Forma di Governo USA - Riassunto SCIENZA DELL\'AMMINISTRAZIONE PDF

Title Forma di Governo USA - Riassunto SCIENZA DELL\'AMMINISTRAZIONE
Author Daniela Bisurgi
Course SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE
Institution Università della Calabria
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Forma di Governo USA USA: sono una Repubblica Federale. Cost.: Contiene il primo esempio di Repubblica presidenziale e federale, ed è stata voluta per 4 milioni di abitanti e con un’economia agricola. Il principio della separazione dei poteri e quello dei checks and balances, erano in contraddizione tra di loro, ai costituenti non sfuggiva che non avrebbero potuto creare un sistema di controlli tra gli organi costituzionali. Il Congresso era diviso in due camere: Camera dei deputati e Senato. Con le stesse funzioni legislative con basi elettorali diverse. Camera dei deputati: la popular branch, la rappresentanza doveva essere proporzionale alla popolazione. Ogni Stato avrebbe avuto uguale rappresentanza a prescindere dalla popolazione. L’organo legislativo ed esecutivo risultavano indipendenti l’uno dall’altro. Entrambi gli organi traevano la loro legittimazione dalla collettività nazionale e l’equilibrio istituzionale si basava su un dualismo paritario fra Presidente e Congresso. Il Presidente non aveva il potere di sciogliere anticipatamente l’organo legislativo, il Congresso non poteva rimuovere il Presidente. Presidente Il ruolo si è formato attraverso crisi politiche. Formularono 4 proposte:1) dipendenza dell’esecutivo dal legislativo e l’elezione del Presidente da parte del Congresso solo per un mandato; 2) un organo esecutivo collegiale formato da un consiglio eletto dagli Stati; 3) La proposta di Hamilton prevedeva un mandato a vita per il Presidente e l’elezione da parte di un collegio di grandi elettori scelti all’interno di ogni Stato; 4)separava l’elezione del Presidente da ogni collegamento con il legislativo, ed attribuiva al capo dell’esecutivo funzioni simili a quelle del monarca britannico. Il ruolo può essere considerato come il risultato dei conflitti istituzionali. USA: come grande potenza internazionale e i cambiamenti avvenuti in due secoli sono determinanti nell’accelerazione dei processi che hanno portato il Presidente ad essere il baricentro politico ed istituzionale del paese. L’elezione del Presidente doveva avvenire da parte di un collegio elettorale, era scelto in base alla legge dello Stato di appartenenza e formato da tanti elettori presidenziali per quanti erano i rappresentanti dello Stato al Senato e alla Camera dei rappresentanti. 3) Il Presidente, viene eletto per un periodo di tempo fisso (4 anni) può essere rieletto una sola volta nel suo mandato. Per essere eletto occorre essere nati cittadini americani, avere almeno 35 anni di età ed essere residenti negli USA da 14 anni. Il processo di elezione è diviso in due fasi: 1) la nomination dei candidati alla presidenza; 2) la fase finale è disciplinata dalla Cost. La nomination inizia con la designazione dei delegati di ogni Stato alla party national convention e sono gli statuti a stabilire il numero dei delegati per ogni Stato, alcuni delegati vengono scelti attraverso il meccanismo delle primarie. Nella fase della nomination i candidati presidenziali devono battersi su due fronti: 1) sono costretti a manovrare per assicurarsi l’appoggio dei notabili dei quadri di partito; 2) devono impegnarsi nelle primarie per dimostrare il grado di popolarità. Il vincitore sarà colui che sarà candidato dal partito alla presidenza. In base all’art.2, sez. I, II comma cost., ogni Stato nominerà un numero di elettori. In ogni Stato ci sarà un collegio di elettori presidenziali con il compito di eleggere il Presidente ed il vicepresidente. Il numero complessivo dei voti è di 538, è necessario che un candidato raggiunge la maggioranza di 270 voti per vincere le elezioni. Al candidato che riceve in uno Stato la maggioranza dei voti popolari vengono assegnati tutti i voti elettorali dello Stato, perché viene considerato come un’unica circoscrizione elettorale e si applica il criterio

maggioritario. È possibile che un candidato che ottiene la maggioranza dei voti popolari, ma non riesce a vincere in un numero sufficiente di stati da ottenere la maggioranza dei voti elettorali. Il XII emendamento approvato nel 1804, prevede nel caso in cui nessun candidato raggiunge il quorum di 270 voti, il Presidente viene scelto dalla camera dei rappresentanti e ciascun Stato, avrà la rappresentanza di un solo voto, indipendentemente dalla popolazione dello Stato. 4) Presidente degli USA Esercita i poteri di Capo dello Stato e capo dell’esecutivo. All’apice c’è il gabinetto del Presidente, composto da 16 segretari, scelti dal Presidente tra le persone di sua fiducia e responsabili nei suoi confronti. La nomina dei segretari avviene con decisione autonoma del Presidente ed è soggetta all’approvazione del Senato. 5) I rapporti tra Presidente e l’amministrazione sono mutati nel tempo e c’è stato un passaggio dallo spoils system alla dicotomia tra politica e amministrazione. Spoils system: si sviluppò con l’obiettivo di avere maggiori garanzie. Civil service act 1883: la prima riforma dell’amministrazione pubblica statunitense, determinò un trasferimento di poteri e responsabilità nel funzionamento dell’amministrazione degli organi politici alla civil service commission, avviando l’inizio della separazione tra politica ed amministrazione. Se si adotta il modello riferito alle tre presidenze: amministrazione, personale e dipartimentale, i maggiori cambiamenti sono avvenuti nella presidenza personale in cui il potere è esercitato non solo dal presidente ma viene delegato anche dai suoi collaboratori. 6) In un sistema costituzionale che si basa sul principio di separazione dei poteri, il Presidente detiene solo poteri e responsabilità nel campo legislativo. La Costituzione esclude che il Presidente ha un vero e proprio potere di iniziativa legislativa. L’art. 2, sez. III, cost., prevede che il Presidente informerà di tanto in tanto il Congresso sulle condizioni dell’unione. L’art.1, sez. VII, dice: che qualsiasi progetto di legge che ha ottenuto l’approvazione del Senato e della camera dei rappresentanti deve essere presentato al Presidente degli Usa. Le 2 camere del Congresso, per superare il veto presidenziale, devono riapprovare il progetto di legge con la maggioranza dei 2/3. Il Presidente può contare nel Congresso su un sostegno superiore ad 1/3 dei componenti. Il veto non rappresenta un potere negativo del Presidente nei confronti dell’organo legislativo: la minaccia di veto presidenziale può indurre il Congresso a modificare un progetto di legge secondo gli orientamenti del Presidente. Il veto fu usato nei primi anni della Repubblica. 7) Nel federalista risalta la volontà dei costituenti di porre al centro del sistema di Governo nazionale l’organo legislativo. Il 1 art. della Cost. e la sez. I dell’art. dispone che tutti i poteri legislativi sono delegati ad un Congresso degli Usa, composto di un Senato e di una camera dei rappresentanti. Se il principio della separazione dei poteri fu accettato dai delegati alla Convenzione di Filadelfia, la decisione di istituire un organo legislativo bicamerale aveva ricevuto un largo consenso prima della constitutional convention. La soluzione bicamerale dell’organo legislativo ha trovato fondamento nel principio federale a cui era ispirato il nuovo modello di Stato. Gli stati più grandi avevano proposto un organo legislativo bicamerale con i membri scelti in numero proporzionale alla popolazione di ciascuno stato. Solo i membri della prima camera sono stati scelti con elezione diretta ed avrebbero eletto i membri della seconda camera. Camera dei rappresentanti e Senato: svolgono le stesse funzioni e sono collocati su un piano paritario. Le due camere hanno un ruolo diverso nel procedimento di impeachment. Le elezioni degli organi del Governo federale si tengono il primo martedì dopo il primo lunedì di Novembre. Le elezioni presidenziali si tengono ogni 4 anni, ogni 2 anni si svolgono le elezioni per il rinnovo di tutti i seggi della camera dei rappresentanti e per 1/3 dei membri del Senato. Quando le elezioni per il Congresso si tengono in anni diversi di quelle presidenziali vengono indicate come midterm elections. Il Senato può essere considerato un organo dotato di maggiore continuità perché in ogni elezione biennale viene rinnovato solo 1/3 dei suoi membri e il termine di 6 anni

conferisce ai senatori maggiore stabilità rispetto ai membri della Camera dei rappresentanti che devono concorrere per la rielezione ogni 2 anni. 8) Camera dei rappresentanti Se si confronta con il Senato, risulta una big institution, composta da 435 membri ripartiti tra gli Stati in base alla popolazione. Agli Stati più piccoli è assicurato un rappresentante, anche nel caso in cui non dovessero raggiungere il quorum di popolazione richiesto per un seggio. I membri concorrono alle elezioni ogni 2 anni, secondo la formula maggioritaria a maggioranza semplice, a turno unico e in collegi uninominali, applicando la formula first past the post. Per essere eletti devono aver superato il 25° anno di età, essere cittadini degli USA da almeno 7 anni ed essere residenti nello Stato in cui si è eletti. L’unica limitazione era il compimento del 18° anno di età. Negli Stati del Sud, gli elettori afro-americani sono stati esclusi per molti anni dalla partecipazione elettorale. L’abbassamento dell’età per votare ha determinato in alcuni collegi elettorali, il voto degli studenti è diventato determinante nella conquista del seggio. La partecipazione alle elezioni negli USA è molta bassa. La sez. II dell’art. 1 Cost. ha previsto che il mandato dei membri della Camera dei rappresentanti, sia limitato a 2 anni e i padri fondatori volevano raggiungere l’obiettivo di stabilire un legame tra un branch dell’organo legislativo e la volontà popolare. 9) Il Senato Il Virginia Plan prevedeva che i senatori sarebbero stati scelti dalla camera dei rappresentanti all’interno di una lista di persone nominate dai legislativi statali. Fu accettata la proposta di far diventare il Senato la camera legislativa in cui gli Stati avrebbero potuto esprimere la loro sovranità. Fu esclusa l’elezione diretta dei senatori perché si riteneva che un branch del legislativo, eletta dal popolo, non avrebbe potuto svolgere compiti di controllo dall’altra branch eletta allo stesso modo e si stabilì con voto unanime, per creare un collegamento diretto tra gli Stati ed il Senato, i membri sono stati scelti dai legislativi degli Stati piuttosto che essere eletti dal popolo. Per le elezioni dei membri del Senato, è adottato il plurality, abbinato al collegio uninominale, nell’anno delle elezioni viene a scadenza solo uno dei due seggi senatoriali dello Stato. La scadenza del mandato per i senatori fu stabilita nell’aver superato l’età di 30 anni, di godere della cittadinanza americana da almeno 9 anni e di possedere la residenza, nello Stato dove si voleva essere eletti. Il Senato risulta composto da 100 senatori, 2 per ogni Stato a prescindere dalla popolazione, comporta che stati con una popolazione ridotta ed inferiore al milione di abitanti, come l’Alaska o il Wyoming, hanno la stessa rappresentanza in Senato degli stati più popolosi come la California e lo Stato di New York. 10) Il sistema giuridico nord-americano si basa su leggi scritte. L’art. 3 cost. prevede solo la Corte suprema, ma non le corti giudiziarie di grado inferiore. L’art.3 limita la giurisdizione della Corte suprema, solo ad alcune categorie di casi, attribuisce al Congresso la disciplina relativa alla giurisdizione d’appello. Nel 1988, il Congresso ha eliminato l’obbligo della giurisdizione d’appello. La Corte suprema si colloca all’apice degli organi giudiziari federali e si può ricorrere senza procedimenti speciali. La judicial review non è un compito previsto dalla Cost., nasce dal processo di consolidamento della Corte e deriva da un atto di coraggio dei suoi giudici e dal capo di giustizia Marshall. 11) Judicial Review: è un’affermazione che pone la Cost., all’apice della gerarchia. È stata introdotta nel sistema giuridico, obbligando i giudici di qualsiasi grado di verificare la compatibilità delle leggi e degli atti dell’esecutivo alla Cost. 12) Principio dello stare decisis Prevede una decisione della Corte suprema in ogni giurisdizione è superiore al giudizio di tutte le corti inferiori delle stesse giurisdizioni. Questo principio trasforma la disapplicazione del singolo giudice limitata al caso specifico. Marshall, ha notato che assume una forte rilevanza nel sistema giuridico. È un principio

che può essere data un’attuazione sia rigida che flessibile. In quella rigida sono coinvolti i diritti proprietari e in quella le regole procedurali. 13) Potere esecutivo-legislativo, sono stati controllati dallo stesso partito. Il partito del Presidente ha controllato una ma non entrambe le Camere. Il sistema elettorale e la struttura federale dello Stato hanno condizionato i due grandi partiti americani, il democratico ed il repubblicano determinando una grande decentralizzazione. 14) negli USA, dopo gli eventi del 2001, hanno aumentato le esigenze di sicurezza da garantire su tutto il territorio nazionale, minacciato da attacchi terroristici, alcuni diritti e libertà degli individui. Al Presidente sono stati affidati poteri straordinari dal patrioct act, approvato dopo l’attentato alle 2 torri. Con l’entrata in vigore dell’Homeland security act del 2002, si è cercato di coordinare le agenzie che si occupavano di intelligence, sono stati affidati nuovi poteri di controllo alle forze di sicurezza. È stato creato il nuovo department of homeland security e sono stati affidati ampi poteri e responsabilità di coordinamento delle agenzie governative nella lotta al terrorismo. Il dipartimento ha raggruppato 22 agenzie che non avevano stabili collegamenti. Al dipartimento sono stati affidati poteri di accesso, ma anche poteri di porre vincoli nell’accesso alle informazioni pubbliche. 15) Si è passati dall’era del congressional government, in cui era evidente la centralità del Congresso nel sistema di governo separato, all’era del presidential government, in cui il baricentro si è spostato in direzione dell’esecutivo. A partire dal ‘900 con la politica del New Deal di Roosevelt fu avviato un processo di ampliamento dei poteri presidenziali, facendo diventare il presidente il vero centro politico-istituzionale del paese. I cambiamenti storici associati allo sviluppo ed alla modernizzazione del paese hanno avuto una stretta relazione con il rafforzamento del presidente e la sua posizione di supremazia nello scenario istituzionale americano. Il Presidente è diventato l’attore istituzionale nella sfera legislativa, modificando la previsione costituzionale del potere legislativo affidato al Congresso....


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