte a botte, la parte superiore doveva avere delle finestre. Al centro la vasca, la copertura era dorata. La pianta esterna è irregolare, quella interna è geometrica. RAVENNA, BATTISTERO DEGLI ORTADOSSI. Prisma ottagonale in muratura, interno molto decorato, con porfido. La tarsia circolare si otteneva con materiali di spoglio. BATTISTERO DI SAN GIOVANNI A FIRENZE. Contrafforti sugli spigoli, non c’è però alternanza di nicchie. Sono presenti due colonne per ogni lato: trifora, con angoli rinforzati dalla presenza di pilastri e paraste. Con trabeazioni. Al di sopra c’è un altro ordine di colonne Edificio costruito nel V secolo, attico con galleria con archi e al di sopra vi è una cupola. Mentre nel pantheon si rappresenta il cielo qui vi è una rappresentazione del cosmo e del paradiso, doratissima. La luce proviene da finestre posizionate sull’imposta della volta. SAN GIOVANNI IN LATERANO A ROMA Edificio ottagonale spoglio all’esterno, all’interno la pianta è ottagonale e vi è un baldacchino con al di sotto la vasca. Le colonne sono in spoglio di porfido. LOMELLO, BATTISTERO DI Età LONGOBARDA Muratura, nucleo centrale più alto con intorno cappelle e absidi visibili all’esterno, l’otto è pensato come 4+4. BIELLA. Qui all’esterno sono visibili quattro lobi, l’otto si ritrova in questi e nei loro raccordi. BATTISTERO DELLA PIEVE DI GALLIANO: Esterno forma polilobata, con baldacchino composto da quattro colonne isolate, sono presenti delle scale che portano ad uno spazio sopraelevato, forse privilegiato. Questi edifici sono infatti luogo di ritrovo delle comunità, lo sviluppo in altezza potevano essere legate a forme di gerarchia della società. CHIESA DI SANTA MARIA DEL TIGLIO A GRAVEDONA, in realtà ha una funzione originariamente battesimale, pianta centralizzata, corrispondente all’ingresso vi è una torre. L’edificio è interamente costruito in pietra, doveva essere interamente ricoperto di affreschi. Le colonne reggono archi e loggiati, si doveva godere di uno spazio privilegiato. PARMA, BATTISTERO DI BENEDETTO ANTELAMI. L’interno ha una grande copertura con volta ad ombrello PISA, BATTISTERO. Architettura circolare, scandito da archi. All’esterno si ha una cupola, all’interno si ha un cono. Il perimetro è su due livelli. Il rimando è alla basilica del sacro sepolcro, anche per i rimandi ai numeri....


Similar Free PDFs