Elasticità della domanda e domanda incrociata esempio e spiegazione internet PDF

Title Elasticità della domanda e domanda incrociata esempio e spiegazione internet
Course ECONOMIA AZIENDALE
Institution Università degli Studi dell'Aquila
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Elasticità della domanda, microeconomia...


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Elasticità della domanda

Gli aumenti di prezzo di alcuni beni fanno diminuire sensibilmente gli acquisti da parte dei consumatori, mentre in altri casi hanno poco effetto. Possiamo misurare questa diversa reattività ricorrendo all'elasticità della domanda rispetto al prezzo: essa è pari al rapporto tra la variazione percentuale della quantità domandata del bene e la variazione percentuale del prezzo:

poiché la variazione percentuale di una variabile non è altro che il rapporto fra la sua variazione assoluta e il suo livello iniziale, possiamo anche scrivere l'elasticità della domanda rispetto al prezzo come:

. Poiché, quando vale la legge di domanda, la relazione tra prezzo e quantità è sempre inversa (se il prezzo aumenta la quantità diminuisce, e viceversa), l'elasticità della domanda la prezzo sarà negativa: anche in questo caso, per semplicità, si considera il valore assoluto dell'elasticità tralasciando il segno negativo. Le uniche eccezione alla legge di domanda sono rappresentate dai beni di Giffen e dai beni per i quali si verifica l'effetto Veblen: ma si tratta, appunto, di eccezioni che nulla tolgono alla validità generale della legge. Notiamo che l'elasticità è definita in termini di variazioni percentuali e non di variazioni assolute: in questo modo il calcolo dell'elasticità non è influenzato dall'unità di misura con cui sono espresse le due grandezze considerate (prezzi e quantità). Usando i valori assoluti, il risultato sarebbe infatti diverso se le quantità di uno stesso bene fossero espresse, ad esempio, in chilogrammi, quintali o tonnellate. Ricorrendo alle variazioni percentuali questo problema è superato: un aumento del 5% delle quantità domandate è sempre tale qualunque sia l'unità di misura utilizzata. Per questa ragione si dice che l'elasticità è un numero puro (cioè privo di dimensione logica). L'elasticità incrociata della domanda permette di misurare quanto varia la quantità domandata del bene A al variare del prezzo del bene B:

Poiché, quando aumenta il prezzo di un bene, la domanda di un altro bene può aumentare, diminuire o restare costante, l'elasticità incrociata può essere positiva, negativa o nulla. Nel caso in cui i due beni A e B siano sostituti fra loro (come il burro e la margarina) sappiamo che la relazione è diretta. L'aumento del prezzo del burro determina un aumento nel consumo di margarina e in questo caso quindi

.

In presenza di due beni complementari (paia di sci e attacchi, auto e benzina e così via), l'aumento del prezzo del bene A determina invece una riduzione del bene B: la relazione è inversa e pertanto l'elasticità sarà negativa ( ). Infine quando tra due beni non esiste alcuna relazione l'elasticità incrociata della domanda è uguale a zero (quando cambia il prezzo del burro non accade nulla sul mercato delle auto). Tratto dal volume "Manuale di economia politica - Micro e Macroeconomia", A. Balestrino - E. Chiappero Martinetti, Edizioni Simone 2000. Abbiamo ora tutti gli strumenti per risolvere l'esercizio. Sappiamo che la funzione di domanda è:

calcoliamo l'elasticità rispetto al prezzo quando P = 1 e Ps = 2

si noti che - 2 è il coefficiente di P nella funzione di domanda. L'elasticità incrociata invece sarà:

si noti che 1 è il coefficiente di Ps nella funzione di domanda Vediamo ora cosa accade quando P = 2 e Ps = 2 L'elasticità rispetto al prezzo diventa:

L'elasticità incrociata è invece:...


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