Editto DI Rotari PDF

Title Editto DI Rotari
Author Ric Ciao
Course Istituzioni di diritto romano
Institution Università telematica Giustino Fortunato
Pages 5
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Summary

riassunto editto di rotari...


Description

ESERCITAZIONE B EDITTO DI ROTARI

Nella prima metà del VII secolo il Regno Longobardo vede,precisamente nel 636, la salita al trono di Re Rotari, duca di Brescia, che ultimò la conquista dell' Italia settentrionale. Nel 643 promulgò l' Editto con cui fu riformato profondamente il diritto longobardo, fu il momento della promulgazione della prima raccolta normativa. Da sei anni c'era Re Rotari e da circa quattro decenni i Longobardi erano in pace, quindi, Rotari tentò d’impadronirsi dei territori ancora bizantini dell’Italia centrosuperiore. Non si sa bene se puntò su Ravenna, dove venne fermato a mezza strada e respinto, oppure se cominciò le operazioni attaccando la Liguria e la Lunigiana, delle quali si impadronì agevolmente. Ritornò nel novembre a Pavia con gli allori della vittoria e verso la fine del mese promulgò il suo Editto. L'Editto di Rotari, redatto in latino e composto di 388 articoli, ebbe come fonti la tradizione longobarda, le altre legislazioni barbariche (tra cui la Lex Visigothorum) e il diritto romano giustinianeo e pregiustinianeo. Nonostante costituisse un notevole passo avanti rispetto ai tempi di Alboino, l'Editto conteneva ancora credenze superstiziose e usanze barbariche. Esso rappresenta inoltre un'importante e utile fonte per ricostruire la vita sociale ed economica dei Longobardi. La società appare divisa in tre ordini, i liberi (arimanni) i semiliberi (aldi) e i servi, e ha come fondamento la famiglia. 1

Rotari scrive di aver fatto il codice con il consiglio e il consenso dei maggiorenti ( i primati iudices) e di tutto l’esercito vittorioso e di averne ordinata la redazione scritta. Per di più afferma di aver eseguito , secondo l’antico rito del suo popolo , un solenne garethinx ( assemblea) per confermare la legge rendendola inattaccabile e inviolabile e per darla in custodia perenne e fedele ai sudditi. E’ l’unica volta, nel mondo germanico, che tutto l’esercito appare coinvolto in un atto legislativo; l’eccezionalità della cosa si spiega ricordando che Rotari parlava nel clima acceso di una guerra appena vinta. Ma la storiografia ha subito pensato che il raduno fosse servito per dare una formale approvazione della legge. Quest’approvazione, secondo un’opinione dominante, sarebbe stata manifestata appunto attraverso il gairethinx . A noi, quest’uso del termine per indicare l’approvazione popolare delle leggi sembra abnorme, tanto più che abbiamo già visto usare la parola thinx o gairethinx, negli editti longobardi, unicamente in due istituti di diritto privato ( il testamento dispositivo del patrimonio e l’emancipazione dei vincoli familiari). E’ anche vero, però, che una antica tradizione germanica dà alla parola gairethinx il significato di assemblea. Si è, perciò, voluto concludere che il gairethinx dovesse riprodurre tale e quale quella rumorosa cerimonia antica di uso germanico di discutere i problemi e di approvare le decisioni battendo la lancia o la spada sugli scudi. Da qui gairethinx = assemblea in armi. Questo ragionamento, però, non è convincente. Infatti, Rotari , nell’Editto, da precetti in prima persona e con autorità e questo fa comprendere che egli faceva discendere l’efficacia vincolante dalla legge dalla propria autorità e non dall’approvazione popolare. 2

Tuttavia, era piaciuta l’idea dell’approvazione popolare anche perché sembrava voler rafforzare quella concezione pattizia della norma, scaturita cioè da un accordo tra re e popolo, che gli storici descrivono come originaria del mondo germanico. Una testimonianza di ciò sarebbe da vedere nel titolo della prima legge germanica scritta, quel Pactus legis Salicae che risale ai tempi di Clodoveo, all’inizio del VI secolo: chiamare la legge pactus stava ad indicare che la norma era scaturita da un accordo, e non che fosse un precetto imposto da un’autorità legislativa. Ma se si legge bene la premessa del Pactus si apprende che il Pactus era corso non tra il re e il popolo, ma tra il popolo e i maggiorenti, il che fa supporre che si trattasse della composizione politica di uno scontro di interessi tra ceti, preliminare alla norma . Si apprende, inoltre che la convenzione tra i potenti e la massa degli umili era intesa a salvaguardare la pace e a evitare le risse, ossia le faide, e siccome la legislazione scaturita dall’accordo si riduceva ad un mero tariffario di pene per i singoli reati, vediamo che c’è una singolare analogia con la situazione dei Longobardi di Rotari. L’Editto di Rotari, come altre leggi barbariche, secondo il principio di personalità del diritto, fu applicato solamente alla popolazione longobarda mentre ai Romani fu applicato il diritto romano vigente (Codice Teodosiano). Con l'Editto di Rotari fu attuata la pena capitale per i seguenti casi: - Congiura contro il re - Diserzione del soldato in battaglia - Intese con il nemico - Omicidio del padrone da parte del servo - Uccisione del marito da parte delle donne. Il Guidrigildo è Istituto ideato per evitare la faida (autotutela). Il suo nome nasce da una parola longobarda "wirgild", esso è il pagamento di una somma pecuniaria 3

all’offeso o alla famiglia dell’offeso da parte dell’offensore o della famiglia dell’offensore. Il guidrigildo fu qualificato come "prezzo del corpo" (dal giurista Roffredo di Benevento), l’ aestimatio corporis (stima del danno del corpo) fu invece esclusa dal diritto romano classico. La struttura amministrativa longobarda ben presto si inserì nella riscossione del guidrigildo, Infatti, alla curtis regia spettava la metà del valore del guidrigildo, mentre l'altra metà all'offeso o alla famiglia dell'offeso. La donna, non avendo uno status sociale autonomo, era priva di guidrigildo, ma sottoposta a mundio che era il potere esercitato dai maschi (o in mancanza dalla curtis regia ) sulla donna. Il Mundoaldo era il tutore della donna: • autorizza la conclusione di contratti della donna • consegna al marito al momento del matrimonio • autorizza l’entrata in convento • ha potere disciplinare. L’Editto di Rotari contiene un tariffario molto dettagliato del prezzo da pagare in caso di commissione di atto illecito. Es. Un pugno= 3 soldi, Ferimento ad un braccio=16 soldi, Omicidio di uomo libero= 900 soldi. L’Editto distingue anche tra la commissione di • Atti preparatori 4

• Tentativo • Reato perfetto Con attribuzione di una sanzione diversa e via via crescente. Fu diverso dal diritto criminale romano in cui era attribuita la stessa sanzione per il tentativo o per il reato perfetto.

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