Filologia DEI Testi Romanzi completo PDF

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Course filologia dei testi romanzi
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FILOLOGIA DEI TESTI ROMANZI

FILOLOGIA DEI TESTI ROMANZI Prof. Giuseppe Noto 27/04/2020

1. INTRODUZIONE  Due lezioni frontali a settimana e una terza lezione per rivedere aspetti, questioni non chiari, approfondimenti, chiarimenti, etc.  Gli incontri non saranno registrati.  Il corso da frequentante non è mai la ripetizione di ciò che possiamo trovare nei manuali.  Filologia dei testi romanzi  affronteremo uno degli aspetti di cui si compone questa disciplina, che talvolta sembra agli studenti troppo complessa. Non si tratta di una disciplina complessa, ma nuova a cui gli studenti devono gradualmente abituarsi.

1.1.

Introduzione al corso

Il discorso si muoverà intorno al file lavori in corso. Nello snodo che il nostro piano carriera propone abbiamo due snodi principali tra gli elementi di filologia e gli elementi di critica del testo. Dobbiamo cercare di capire sinteticamente qual è lo statuto epistemologico della disciplina? Cioè parlare di una sorta di carta identità, che ci permette di avere un quadro generale chiaro. Il manuale di Varvaro da studiare è un manuale abbastanza comprensibile facendolo interagire con le cose che diremo in aula. Ciò le lezioni completeranno le questioni affrontate da Varvaro. 1.1.1. Cos’è la filologia e linguistica romanza? La disciplina si chiama filologia e linguistica romanza. Questa disciplina abbina tra di loro aspetti filologici e aspetti linguistici le lingue romanze, intendendo per romanzo tutto ciò che tanto quanto nel medioevo quanto nell’età contemporanea è una continuazione del latino. Sono sul piano diacronico la continuazione del latino. Spesso fuori dall’Italia, quando si parla di filologia romanza non si parla di una disciplina, ma di un settore di studi, cioè tutti quegli studi applicati ad una lingua o ad una letteratura romanza. Si tratta di un settore di studi. In Italia, invece, è una disciplina dotata di un proprio statuto che ha una connotazione soprattutto medievistica ed è una disciplina costituzionalmente comparatistica, cioè una disciplina che si occupa non di una lingua, ma di un gruppo di lingue, e se ne occupa nella continua comparazione tra lingua e lingua e comparazione letterarie. Ecco che quindi è una disciplina che in Italia ha uno statuto di per sé comparativo. Di che cosa si occupa questa disciplina all’interno dell’università italiana? 1. Studio della genesi delle lingue romanze e delle loro caratteristiche. La disciplina si occupa di linguistica sincronica e diacronica. Una delle cose che fa è quello di studiare come le lingue romanze si sono derivate dal latino, quali sono le loro caratteristiche, intendendo per romanzo aggettivo tutto ciò che sia in relazione al medioevo che in relazione all’età contemporanea si riferisce ad essere una continuazione o una derivazione del latino. 2. Lo studio delle letterature romanze medievali. Perché nel medioevo le varie letterature romanze cominciano ad esistere.

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Bisogna avere chiaro il fatto che un approccio filologico alla letteratura non è un approccio di tipo estetico, non è la critica letteraria, ma ragiona di letteratura partendo da dati oggettivi o oggettivabili. Questo è l’elemento di discrimine tra critica letteraria e la filologia. 3. Lo studio dei problemi ecdotici connessi allo studio delle letterature romanze medievali. Cosa vuol dire l’aggettivo ecdotico? Ecdotica o critica del testo sono sinonimi per indicare una disciplina che ha come obiettivi quello di cercare di offrire un testo il più possibile vicino alla volontà dell’autore e un testo comprensibile. Ecdotica deriva da un calco francese ecdotique che a sua volta è un prestito greco. In realtà si tratta di una distinzione di comodo perché in realtà questi tre aspetti vanno tenuti insieme. Ci occuperemo del terzo ambito, quello dello studio dell’ecdotica, cioè dei problemi legati alla critica dei testi applicata ai testi di letteratura romanza medievali. Lo faremo da un punto di vista generale. 1.1.2. Modalità di verifica e apprendimento Nelle modalità di verifica e apprendimento si parla di una preparazione considerata adeguata se lo studente dimostrerà di conoscere gli argomenti, accurata esposizione e capacità di definizione dei contenuti. Definire vuol dire saper descrivere le caratteristiche dell’oggetto che abbiamo di fronte, distinguere quell’oggetto dal resto. Nel file di lavoro in corso possiamo notare diverse definizioni di ecdotica. 1.1.3. Definizione di ecdotica Ecdotica secondo l’enciclopedia treccani  branca della filologia che si propone la ricostruzione in una forma quanto più vicina all’originale di un testo antico attraverso lo studio e la comparazione dei suoi testimoni (per lo più manoscritti). Frutto del lavoro ecdotico è la cosiddetta edizione critica che dà conto non sono di ipotesi del testo elaborato del filologo, ma anche delle varianti scartate. Se noi saremo in grado di fornire con chiarezza questa definizione con tutti i suoi elementi noi avremo fatto tre quarti del lavoro necessario per preparare l’esame. Questa è la base per studiare bene. Ecdotica secondo il vocabolario online  critica dei testi esercitata nel preparare edizioni critiche, filologia testuale. Ovviamente, con critica dei testi non intendiamo la critica letteraria. Critica  facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i risultati della loro attività per scegliere, selezionare, distinguere il vero dal falso, il certo del probabile, il bello dal meno bello o del brutto, etc. quindi un complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologiche diverse, i vari elementi che consentono la formulazione dei giudizi sulle opere dell’ingegno umano. In particolare, specificando il campo dell’indagine. Usiamo il termine di critica nel significato specifico del lessico specifico. Ogni ambito del sapere umano possiede un proprio lessico specialistico, un proprio linguaggio settoriale e che quindi noi dobbiamo usare quel lessico specialistico. Definizione provvisoria di ecdotica  disciplina (Scienza?) che (in filologia) ha finalità duplice:

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Riavvicinare un testo il più possibile vicino alla sua forma originaria, ossia a quella voluta dall’autore Rendere il testo fruibile al pubblico contemporaneo.

La ricostruzione si rende necessaria in assenza dell’originale o comunque se non si conosce la volontà ultima dell’autore, e in ogni caso quando è necessaria una mediazione tra sistemi di scrittura diversi. Disciplina o scienza? Come vedremo la critica del testo comporta l’uso di strumenti e metodi che sono tipici delle scienze cosiddette esatte; possiamo pensare che sia una scienza perché comporta un’assunzione di responsabilità da parte del filologo. Bisogna utilizzare procedure che siano verificabili, cioè che chiunque possa ripercorrere per verificarne l’attendibilità. Questo è sostanzialmente il principio del metodo scientifico così come lo intendeva Galileo Galilei. Il filologo deve rendere i dati il più possibile comprensibile ad un pubblico contemporaneo. Gradualmente aggiungeremo concetti a questa definizione. E’ una disciplina che utilizza procedimenti scientifici, logici per cercare di porre rimedio al progressivo decadimento della qualità delle informazioni contenute nel sistema. Perché ogni testo tende ad allontanarsi dalla volontà dell’autore. Lo scopo ultimo dell’ecdotica è l’interpretazione del testo. 28/04/2020

2. Prima lezione di filologia romanza – Antonio Pioletti Filologia romanza: Studio origini delle lingue e letterature neolatine romanze, cioè che provengono dal latino volgare. C’è la filologia come metodo e approccio e poi ci sono singole filologie, come quella romanza, germanica, classica, slava, etc. sempre lo studio delle origini delle lingue e delle letterature die vari ambiti linguistici e letterari non solo europei. I programmi si suddividono in: -

Fondamenti  studio delle basi teoriche e metodologiche della disciplina per poi affrontare una singola tematica. Approfondimenti  tema e testi che si intendono approfondire utilizzando le premesse teoriche e fondamentali di cui si parla nei fondamenti.

Tra i fondamenti si scelgono quei testi ed argomenti funzionali all’argomento di approfondimento. Alterità  vasta gamma di livelli, cos’è l’altro, come viene rappresentato nel campo delle letterature romanze, cioè che derivano dal latino volgare. E’ un tema di grande attualità. L’alterità ha oggi assunto una rilevanza fondamentale. Il tema su cui confrontarsi oggi è il rapporto con l’altro. Cos’è l’altro? E’ ciò che non è il sé. Noi ci conosciamo attraverso il rapporto con l’altro. L’alterità è tante cose, è il tempo del passato, altro rispetto al presente. L’alterità è l’altrove. L’altro per l’uomo e la donna. L’altro, cioè riguarda una serie di diversi aspetti del nostro vivere quotidiano. Non si può scindere lo studio dalla vita concreta che noi conduciamo. Filologia  grecismo che si è affermata in epoca rinascimentale. Amare logos, amare la parola e il discorso. Il discorso è diventato la letteratura e i testi scritti e orali.

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Letteratura  Calvino diceva che la letteratura è un ambito che ci permette di far capire molto più rispetto ad altre scienze e altri ambiti conoscitivi. Perché? Nella narrativa o nella poesia è possibile anche parlare di ciò che non appare, di quello che appare non esprimibile. Non è una regola scientifica, perché la letteratura riesce a dire cose che le altre scienze non riescono a dire. 1. Rapporto tra presente e passato: bisogna partire dal presente. Programma tipico della filologia romanza  Spinoza si occupa di filologia biblica. Non abbiamo l’originale, in quanto non abbiamo l’autografo, ma solo copie. Come diceva Gianfranco Contini è un’approssimazione rispetto a quello che doveva essere la volontà dell’autore. Metodo lachmaniano  Lachmann ha fondato i fondamenti per la ricostruzione del tempo: -

Recensione dei testi Confronto tra testimoni segnando le differenze esistenti tra i diversi codici attraverso il metodo degli errori guida arrivando a costruire lo stemma codicum, cioè l’albero genealogico che ha costruito per errori simili le famiglie genealogiche

Il fine ultimo della filologia è la interpretazione del testo. Qual è l’etimologia di interpretazione? Inter cioè in mezzo a e pretium prezzo, perché nell’antica Roma indicava il prezzo. Va da sé che se un testo non è costruito nel modo corretto ne esce fuori un’interpretazione errata. Interpretare significare mediare al fine di permettere la tradizione. La letteratura moderna e contemporanea non è comprensibile se non si conoscono le letterature medievali, in particolare quelle romanze. Perché i fondamenti sono lì. Diventa di fondamentale importanza lo studio della tradizioni, lo studio delle forme letterarie o come un testo è composto (prosa o metrica). -

Storia della ricezione di un testo  teoria della ricezione di Jauss, che ha permesso di considerare il rapporto tra autore e destinatario di un pubblico, come un fattore che incide nella produzione di un testo. Un testo letterario è tale nel momento in cui viene letto. Lo studio del rapporto tra autore e pubblico è essenziale. Il testo come rete e dinamismo della comunicazione letteraria.

1. 2. 3. 4.

Edizione critica Interpretazione Critica del testo Studio della linguistica  Fondamentale è studiare la lingua, cioè come si sono formate i cosiddetti volgari romanzi. Prima c’era il latino volgare ovvero il latino comunemente parlato. 5. Comparazione tra le lingue europee e non.

3.1.

Video su Contini

1. Vita di Contini https://www.rsi.ch/cultura/focus/Gianfranco-Contini-10624338.html

2. Secondo video  //

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29/04/2020 3. DISCUSSIONE VIDEO PRESENTI SUL MATERIALE DIDATTICO Il video di Pioletti pone l’attenzione fondamentale sulla filologia, cioè che la filologia non ha come finalità, come molti credono, quella esclusivamente tecnica di costruire un testo. La filologia non è soltanto costituitio textus perché l’obiettivo fondamentale della filologia è l’interpretazione del testo. Gian Franco Contini dice cose interessanti, riprese dalle altre interviste, sul rapporto che esiste tra filologia e il problema dell’interpretazione nella sua attualità. Contini sottolinea come rispetto ai testi del medioevo si pone un problema serio di distanza, noi siamo distanti da quei testi non solo per la lingua, per lo spazio, per il tempo, ma soprattutto perché sono lontani da noi per le coordinate mentali e quindi si pone il problema del percorso nel tempo per come si pone nell’attualità. Domande: 1. Filologia e branche della filologia: - Studio della genesi delle lingue romanze e delle loro caratteristiche: disciplina che studia la linguistica sincronica e diacronica - Studio delle letteratura romanze medievali - Studio problemi ecdotici connessi Queste tre componenti convivono. Nell’ambito della linguistica romanza ci riferiamo allo studio della linguistica e delle letterature romanze medievali. 2. Problema nominalismo e strutturalismo Gian Franco Contini è stato un uomo dallo stile complesso, non facile da leggere. Quando parlava era più diretto, ma lo stile scritto non è semplice. Ma allo stesso tempo è importante confrontarsi con i testi di Contini, perché è un personaggio fondamentale per la storia della cultura italiana dagli anni ’30 fino alla sua morte negli anni ’90 e perché superato l’ostacolo di questa prosa a volte molto complessa, confrontandosi con Contini si aprono degli spiragli di conoscenza. Seconda premessa: Tutte le volte in cui ci incontreremo con dei concetti che riguardano la filologia e le altre discipline, ne parleremo in relazione a quello che ci serve per completare il nostro discorso. Che cosa intende Contini quando parla di struttura? Ne parla nel senso di quando lo strutturalismo è nato. Che cos’è lo strutturalismo? Una struttura o un sistema è un insieme di elementi in cui ogni singolo elemento non ha valore in sé ma nella relazione reciproca che instaura con gli altri elementi. Quando noi in linguistica, in letteratura, in ecdotica, parliamo di strutturalismo intendiamo quell’approccio metodologico in base al quale non analizziamo ni singoli elementi che si presentano, ma ci sforziamo di inserirli in un sistema di relazioni in cui ogni singolo elemento entra in relazione con altri elementi e questo crea il significato degli elementi. All’interno degli studi ecdotici, quando ci troviamo di fronte al problema di ricostruire un testo che l’ha portato fino a noi, analizzeremo ogni tratto in relazione l’uno con l’altro formando un sistema che va

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analizzato come tale. Contini è contro lo strutturalismo come metodo totalizzante. Lui propugna una concezione strutturalista, ma non vuole che esista un unico metodo per qualunque situazione. Fa riferimento al nominalismo pensando ad una specifica corrente che è quella del nominalismo, cioè di quella corrente filosofica per la quale è fondamentale per al vita reale l’individualità. Nel medioevo, questa corrente filosofica propugna l’idea che non esistano principi validi sempre e comunque, ma esistono invece individualità all’interno del reale. Fuor di metafora, intende dire che ogni testo ha una propria individualità con dei suoi problemi sulla base di specifici metodi. Quindi, Contini intende dire che dobbiamo affrontare il problema dell’ecdotica adottando una metodologia di tipo strutturale, ma dobbiamo anche essere consapevoli dell’individualità dei problemi posti dai singoli testi. Per contini strutturalismo è un metodo di lavoro, ma non come filosofia generale di interpretazione del mondo. Ci serve perché dobbiamo imparare ad analizzare i singoli fatti in relazione a costituire tutti gli altri fatti. Esistono i singoli individui, le singole individualità individuali a cui è necessario applicare delle singole regole specifiche. I singoli fatti non vanno analizzati individualmente. Analisi di un testo prima nel complesso (Strutturale) e poi esaminare i singoli parametri come unicità (nominalismo) 3. Prospettiva sperimentale, anche per le letterature romanze? Contini propone di partire dai testi, quindi propone un approccio che genericamente potremmo definire induttivo. Cioè partire dai singoli testi per trarne considerazioni generali sulle letterature medievali. La risposta a questa domanda è sì, però prima dobbiamo risolvere un problema preliminare, cioè determinare un testo fondato. Noi possiamo ragionare di una prospettiva generale, cioè un approccio diretto ai testi, ma prima dobbiamo porci il problema di leggere questi testi secondo una veste scientificamente fondata. 4. Come approcciarsi al testo? Oggi c’è la tendenza, soprattutto nelle scuole, a usare un approccio di tipo attualizzante rispetto al testo medievale. Cioè quell’approccio su cosa il testo dice a noi rispetto al testo che stiamo leggendo. Secondo il prof, questo approccio se usato singolarmente sia un approccio negativo perché finisce non solo per snaturare di significato il testo, ma perché crea in noi che leggiamo un atteggiamento ego centrato. Un approccio attualizzante va bene se è la prima chiave di accesso per arrivare ad un approccio di tipo storicizzante, cioè per arrivare a chiederci cosa voleva dire quel testo quando è stato proposto. La filologia è un viaggio a ritroso, ricostruttivo che cerca di ristabilire un testo così com’ era stato pensato e meditato per cercarne un’interpretazione fondata soprattutto dal punto di vista storico. E’ più educativo ragionare sulla distanza che ci separa da un testo e che noi abbiamo il problema di colmare quelle distanze, di capire punti di vista diversi, abbiamo più bisogno di questo che di risposte individuali. Ragionando in termini scientifici e dunque dobbiamo porci un problema di tipo ricostruttivo. Quando Contini dice che la filologia applicata ai testi medievali è complessa perché presuppone un universo lontano dal nostro e nel modo di leggere il mondo. Dobbiamo colmare questa distanza. 5. Ecdotica scienza o disciplina? L’ecdotica non è una scienza, ma è una disciplina, perché presuppone comunque un atto interpretativo che non può prescindere dall’individualità dell’interprete. E’ una disciplina che sicuramente adotta metodologie di tipo scientifico, ma che non può escludere una responsabilità da

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parte del filologo interpreta. Contini non parla di testo critico come VERITA’, ma il testo critico dice Contini è un’ipotesi di lavoro, sempre suscettibile di miglioramento e cambiamento. 6. Effetto Gadda Gadda è emblema della tradizione espressionista della letteratura italiana novecentesca. Cioè di questa tradizione che si allontana programmaticamente in maniera molto forte dalla lingua parlata e dalla lingua scritta. Maria Corti dice che aver sottolineato questo aspetto ha fatto sì che noi abbiamo potuto leggere con occhio diverso anche molti autori del passato. Grazie a questo effetto Gadda abbiamo potuto riscoprire e/o leggere con occhi diversi autori che fino a quel momento erano passati in secondo piano. in senso espressionista in che senso? Nel senso della capacità di alterare la lingua letteraria portandola su canoni lontani da quelli ordinari. 7. Rapporti tra alterità e modernità Jauss è padre dell’estetica della ricezione. Tra le tante cose che JAuss ha scritto c’è in particolare un volume che è stato tradotto perché la storia della letteratura, che in tedesco suonava alterità e modernità del medioevo. In sostanza questo volume risponde alla domanda. Noi siamo degli studiosi e quindi degli esperti e quindi l’approccio deve essere necessariamente differente da quello di un lettore ordinario. Non possiamo leggere i romanzi arturiani solo con occhi di oggi, perché sennò ne snaturiamo il vero senso che invece assume. Il medioevo è contemporaneamente lontano e altro alla modernità e quindi non possiamo negare questa importanza. 8. Quant...


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