Estetica Manuale PDF PDF

Title Estetica Manuale PDF
Author Chiara Bazzani
Course Estetica
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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RIASSUNTO LIBRO ! ESTETICA (manuale) ! 1) PLATONE ! La Repubblica di Platone è stata scritta nel 386/370 a.c appartiene ai dialoghi della maturità è un complesso affresco in cui la teoria dello stato ideale viene costruita a partire di una serie di testi riguardanti la natura dell’animo umano, conoscenza, virtù ed educazione. Decina modello di come potrebbe strutturarsi una giusta società guidata dalla filosofia. Tesi del dialogo parallelismo tra anima. Umana e stato. Tre classi in cui si suddividono abitanti - artigiani guerrieri e filosofi al governo. Corrispondo alle tre parti dell’anima istinto emotività e ragione. (tripartizione anima anche nel Fedro) l’equilibrio e la giustizia trovano il loro fondamento nell’equilibrio e la giustizia all’interno dell’anima umana individuale. Tre elementi diversi convivono nella quale la ragione possa dirigere l’istinto. Diverse virtù x le tre classi. ! - Filosofi virtù del sapere. ! - Guerrieri virtù del coraggio. ! - Artigiani virtù della temperanza. ! Problema di come realizzare questo stato è un prob di natura gnoseologica (natura della conoscenza) necessità di prendere in considerazione il prob dell’educazione dei cittadini. Filosofia deve condurre aldilà dell’apparenza sensibile il compito del filosofo sarà quello di sollevarsi dalle cose sensibili alle idee x volgersi al mondo concreto x governarlo nel modo migliore. ! Mito della caverna paragone anima umana a quella di uomini chiusi in una caverna. (mito lo sappiamo) non è altro che l’immagine dell’ascesa dell’anima al mondo intellegibile. Mondo idee regna suprema idea del bene che una volta visto va considerato come causa di tutte le cose belle generatore di luce. Nell’ascesa verso il mondo delle idee 4 gradi della conoscenza individuati ->! - l’immaginazione ! - La credenza ! - Ragione discorsiva ! - L’intelletto ! Immaginazione e credenza -> opinione mentre Ragione disc e intelletto -> scienza ! Teoria platonica della conoscenza e tesi primato filosofia comportano importanti conseguenze ogni individuo deve essere condotto al pieno esercizio delle sue funzioni dell’ordine sociale riconoscendo ordine come conforme alla natura dell’essere -> primato delle idee sul sensibile e della filosofia sull’opinione. Condanna delle arti imitative (pittura poesia) xche si volgono alla rappresentazione del mondo sensibile disordine e disarmonia animo umano. Platone nuova forma di sapere “filosofico” fondato sulla dialettica (vera e propria essenza filosofica) e chi ne partecipa viene condotto al mondo sensibile. Attacco platonico contro la posta nello Ione. La vedeva come un ispirazione divina di estasi e di invasamento. Quindi arte fatta non per possesso di arte ma perché ispirati e posseduti dal dio. Colui che giunge alle porte della poesia senza la mania del dio o di muse ispiratrici non potrà essere un valido poeta, incompleto. II libro della repubblica poesia è condannata in relazione all’educazione dei guerrieri custodi città ideale. Raffigurazioni errate e fuorvianti moralmente della natura degli eroi che possono diventare fonte di comportamenti non valorosi. Si comincia ad interrogare sul senso dell’imitazione ex idea di letto. Letto realmente esistente letto fabbricato dall’artigiano sul modello dell’idea di letto. Il letto dipinto da un pittore rappresentazione della realtà sensibile. Tre artefici idea del letto creata da dio che crea idee secondo la natura il letto fabbricato artigiano creato da artefice dipinto è creato dal pittore che non si rivolge all’idea di letto ma al fabbricato dell’artigiano-> imitazione. Copia di una copia imitazione di un imitazione. Pittori e poeti distano tre distanze dalla realtà. Classificazione tre forme d’arte saper usare, costruire, imitare (più alta saper usare). Rappresentazioni poetiche sono ingannevoli inadatte all’edificazione città ideale. Il tipo dei imitazione che viene condannato nella repubblica analogo a quello dei sofisti che sono in grado di imitare qualsiasi cosa in mancanza del sapere vero. Distinzione tra mimesis icastica (immagine fedele) e mimesis apparenza (immagine che si distacca da mod riferimento) L’imitazione per Platone può avere un ruolo duplice a seconda o meno che rispetti il primato dell’idea. Primo caso imitazione immagine fedele testimone rapporto di somiglianza e imitazione mentre secondo caso immagine ingannevole si perde nell’imitazione del mondo sensibile. Bellezza ruolo duplice amore x essa può condurre anima a sprofondare nel sensibile o funzione anagogica ricondurla verso mondo delle idee. !

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2) ARISTOTELE! Poetica di Aristotele (384-322 a.c) duplice intento descrittivo e prescritto. Analizzare i principi della poesia generi parti costitutive e le modalità della sua produzione. Identificazione della poesia come una forma di “techne” (attività controllata dalla ragione) controllata da un sistema di regole che parte dal principio dell’imitazione. Aristotele non menziona solo la poesia ma anche la musica e il ritmo arti quindi diverse colori e figure. Principio dell’imitazione distacco da Platone (per ogni figura esistente vi è un modello intellegibile quindi risulterà immagine ingannevole copia di una copia). Per Aristotele imitazione è diversa perché è naturale e fonte di piacere, le immagini di quelle che non ci piace solitamente vedere rappresentate sono piacevoli allo sguardo. Naturale tendenza degli uomini verso il sapere fondata sull’amore per le sensazioni “vista” in primis. Rivalutazione dello stato conoscitivo politico e sociale della poesia. Attività dotata di precisa dimensione conoscitiva ha per oggetto le cose che che posso avvenire secondo verosimiglianza o necessità e tende a rappresentare l’universale. Capacità della poesia di riferirsi ad un altra dimensione del possibile ha concezione dell’imitazione aperta alle potenzialità espressive della verosimiglianza. Purché ciò che venga rappresentato abbia valore universale. Tragedia x Aristotele purificazione delle passioni nell’animo dello spettatore. Liberazione dalle passioni o come indebolimento delle possibilità nocive delle passioni. Distinzione tra storia e poesia dove poesia funzione conoscitiva legata alla rappresentazione del verosimile che richiama la distinzione tra discorsi apofantici e discorsi non apofantici . Teoria rapporto tra linguaggio pensiero e realtà voci del linguaggio sono affezioni che si producono dall’anima cioè dei pensieri che a loro volta sono immagini delle cose. Il linguaggio non è che l’espressione del pensiero che a sua volta e la rappresentazione non convenzionale della realtà. Le voci più importanti sono i nomi e i verbi danno luogo ad una proposizione affermativa o negative che può essere vera o falsa. Vera quando cose o unite sono anche nella realtà falsa quando invece non lo sono. Le proposizioni che non sono ne vere ne false sono chiamate “discorsi semantici” genericamente significanti mantre quelle che sono o vere o false sono chiamate “discorsi apofantici”. Non ogni discorso è enunciativo bensì quello in cui sussiste il dire vero o il dire falso. Per esempio la preghiera è un discorso ma non è ne vero ne falso. Due diversi tipi di argomentazione Apodittiche e dimostrative e non dimostrative (studiate dalla dialettica) . La dialettica è considerata una tecnica un metodo cioè un arte per argomentare qualsiasi discorso. La dialettica è ricondotta all’ambito più specifico dello studio dell’argomentazione dialogica distinguendone le forme e gli scopi. La retorica capacità di trattare tecnicamente ciò che è persuasivo. Riguardo a ciascun argomento. Scoprire ed insegnare quali sono le cose persuasive non riguardo ad un genere determinato ma in qualsiasi campo. La retorica fu significativamente apprezzata dalla cultura rinascimentale causa umanesimo che rivela nel conciliare analisi argomentativi e indagine psicologica sulle passioni dell’uomo. Scoperta come modello di un argomentare non rigorosamente esatto ma fornito di una sua razionalità e di una sua efficacia nel contesto della vita sociale dell’uomo. ! 3) LEONARDO DA VINCI ! Scritti della teoria di Leo non furono pubblicati durante la sua vita. Trattato della pittura è fonte principale x conoscere sue idee sull’arte compilazione dei suoi allievi. Artisti rinascimentali aspiravano al riconoscimento della loro attività come arte liberale. Sostenevano la necessità di attribuire alle arti visive uno statuto pari se non superiore a quello della poesia. Leon Battista Alberti primo umanista a sviluppare teoria complessiva dell’arte nei suoi trattati “De Pictura”. La pittura ha come soggetto solo il visibile, la rappresentazione pittorica deve essere concepita come l’intersezione della piramide visiva (come finestra). Tale spazio rappresentazione deve essere costruito poi seguendo rigorosamente delle leggi della rappresentazione prospettica. Analogica tra visione empirica e rappresentazione pittorica si fondava la forza divina della pittura capace di far risultare presenti gli uomini assenti. Suddivide la pittura in 3 parti la circoscrizione dello spazio, composizione degli elementi rappresentati e la ricezione delle luci e delle ombre. Complesso tentativo di rifondare la pratica pittorica su basi razionali che avessero riferimenti nell’antichità più solida impostazione scientifica ripresa in termini dalla teoria della retorica e dalla teoria del bello. Scientificità arte risiede riferimento a teoria della prospettiva. Nel Trattato della pittura di Leo troviamo gran parte di questi temi con differenze. Grande varietà di verità di temi diversi. La problematica della luce e dell’ombra ricorre come parte essenziale di un approccio che sostituisce il tentativo di legittimazione dello statuto scientifico da parte della pittura sul mondo delle forme naturali. Statuto scientifico secondo Leo deriva dalla superiorità della Vista. L’occhio è la principale via dove il senso comune può considerare le infinite opere della natura. La pittura e

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intesa come la capacità di riprodurre le realtà visibili sulla superficie piana ha uno statuto filosofico. Oggetto di conoscenza della pittura è dunque il visibile la superficie visibile delle cose. Che essa imita in modo che l’imitazione non si riduca a mera riproduzione ma proprio processo euristico. La pittura deve avvalersi di matematiche dimostrazioni e di esperienza. Essa è prima nella mente del suo speculatore e non può pervenire nella perfezione senza manuale operazione. Lo studio della natura è filtrato da pittura come capacità rappresentativa che tratta la disposizione delle luci e delle ombre come un fenomeno naturale e costruzione prospettica come struttura geometrica che conferisce scientificità alla rappresentazione. La prospettiva non è solo lineare ma anche come prospettiva aerea in cui la distanza stessa viene rappresentata dal colore e dalla tecnica dello sfumato. Esaltazione del padrone come padrone di tutte le cose che possono cadere in pensiero all’uomo. Capacità di rappresentare simultaneamente il proprio contenuto.! 4) EDMUND BURKE ! Intenso dibattito nelle isole britanniche sulle diverse form e del bello 700 concezione retorica del sublime sviluppata dallo pseudo Longino viene riconsiderata a partire da un approccio empirico allo studio della mente e delle passioni. Boileau ha distinto tra stile sublime ed effetto del sublime: primo non è altro che uno dei generi dell’oratoria l’altro consiste nello straordinario e nel meraviglioso che colpiscono del discorso. Sono due cose distinte ma possono trovarsi all’interno dello stesso pensiero in una sola figura. Quindi sublime presentato come fatto stilistico e psicologico -> precisa retorica che mira a produrre effetto di sorpresa e rapimento spettatore. ! Dibattito però prende posizione anti classicista concezione della poesia come esaltazione entusiasmo e rapimento. “L’inchiesta sul bello e sul sublime” Burke ricerca filosofica sull’idea del sublime a partire da una psicologia empirica delle passioni e teoria empirica della conoscenza. Il sublime è un idea che deve essere nettamente distinta dall’idea del bello. Bisogna cercare origine in determinate qualità sensibili e dinamiche e l’effetto in determinate passioni e sentimenti. Burke si pronuncia a favore dell’esistenza di esistenza di una regolarità uniformità del giudizio del gusto in virtù del suo radicamento empirico-fisiologico intersoggettivo in quanto parte della natura umana -> giudizio relativo alle opere dell’immaginazione e delle belle arti. Se non vi fossero principi di giudizio non si potrebbe fare affidamento sulla loro ragione o sulle loro passioni. La sua analisi deve prendere le mosse da un attento esame delle passioni umane origine trasformazioni all’interno della dinamica conoscitiva della mente in cui operano facoltà come ingegno e giudizio. Definire lo statuto del sublime due tipi di piaceri e due tipi di dolori. Di una natura positiva e indipendente che nascono dalla cessazione della loro opposta. Piacere positivo “pleasure” esiste piacere negativo “delight” (diletto) che è negativo in quanto nasce dalla scomparsa di un dolore o un pericolo passione mista a terrore di sorpresa. Il termine terrore elemento chiave concezione Burke è ciò che provoca un emozione più ampia che l’animo sia capace di sentire. Sublime è idea capace di provocare una sensazione di diletto e di sentimenti come lo stupore. Terrore però presuppone che il soggetto non sia vicino al pericolo ma si trovi ad una certa distanza. Il sublime deve essere contemplato come spettacolo. Autentica è l’idea del bello non può essere definito classicamente come proporzione ed armonia l’ordine e la convenienza sono colte dall’intelletto. La contemplazione di una proporzionalità armonica suscita diversa approvazione rispetto a piacere positivo provocato da visione bellezza, perché parte da origine sensibile. Suscitato dalla bellezza è l’amore passione sociale inter soggettiva che nelle forme più intense diventa lussuria e ha per fine procreazione. Vuole individuare con precisione tutte le qualità sensibili capaci di descrivere e determinare le modificazioni fisiologiche e fisiognomiche che determinano nel soggetto. Origine sublime contemplazione di spazi ampi dove l’immaginazione si perde non primato delle visione ma apre considerazioni interessanti su udito e gusto. Bello nasce dalla contemplazione di cose piccole e delicate. Tassonomia espressiva delle espressioni (riassumere a mano dal libro pag 126).! 5) BENEDETTO CROCE ! 1900 “tesi fondamentali di un estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale” poi altre prod. in seguito. Nell’arco della sua produzione letteraria si confronta volta per volta co i principi fondamentali dell’estetica e con l’analisi delle singole opere. L’arte per lui è intuizione ed espressione (richiamo a Vico) genesi del suo pensiero parte da riflessione sul fatto che storia e arte sono definite entrambe come rappresentazione della realtà differenze in quanto arte (cio che è meramente possibile) storia (quello che è realmente accaduto). Nella sua tesi dell’estetica del

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1902 o’arte è identificata come conoscenza intuitiva distinta da quella logica e concettuale. La conoscenza ha due forme -intuitiva /logica - conoscenza x la fantasia / o x intelletto - individuale / universale. Dominio dell’arte quello dell’intuizione individuale e dell’immagine fantastica. Conoscenza intuitiva e concettuale si oppongono come momenti distinti. Croce distingue tra un primo (attività centrale utile o economica) ed un secondo grado (attività morale) . Si riallaccia al tema dell’estetica come scienza autonoma della sensibilità . Come in Kant anche in croce l’estetica si differenzia dalla logica e l’intuizione del concetto. Lascerà estetica in croce rimane autonoma rispetto alla logica. vi sono infatti intuizioni pure alle quali non si mescolano connetti (non si può però dire il contrario non esiste pensiero logico senza intuizioni e sentimenti. ! Intuizione è apprensione immediata per un contenuto sensibile opposta all’elaborazione discorsiva prodotta dall’intelletto. Presenza di un contenuto ai nostri sensi non distingue però la realtà e l’irrealtà dei contenuti (infatti è diversa dalla percezione) non è semplice affezione passiva data da eventi esterni (infatti diversa da sensazione). L’intuizione pura plasma e da forma alle sensazioni le fissa in immagini senza dire se sono vere o false le esprime. Momento fondamentale dell’attività dello spirito è intuizione dunque espressione forma e sintesi. Lo spirito non intuisce se non facendo formando esprimendo. “l’atto estetico e forma e nient’altro che forma”. Dar forma al sentimento forma catartica dell’arte. La funzione liberatrice dell’arte è un altro aspetto e un altra forma del suo carattere di attività. La filosofia per croce è pensamento logico delle categorie universali dell’essere. L’arte è intuizione riflessa dell’essere indi per cui laddove la filosofia oltrepassa e risolve l’immagine l’arte vive nella cerchia di questa come in un regno. L’arte differisce quantitativamente e non qualitativamente dalle comuni intuizioni-> sono potenzialmente arte e la differenza fra le intuizioni dell’uomo comune e qll del genio artistico è di grado di quantità ed estensione. Compito dell’estetica deve essere quello di ricondurre l’arte al complesso della vita spirituale e dell’attività teoretica rimettendo in discussione ogni gerarchia. Una volta raggiunta l’espressione adeguata non diventa altro che un attività estrinseca che può avere chiari fini pratici ma priva di valore estetico. Opere d’arte immagini interiori esistono solo nelle anime che le creano e le ricreano. Tecnica artistica viene negata ogni senso artistico il fatto estetico si esaurisce tutto nell’elaborazione espressiva delle impressioni. Tutto bene o male è condannato da Croce come estrinseco rispetto alla sua unità di pensiero secondo la quale per lui l’arte è intuizione. Di fronte all’arte bisogna semplicemente domandarsi che cosa esprima e se sia espressione. Bello naturale privo di caratteri di attività e spiritualità. Non ha senso parlare di bellezza naturale in quanto la bellezza non è altro che adeguatezza all’espressione. L’attività giudicatrice del bello s’indenta in ciò che lo produce. L’attività che lo giudica si dice gusto l’attività che la produce si dice genio genio e gusto sono sostanzialmente identici. ! “la storia artistica letteraria è un opera d’arte storica sorta sopra una o più opere d’arte”. ! 6) FRIEDRICH SCHLEGEL ! Dialogo sulla poesia esposizione emblematica dell’estetica del primo romanticismo tedesco. Circolo di Jena teorizzata da Schlegel con termini di sinfilosia e simpoesia ad indicare lo spirito di partecipazione intellettuale ed emotiva che animava i membri del gruppo i quali intendevano presentarsi come un autore multiplo capace di sintetizzare in se diverse nature complementari e di veicolare all’esterno un messaggio di una rivoluzione nel campo della critica letteraria e della poesia. Primo movimento estetico ad essere consapevole della propria natura. ! Necessità chiarimento del termine romantico che è diventato d’uso comune nel linguaggio odierno con significati legati al sentimento dell’amore e alla passione. ! Il circolo Jena però non si è mai auto definito romantico. Romantico era utilizzato per caratterizzare la forma di poesia che da un lato affonda le sue origini nel passato (poesia cristiana medievale) e dall’altro è l’autentica poesia ancora a venire. Il genere poetico romantico, a differenza di altri è ancora in divenire tanto eternamente da non essere mai compiuto. Esso è infinito come esso solo è libero e riconosce come prima legge che l’arbitrio poeta non tollera alcuna legge. Il genere romantico è la poesia stessa perché tutta la poesia deve ed è romantica. Termine romantico ricompare nel 700 con il significato di pittoresco. Nella seconda meta del settecento assume altro significato che indica tutto ciò che si riferisce alle lingue e letterature neolatine quelle che noi appunto definiamo romanze. Romantiche sono le forme tipiche di quelle letterature come il Poema cavalleresco o il romanzo vero e proprio con contenuto spesso fantastico quindi romanzesco. Profondo interesse per la mitologia delle tradizioni popolari negli ultimi decenni si afferma però la tendenza a riconoscere di più la tendenza filosofica del movimento. Il carattere propriamente filosofico dell’estetica romantica sta nel inscindibilità di poesia critica ed arte deve contenere sempre un mom...


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